sabato 6 luglio 2024

GIULIA RICCIARDI in NANNARE'_15/16/18 luglio_TEATRO ROSSINI



La Compagnia ARCADINOÈ

diretta da Patrizio Cigliano


presenta


NANNARÈ

in memoria di tutti i femminicidi

novità di e con Giulia Ricciardi

regia di Patrizio Cigliano

regista collaboratrice Claudia Genolini

luci e fonica Marta Storni


TEATRO ROSSINI

15-16-18 luglio ore 21


ingresso gratuito


In occasione della riapertura estiva del glorioso Teatro Rossini, anteprima di un’attesa

riapertura invernale, e nell'ambito del progetto Teatro Rossini & Galleria Moderni -

Tradizione romanesca e arti contemporanee a cura di Fondazione Mario Moderni,

finanziato da Roma Capitale con Zetema progetto Cultura in collaborazione con ASP

Asilo Savoia, sarà in scena il 15, 16 e 18 luglio Nannarè di e con Giulia Ricciardi per la

regia di Patrizio Cigliano.

L’applauditissima attrice/autrice di “Stremate”, la prima Serie Teatrale al Mondo, già

campione di incassi dal 2015 al 2024, affonda la sua tagliente penna in un dramma che

affronta il tema della violenza sulle donne.

Giulia Ricciardi, nota attrice di teatro cinema e cabaret, e apprezzata autrice di storie “al

femminile” (la Almodovar Italiana – Il Tempo 2020), ha mosso i suoi primi passi


professionali proprio al Rossini con la Compagnia Checco Durante/Alfiero Alfieri, dal 1992

al 1995, ed è significativo che con questo spettacolo di stampo romanesco, torni in quello

stesso spazio che ne ha aperto la brillante carriera. Debutto che si deve al prezioso lavoro di

Mara Fronzi e Monica Paliani.

Poi c’è stata la sua escursione nel cabaret (da Zelig a Colorado come autrice e comica), la

conduzione di un suo format di cabaret al femminile “Bambine Cattive” per Sky-Comedy

Central e la dedizione alla scrittura di commedie “al femminile”, sempre esplorando con

precisione l’animo delle donne, nella sua profonda accezione tragi-comica. L’incredibile

successo delle “STREMATE”, la prima Serie Teatrale al Mondo, con sette commedie

destinate a sbancare ai botteghini dal 2014 ad oggi, tra una risata e un paradosso, le ha

riacceso la fiamma del racconto “serio” e quell’idea di “Nannarè” ha ripreso forma.

Spettacolo di particolare successo nelle ultime stagioni, Nannarè è la terribile ed esilarante

storia di una prostituta romana.

Il titolo richiama l’inarrivabile Anna Magnani, ma il racconto va da tutt’altra parte. Nannarè

è una puttana romana, già “matura”, che si racconta senza falsi pudori. Nell’ambiente “di

lavoro” è stata ribattezzata Nannarè perché, con la sua romanità spudorata, la sua schiettezza

ineluttabile, il suo aspetto e i suoi colori ricorda l’indimenticata attrice. È una donna del

popolo e forse la troviamo durante un interrogatorio di fronte alla Polizia. O forse no. A chi

parla? Con chi si mette così a nudo mostrando anche le sue molte fragilità? Parla di una vita

difficile, faticosa, pericolosa, lasciandoci intuire le molte violenze cui è stata sottoposta fin

da bambina, già obbligata a “battere” il marciapiede. Cerca un perdono? Una redenzione?

…E davanti a chi? La sua umanità è emozionante, commovente, trasgressiva e a volte

persino fastidiosa, ma niente è come sembra e Nannarè si metterà in gioco…forse per

l’ultima volta.

Dopo anni dedicati principalmente al cinema e alla commedia, Giulia Ricciardi, una delle

attrici più apprezzate e versatili del panorama italiano, tornare al suo primo amore,

tuffandosi nelle vibranti e agitate acque del dramma. Questo emozionante monologo,

parcheggiato nella sua penna da oltre quindici anni, sembra aver convogliato in questa

grande prova d’attrice tutte le importanti esperienze fatte con i migliori registi Italiani:

Giancarlo Sepe, Giorgio Albertazzi, Francesca Comencini, Luca Miniero, Paolo Genovese,

Francesco Miccichè, Renato De Maria, Claudio Boccaccini, Luciano Melchionna, Patrizio

Cigliano, Gigi Proietti.

NOTE DI REGIA

Dopo tanta commedia, tornare a dirigere Giulia in una dimensione che ha accantonato per

troppo tempo, quella drammatica, è un tuffo nelle emozioni, nella vibrante arte del Teatro

“necessario” che, partendo dalla realtà di una società pericolosa, attraverso il palcoscenico

diventa simbolo, metafora, significato e condivisione di urgenze narrative, anche per

concedersi, ogni tanto, di pensare a quelle crepe della frenetica società moderna, in cui vale

la pena di fermarsi e “sentire” il dolore delle ferite del mondo. Con viva attenzione al

mondo delle donne, in un tempo scandito dall’orrore di continui e inaccettabili femminicidi.

E chi conosce Giulia solo per la sua graffiante vena comica, che l’ha caratterizzata in questi

ultimi 15 anni, scoprirà un’attrice straordinaria, intensa e commovente: un’attrice. Punto.

Patrizio Cigliano


Diplomato nel 1992 presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D’Amico,

Patrizio Cigliano, fonda nel 1986 la Compagnia Arcadinoè specializzata nella diffusione

della drammaturgia contemporanea Italiana.

Colleziona diversi Premi di Drammaturgia, Regia e Recitazione. Attore, cantante, autore,

regista, musicista, traduttore, doppiatore, direttore di doppiaggio, dialoghista, nel 2006 ha

pubblicato il suo Pop CD da solista “in ordine sparso” (ed. ConcertOne). Partecipa a oltre 40

spettacoli tra classici, musical, contemporanei, recital. E’ Mandrake in “FEBBRE DA

CAVALLO”, Musical del Sistina a cura di Enrico Brignano. Nel 2020 è il Maestro di

Recitazione nel Docu-Reality di Rai Due “il Collegio” 5^ Stagione. Docente stabile di

recitazione ed educazione della voce (Metodo Costa) al Laboratorio di Arti Sceniche diretto

da Massimiliano Bruno. Docente di doppiaggio e recitazione al microfono (tecniche vocali)

presso il Laboratorio Centro Voice. E’ Polemos - Dio della Guerra - ne “La Pace” di

Aristrofane, regia di Daniele Salvo, Siracusa 2023.

IL TEATRO ROSSINI

Inserito nel seicentesco Palazzo S. Chiara, nel cuore antico di Roma, tra Largo Argentina e

il Pantheon, il Teatro Rossini è stato inaugurato come spazio teatrale nel 1874 con una sala

da 200 posti. Da allora ha recepito la vocazione di dedicarsi principalmente al teatro

dialettale romanesco, ospitandone i più importanti artisti: Adelaide Ristori, Filippo

Tamburri, Giggi Zanazzo, Fregoli, Checco Durante che con la moglie Anita diede vita

all’omonima compagnia di straordinario successo. La figlia Leila rilevò poi la Compagnia,

continuandone l’attività con il marito, attore noto anche nel cinema, Enzo Liberti, per poi

unirsi artisticamente con ultimo esponente rilevante del Teatro Dialettale Romanesco

Alfiero Alfieri, allievo di Aldo Fabrizi, e con un altro grande esponente del teatro dialettale

romanesco Renato Merlino.


Ufficio stampa Compagnia

Federica Guidozzi (+39) 347 7749976

guidozzifederica05@gmail.com

federica.guidozzi05@gmail.com


Teatro Rossini

P.za di S. Chiara, 14 – 00186 Roma

Orario recite: lunedì 15, martedì 16 e giovedì 18 luglio 2024 ore 21

Info e prenotazioni: nannareteatrorossini@gmail.con

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

venerdì 5 luglio 2024

Debutta in prima assoluta ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO di Marcel Proust, una Trilogia di DUCCIO CAMERINI con gli allievi del Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno_ Dal 18 al 21 luglio al Teatro Basilica-Roma

 


Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno


presenta


ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO


DI MARCEL PROUST

TRILOGIA DI DUCCIO CAMERINI


1- DALLA PARTE DI SWANN- ALL’OMBRA DELLE FANCIULLE IN FIORE

2-DALLA PARTE DEI GUERMANTES- SODOMA E GOMORRA

3-LA PRIGIONIERA-ALBERTINE SCOMPARSA- IL TEMPO RITROVATO

Adattamento di Duccio Camerini e Marcello La Bella


Con Maria Stella Adario, Francesca Alati, Costanza Canelli, Davide Coppini, Francesco Di

Cesare, Samuel Di Clemente, Susanna Funaioli, Francesca Gregori, Marcello La Bella, Fulvio La

Palma, Emanuele Lombardi, Caterina Lucente, Alessio Mascelloni, Francesca Medde, Marianna

Menga, Alessandra Modica, Emanuele Modica, Arianna Panieri, Emanuela Panzarino,

Alessandra Persi, Francesco Piazza, Emma Piccirilli, Martina Pinori, Irene Roccalto, Lorenzo

Rossi, Natalie Scinicariello, Elia Testa, Benedetta Tiberi, Matteo Valentini, Veronica Violo

E con la partecipazione di Alessandro Giorgi, Morenio Panni, Giovanni Andrei, Francesco

Gaudenzi, Nicola Cuneo, Lorenzo Chiarusi, Matteo Annibali, Gabriele Manzo, Nicole Delfino


Musiche


Margherita Fusi- guitar, Keyboards, drums, voice

Antonella Franceschini- violino

Samuel Di Clemente- guitar

Alessio Mascelloni- bass


Aiuto Regia Cristina Tassone, Alessandro Giorgi, Maya Camerini

Organizzazione Susan El Sawy, Alessia Bruno, Eleonora Bruno, Valentina Mauro


18 LUGLIO ORE 21- PRIMO EDIPOSIO

19 LUGLIO ORE 21 -SECONDO EPISODIO

20 LUGLIO ORE 21- TERZO EPISODIO

21 LUGLIO ORE 17- I TRE EPISODI

TEATRO BASILICA- ROMA


Debutta in prima assoluta dal 18 al 21 luglio al Teatro Basilica di Roma ALLA RICERCA

DEL TEMPO PERDUTO di Marcel Proust, con l’adattamento di Duccio Camerini e Marcello

La Bella e l’interpretazione degli allievi del Laboratorio di Arti Sceniche diretto da

Massimiliano Bruno, di cui Camerini è docente.

Per la prima volta, l’opera di Proust nella sua totalità viene portata in scena grazie al lavoro di

Duccio Camerini che ne ha realizzato una trilogia, dopo che già nel 2019 aveva portato in

scena all’Off Off Theatre “Alla Ricerca del Tempo Perduto” in un unico atto della durata di


un’ora, interpretando tutti i personaggi. Ora, l’attore e regista si cimenta in un’operazione

colossale con 38 attori, suoi allievi del Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano

Bruno, divisa in tre episodi che rispecchiano totalmente la “Recherche”, accompagnati dalla

musica dal vivo di Margherita Fusi, Antonella Franceschini, Samuel Di Clemente e Alessio

Mascelloni.

I tre episodi, ( 1-DALLA PARTE DI SWANN- ALL’OMBRA DELLE FANCIULLE IN FIORE, 2-

DALLA PARTE DEI GUERMANTES- SODOMA E GOMORRA, 3-LA PRIGIONIERA-ALBERTINE

SCOMPARSA- IL TEMPO RITROVATO), andranno in scena rispettivamente il 18, il 19 e il 20

luglio, mentre il 21 luglio si potrà assistere alla trilogia completa.

“La "Recherche" è una delle più grandi architetture letterarie di tutti i tempi”- annota Duccio

Camerini. “Come tradurre tutto questo in un linguaggio teatrale? Questo era innanzitutto il mio

desiderio, ma anche la sfida che ha animato il lavoro. Gli ostacoli erano molti, a prima vista non

sembrava di vedere che ostacoli, grandi massi seminati sul cammino. Proust è un autore

conosciuto soprattutto per il suo stile. La digressione, la descrizione, la creazione di atmosfere.

E' noto l'episodio di quando portò il primo libro de "La Recherche" ad un editore, e questi rispose

che non capiva perché pubblicare un libro in cui il protagonista impiega 30 pagine ad

addormentarsi. Eppure le atmosfere sottili non sono tutto in lui. Proust è uno scrittore che sa

essere violento, attraverso le azioni che "mette in scena", gli oggetti, la lettura degli oggetti,

oppure attraverso i suoi celebri dialoghi affilati. Forse la chiave era proprio partire da quelle

"azioni": il teatro, si sa, ha simpatia per le azioni. A costo anche di rinunciare a molto, moltissimo

dell'originale. Impossibile infatti entrare in competizione con quell'incredibile oceano di parole.

Personaggi, dunque, eventi, una griglia, un reticolo di esseri e di conseguenze, suscitate dal loro

agire. Ma anche di passato, di cause sfuggenti. Un mondo labirintico e mentale, una storia mai

dritta ed esplicita, un romanzo di formazione negato fino all'ultimo. Forse alla fine un esercizio

meditativo, quasi una forma di ascesi orientale - Harold Bloom ne era convinto - la ricerca di

una rivelazione, la decifrazione del linguaggio che attraverso i nostri corpi ogni giorno parla il

Tempo.”


TEATRO BASILICA- Piazza di Porta S. Giovanni in Laterano 10, Roma

Tel. 3929768519

Biglietti:

Singolo episodio (18-19-20 luglio) 10 euro

Intera Trilogia (21 luglio) 25 euro

Per prenotarsi inviare mail a:

prenotazioniticket@gmail.com

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

ESCE IL 1 AGOSTO 'THE WELL' IL NUOVO HORROR DI FEDERICO ZAMPAGLIONE - ONLINE IL TRAILER



 Il Male ha nuove profondità

  https://www.youtube.com/watch?v=9N66NB2phK8

Esce nei cinema il 1 agosto 2024, distribuito da Iperuranio Film in collaborazione con CG Entertainment, The Well, il nuovo, terrificante horror firmato da Federico Zampaglione (già autore di Nero BifamiliareShadow, Tulpa – Perdizioni mortali, Morrison), acclamato dagli appassionati come uno dei film più scioccanti degli ultimi anni.  Il trailer ufficiale del film, rilasciato in due versioni, green band e red band è visibile al link https://www.youtube.com/@thewell-themovie. Prodotto da Iperuranio Film e sceneggiato dallo stesso Zampaglione con il produttore Stefano MasiThe Well è già stato venduto in 104 Paesi nel mondo, tra cui gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Giappone, dove uscirà in sala, record per un film di genere italiano. The Well, interpretato da Lauren LaVera (già protagonista di Terrifier 2), Claudia Gerini, Lorenzo Renzi, Linda Zampaglione, Jonathan Dylan King, Taylor Zaudtke, Gianluigi Calvani, Yassine Fadel e Courage Oviawe, vede anche l'interpretazione di Giovanni Lombardo Radice nel suo ultimo ruolo in un film, girato prima della sua scomparsa. Uno dei volti cardine del cinema horror italiano, Lombardo Radice ha girato film-cult del genere come Apocalypse domani, La casa sperduta nel parco, Paura nella città dei morti viventi, Cannibal Ferox, La chiesa e La setta

 

The Well racconta di Lisa Gray (Lauren LaVera), restauratrice d'arte statunitense alla prima, importante missione, chiamata in un piccolo villaggio italiano per riportare all'antico splendore un dipinto medievale rovinato da un incendio. Non sa che sta mettendo la propria vita in pericolo, a causa di una antica maledizione che genera creature maligne, sangue e atroci sofferenze. "The Well è il mio film più cupo, inquietante, feroce e terrificante.... ma io lo trovo anche disperatamente romantico commenta Zampaglione – Da sempre amo profondamente questo genere, perché parla all'animo umano, indaga le nostre paure sconosciute e si perde nell'oscurità profonda, aggrappandosi a un filo di luce. The Well spinge alle emozioni più estreme, distruggendo il confine tra realtà e fantasia, tra Bene e Male, Vita e Morte. Scoprirete che il Male ha nuove profondità".

Girato in luoghi intorno a Roma, da Saracinesco, a Palazzo Cenci Bolognetti di Vicovaro, al Castello Theodoli di Sambuci come location principale, il film ha già iniziato un suo tour nei migliori festival del mondo horror e fantastico, raccogliendo ovunque successi di critica e pubblico, dall'anteprima al Sitges International Fantastic Film Festival (sezione Midnight X-treme), allo Screamfest Horror Film Festival di Los Angeles, al Fantasporto Oporto International Film Festival al Glasgow Film Festival, passando per il Trieste Science+Fiction Festival, il Ravenna Nightmare Film Fest e il recente Italian Horror Fantasy Fest. CG Entertainment si occuperà anche della distribuzione in streaming e in home video dal prossimo autunno. 

The Well vanta un cast tecnico di primo piano: la direzione della fotografia è firmata da Andrea Arnone (già operatore in Spider-Man: Far From Home), il montaggio da Eric Strand (Donnie Darko), gli effetti speciali prostetici sono realizzati da Carlo Diamantini (Il racconto dei racconti), i costumi sono di Antonella Balsamo, il trucco di Federica Puglielli, le scenografie di Blazej Wasiak e le musiche sono state composte da Oran Loyfer, Luca ChiaravalliFederico Francesco Zampaglione.

Durata: 91'
Distribuzione: Iperuranio Film in collaborazione con CG Entertainment

Per maggiori informazioni:

www.instagram.com/thewell_movie/
www.facebook.com/TheWellMovie23/ 
www.youtube.com/@thewell-themovie
https://twitter.com/TheWell_ilfilm
https://www.tiktok.com/@thewellmovie_official?_t=8njteCjg16c&_r=1

Ufficio Stampa NowPress 
info@nowpress.net
Raffaella Spizzichino +39 338 8800199
Carlo Dutto +39 348 0646089

#nowpress

giovedì 4 luglio 2024

Prima Nazionale ANFITRIONE - Borgio Verezzi 9 e 10 luglio



 Compagnia Moliere presenta

EMILIO SOLFRIZZI


In


ANFITRIONE


di Plauto

con


SIMONE COLOMBARI


SERGIO BASILE ROSARIO COPPOLINO


e con


VIVIANA ALTIERI CRISTIANO DESSÌ BEATRICE COPPOLINO


Regia


EMILIO SOLFRIZZI


Scene Fabiana Di Marco Luci Mirko Oteri


Costumi Alessandra Benaduce Musiche Michele Marmo


Anfitrione è una delle commedie più celebri di Plauto.

La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una

lunga campagna militare. Tuttavia, Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di

assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo, il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si

sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di

situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al

pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte

preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui

analizzare e commentare la contemporaneità.

Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece

abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo

all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?

Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella

digitale, quella dei social.


FB Sisi Communication

IG sisi_communication


PROSSIME DATE

9 e 10 luglio 2024 – FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI (SV)

19 luglio 2024 – ANFITEATRO ROMANO DI FERENTO (VT)

20 luglio 2024 – FESTIVAL NELLE CAVE DI TUFO DI RIANO (RM)

21 luglio 2024 - TEATRO VERDE DI TERMOLI (CB)

22 luglio 2024 – ANFITEATRO ROMANO DI ANCONA (AN)

23 luglio 2024 - ANFITEATRO ROMANO PARCO ARCHEOLOGICO DI URBISAGLIA (MC)

24 luglio 2024 – CHIOSTRO DEL POLO CULTURALE S. AGOSTINO ASCOLI PICENO (AP)

26 luglio 2024 – ANFITEATRO ROMANO DI LAMEZIA

27 luglio 2024 – ANFITEATRO DELLA RADURA (FESTIVAL MYTHOS) DI TROINA (EN)

28 luglio 2024 – FESTIVAL DI VILLA HERMOSA (CL)

29 luglio 2024 – ARENA ALBERTO NERI CATONA TEATRO (RC)

5 settembre 2024 – ANFITEATRO AUGUSTEO DI LUCERA (GF)

Dall’8 al 20 ottobre 2024 – TEATRO QUIRINO ROMA

____________________________________________________________________________________________________________________

UFFICIO STAMPA

Silvia Signorelli silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com T. 338 / 99 18 303

Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com

Alessandra Teutonico alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com T. 392 / 50 89 173

“sotto l’Angelo di Castello": Roberto Latini il 10 luglio in scena con “SMARRITA E SOAVE"

 


sotto l’Angelo di Castello

danza, musica, spettacolo

IV EDIZIONE

Castel Sant’Angelo

3 luglio – 26 settembre 2024


10 LUGLIO ORE 21.00

Cortile Alessandro VI

TEATRO

SMARRITA E SOAVE

Adriano, poeta, tra poeti

di e con Roberto Latini

musiche Gianluca Misiti

eseguite dal vivo da

Luisiana Lorusso violino

Claudia Della Gatta violoncello

luci e direzione tecnica Max Mugnai

produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi

Durata 60 minuti

All’interno della IV edizione della rassegna “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”, sarà in

scena il 10 luglio alle ore 21.00, presso il Cortile Alessandro VI, lo spettacolo “SMARRITA E SOAVE -

Adriano, poeta, tra poeti”, di e con Roberto Latini con le musiche di Gianluca Misiti. Nella splendida

cornice di Castel Sant’Angelo, guidato dal Direttore generale Musei Massimo Osanna, la rassegna a cura

di Anna Selvi, promuove il confronto fra l’arte dell’attore, quella del danzatore e del musicista, che riesce a

innescare un dialogo con gli spazi del museo e i suoi pubblici nell’ambito del programma di valorizzazione

del monumento.

Castel Sant’Angelo come luogo simbolo per le Arti. Potrebbe essere questa un’altra legittima modalità di

percepire la Mole Adriana. La storia del mausoleo e le sue tante trasformazioni hanno messo in secondo

piano una delle più spiccate qualità dell’Imperatore romano: Adriano come protettore delle Arti, della

Letteratura, della Poesia. Egli stesso, letterato, scrittore, poeta e appassionato di architettura e arti

figurative. Vogliamo rendere merito a questo aspetto della storia, proponendo al pubblico di Castel

Sant’Angelo un percorso ideale e drammaturgico costruito a partire dalla figura dell'Imperatore e da

memorie di altri poeti. Una serata intitolata SMARRITA e SOAVE in riferimento all’animula (vagula,

blandula) di Adriano, che riecheggia potente nel monumento a lui dedicato e diventa il ponte possibile tra

le rive del passato e del presente. Adriano, poeta, tra poeti.

Bio Roberto Latini:

Roberto Latini è attore, autore e regista. Si è formato a Roma presso Il Mulino di Fiora, Studio di

Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Si è laureato


discutendo una tesi in Metodologia e Critica dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia

dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza". È il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro. Ha

diretto il Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012.

Accanto ad una intensa e personalissima attività di ricerca teatrale, dalle possibilità dell'amplificazione alle

sperimentazioni sulla scrittura scenica, ha nel tempo lavorato, tra gli altri, con Mario Martone, Aleksandar

Popovskj, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Antonio Latella. Ha ricevuto il Premio Sipario nell'edizione

2011, il Premio Ubu 2014 come Miglior Attore, il Premio della Critica 2015, il Premio Ubu 2017 come

Miglior Attore o Performer per lo spettacolo Cantico dei Cantici e il Premio Le Maschere nel 2019 per

Mangiafoco.


Info e biglietti http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo

Facebook: http://www.facebook.com/MuseoCastelSantAngelo

Instagram: http://www.instagram.com/castelsantangelo

YouTube: http://www.youtube.com/c/DirezioneMuseiStatalidellaCittàdiRoma

Siti Web: http://www.castelsantangelo.beniculturali.it/

https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/

Ufficio Promozione e Comunicazione dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

Ufficio stampa e grafica PAV s.n.c

Maya Amenduni | mayaamenduni@gmail.com

Maurizio Quattrini | maurizioquattrini@yahoo.it


L'ingresso agli spettacoli è consentito ai visitatori fino ad esaurimento dei posti disponibili ed è incluso nel

costo del biglietto del Museo richiedendo, al momento dell’acquisto, la formula "museo + spettacolo"

È possibile acquistare i biglietti sia online al sito http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-

santangelo, che tramite call center Ticketone allo 06/32810 o direttamente al botteghino del Museo

Intero € 16

Ridotto € 2 per i cittadini europei tra i 18 ed i 25 anni

Gratuita di legge


INFORMAZIONI

Castel Sant’Angelo

Lungotevere Castello, 50, 00193 Roma

+39 06 6819111

http://castelsantangelo.beniculturali.it/

https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-nazionale-di-castel-santangelo/

Orari:

Dal martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30). Chiuso il lunedì.

Al via TOR BELLA MONACA TEATRO FESTIVAL – ARENA ESTATE con grandi nomi del panorama teatrale e non solo dal 4 luglio al l'11 agosto all'arena del Teatro Tor Bella Monaca



 Estate Romana 2024


TOR BELLA MONACA TEATRO FESTIVAL – ARENA ESTATE


Dal 1° Luglio all’11 agosto 2024


Il Teatro Tor Bella Monaca spalanca il sipario dell’Arena Estiva su

grandissimi attori. Da Colangeli a Massimo Venturiello, da

Sebastiano Somma a Jacopo Fo e poi ancora la comicità di Ezio

Greggio, Pino Insegno, Roberto Ciufoli e l’attualità con Marco


Travaglio e Luca Sommi


Dal 4 luglio all’11 agosto ritorna il Tor Bella Monaca Teatro Festival –

Arena Estate: cinquanta serate di spettacolo nell’Arena del Tor Bella Monaca

con nomi famosi del panorama teatrale e non solo.

Il cartellone estivo, proposto dal direttore artistico Alessandro Benvenuti, si

presenta anche quest’anno ricco di proposte che spaziano tra i generi più

diversi: reading, musica, comicità, prosa e attualità. Si parte il 4 luglio con la

storia del Santo di Assisi con La storia di Francesco di cui Pino Quartullo cura

drammaturgia e regia.

Torna Stefano Messina con Novecento, il famoso testo di Alessandro Baricco,

una produzione in scena il 9 luglio. A seguire Sebastiano Somma sarà in

scena con Matilde, l’amore proibito di Pablo Neruda (12/7). Lo spettacolo

scritto da Liberato Santarpino è un incontro tra il fascino della poesia e la

musica legata alla tradizione sudamericana del tango e racconta, attraverso le

parole di Pablo Neruda, interpretato dall’attore Sebastiano Somma, e Matilde

Urrutia, interpretata da Morgana Forcella, amante e poi sposa

del grande poeta cileno, l’amore tra i due.

Il 13 luglio è la volta di Pino Insegno e Roberto Ciufoli, il duo comico per

eccellenza donerà risate a profusione con Attenti a quei due, uno spettacolo

interattivo. La platea scoprirà il perché! (13/7).

Luca Sommi, invece, porta sul palco l’importanza della nostra Costituzione,

“bella, giusta, poetica, gentile, generosa”: Viva la Costituzione, infatti, sarà

un’esperienza immersiva all’insegna della conoscenza della Carta fondamentale

che inneggia all’uguaglianza, alla parità e alla dignità sociale. (16/7)

Spicca, inoltre, Ezio Greggio protagonista di Una vita sullo schermo | 40 anni

di TV, Cinema e Storia italiana, che racconta aneddoti frutto delle sue

esperienze di vita e professionali. (17/7).


Il Condor è l’altra pièce scelta per l’estate al TBM. Il testo di Gianni Clementi

vanta la regia di Massimo Venturiello, dove Camillo Grassi è intento a

interpretare il monologo che incentrato sul ciclismo – (23/7).

Michele La Ginestra è diretto da Roberto Ciufoli in M’accompagno da me,

una pièce dai registri comici e gioiosi – (25/7). Seguono altri appuntamenti che

coinvolgono artisti e artiste che faranno sognare il pubblico vestendo i panni di

personaggi fantasiosi e esilaranti.

Antonio Ornano intratterrà gli astanti con Maschio caucasico irrisolto, un one

man show dai tratti comici - (26/7), mentre il giornalista Marco Travaglio

sarà in scena con il suo monologo I migliori danni della nostra vita | Seconda

stagione, per raccontare attraverso i suoi approfondimenti la storia degli ultimi

anni del nostro paese ovvero come i poteri marci della politica, della finanza e

della sottostante “informazione” hanno ribaltato il voto degli italiani ogni volta

che chiedevano un cambiamento e l’hanno trasformato in restaurazione. (27/7)

A fine luglio, Massimo Venturiello incarna Chicchignola il personaggio di

Ettore Petrolini, una commedia contemporanea e tradizionale al tempo stesso.

(30-31/7)

Conclusosi il ricco mese di luglio, quello di agosto si apre con Jacopo Fo che,

con il monologo Hai sangue arabo, nero e giallo e ti credi lombardo, farà

riflettere sulla sostanziale questione migratoria, lasciando degli interrogativi da

non sottovalutare. Orde di migranti minacciano di invaderci. Ci rubano il lavoro,

fanno figli come conigli. Presto saranno più numerosi di noi. Gli italiani sono

una specie in via di estinzione, come i panda. Che ne sarà della nostra cultura,

del nostro stile di vita? Della nostra libertà? (1/8)

Il 2 agosto, invece, sarà la volta di E quindi uscimmo a riveder le stelle che

vede uniti in scena Giorgio Colangeli accompagnato dai brani scelti da

Tommaso Cuneo, i quali ci narrano i primi sei canti del Purgatorio. Nel fine

settimana, il 3 agosto, Patrizio Cigliano dirige e recita accanto allla

drammaturga stessa e al resto del cast di On Air | Che distastro di Radio!, una

sorta di inedito Back Stage radiofonico, che porta, appunto, la radio in teatro.

La prima settimana di agosto si presenta molto fertile e prosegue con Video

Club il testo di Sébastien Thiery che viene trasposto da David Conati e

diretto Marcello Cotugno e interpretato da Elena Arvigo e Gianluca

Ramazzotti insieme a Camilla Ferrara. (4/8)

Il 7 agosto si assiste a Ma cosa ha in testa!? scritto da Andrea Muzzi e che

coinvolge ancora Stefano Messina, questa volta in veste di regista. Fabio

Canino e Andrea Muzzi compongono il duo all’interno di una commedia molto

divertente, dal ritmo comico incalzante che si interroga con leggerezza ed

emotività sul senso della vita.


Arricchiscono la programmazione i Pink Floyd possono sbagliare, per la regia di

Alessandro Martorelli (18/7). Un letto per due vede protagonista Riccardo

Polizzy Carbonelli e Marina Lorenzi (20-21/7). Mistero Buffo, di Dario Fo e

Franca Rame (24/7). Cinderella swing coinvolgerà la platea con canti e balli

anni ‘20 e ‘30. (8/8). Moby Dick | Sebbene molti abbiano tentato in scena l’11

agosto (11/8)


Teatro Tor Bella Monaca - Arena Teatro Tor Bella Monaca

Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20

Ampio parcheggio disponibile

Per informazioni e prenotazioni:

Telefono 062010579 (dalle 10:30 alle 19:30)

Messaggi whatsapp 3920650683

promozione@teatrotorbellamonaca.it

Botteghino: dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 21,30

www.teatrotorbellamonaca.it - www.teatriincomune.roma.it

Acquisto online su Vivaticket

BIGLIETTI

intero 12,00 Euro

ridotto 10,00 Euro

giovani 8,00 Euro

GIFT CARD 78,00 Euro (10 ingressi)


UFFICIO STAMPA TEATRO TOR BELLA MONACA

Rocchina Ceglia cel 3464783266 – mail rocchinaceglia@gmail.com

Maresa Palmacci cel 3480803972 – mail palmaccimaresa@gmail.com

martedì 2 luglio 2024

5/6 lug - ALESSANDRO PREZIOSI APRE IL FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI



 AL VIA IL 58° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI


CON ALESSANDRO PREZIOSI IN


“MOBY DICK. UN VIAGGIO NELLE PROFONDITÀ DEL L’ANIMO UMANO”

Venerdì 5 e sabato 6 luglio (ore 21.30) si accendono i riflettori nell’antica piazza del borgo ligure a

picco sul mare, per l’inaugurazione del 58° Festival Teatrale di Borgio Verezzi, diretto da

Maximilian Nisi. Ad aprire la prestigiosa rassegna estiva sarà Alessandro Preziosi, che dirige e

interpreta lo spettacolo “Moby Dick. Un viaggio nelle profondità dell’animo umano”,

adattamento scenico a cura di Tommaso Mattei del capolavoro di Herman Melville. Musiche e

sonorizzazioni live di Paky Di Maio. Produzione Pato Srl.

L’opera, originariamente pubblicata nel 1851 e introdotta in Italia nel 1932 con la traduzione di

Cesare Pavese, esplora la lotta epica e infinita dell'uomo contro i suoi mostri interiori,

simboleggiati dalla caccia del capitano Achab alla balena bianca, metafora delle paure, angosce e

ossessioni umane. Al di là dell'apparente disperazione e oscurità, lo spettacolo si concentra sulla

ricerca di un messaggio di speranza, cercando di riscoprire la "vena aurea e luminosa" che Melville

ha sapientemente intessuto nella sua narrazione. Questa dimensione più luminosa del romanzo

riflette l'incessante lotta tra bene e male, dove la balena bianca simboleggia un male misterioso

ma non invincibile.

Alessandro Preziosi, nel ruolo di Achab, guida gli spettatori attraverso un intenso viaggio emotivo,

oscillando tra le memorie del naufrago Ismaele e l'interpretazione ossessiva di Achab. La

performance è arricchita dalla sonorizzazione di Paky Di Maio, che aggiunge una dimensione

ulteriore all'esperienza teatrale. L'obiettivo è far comprendere la pendolarità della condizione

umana, tra rimpianto e struggimento, e la ricerca incessante di un porto di speranza. Il recital mira

a evidenziare le intuizioni di Melville sulla resistenza umana e sulla capacità di andare avanti anche

nei momenti più bui. Lo spettacolo mette in luce il simbolismo intrinseco di "Moby Dick", come la

rappresentazione manicheistica della lotta tra bene e male, e la balena bianca come incarnazione

del male assoluto. Tuttavia, l'opera suggerisce anche la presenza di una dimensione diversa, dove

il male può essere contrastato e superato. Gli spettatori vengono accompagnati in un viaggio

emotivo e filosofico, scoprendo i numerosi livelli di significato dell'opera e il suo impatto sulla

letteratura moderna. Il recital di Preziosi offre una nuova interpretazione di "Moby Dick", non solo

come racconto di avventure, ma come esplorazione profonda dell'animo umano e delle sue sfide.

Il Festival continua fino al 14 agosto, con un programma di 13 spettacoli, di cui 11 prime nazionali.

Il prossimo evento sarà il debutto assoluto dell’ “Anfitrione” di Plauto, interpretato e diretto da

Emilio Solfrizzi, con Simone Colombari, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Beatrice

Coppolino e Rosario Coppolino. In scena martedì 9 e mercoledì 10 luglio.

Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi è organizzato dal Comune di Borgio Verezzi, con il sostegno di

Mic – Ministero della Cultura, Regione Liguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Fondazione

Agostino De Mari, Virgin Active, Calizzano Acqua Minerale Fonti Bauda e BCC di Pianfei


58° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI

NOTE DEL DIRETTORE ARTISTICO MAXIMILIAN NISI


Essere o apparire? Una domanda che ci poniamo anche senza pensarci e che ci segue in ogni istante

dell’esistenza. Praticamente tutti, nel profondo, siamo altro da come appariamo. Pirandello le

chiamava “maschere nude”. Mostrarci come siamo veramente è molto difficile. Richiede coraggio,

temerarietà.

A metà strada nel cammino della vita gli esseri umani imparano a nascondere a loro stessi e agli altri. A

metà strada, sì, perché all’inizio e alla fine ci si ricongiunge con la vera essenza di sé. I padroni dell’io,

infatti, ossia coloro che sono capaci di mostrarsi per quello che sono e non per come vogliono apparire,

sono solo i bambini e i vecchi. Anche se la saggezza del vecchio, a volte, conduce verso l'ombra. Non

già per apparire diverso, bensì per dileggiare gli altri, quelli che lo vorrebbero diverso. E, così, dà loro in

pasto la maschera per eccellenza, la pazzia. Il savio che si maschera da matto. La pazzia è una

maschera splendida, piena di consapevolezza di sé, come per il Ciampa de Il Berretto a Sonagli o per

l'Enrico IV di Pirandello, che si chiede se sia lui il pazzo o coloro che lo assecondano. Indossare la

maschera è un’azione influenzata dall’educazione ricevuta, dall'ambiente in cui si vive, dai tentativi di

prevaricazione che provengono dall’esterno. Tutti vogliono qualcosa e, a volte, per evitare l’ingerenza

degli altri e persino l’ingerenza di se stessi ci si nasconde. 

Il teatro è culla di maschere allegre, malinconiche, profonde, bellissime. E' per definizione apparenza.

In teatro agiscono meravigliose apparenze. Edipo, Amleto, Fedra non esistono, ma in ognuno di loro c'è

qualcosa di noi.

Esse est percipi, scriveva l'affascinante e misterioso George Berkeley sull’onda dell’Immaterialismo.

Essere significa essere percepiti, l'essenza delle cose si risolve nella loro percezione. È quanto ci insegna

il protagonista dell’omonimo cortometraggio del 1964, con la regia di Alan Schneider e la

sceneggiatura di Samuel Beckett. Buster Keaton è il protagonista. Il suo nome è O (iniziale di object,

oggetto) e cerca ad ogni costo di non essere percepito da nessuno al fine di non esistere. Viene

inseguito costantemente da qualcuno, però. Non si sa chi sia. Il suo nome è E (iniziale di Eye, occhio).

Alla fine O non riesce a sfuggire all’incrocio di sguardi e si accorge che E non è altri che se stesso.

Fallisce quello che lo stesso Beckett definisce «il tentativo di non essere». Anche il nostro sguardo,

dunque, ci fa esistere. Ma ci rende ciò che siamo o solo ciò che percepisce di noi, ciò che vorremmo

essere e non siamo? Ci getta sul volto una delle maschere della vita?

Di sicuro, l’essere e l’apparire sono legati all’esistenza. Ed è un fenomeno particolarmente significativo,

oggi, nell’era dei cosiddetti nativi digitali, ossia della generazione virtuale, che chiama “amici” i contatti

social, che gioca on line, comunica on line, s’innamora on line; vive on line. Ecco, la virtualità si nutre di

apparenza, di maschere: attraverso il computer ci presentiamo spesso per quello che non siamo;

persino le fotografie sono in alcuni casi frutto di ritocchi più o meno imponenti. Secondo l’assioma di

Berkeley esistiamo, certo; esistiamo in quanto percepiti, ma siamo maschere ambulanti.

In questo panorama l’arte materiale, quella fatta di creta, di marmo, di pittura e di uomini è quanto

mai importante. Rende materiale l’immateriale; predilige l’essere all’apparire. Il teatro, lo spettacolo

dal vivo, mette in scena maschere, è vero, ma sono maschere che non nascondono l’uomo bensì lo

restituiscono alla sua consapevolezza d’essere altro da ciò che appare. I caratteri prendono vita nelle

parole del drammaturgo e nell’interpretazione degli attori e diventano esseri viventi che si relazionano

con il pubblico. Questa non è solo arte, è magia. E non si può, non si deve fare a meno della magia

nella vita. Bisogna, dunque, nutrire il teatro, invogliare il pubblico ad entrare in sala, ad amare il

palcoscenico; e bisogna farlo attraverso tutta la vastissima gamma di testi che sono stati scritti, dai

classici ai contemporanei, guardando al messaggio, all’originalità, alla bellezza che sono in grado di

portare e lasciandoci percepire da esso, esistendo con i personaggi oltre la maschera.

Maximilian Nisi

58° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI


PROGRAMMA

 


Venerdì 5 - sabato 6 luglio

MOBY DICK


Un Viaggio nelle Profondità dell'Animo Umano

da Herman Melville / adattamento Tommaso Mattei


regia Alessandro Preziosi

con Alessandro Preziosi


musiche dal vivo di Paky Di Maio (Live Electronics)


Produzione Pato srl


Lo spettacolo è un adattamento scenico del capolavoro di Herman Melville, diretto e interpretato da

Alessandro Preziosi. Quest'opera, originariamente pubblicata nel 1851 e introdotta in Italia nel 1932

con la traduzione di Cesare Pavese, esplora la lotta epica e infinita dell'uomo contro i suoi mostri

interiori, simboleggiati dalla caccia del capitano Achab alla balena bianca, metafora delle paure,

angosce e ossessioni umane. Al di là dell'apparente disperazione e oscurità, lo spettacolo si concentra

sulla ricerca di un messaggio di speranza, cercando di riscoprire la "vena aurea e luminosa" che

Melville ha sapientemente intessuto nella sua narrazione. Questa dimensione più luminosa del

romanzo riflette l'incessante lotta tra bene e male, dove la balena bianca simboleggia un male

misterioso ma non invincibile. Alessandro Preziosi, nel ruolo di Achab, guida gli spettatori attraverso un

intenso viaggio emotivo e filosofico, oscillando tra le memorie del naufrago Ismaele e l'interpretazione

ossessiva di Achab. La performance è arricchita dalla sonorizzazione di Paky Di Maio, che aggiunge una

dimensione ulteriore all'esperienza teatrale. L'obiettivo è far comprendere la pendolarità della

condizione umana, tra rimpianto e struggimento, e la ricerca incessante di un porto di speranza. Il

recital mira a evidenziare le intuizioni di Melville sulla resistenza umana e sulla capacità di andare

avanti anche nei momenti più bui.


Martedì 9 - mercoledì 10 luglio – Prima Nazionale


ANFITRIONE

di Plauto

regia Emilio Solfrizzi.


con Emilio Solfrizzi, Simone Colombari, Rosario Coppolino, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano


Dessì, Beatrice Coppolino

scene Fabiana Di Marco

Produzione Compagnia Molière


Anfitrione è una delle commedie più celebri di Plauto. La trama ruota attorno a un soldato di nome

Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia Giove,

affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumere l’aspetto del marito per

conquistarla. Nel frattempo il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di

equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in

cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno

spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e

importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui

analizzare e commentare la contemporaneità. Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte

pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre

valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno? Questo

ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale,

quella dei social.


Sabato 13 - domenica 14 luglio – Prima Nazionale


OTELLO


di W. Shakespeare / traduzione e adattamento Francesco Niccolini


regia Emanuele Gamba


con Giuseppe Cederna nel ruolo di Jago e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia


Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti

costumi Susanna Fabbrini. Luci Samuele Batistoni


Produzione Arca Azzurra. Mic, Regione Toscana, Comune S. Casciano Val di Pesa,


in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi


C’è un meraviglioso cortometraggio di Pier Paolo Pasolini, si chiama “Che cosa sono le nuvole”: tutto

Otello in venti minuti. Uno strano Otello: Domenico Modugno canta e fa un monnezzaro, che in un

teatrino di borgata butta via delle marionette vecchie. Jago e Otello sono due di queste marionette,

interpretate da Totò e Ninetto Davoli: un capolavoro di poesia e innocenza. L’Otello di Arca Azzurra è

ispirato a Pasolini, e rivive all’interno di una compagnia consumata dai palcoscenici e dal tempo, che

sulla scena sembra inseguire fantasmi. Giuseppe Cederna è un nuovo monnezzaro, che ricorda il

portiere di Macbeth e, da custode dell’inferno, veste i panni del demoniaco Iago: sotto gli occhi degli

spettatori si svela un meccanismo teatrale comico e grottesco, feroce e cattivo.


Martedì 16 luglio

AVEC LE TEMPS DALIDA

scritto e diretto da Pino Ammendola

con Maria Letizia Gorga


Musicisti Stefano De Meo (pianoforte), Laura Pierazzuoli (violoncello), Pasquale Laino (clarinetti)


Produzione Centro Mediterraneo delle Arti


La parabola di Dalida, conclusasi tragicamente nel 1987, è quasi un melodramma, ma anche l’emblema

della sorte tragica che si annida in ogni eroina. Lo spettacolo nasce per ricordare questa artista italiana,

consacrata in Francia come la più grande cantante di tutti i tempi e che ha venduto più dischi di Frank

Sinatra. Per tutta la vita, dietro la star Dalida, la donna Jolanda ha sofferto silenziosamente la tragedia

di essere amata più come artista, che come persona. Maria Letizia Gorga, in scena con tre musicisti,

racconta la sua breve vita e canta i brani che ne seguono il filo, senza soluzioni di continuità tra parola

e canto. Uno dei brani di questo spettacolo, “A ma manière”, interpretato dalla stessa Gorga, è stato

inserito nel film di Paolo Sorrentino “Youth”. Lo spettacolo è in scena dal 2003 e vanta quasi

cinquecento repliche in Italia, Francia, Svizzera, Tunisia e Serbia.


Venerdì 19 – Sabato 20 luglio Prima Nazionale

L’ILLUSIONE CONIUGALE

di Eric Assous

regia Stefano Artissunch


con Rosita Celentano, Attilio Fontana e Stefano Artissunch

Produzione Daniela Celani per Synergie Arte Teatro


In una lussuosa abitazione estiva, la vita coniugale di Giovanna e Massimo, coppia apparentemente

perfetta, si svela attraverso un gioco pericoloso di verità e menzogne. I dialoghi taglienti e le situazioni

emotivamente cariche, punteggiate da battute brillanti, mettono a nudo la vulnerabilità e la

disperazione dei protagonisti, mentre cercano di trovare un equilibrio tra verità e perdono. "L'Illusione

Coniugale" è uno spettacolo che cattura l'essenza delle relazioni umane, esplorando i confini del

desiderio, della lealtà e del perdono. Tra momenti di tensione ed introspezione, il linguaggio ironico e

vivace non solo arricchisce la trama, ma amplifica anche il coinvolgimento del pubblico, offrendo una

commedia empatica e sofisticata che illumina la complessità della natura umana.


Domenica 21 -lunedì 22 luglio Prima Nazionale

L’AMORE SCOPPIO’ DAPPERTUTTO

per Fabrizio De Andrè

regia Emilio Russo

cantato e recitato da Laura Marinoni

musica dal vivo da Nidi’s Ensemble


Alessandro Nidi (pianoforte), Sebastiano Nidi (percussioni), Filippo Nidi (trombone), Andrea


Coruzzi (fisarmonica e sax)

arrangiamenti musicali Alessandro Nidi

Produzione Tieffe Teatro Milano


Venticinque anni di assenza. Era l’11 Gennaio del 1999 e quel giorno sembrava impossibile, a noi che

restavamo, continuare le nostre vite senza Fabrizio De Andrè, senza la sua musica, senza la sua poesia,

senza il suo sguardo lucido e lancinante sulle cose del mondo. Ci sbagliavamo, è rimasto con noi e, se

possibile, la sua presenza è ancora più forte e riguarda anche le generazioni che non l’hanno

conosciuto in vita. La sua luce non si è affatto spenta. Non per ricordarlo, non ce n’è affatto bisogno,

ma per festeggiarlo abbiamo pensato ad uno spettacolo a modo nostro, tra le parole e la musica, nuovi

pensieri e ricordi per miscelare emozioni tra il palco e la platea. In scena, una grande protagonista delle

nostre scene, Laura Marinoni, che con sensibilità, energia e intensità “naviga” tra le parole e le canzoni

lungo il filo rosso dei temi cari a Fabrizio De Andrè. Un viaggio in parole e musica tra riferimenti alti

(Baudelaire, Villon, Mutis) e storie degli ultimi, dei diseredati. In scena, un quartetto di musicisti per gli

arrangiamenti di Alessandro Nidi. Un atto d’amore per il più grande dei nostri cantautori racchiuso dal

titolo, che è anche uno dei suoi ultimi appunti. “E poi a un tratto l’amore scoppiò dappertutto”.


Venerdì 26 - sabato 27 luglio - Prima Nazionale

RELAZIONI PERICOLOSE

da Choderlos de Laclos

regia e drammaturgia Giuseppe Argirò


con Viola Graziosi, Giorgio Lupano, Silvia Siravo e con Demetria Bellina e Vinicio Argirò


Produzione Teatro della Città di Catania


Raccontare un mondo in dissoluzione: questo è l’assunto di base dell’autore francese Pierre Choderlos

de Laclos, che scrive “Le liaisons dangereuses”. Il testo conosce la luce nel 1782 in prossimità di quella

rivoluzione francese. La vicenda ruota intorno alla marchesa Isabelle de Merteuil, una donna

all’apparenza rispettabile e invece incline a qualsiasi corruzione, sapiente manipolatrice, capace di

sedurre e dissimulare la verità: è lei il vero artefice dell’intreccio, in grado di gestire le relazioni fino a

un plagio completo degli altri interpreti. Valmont, irriducibile libertino, viene spodestato dalla sua

rivale e perde ogni possibilità di controllare gli eventi, rimanendo vittima delle sue stesse

macchinazioni. Gli agganci con la contemporaneità riguardano la cronaca di ogni giorno: relazioni

malate, a volte tossiche, dove si sperimenta il gioco del potere piuttosto che l’amore. Il libertinismo

oscuro e malato del Settecento, già declinato dal marchese de Sade, sembra essere arrivato con un

salto temporale nel nostro secolo, determinando rapporti interpersonali improntati al plagio, al

possesso dell’altro.


Martedì 30 luglio - Prima Nazionale

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

di W. Shakespeare / adattamento di Carlo Orlando

regia di Carlo Orlando e Eva Cambiale.


con Eva Cambiale, Gaia De Giorgi, Iacopo Ferro, Carlo Orlando, Milo Prunotto


e i ragazzi della Compagnia del Barone Rampante


coreografie Claudia Monti, scene e Costumi Lorenzo Rostagno e Laura Pontiggia


Produzione Compagnia del Barone Rampante


"Sogno di una notte di mezza estate" è un incantevole favola d'amore. Un canto alla magia del

desiderio, alla sua natura inafferrabile incontrollabile e magica. Il bosco incantato di Oberon e Titania è

la selva oscura e meravigliosa, nella quale anche noi ci perdiamo per ritrovarci nell'altro. E ancora una

volta, come in Amleto, nelle avventure dei comici vibra tutta la passione di Shakespeare, e grazie a lui

anche la nostra, per il teatro: tenero, sconsiderato e autentico atto d'amore che fa specchio alle nostre

spaesate coscienze. In scena, un gruppo di giovani interpreti capitanati da alcuni neodiplomati nelle

migliori scuole di recitazione nazionali.


Venerdì 2 - sabato 3 agosto - Prima Nazionale


CALCOLI

ovvero L’arte dell’inganno

di Gianni Clementi

regia di Blas Roca Rey


con Blas Roca Rey, Pietro Bontempo, Andrea Lolli, Monica Rogledi

Produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste


Cosa può succedere se un sottosegretario agli esteri decide di passare - all’insaputa della consorte,

fregandosene delle contingenze internazionali e dell’incombente campagna elettorale - un weekend di

fuoco con una soubrette televisiva in uno chalet isolato di montagna, prestatogli dal suo portaborse?

Tre icone (ahimè!) dei nostri tempi, costrette in uno spazio claustrofobico, noiosamente destinate a

celebrare per l’ennesima volta un rito scontato. Ma a scompaginare le ovvie carte in tavola, in un

crescendo in bilico fra thriller e commedia, ci penserà l’intruso di turno, l’ospite non atteso, la quarta

misteriosa icona. Sarà la sua presenza a rivelare allo spettatore, volutamente e apparentemente

relegato al ruolo di voyeur, bassezze e nefandezze, vigliaccherie e… calcoli.

Lunedì 5 – martedì 6 agosto / Prima Nazionale


UN AMORE DI PESO

scritto e diretto da Marco Cavallaro


con Marco Cavallaro, Stella Pecollo, Rosario Petix e Valentina Strevini


Coproduzione La Bilancia - Esagera


Ci si può innamorare di qualcuno sapendo di andare incontro ad una critica sociale fatta di battute,

commenti e giudizi non proprio esaltanti? Giorgio, innamorato della bellissima Lara, suo capo

d’azienda, un giorno cade vittima di Cupido che scaglia la sua freccia e fa perdere la testa per Carla una

donna totalmente diversa da Lara. Tra Lara e Carla ci sono differenze caloriche e sociali che non

passano inosservate. Riuscirà Giorgio, insieme all’aiuto del suo amico Mario, a non tenere conto del

giudizio della gente e tutto quello che ne deriva? In una società che bada all’apparire si può ancora

dare un senso alla parola “Amore”? Una commedia di…peso. Un modo per raccontare che l’importante

è stare bene con sé stessi nonostante le difficoltà del non sentirsi a proprio agio con il proprio corpo e

con chi ci sta intorno.


Giovedì 8 - venerdì 9 - sabato 10 - domenica 11 agosto / Prima Nazionale


VIDEO CLUB

Non aprite quella mail


di Sébastien Thiery / versione italiana David Conati


regia Marcello Cotugno


con Gianluca Ramazzotti e Elena Arvigo e con Camilla Ferrara

scene Alessandro Chiti, costumi Giulia Iacovacci.


Produzione Oliver&friends


Ketty e Marco, moglie e marito, scoprono che la casa in cui vivono da 25 anni nasconde un mistero,

che li metterà di fronte alla loro mediocrità quotidiana, alle loro bugie e ai loro tradimenti. In questa

commedia ricca di sfumature, i due protagonisti si sfidano a turno in malafede per giustificare verità

che non sarebbero mai dovute emergere. La commedia di Sèbastien Thiery – uno dei maggiori successi

dell’ultima stagione teatrale parigina - squarcia la vita di una coppia, con un plot sulla crisi coniugale

del tutto innovativo, che induce a una riflessione profonda su un mondo iperconnesso dove tutti

abbiamo l’impressione di essere osservati. Già Wim Wenders con il suo “Crimini Invisibili” e David

Lynch con “Strade Perdute” avevano introdotto, nel lontano 1997, l’argomento, su cui sono poi tornati

in tempi più recenti le serie “Black Mirror” e “Person of Interest” e i film “13 Cameras” e “The

Voyeurs”.


Lunedì 12 agosto – Grotte di Borgio Verezzi – Prima Nazionale


UNA SOTTILE PAZZIA

da testi di Marcello Barlocco


da un’idea di Aldo Meineri e Silvio Eiraldi / adattamento drammaturgico di Davide Diamanti


regia Silvio Eiraldi


con Davide Diamanti, Matilde Amato, Giovanni Bortolotti, Michela Marenco.


Produzione Compagnia Uno Sguardo dal Palcoscenico


Lo spettacolo itinerante, tratto dall’opera dell’originale scrittore ligure, è un viaggio attraverso i

meandri della mente di un folle, quella dello stesso Marcello Barlocco. Che cosa sia la follia e che cosa

sia la lucidità è difficile da capire, è un confine molto sottile. I personaggi che si incontrano durante il

percorso non mostrano altro che le nostre paure e le nostre perversioni più nascoste. Una sottile follia

nella quale ci riconosciamo tutti, difficile da accettare, ma della quale non possiamo fare a meno.


Mercoledì 14 agosto – Grotte di Borgio Verezzi – Prima Nazionale2


DREAMS

ovvero Sogni e incantamenti

da Gian Battista Basile

regia Carlo Senesi


con gli attori della Compagnia Teatro dell’Albero

Produzione Teatro Dell’Albero


“Dreams” è un viaggio corale attraverso diversi racconti, ispirati alle fiabe de ‘Lo cunto de li cunti’ di

Basile, che si snodano sul filo del magico che è in noi. Segmenti di memoria collettiva dove esseri al

limite dell’immaginario camminano insieme senza nessuna difficoltà in uno spazio dove mostri, uomini,

bestie e piante convivono senza difficoltà pur con incerti confini tra i loro mondi.


www.festivalverezzi.it

BIGLIETTERIA

Viale Colombo 47 - Borgio Verezzi tel. 019 610 167 / biglietteria@comuneborgioverezzi.it

Costo biglietti: intero 1° settore € 30,00 / 2° settore € 27,00 Ridotti (over 65 /under 25) 1° settore € 27,00 / 2° settore € 25,00 – Ridotti (under 11) € 15,00

Servizio Bus Navetta piazza Gramsci / piazza Sant’Agostino / piazza Gramsci € 1,00




Ufficio stampa Marzia Spanu +39 335 6947068 info@marziaspanu.com



lunedì 1 luglio 2024

Al via la nuova edizione del concorso di corti teatrali IDEE NELLO SPAZIO_ Dall'8 al 14 luglio al Teatro Lo Spazio-Roma



Al via la nuova edizione del concorso di corti teatrali


IDEE NELLO SPAZIO

Dall’8 al 14 luglio ore 21

Teatro Lo Spazio_Roma


Anche quest’anno il Teatro lo Spazio propone il suo appuntamento ormai consolidato e di

grande successo con IDEE NELLO SPAZIO, il concorso riservato e dedicato a corti teatrali da

inserire nella prossima stagione del palcoscenico nel cuore del quartiere San Giovanni a

Roma.

Dall’8 al 14 luglio, tutte le sere, si alterneranno le compagnie che con passione e impegno

cercheranno di conquistare un posto per la serata finale. Tanti progetti, tanta passione e una

giuria tecnica attenta e partecipe che sceglierà il corto vincitore insieme al pubblico che

voterà i corti preferiti.

I concorrenti avranno la possibilità di presentare il proprio lavoro ed essere valutati sia dal

pubblico che da una giuria tecnica. Al termine di ogni serata verranno selezionati tre corti

teatrali che avranno modo di riproporre il proprio lavoro duranti le semifinali del concorso.

I tre vincitori del concorso avranno la possibilità di sviluppare il corto in uno spettacolo

completo e di essere inseriti nella stagione teatrale 2024-2025 del Teatro Lo Spazio. Inoltre, il

Teatro Lo Spazio si riserva la possibilità di scegliere tra i lavori presentati, a prescindere dalla

collocazione finale della graduatoria del concorso, eventuali spettacoli da rappresentare

durante la stagione.

IDEE NELLO SPAZIO

Dall’8 al 14 luglio ore 21

Biglietti: 5 euro

TEATRO LO SPAZIO

Via Locri 43, Roma

06 77076486/ 06 77204149

info@teatrolospazio.it

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

Intervista allo stilista Raffaele Marchese

 


Qualche mese fa, andai al Teatro Golden, per vedere un episodio della serie teatrale LE STREMATE, ideata da Giulia Ricciardi, con Michela Miconi, Beatrice Fazio, e la stessa Ricciardi. Rimasi colpita, oltre che dallo spettacolo stesso, dagli abiti che le attrici indossavano, fortuna volle che , seduto dietro di me c'era Raffaele Marchese, lo stilista che aveva vestito le attrici!



Due settimane fa, il 15 giugno per l'esattezza fui invitata da Raffaele ad assistere una bellissima serata al Brancaccio, che lui ha costruito insieme al coreografo Sandro Bilotta, dove abbiamo potuto ammirare prima la Fashion Runway Fall-Winter 2024/2025, e poi lo spettacolo di Ballo della Bilotta Dance Academy, l'evento mi ha così colpito che ho voluto fare qualche domanda a Raffaele

ci vuoi parlare del making of di questa serata?


Anche s

e sono trascorse più di 2 settimane ,dal debutto di  Moda e "The ShoW 12°edition"con il Cuore che ancora palpita forte e vibrazioni infinite provo ad esprimere, oltre 1400 invitati, quello che ha rappresentato quella giornata Magica per me per il nostro grande coreografo Sandro Bilotta e per chi ha avuto occasione di esserne una parte IMPORTANTE....in realtà non una singola giornata ma un'intero anno, dove la progettazione, pianificazione, creazione ha visto protagoniste oltre 250 persone, che con grande cuore hanno condiviso la visione di creare quell'evento ancora una volta "SPECIALE", fuori dal comune o come e' stato definito un "FORMAT INCREDIBILE"; Si!!! perché tutti coloro che hanno contribuito con il loro sapere, con il loro cuore ed amore per la Moda , Danza, con la loro fiducia nella grande famiglia famiglia  hanno reso possibile che la MAGIA prendesse forma 


Ci puoi raccontare un po' di te? La tua era una passione che di è trasformata in lavoro?

Credo di aver sempre saputo di essere stilista in cuor mio, ma purtroppo ho dovuto iniziare a piccoli passi per arrivare dove sono ora, considerando che dovevo pagarmi da vivere visto che sono andato via dalla Sicilia molto giovane !! 



A che tipo di donna si ispirano le tue creazioni?

Per esaltare la femminilità basta poco , un piccolo dettaglio, e si riesce a rendere particolare la bellezza di una donna. 
Mi piace donare un guardaroba classico pret-à-porter che, sfuggendo alla moda del momento, permetta loro di avere più fiducia in sé stesse 

Su questa ultima collezione cosa ci puoi dire in particolare?

una collezione che racconta il rinnovato desiderio di vestire un pret-à-porter prevalentemente black con un tocco di beige e bordo un infinita di sfumature, da quelle più audace a quelle più sofisticate , definendo donna , gli outfit sono accuratamente scelti per distinguersi nell'arco della giornata, che sia per andare in ufficio, un aperitivo, una cena o solo ed esclusivamente per sentirsi importante.




A Sonia Bergamasco il "Premio Gian Maria Volonté" 2024. La consegna il 28 luglio sull'isola di La Maddalena- Festival la valigia dell'attore



 A SONIA BERGAMASCO IL PREMIO GIAN MARIA VOLONTÉ 2024 ALL’ECCELLENZA ARTISTICA

L’attrice ritirerà il prestigioso riconoscimento il prossimo 28 luglio sull’Isola di La Maddalena nell’ambito del festival LA VALIGIA DELL’ATTORE


Sarà consegnato il 28 luglio sull’isola di La Maddalena, nell’ambito della 21esima edizione del festival “La Valigia dell’attore”, il prestigioso Premio Gian Maria Volonté all’eccellenza artistica, dedicato alla memoria di uno dei più grandi attori italiani del XX secolo e assegnato ad interpreti che si sono distinti per il loro contributo significativo al mondo del cinema e del teatro italiano ed internazionale, con particolare attenzione a coloro che mostrano un impegno sociale e politico nelle loro scelte professionali, caratteristiche che hanno contraddistinto la carriera dello stesso Volonté.

Il riconoscimento quest’anno va a Sonia Bergamasco, una delle attrici italiane più versatili del panorama contemporaneo che con la dimensione dei suoi tanti talenti – dimostrati in vari contesti e forme dello spettacolo, tra cinema, teatro, musica e televisione - ha saputo costruire una carriera solida e variegata, senza mai perdere di vista la qualità delle sue interpretazioni.


Il poliedrico repertorio che l’ha vista cimentarsi nell’arte recitativa – dichiara Fabio Ferzetti, che leggerà sul palco della Fortezza I Colmi le motivazioni approfondite del Premio - è un capolavoro di accostamenti stravaganti che farebbe l'invidia di un collezionista del bizzarro. Chi altro ha lavorato, per fermarci al cinema, con Marco Tullio Giordana e con Checco Zalone, con i fratelli Bertolucci (prima Giuseppe poi Bernardo) e con Franco Battiato, con Franco Giraldi e Roberta Torre, con Giuseppe Piccioni e con il trio Cortellesi-Albanese-Milani di Come un gatto in tangenziale 1 e 2? Il problema, si dirà, non sono i nomi, né come sappiamo le dimensioni del ruolo. Il problema è il talento, nel caso di Sonia Bergamasco i tanti talenti. Dove la metti una che fa tutto benissimo, recita, suona, dirige, scrive poesie, fa teatro, se serve tiene anche conferenze sul teatro? ... E, come ben sapeva l'autore che forse l'ha amata e valorizzata più di tutti, Giuseppe Bertolucci, "Scoprire, giorno dopo giorno, il talento di un’attrice, il tesoro nascosto delle sue possibilità è l’avventura più bella che può capitare a un regista: come all’astronomo il telescopio, che individua un nuovo corpo celeste prima sconosciuto. Eppure era lì da sempre, con quegli occhi da elfo, quel Mozart nella voce... L’ho filmata con ammirazione e felicità. E gratitudine". 


Sonia Bergamasco è nata a Milano, dove si è diplomata in pianoforte.

A teatro lavora con Antonio Latella, Thomas Ostermeier, Jan Fabre, Thodoros Terzopoulos, Carmelo Bene, Giorgio Strehler.

Premio Duse per il suo lavoro d’attrice, è interprete e regista di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Tra gli altri, Il Ballo (dal racconto di Irène Némirovsky) e L’uomo seme, entrambi nati dalla collaborazione artistica con il Teatro Franco Parenti di Milano. Nel 2017 dirige al Piccolo Teatro lo spettacolo Louise e Renée, ispirato a “Memorie di due giovani spose” di Balzac, di cui Stefano Massini cura la drammaturgia originale.

Nel 2022 è Martha nello spettacolo Chi ha paura di Virginia Woolf? diretto da Antonio Latella ruolo per il quale vince il Premio Ubu, il Premio Le Maschere del Teatro Italiano e il Premio Hystrio/Anct.

Interpreta ruoli di cantante-attrice in Italia e all’estero. Nel ruolo di Elvira nell’opera Il dissoluto assolto di Azio Corghi (su libretto di José Saramago), è al Teatro São Carlos di Lisbona e al Teatro alla Scala di Milano. Al Teatro San Carlo di Napoli è interprete e autrice della narrazione di scena nella versione da concerto del Fidelio di Beethoven diretta da Zubin Metha. Collabora stabilmente in duo – con un vasto repertorio per voce e pianoforte – con il musicista Emanuele Arciuli.

Per l’edizione 2019 del Festival del Maggio Musicale Fiorentino firma la regia delle Nozze di Figaro di Mozart.

Protagonista del film L’amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci. Nastro d’Argento per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana; lavora con Bernardo Bertolucci, Giuseppe Piccioni e Franco Battiato. È la Regina madre del film Riccardo va all’inferno, di Roberta Torre e Luce nella commedia Come un gatto in tangenziale, diretta da Riccardo Milani.

Premio Flaiano come miglior interprete nel film De Gasperi, di Liliana Cavani, riscuote grande successo nelle serie Tv Tutti pazzi per amore e Una grande famiglia, entrambe dirette da Riccardo Milani ed è Livia nella serie televisiva Il commissario Montalbano.

Per il film Quo vado?, diretto da Gennaro Nunziante, vince il Premio Flaiano come interprete dell’anno, il Premio Alida Valli come migliore attrice non protagonista al Bari International Film Fest e il Premio CIAK d’oro.

Ha pubblicato la raccolta di poesie Il quaderno (La nave di Teseo editore, 2022) e il libro Un corpo per tutti. Biografia del mestiere di attrice (Giulio Einaudi editore, 2023). 


L’attrice, che ha finito di girare  il nuovo film di Marco Tullio Giordana La vita accanto, scritto con Marco Bellocchio e Gloria Malatesta, è attualmente sul set insieme a Claudio Santamaria e Anna Ferzetti per le riprese del film Il Nibbio, lungometraggio dedicato a Nicola Calipari e diretto da Alessandro Tonda. Novità assoluta è invece, sul grande schermo, il suo debutto come regista per un documentario su Eleonora Duse e sul mestiere dell’attrice, dal titolo “The greatest”. All’attrice, pioniera del teatro moderno ed ispiratrice di intere generazioni di interpreti, Sonia ha dedicato una lettura scenica che porterà in scena la sera stessa, dopo la consegna del Premio.



Il Premio Gian Maria Volonté è stato creato nel 2005 per onorare la memoria di un attore che ha lasciato un segno indelebile nel cinema italiano e internazionale. Istituito da Felice Laudadio - prima al Festival di Taormina poi a quello di Bari – il Premio è approdato sull’isola di La Maddalena nel 2011, consegnato di persona, negli anni, ad una rosa di attori di primo livello: tra questi Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Valerio Mastandrea, Elio Germano, Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Michele Riondino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Pierfrancesco Favino, Donatella Finocchiaro, Alba Rohrwacher, Renato Carpentieri, Filippo Timi, Ficarra e Picone.

Il premio viene assegnato da una giuria, composta da esperti del settore, critici cinematografici e personalità della cultura, che seleziona i vincitori sulla base delle loro performance, della loro carriera complessiva e dell'impatto che hanno avuto sia nel cinema che nella società.

Il Premio in sé consiste in una barca in rame ideata e realizzata da Mario Bebbu fino al 2017, e successivamente lavorata da Umberto Cervo.



LA VALIGIA DELL’ATTORE


Organizzazione: Associazione culturale Quasar

Direzione artistica: Giovanna Gravina Volonté, con la collaborazione di Fabrizio Deriu, Fabio Ferzetti, Boris Sollazzo 

Direzione generale: Fabio Canu, Giovanna Gravina Volonté, con la collaborazione di: Dario Maiore, Nicola Mondanese, Adriano Tovo, Monica Bulciolu, Francesca Forcolin, Manuel Martina, Irene Galante, Gianna Sini, Gabriele Cardu, Maria Grazia Fresu, Giuseppe D’Oriano

Regia Audiovisiva: Santo Acciaro

Riprese Audiovisive: Federica Biosa, Roberta De Marzo

Service e allestimenti: Ke Spettacolo, Antonello Testone, Gian Maria Brocca

Webmaster: Giorgia Nicoli  

Fotografi: Nanni Angeli, Fabio Presutti




Sito ufficiale:

https://www.lavaligiadellattore.com/


Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it


Con la collaborazione di Valeria Serra

+39 339 496 2053 - valeriaserra.mail@gmail.com