sabato 2 novembre 2013

LO SFASCIO recensione

Mind Production e Simone Giacomini
presentano

Teatro Sala Umberto a Roma dal 29 ottobre 2013 al 17 novembre 2013



Nicolas Vaporidis
LO SFASCIO
di Gianni Clementi
con Augusto Fornari, Riccardo De Filippis,
Alessio Di Clemente
e con Jennifer Mischiati

regia Saverio Di Biagio e Gianni Clementi

Sarà in scena al teatro Sala Umberto di Roma il 29 ottobre al 17 novembre 2013 LO SFASCIO, uno spettacolo che vede protagonisti Nicolas Vaporidis, Augusto Fornari, Riccardo De Filippis e Alessio di Clemente. Insieme a loro, unica donna in scena, Jennifer Mischiati. Da un testo di Gianni Clementi, che firma una regia a quattro mani con Saverio Di Biagio, una produzione dei giovani Simone Giacomini e Paolo Di Giacomo di Mind Production.
Lo sfascio è un titolo non casuale, avendo in sé la doppia valenza di luogo di rottamazione fisica ma soprattutto morale.  Un po’ quello che è successo nel nostro meraviglioso paese. Il successo facile, il degrado morale, la corruzione, la volgarità, il ritorno al clichè della donna oggetto. Questi sono stati i modelli di comportamento che negli anni hanno mutato geneticamente i nostri cervelli. Fortunatamente ci sarà sempre il lamento di un bambino appena nato a donarci una speranza.”
Gianni Clementi


LO SFASCIO è uno spettacolo bello e interessante sotto vari punti di vista: l'incisiva ma non pesante scrittura di Gianni Clementi si coniuga con l'esordio teatrale di Nicolas Vaporidis, un bell'esordio, nel ruolo di Luciano detto  Diecilire, un piccolo truffatore sempre alla ricerca di soldi, interpretato da Vaporidis in modo calzante, con atteggiamenti che vanno dal remissivo e pauroso, al violento e manipolatore, passando da pose infantili, come il dito alla bocca, quando Luciano è in crisi e non sa come uscirne.  La magistrale interpretazione di Augusto Fornari di Manlio il fratello con handicap mentale di Fosco (Alessio Di Clemente), proprietario dello sfasciacarrozze è la ciliegina sulla torta. Alessio Di Clemente, (di origine toscana)perfettamente in parte, in un ruolo da romanaccio.
Seppur diviso in due atti lo spettacolo, prende la forma di un serial a puntate racchiuso in una serata: vari blocchi di scene inframmezzati da bui accompagnati da musica, raccontano l'evolversi della vicenda o l'involversi della stessa, step dopo step. Spettacolo adrenalinico, divertente, ma che fa riflettere....sullo sfascio della nostra società
Miriam Comito
Lo Sfascio
Siamo negli anni ’70, in piena strategia terrorista. Fosco (Di Clemente), 40enne titolare di uno sfasciacarrozze (lo sfascio) e con precedenti penali alle spalle, è un amante della bella vita e non perde occasione per tradire sua moglie Katia (Mischiati), in avventure occasionali. E’anche un giocatore incallito di carte e, insieme all’amico poliziotto Ugo (De Filippis), assiduo frequentatore di bische clandestine. Manlio (Fornari), 25enne fratello di Fosco e afflitto da un serio handicap mentale, lavora allo sfascio ed è immerso nel suo mondo, composto disordinatamente da immagini di calendari sexy, gomme da masticare e giochi infantili. Frequentatore abituale dello sfascio è Luciano (Vaporidis), detto Diecilire, un piccolo truffatore costantemente in cerca di soldi.
Una grave perdita al gioco vede vittima Ugo il poliziotto, il quale decide di compiere una rapina ed obbliga Fosco a rendersi suo complice. Anche Diecilire partecipa alla rapina, in qualità di autista. La rapina a una gioielleria si conclude con successo, ma come spesso accade una fortuita coincidenza spariglia le carte in tavola. Infatti Manlio, mentre i 3 complici stanno commentando l’impresa e valutando il bottino, nel bagno dell’officina trova una donna, vestita da hostess, ferita gravemente ed apparentemente in coma. Ugo è assalito da un dubbio: E se la donna prima di perdere conoscenza ha sentito i loro discorsi?
Nel frattempo la radio da la notizia che c’è stato un conflitto a fuoco fra la polizia e un gruppo di terroristi ed una donna, camuffata da hostess, è riuscita a fuggire. Ugo e Fosco decidono di prendere tempo e Manlio e Diecilire restano a guardia della donna, che non sembra in grado di riprendere conoscenza. Durante la notte Manlio, abituato dalla sua natura pura a scambiare istintive pulsioni per amore, ha un rapporto sessuale con la ragazza esanime. La mattina dopo Ugo informa i complici della sua decisione di prendere i classici 2 piccioni con una fava: ucciderà la ragazza ricercata, simulando un conflitto a fuoco e diventando agli occhi dei suoi superiori e dell’opinione pubblica in eroe. Manlio, non visto, ascolta il piano del poliziotto e si ribella, fino ad arrivare alle estreme conseguenze.

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