martedì 24 settembre 2024

Il cuore debole di Antonio - dal 30 settembre Spazio Diamante



 GIOVANNI BONACCI | GIACOMO BOTTONI

FLAVIO FRANCUCCI | SIMONE GIACINTI


IL CUORE DEBOLE DI ANTONIO


di Simone Giacinti


scenografia Alessandra Solimene | sound designer Armando Valletta


regia FRANCESCO GIORDANO


Spettacolo vincitore Premio del Pubblico – Festival inDivenire 2024


DAL 30 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE 2024


SPAZIO DIAMANTE

SALA BLACK


È il 4 giugno del 1989 e un gruppo di amici parte in direzione Milano per seguire la loro squadra

del cuore in trasferta: la Roma. Daniele, si prepara in casa e saluta mamma e papà prima di

salire in macchina con Pietro, Roberto e Antonio. Armati di panini con mortadella e sciarpe

giallorosse i ragazzi sono pronti a “conquistare” la fredda Milano. Quattro adolescenti che si

divertono a fare i grandi: “Quanto ce piaceva gioca’ a esse’ Ultrà” Incantanti da quei colori e dai

continui cori, camminano sognanti per il vialone che li porta allo stadio. Ma spesso i sogni

fanno a pugni con la realtà. Una realtà, quella, dove i grandi, non sono proprio ciò che ti

immagini. Ed è così che la violenza prende il sopravvento, per giochi di potere e prevaricazione,

dove spesso il forte è forte con i deboli; in questo caso con dei giovani ragazzi che non volevano

far altro che tifare la propria squadra e tornare a casa da mamma. È il 4 giugno del 1989 e

insieme ad Antonio, quel giorno a Milano, siamo morti un po’ tutti.

È da una casa di un appartamento che partirà la narrazione del racconto. Daniele, un ventenne

di fine anni 90, ci accompagnerà nel rivivere quel 4 giugno del 1989. I piani di narrazione

saranno due, tutti e due dettati da Daniele stesso, che alternerà racconto a vita vissuta, un

narratore che entra nella scena e la accende. La scenografia si muove con lui e cambia forma

creando, con tubi metalli, in maniera asettica, le diverse ambientazioni. Partiamo da una casa

per arrivare ad un vialone alberato, passando per una macchina, un treno, un autobus ed un

bar.

Sarà in questi luoghi che ripercorreremo la giornata, ma anche un po’ la vita stessa, di quei

quattro ragazzi (solo tre in scena) giovani e sognatori.

Cercando di mettere in luce, senza alcun giudizio, l’inconsapevole spensieratezza giovanile che

può finire da un momento all’altro, senza volerlo, senza un minimo di preavviso, quando si

gioca a fare i grandi con dei grandi che poi tanto saggi non sono.

“È una storia da non raccontare, è una storia da dimenticare” canta de André parlando,

metaforicamente, della morte di Pasolini. Quella di Antonio de Falchi potrebbe essere una

storia pasoliniana, di un ragazzo adolescente di una periferia romana popolare e affaticata;

potrebbe essere una ballata di de André sull’ingiustizia e la tragica fatalità della vita; quello che

è sicuro è che, questa storia, è davvero una storia sbagliata. Ma è da raccontare.

Una storia di amicizia immersa completamente nella fine degli anni 80, in una Roma popolare

piena di rivalsa e di sogni borghesi, di piazze piene di bambini con palloni che rimbalzano sulle


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saracinesche e di rumori nei mercati. In quel contesto un gruppo di ragazzi, che cresce negli

oratori a condividere sigarette proibiti e baci adolescenziali, condivide la fede per la squadra

della propria città.

Un amore viscerale ma anche un pretesto per stare insieme, passare la domenica insieme,

cantare abbracciarsi e piangere. E soprattutto, sognare di essere grandi. Ma i grandi in questa

storia non giocheranno il ruolo dei buoni, anzi, il sogno di esser grandi è proprio ciò che non

farà mai diventare grande uno di loro.


SPAZIO DIAMANTE

Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it

Lunedì – mercoledì h 21:00

prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del

BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO


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UFFICIO STAMPA

Silvia Signorelli silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com T. 338 / 99 18 303

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