I PROMESSI
SPOSI
nuova produzione
di Lenz Rifrazioni
première
creazione per ND’T013 e Bicentenario Verdiano
in collaborazione con Dipartimento
Assistenziale Integrato di Salute Mentale
Dipendenze Patologiche AUSL
di Parma
Parma,
Lenz Teatro > 16 novembre 2013 - prima nazionale
repliche
17, 21, 22, 23, 24 novembre 2013
Dopo l’Hamlet nel teatro più bello del mondo, il Teatro Farnese,
prosegue il lavoro ultradecennale di Lenz Rifrazioni con gli attori “sensibili”, ex lungodegenti psichici e persone
con disabilità intellettiva. Questo percorso di ricerca unico
in Europa per intensità e risultati espressivi, va ora ad innestarsi
sulla messinscena del grande romanzo storico manzoniano, I Promessi Sposi, alla
ricerca di una visione irrazionale e provvidenziale del teatro contemporaneo,
avvio del nuovo progetto biennale di creazioni sceniche dedicate all’opera
di Alessandro Manzoni.
Il progetto si inserisce, in accordo con il Comune di Parma, nel programma
delle manifestazioni dedicate al Bicentenario Verdiano del 2013.
Al centro della ricerca drammaturgica di Lenz è dunque l’opera fondativa
della lingua italiana ritrascritta, come le precedenti riletture della
classicità, in visioni contemporanee e rigenerata con estremismo linguistico
e antiretorico da Maria Federica Maestri
e Francesco Pititto che ne
firmano la regia.
Capolavoro della letteratura
italiana, il romanzo della riscossa degli umili e degli esclusi dalla cittadinanza viene qui scomposto in
ventiquattro grandi quadri performativi e visuali installati nello spazio
monumentale della Sala Majakovskij di Lenz Teatro di Via Pasubio,
dove la nuova creazione debutterà il 16 novembre (con repliche
il 17, 21, 22, 23, 24 novembre), nell’ambito della 18a edizione di
Natura Dèi Teatri.
Artefici di questa nuova riscrittura
drammatica sono gli attori “sensibili”: Frank Berzieri, Giovanni Carnevale, Carlo Destro, Paolo Maccini, Andrea Orlandini, Delfina Rivieri, Vincenzo Salemi, Carlotta Spaggiari, Barbara Voghera insieme
al nucleo di attori storici di Lenz Valentina Barbarini, Monica Bianchi, Roberto Riseri, Elena Sorbi.
Molti sono i nodi che caratterizzano
la vita degli attori di questi “Promessi Sposi”, alcuni sono già stati tagliati nel corso di questi
dodici anni di pratica artistica comune, molti sono ancora strettamente
intrecciati tra la storia di ognuno e il presente che trae la propria
energia da una passione ripetuta di riscatto e reincarnazione. La presa
di possesso dei personaggi manzoniani da parte di questi “magnifici
umili” diventa una contemporanea rivolta del pane e una ribellione
all’oblìo, una pestilenza benefica che costringe alla malattia dell’uguaglianza
e alla misericordia dell’attore tragico, di intransigente moralità
come l’uomo verdiano.
Melodramma e romanzo si intrecciano
nelle ricostruzioni di vite vissute davvero, personaggi manzoniani e
verdiani si sovrappongono e si fondono tra identità perdute e
ricostruite su di un canovaccio personale che ritrova percorsi comuni, identiche
epifanie e uguali sofferenze in un unico grande affresco di verità
e rappresentazione.
Il testo recitato è una composizione di frammenti
originali, dissertazioni e rielaborazioni filtrate da memorie differenti,
substrati di episodi di vita realmente vissuti o immaginati, concerto
polifonico di dialoghi metafisici e metapsicologici ma continuamente
rientranti e di nuovo uscenti nella corsia maestra del rimando testuale
originario.
La moltiplicazione dei personaggi – due Lucia,
tre monache di Monza (bambina-donna-vecchia) – la fusione schizofrenica
con alterazione timbrica in un unico attore dell’Innominato e del
Cardinale Borromeo, l’allegato arbitrario della morte di Don Rodrigo
ripresa dal “Fermo e Lucia”, il tremore coreografico di Don Abbondio
e il suo interrogarsi sull’amore fisico, sono alcuni dei passaggi
metalinguistici più significativi concessi da una drammaturgia libera
quanto un blank verse shakespeariano. Anche la visione dello spettatore
è libera e deambulante, invitata a sostare frontalmente allo svilupparsi
dell’azione principale ma con ampia possibilità di mutare il proprio
punto di vista, attardarsi o precedere la sequenza in atto essendo la
scena fisica e virtuale permanentemente attiva senza soluzione di continuità
o intervalli. Tutto vive e accade hic et nunc, tutti i dieci attori abitano la scena contemporaneamente
nel “Paese delle Stanze Luminose”.
La ricerca musicale di Andrea Azzali è realizzata sul “Requiem” di Giuseppe Verdi.
Il metodo di lavoro si è sviluppato su due differenti procedimenti
che conducono ad un unico risultato: la ri-drammatizzazione del “Requiem”
all'interno della drammaturgia de “I Promessi Sposi”. Nello specifico,
il brano “Lacrymosa” genera due differenti textures, il suono originale
viene parcellizzato e catturato in una micro struttura spazio-temporale
sovrapposta ad altre micro strutture che insieme vanno a generare un
magma sonoro denso. Il secondo metodo, più tradizionale, porta ad una
riscrittura della partitura originale nelle sue prime dodici battute
ri-assemblate in un nuovo elemento che rinvia ad un ricordo-oblìo della
struttura originaria. Il continuo rimando corre di pari passo con lo
svilupparsi delle sequenze teatrali che delineano la nuova scrittura
narrativo/segnica sul doppio binario personaggio-attore sensibile.
Il progetto è realizzato con il sostegno di Dipartimento Assistenziale
Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL Parma, Comune
di Parma, Provincia di Parma, Regione Emilia-Romagna, Mibac - Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Monte di Parma, Banca
Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Aurora Domus Cooperativa
Sociale, in collaborazione con il Centro Polifunzionale “P. Corsini”
di Pellegrino Parmense.
Calendario repliche
Sabato 16 novembre h 20.30 première
Domenica 17 novembre h 18.30
Giovedì 21 novembre h 20.30
Venerdì 22 novembre h 20.30
Sabato 23 novembre h 20.30
Domenica 24 novembre h 18.30
Biglietti: intero Euro € 10, ridotto Euro 8,00
(over 60, studenti universitari, under 30, dipendenti AUSL con prenotazione
obbligatoria e fino ad un massimo di 5 ingressi ridotti a replica).
info e prenotazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma
T. + 39.0521.270141
info@lenzrifrazioni.it | www.lenzrifrazioni.it
I PROMESSI SPOSI
da Alessandro Manzoni
creazione per Natura Dèi
Teatri #18 e Bicentenario Verdiano
drammaturgia
e imagoturgia Francesco Pititto
regia,
installazione, costumi Maria Federica Maestri
musica Andrea Azzali_Monophon
interpreti Valentina Barbarini, Frank Berzieri, Monica Bianchi,
Giovanni Carnevale, Carlo Destro, Paolo Maccini, Roberto Riseri, Delfina
Rivieri, Vincenzo Salemi, Elena Sorbi, Carlotta Spaggiari, Barbara Voghera
direzione
scientifica Rocco Caccavari
cura e
organizzazione Elena Sorbi, Ilaria Montanari
comunicazione Eleonora Felisatti
ufficio
stampa leStaffette, Raffaella Ilari e Marialuisa
Giordano
responsabile
progetto riabilitativo Paolo Pediri
luci Gianluca Bergamini, Nicolò Fornasini
assistente
alla regia Alice Scartapacchio
osservatorio
critico Violetta Fulchiati
produzione Lenz Rifrazioni
in collaborazione con Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale Dipendenze Patologiche AUSL Parma
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