Dal 12 al 17 gennaio
al Teatro Ambra alla Garbatella
(piazza Giovanni da Triora, 15 - Roma)
in collaborazione con Teatroavista
presenta
AVREI VOLUTO ESSERE PANTANI
di e con
Davide Tassi
regia
Francesca Rizzi
con la partecipazione straordinaria di
Alessandro Donati
disegno luci
Paolo Russo
aiuto regia
Elena Stabile
Un ringraziamento particolare va al campione di ciclismo su strada
Filippo Simeoni
Orario: mar/sab h 21, dom h 17
Biglietti: € 15,00 / € 10,00 / € 5,00
Info: tel. 06.81173900 – info@ambragarbatella.com
Lo spettacolo
Scritto e interpretato da Davide Tassi, con la partecipazione straordinaria di Alessandro Donati e la regia di Francesca Rizzi, lo spettacolo è un vero e proprio atto di denuncia nei confronti del doping e del “Sistema” che da anni lo incentiva e lo protegge. Un sistema fatto da medici sportivi, allenatori, Istituzioni sportive, multinazionali farmaceutiche e sponsor che usano il doping e la salute dell’atleta per i propri interessi: le medaglie e le sponsorizzazioni. Marco Pantani è una delle vittime di questo sistema, una vittima eccellente, un eroe tragico che, dopo essere stato portato a livelli di popolarità che vanno oltre il ciclismo e lo sport, viene usato dalla stampa e dalle Federazioni prima per mostrare i muscoli nei confronti di una fantomatica lotta al doping e poi per continuare a spremere l’immagine del pirata fino all’ultima goccia. Pantani, diversamente da tanti altri ciclisti, non riesce ad accettare di essere strumento, vorrebbe ribellarsi al sistema ma non ne ha la forza e si perde nel buio della depressione e della cocaina, fino ad annientarsi, fino a distruggere l’icona e con essa l’uomo.
Davide Tassi conduce lo spettatore oltre l’apparenza, oltre quella miriade di libri, articoli e trasmissioni sportive che negli ultimi 11 anni hanno cercato e cercano di distrarre l’enorme massa di appassionati e tifosi verso un complotto che, a loro dire, legherebbe la squalifica di Madonna di Campiglio del 1999 alla morte avvenuta a Rimini il 14 febbraio del 2004. Un complotto che continua a non fornire elementi su movente e colpevoli ma che riesce comunque ad evitare che si parli di una piaga che a molti fa comodo continuare a tacere: doping e corruzione del mondo dello sport, un business che fattura quanto quello della cocaina (a cui peraltro è strettamente legato).
Accanto a Davide Tassi, in questo lungo viaggio, c’è Sandro Donati. Personaggio famosissimo, prima come allenatore della nazionale di atletica e oggi come vera e propria icona mondiale della lotta al doping (attualmente è allenatore del marciatore Alex Schwazer) Donati ha collaborato alla stesura del testo e, nello spettacolo, interpreta se stesso in un passaggio cruciale.
Note d'autore
Il protagonista è un ciclista. Uno tra i tanti incontrati e intervistati nel lungo cammino di studio e analisi del testo. Ha corso insieme a Pantani fin dai tempi dei dilettanti ed ha condiviso con il campione romagnolo tutte le stagioni sportive che lo hanno visto prima trionfare e poi eclissarsi. Poco dopo la morte di Pantani ha smesso di correre. Oggi vive isolato, quasi emarginato; per molto tempo ha voluto ricordare solo i momenti esaltanti del ciclismo, le trasferte, le gare, i compagni e le grandi tappe del Giro d’Italia e del Tour de France, quelle in cui Pantani riusciva a riportare gli spettatori indietro nel tempo, al ciclismo più antico, più selvaggio, in cui divorava ogni centimetro di strada come fosse l’ultimo.
Per molto tempo ha cercato di nascondere prima di tutto a se stesso il problema del doping. Lo ha come cancellato dalla sua memoria: cercando di convincere gli altri è quasi riuscito a convincere se stesso. Ma dentro di se, nel suo subconscio, c’è una parte che non dimentica, che non si cancella e che fa rumore nella sua coscienza. È come uno squillo che lo sveglia dal torpore, che gli provoca dolore e un’enormità di dubbi: sullo sport che ha praticato, sulle sue reali capacità e sui segni che il doping potrebbe aver lasciato sul suo corpo, su quello che potrebbe accadergli da un momento all’altro. È un dolore che lo tormenta e che con il passare degli anni diviene insostenibile al punto da dover scegliere se ascoltarlo ed elaborarlo, come si fa con un lutto, o zittirlo per sempre, perché alcool e droghe non bastano più ad alleviarne il peso. Durante questo suo cammino interiore, ripercorre la storia di Marco Pantani, la loro amicizia, le grandi imprese del pirata, il suo essere protagonista sempre, anche quando forse sarebbe convenuto rimanere nell’ombra, gli incidenti, le vittorie del 1998, la squalifica di Campiglio, il declino e la morte.
Il cammino interiore del protagonista e la storia di Pantani sembrano non riuscire ad incrociarsi mai. Almeno fino all’incontro con Alessandro Donati.
Davide Tassi
Economista, scopre ben presto la passione per la musica, la scrittura e il teatro. Da grande sarà un pianista (anche se al momento non è in grado di suonare una sola nota) ma per adesso si accontenta di essere definito un attore e un drammaturgo. Lavora sui classici del teatro con molti registi (tra questi gli piace ricordare Marco Miroli, Andrea Baracco, Giancarlo Fares, Tenerezza Fattore e Francesca Rizzi) ma è la passione per i grandi romanzieri come Dostoevskij e Tolstoj a spingerlo dal 2005 in una direzione quasi irreversibile: quella di portare in scena i suoi manoscritti.
Nel 2006 pubblica con la Besa editrice, con la prefazione dello storico Alessandro Portelli, il libro “Porco di Min – Civitavecchia 43” che porterà poco dopo in scena in forma di racconto teatrale con la regia di Giancarlo Fares e con cui vince il premio della Regione Lazio come opera e spettacolo di importante valore storico e culturale. Poco dopo il libro e lo spettacolo entrano nelle scuole come testo di approfondimento sui fatti meno noti della seconda guerra . Vende 3.200 copie e raggiunge le 100 repliche. Con Giulio Valentini, scrive e interpreta “Come la pioggia cade ridendo” un testo sul cibo e sulla natura che vince il premio Roma Natura 2009. 60 repliche. Prosegue nel teatro di narrazione con Squame, un divertente spettacolo di musica e teatro sui 10 comandamenti del viaggiatore zaino in spalla, accompagnato dai musicisti Paolo Pallante e Luciano Bevilacqua. 52 repliche. Interpreta il film cortometraggio IO... DONNA di Pino Quartullo (dal romanzo di Matteo Bonadies). Soggetto e sceneggiatura Pino Quartullo. Musiche Alessandro Dimito. Con Margherita Buy, Sergio Rubini, Massimo Wertmuller, Giampaolo Morelli, Nicola Nocella, Davide Tassi, Crescenza Guarneri, Valentina Cenni. Premio speciale della giuria alla regia a Pino Quartullo al festival Corto Corrente Acis-Città Di Fiumicino (dir. art. Fernanda De Nitto) nel novembre 2013; premio come migliore attrice a margherita buy al mendicino in corto 2013.san marino film festival; premio come miglior cortometraggio al san marino film festival 2013; premio al produttore matteo bonadies miglior cortometraggio al festival per... corti alternativi 2013; premio come miglior cortometraggio al video festival di imperia 2014; menzione speciale schermi irregolari 2014; premio come miglior cortometraggio al festival internazionale di cerano, 20 luglio 2014). Scrive la drammaturgia de L’Intruso, che interpreta in forma di monologo con la regia di Francesca Rizzi. Lo spettacolo debutta a marzo 2014 al teatro dell’orologio di Roma e diviene un piccolo caso nel circuito dei teatri OFF. Rimane in scena 15gg registrando sempre il tutto esaurito e in un anno tocca le 32 repliche. Tra questa il Teatro Vascello di Roma, il Teatro Argot di Roma,il teatro Traiano di Civitavecchia, il Teatro Matuta di Sezze, il Bertolt Brecht di Formia, la Corte dè Miracoli di Lecce, etc. Entra nei finalisti del Festival “La Riviera dei Monologhi” e riceve da Teatro e Critica la menzione di miglior spettacolo della stagione Off 2014-2015. Il Fringe Festival lo invita ad esibirsi, fuori concorso, alla chiusura del Festival, per 3 sere a Castel S.Angelo in Roma. È il protagonista del corto cinematografico “Due cuori e una sottana” che esce a novembre 2015, con la regia di Giulio Valentini.
Alessandro Donati
Alessandro Donati è nato a Monteporzio Catone, in provincia di Roma, il 14 giugno 1947. È stato responsabile delle squadre nazionali di atletica leggera dal 1977 al 1987. Fu esonerato dopo le sue denunce sul doping e sul salto truccato di Evangelisti ai Mondiali di Roma del 1987. Autore di diversi libri sulle metodologie del doping, è stato responsabile della divisione Ricerca e Sperimentazione del Coni dal 1990 al 2006. Nel 1993 pubblicò un dossier sull'uso di Epo nel ciclismo. Questo documento portò all'apertura dell'inchiesta sul professor Conconi. Donati svolse un ruolo attivo anche nell'inchiesta sul doping nel calcio che portò alla scoperta delle irregolarità commesse dal laboratorio antidoping di Roma.
È stato consulente del ministro della Solidarietà Sociale Ferrero durante il Governo Prodi e consulente della Wada (l'agenzia mondiale dell'antidoping). Oggi, oltre a collaborare attivamente con l'associazione Libera, è l’allenatore del marciatore Alex Schwarzer.
Francesca Rizzi
Nel 1993 si diploma come attrice alla scuola Teatro Azione diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Laboratorio “Il giardino dei ciliegi” di A. Cechov condotto da Mamadou Diomme. Laboratorio “Musica, gesto e…parola” condotto da Giancarlo Sepe. Seminari di Mario Moretti e Augusto Zucchi. Seminario sul lavoro dell’attore condotto da Eugenio Barba (Odin Teatret). Ha seguiro le lezioni di Mario Ferrero all’Accademia Nazionale Silvio D’amico.
Dal 1996 svolge attività didattica come insegnante di recitazione e esperta di animazione socioculturale (Scuola “Teatroavista”. Scuola professionale Fondamenta di Roma. Scuola "Teatro Azione". Università LUISS Guido Carli di Roma. "Formazione professionale in arte scenica per attori professionisti". Scuola di teatro di Roma "La Stazione di S.Pietro". "L'uccellino azzurro" di Roma. Ospedale Forlanini di Roma.)
Dal 2005 segue in qualità di coach gli attori di molte serie televisive di successo (“I Cesaroni”, “Il medico in Famiglia, etc.))
REGIA: 2014 - “L’Intruso” di e con Davide Tassi, 2012 - ”Alice nel paese delle meraviglie”, 2010 - ”La morte della Pizia” da Friedrich Durrenmatt, 2009 - “Il Processo” da F. Kafka, 2008 - “Nel paese delle meraviglie” (da “Alice nel paese delle meraviglie” e “Alice attraverso lo specchio” di Lewis Carrol) in esclusiva per la Fondazione Romaeuropa (Festival Multisensoriale “Sottovuoto” organizzato da Fondazione Fendi), 2006/2007 - "Cartando" da autori vari, per la notte bianca, 2007 - "Familia" da Eugene Ionesco, 2002/2003 - “Le Troiane”, da Euripide, Seneca, Sartre, Wolf.
Come attrice ha lavorato nei seguenti spettacoli teatrali: 2012 - “Alice nel paese delle meraviglie”, 2011 - “ZZ&Z - aporia da camera” di Giovanni Magnarelli, 2008 - “Nel paese delle meraviglie” da Lewis Carrol. Regia: Francesca Rizzi. Produzione: Fondazione Romaeuropa (all’interno del microfestival multisensoriale “Sottovuoto” organizzato da Fondazione Fendi), 2006 - "Cartando" da autori vari, 2004 - "La favola del figlio cambiato" di L. Pirandello. Regia: G. Fares. 2003 - "Le Grand Giro” da autori vari. 2002 - "Ricordando Cechov” da Anton Cechov. Regia: Isabella Del Bianco. "C'ena una volta" da autori vari. Regia: Alessandra Arcidiacono. 2001 - "E ballando ballando..." di Giancarlo Sepe. 2000 - "Delitto e castigo" da F. Dostoevskij. Regia: C. Boccaccini. "Shakespeare Family: Romeo e Giulietta" di G. Manfridi. Regia: C. Boccaccini. "I giganti della montagna" di L. Pirandello. Regia: G. Fares. 1999 - “Elettricita’ sessuale” da Balla, Martinetti, Settimelli,, Corra, Boccioni, Cangiullo Regia: T. Pedroni. “Doppia coppia all’asso” di R. Cercone De Lucia. Regia: R. Castagnari. 1998 - “Ernesto Che Guevara” (musical) di M. Moretti. Regia: Claudio Boccaccini. “La voce umana” di Jean Cocteau. Regia Claudio Boccaccini. “Shakespeare horror show” da William Shakespeare. Regia: Claudio Boccaccini per Festival La Versiliana. 1997 - “Porta chiusa” di Jean-Paul Sartre. Regia: Giancarlo Fares. “Il gioco dell’epidemia” di E. Jonesco. Regia: Claudio Boccaccini. 1996 - “L’isola che non c’e’” (musical) di Stefano Marcucci. Regia: Stefano Marcucci. “Zio Vanja” di A. Cechov. Regia: Claudio Boccaccini. (Premio come migliore attrice non protagonista alla 14a edizione di Schiofestival). 1995 - “Teresa” di Atonia Brancati. Regia: Isabella Del Bianco. “Testimoni e… testimonianze” (liberamente ispirato ai Nuovi Racconti Romani di A. Moravia), testi tratti dal seminario di scrittura teatrale di Dacia Maraini. Regia: Cristiano Vaccaro. 1994/1996 - “Favolescion” (musical) di Quattrocchi e Cattivelli. Regia: Claudio Beccaccini. Cinema e televisione: dal 2012 collabora con Rai Educational al programma Baby tour (Magazzini Einstein). 2009 - “Amorouge” (cortometraggio) di Tommaso Triolo. Regia: Tommaso Triolo. Produzione: Universita’ Roma Tre. 2002 - "Il compagno americano" di Barbara Barni. 1994 - “La Noia” (lungometraggio) di G. Ammendola.
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