ELEONORA IVONE GIORGIO BORGHETTI
in
L’AMORE
MIGLIORA LA VITA
scritto e diretto da ANGELO LONGONI
L'AMORE MIGLIORE LA VITA è uno spettacolo di estrema attualità, il testo di Angelo Longoni va a toccare più di un nervo scoperto della società attuale. Quattro persone adulte si trovano, malgrado loro, grazie alla delazione di un bidello al preside della scuola dei loro figli a doversi confrontare sul fatto che i loro figli siano omosessuali e che rischino di non essere ammessi all'esame di maturità perchè sorpresi insieme, in un bagno della scuola, appunto da un bidello. Questo è solo l'inizio, il presupposto, non unico per ingaggiare a vari livelli dei confronti tra i vari personaggi, che andranno a sfociare in alcuni casi in dei veri e propri duelli verbali e non solo, in altri al contrario in inconsuete e inaspettate aperture.
Al centro c'è l'individualità nell'accezione più cruda del termine, i quattro personaggi, infatti, messi davanti a fatto compiuto, non riescono a venirne a capo, in modo positivo, ma si avvitano su se stessi, rimanendo fermi nelle loro convinzioni e nella loro miopia. Pur avvicinandosi ciascuno a loro modo a cercare di comprendere la scelta dei propri figli, rimarranno sempre un passo indietro, in materia di amore, perchè di questo si tratta...i due ragazzi si amano, di quell'amore vero, di cui i genitori hanno purtroppo perso traccia, chi perchè troppo ripiegato su se stesso, chi perchè troppo dentro il suo ruolo di bue che trascina il carro, chi desiderosa di una vita diversa, non ha però mai rischiato nulla per averla, chi scanzonata si fa le canne con il proprio figlio per sfuggire al grigiore, alla depressione di una matrimonio con un uomo che non ama più e che la fa sentire inadeguata.
Il testo è veramente folgorante, e non si nasconde dietro falsi pudori, va a scardinare quei qualunquismi, quei luoghi comuni che tante volte abbiamo ascoltato sull'amore sul matrimonio, sui gay, rendendoli qualcosa di altro , ovvero dissacrandoli per renderli ridicoli, come realmente sono. L'amore migliora la vita senza dubbio.
lo spettacolo è anche molto divertente. I quattro attori Ettore Bassi, Gaia De Laurentiis, Eleonora Ivone e Giorgio Borghetti, sono davvero tutti e quattro bravissimi ad interpretare il loro personaggio dal cinico Franco (Ettore Bassi) a sua moglie, la sognatrice, Silvia (Eleonora Ivone) a la repressa Anna (Gaia De Laurentiis) a suo marito, il rozzo Marco (Giorgio Borghetti). ingaggiano siparietti a due e gag. Alla fine dello spettacolo,si ha l'impressione di conoscere Franco, Silvia, Anna, e Marco, tanto sono ben scritti e ben recitati. Anche le luci finali, nell'ultima scena dello spettacolo che fissano nella loro immobilità i personaggi sono emblematiche. Veramente uno spettacolo bello.
Miriam Comito
Due coppie di genitori molto preoccupati.
Una cena inevitabile.
Due figli felici.
Una tensione incontrollabile.
Una parola inaccettabile: omosessualità.
Quando i giovani hanno tutto da insegnare e niente da imparare dagli adulti.
Che l’amore migliori la vita può sembrare un’ovvietà, un’affermazione talmente scontata da sembrare inutile. In realtà la nostra esistenza è invasa da altri sentimenti sempre più predominanti e che fanno parte del corredo del nostro vivere sociale: la rabbia e la paura.
Siamo talmente concentrati sul nostro malessere da dimenticarci ciò che di bello potremmo avere se solo fossimo meno ottusi.
L’ottusità è la caratteristica di tutti coloro che, pensando solo nei termini del proprio ambiente ristretto, attribuiscono alle proprie idee un significatouniversale.
Così non ci accorgiamo della ristrettezza mentale che accorcia il nostro campo visivo e che ci rende mediocri, condannandoci alla pratica costante dell’ipocrisia.
L’amore migliora la vita è una commedia divertente e scorretta sulla necessità di comprendere se stessi e le persone che ci sono vicine e che più amiamo.
E’ una storia morale sulle piccole immoralità quotidiane che ognuno vive e subisce, sulle ottusità che ci pervadono e che facciamo tanta fatica ad abbandonare.
L’amore migliora la vita è un richiamo alla comprensione di quest’assioma tanto ovvio quanto difficile da interiorizzare.
Due coppie di genitori si trovano per discutere di un problema che riguarda i propri figli maschi appena divenuti maggiorenni. All’inizio i quattro sembrano essere molto civili e dimostrano di avere a cuore solo il bene dei propri ragazzi ma, quando si tratta di discutere della loro omosessualità e della loro volontà di vivere apertamente il loro amore, le cose si complicano notevolmente.
Madri e padri mettono in luce tutta la loro fragilità morale e la loro protervia, diventano violenti, paurosi, meschini, facendo emergere anche le loro difficoltà di coppia e le loro frustrazioni.
Non importa quale sia la loro provenienza sociale o la loro estrazione culturale, sono tutti inadeguati a mettere mano seriamente al proprio modo di intendere i sentimenti e al loro ruolo genitoriale.
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
Martedì ore 21, mercoledì ore 17, giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17 e 21 domenica ore 17
Prezzi da 32€ a 23€
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