DAL 19 MARZO AL 6 APRILE
2014
TEATRO DELL’OROLOGIO – Sala Moretti
(via dei Filippini, 17/a - Roma)
LA COMPAGNIA ARCADINOÈ
diretta da Patrizio Cigliano
presenta
SHAKESPEARE’S
HAMLET
PROJECT
traduzione adattamento e regia Patrizio Cigliano
con
(in ordine alfabetico)
Andrea Cannucciari, Daniela Cavallini, Patrizio
Cigliano,
Domitilla D’Amico, Marco Manca, Marco Montecatino,
Biagio Musella, Alessandro Parise, Cristiano Priori,
Daniele Sirotti
e con Gianni Giuliano nel ruolo di Polonio
con la partecipazione straordinaria in voce di
Gigi Proietti nel ruolo del Fantasma
scene: Fabiana De Marco costumi: Andrea Viotti
musiche originali: Giacomo Delli Colli Lauri Volpi
light designer: Pietro Sperduti
maestro d’armi: Massimo Cimaglia E Dario Spampinato
Sartoria: Farani
assistenti
alla regia: Giorgia Palmucci e Marco Barbato
spettacolo interamente prodotto dal Cast
HAMLET PROJECT
Il testo
originale, mai andato
in scena in Italia, del “Primo Amleto” pubblicato (1603). 10 attori
selezionati con Anonymous
Audition. Una produzione
completamente corale. Sei mesi di prove. Questo, e molto altro, è SHAKESPEARE'S HAMLET PROJECT, il nuovo
spettacolo di Patrizio Cigliano, in scena
alla sala Moretti del Teatro dell'Orologio di Roma
(via dei Filippini, 17/a – tel. 06 687 5550) dal 19 marzo al 6 aprile. Con la
partecipazione straordinaria in voce di Gigi Proietti, nel ruolo
del fantasma.
La più
famosa tragedia del mondo
si presenta, per la prima volta in Italia, nella versione scoperta da Sir Henry
Branbury nel 1823, e solo recentemente attribuita con certezza al Bardo:
un testoessenziale, perfetto, asciutto e clamorosamente più dinamico
di quelli successivi, sviluppato in 1 ora e 30 contro le 5 del testo
“noto”. Ne scaturisce uno spettacolo classico e nuovo allo stesso
tempo. A cominciare dal cast, interamente
emerso da provini anonimi (senza curricula né presentazioni) lanciati
on line: è stato premiato solo il talento.
Gli interpreti
sono (in ordine rigorosamente alfabetico): Andrea Cannucciari, Daniela Cavallini, Patrizio
Cigliano, Domitilla D’Amico, Gianni Giuliano, Marco Manca, Marco Montecatino,
Biagio Musella, Alessandro Parise, Cristiano Priori, Daniele Sirotti. 11 attori,
per costruire un progetto di cui sono e resteranno i diretti titolari,
in una nuova forma di produzione a “partecipazione diretta”, voluta
per dare una risposta alla paralisi del sistema teatrale italiano.
Patrizio
Cigliano non è nuovo ad operazioni
teatrali particolarmente innovative. Dopo la provocazione su Ebay del
2007 “adotta uno spettacolo” e la doppia versione a rotazione giornaliera
del suo “a cuore aperto” (10 edizioni in 8 anni), lancia ora Hamlet
Project. Nasce così un innovativo Talent Scouting Teatrale basato esclusivamente
sul talento. Una produzione collettiva a cui si accede solo attraverso
provini del tutto anonimi e rigorosamente online: le Anonymous Auditions.
I candidati si sono ripresi con uno smartphone e hanno inviato il provino
in forma anonima e senza esibire curriculum: si cercava un intero cast
(tutti i ruoli protagonisti dell’Amleto).
Il progetto
lancia una sorta di ritorno al principio di cooperativa anni ‘70:
tutto il cast produce lo spettacolo diventandone il solo proprietario.
E tutto, spese quantificate e incassi, sarà diviso in parti uguali,
indipendentemente dal ruolo. Qualche numero del Project: 6 mesi di prove,
2 volte a settimana. Per un totale di oltre 63 giorni e 400 ore. Più di 30.000 visualizzazioni totalizzate
su Facebook e sito web nei primi mesi di presenza on line. 3 settimane di repliche
in uno dei più importanti Teatri Off di Roma.
Molto significativi
i collaboratori esterni che hanno aderito al progetto a vario titolo:
da Gigi Proietti, che ha
partecipato direttamente alla preparazione, a Leo Gullotta, Giuseppe Manfridi, Michele Placido, Blas Roca Rey e tanti
altri, che hanno contribuito alla promozione del progetto sul web.
al Teatro dell'Orologio - Sala
Moretti
Dal 19
marzo al 6 aprile
Via dei filippini
17/A, Roma – Info 066875550
(mar/sab h 21.15 – dom h 17.45
- biglietti € 15,00 /€ 10,00)
NOTE DI REGIA
Ho avuto la straordinaria fortuna di studiare Amleto
per 2 anni e mezzo con Orazio Costa, negli ultimi di Accademia Silvio
D’amico (1990-1992) e di diplomarmi con uno Studio su questo “testo
dei testi” che è rimasto indelebile nella “tavola della mia memoria”
e fondamentale per la mia formazione artistica e teatrale. Dal 1992
non ho mai smesso di desiderare di “farlo”, sia come regista che
come attore. Poco dopo il diploma, mentre recitavo con Enrico Maria
Salerno nei Sei Personaggi diretto
da Franco Zeffirelli, ho dichiarato ad Enrico il mio grande desiderio
di metterlo in scena, confessando, però, un timore reverenziale che
me ne impediva la realizzazione. Enrico mi disse: “Perché?!? Di Amleto
non c’è da avere nessuna paura! E’ talmente bello e perfetto che
vale comunque la pena di incontrarlo, in una carriera
teatrale. Al massimo lo sbagli, ma non muore nessuno! E tu ti sarai
comunque arricchito dall’incontro con uno dei più bei testi dell’umanità!
Comunque vada, ci avrai guadagnato tu, anche perché Amleto basta dirlo!
E’ talmente perfetto, che se lo dici anche solo benino, hai già fatto
lo spettacolo!” …Questo discorso di Enrico mi è sempre risuonato
nella testa: aveva spaventosamente ragione. Amleto va incontrato! E oggi, 25
anni dopo il mio diploma, lo VOGLIO incontrare.
Amleto è a tutti gli effetti la più famosa tragedia
del mondo. E’ il testo che vanta il maggior numero di rivisitazioni della storia del teatro. Un Classico in cui molto spesso, per
privilegiare l’evidente matrice letteraria e intellettuale, si sacrifica
la bellezza e l’enorme portata della storia, che è e resta una bellissima
storia di orgoglio, fragilità, odio e amore. E si perde di vista troppo
spesso la straordinaria semplicità con cui Shakespeare ha raccontato
il percorso narrativo, umano e psicologico di Amleto, e di tutti gli
altri bellissimi personaggi. E si dimentica, anche, troppo spesso che
il teatro Elisabettiano, tutto, era incredibilmente popolare: privo
di tutte le ricadute intellettuali che nel 900 (e solo nel 900!) hanno
appesantito la fruizione di quegli straordinari classici. Il nostro
Amleto, sarà un Amleto essenziale, che ritorna al Teatro nella sua
semplicità e verità scenica. Uno spettacolo che racconta una storia
piena di contraddizioni e che toglie Amleto dall’idea di personaggio
eroico che spesso gli viene assegnata, sbagliando. Perché Amleto e
tutt’altro, che un eroe. Per tutto il testo, si dimostra semmai un
debole, pavido, indeciso, e spesso addirittura vile, quasi codardo e
certamente per niente coraggioso. Amleto, affogato nella sua depressione,
che non ha alcuna intenzione di scrollarsi di dosso, vaga per il castello
di Elsinore in cerca di un coraggio che non trova. Si sfoga solo con
i deboli (Polonio, Ofelia e Rosencrantz e Guildestern), perché con
i “forti” non ce la fa. E l’unica volta in cui si batte davvero,
è per gioco, per agonismo sportivo e solo perché lo hanno “pregato”
di farlo. È Mosso da encomiabili intenti, però lascia solo alle parole
di vendetta e “giustizia” il succo del suo stato d’animo, vietandosi,
di fatto, qualsivoglia azione. Amleto non agisce. Dice di volerlo fare
ma non lo fa. Per tutto il testo. La straordinaria edizione che presentiamo
con l’Hamlet Project è la “prima versione” del testo, ormai ufficialmente
attribuita a Shakespeare dalla totalità della critica mondiale. Una
versione “prototipo”, già perfetta, ma cruda, essenziale e priva
dei molti abbellimenti apportati dal Bardo nelle 2 edizioni successive,
lunghe di più del doppio.
Hamlet Project è un'iniziativa pionieristica di
produzione teatrale “a caratura”, pratica già ampiamente collaudata
all’estero. Tutto il cast è proprietario del progetto, ed è stato
selezionato cercando di premiare solo il talento. E'
un progetto pulito, trasparente, forte della irrinunciabile necessità
di “fare” teatro, anche con testi così importanti. La straordinaria
portata artistica, provocatoria e culturale della “produzione rovesciata”,
in cui gli attori tornano ad essere “artigiani” e “produttori”
della loro creazione artistica, investendo in solido nella realizzazione
dello spettacolo, ha ottenuto fin dalla presentazione (10 agosto 2013)
straordinari consensi. Molte personalità del mondo della cultura e
del teatro, ci hanno sostenuto, a titolo gratuito, offrendo la loro
professionalità o i loro servizi. Il teatro dei Satiri di Roma si è
messo a disposizione per i provini, il Comune di Roma, attraverso la
Casa dei Teatri (nella persona di Emanuela Giordano), ha ospitato presso
il Teatro Stabile di Torbella Monaca i primi tre mesi di prove, il Teatro
Vittoria di Roma si è reso disponibile per ospitare altre prove, così
come il Parco Aldobrandeschi.
Ma moltissimi altri sono i sostenitori che hanno aiutato (anche con donazioni in denaro)
la realizzazione di questo ambiziosissimo progetto. E visto lo stato
in cui versa il Sistema Teatro Italiano, siamo orgogliosi di aver inventato
il nostro HAMLET PROJECT!
Patrizio Cigliano
PATRIZIO CIGLIANO C.V.
CLASSE
1969.Diplomato nel 1992 presso l’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
“SILVIO D’AMICO”
Nel 1986
fonda la Compagnia Arcadinoè che negli anni si specializzerà nella
diffusione della drammaturgia contemporanea Italiana portando in scena
circa 25
spettacoli. Tutti gli Autori che la Compagnia porta in scena sono vincitori
di diversi Premi Nazionali di Drammaturgia.
Come Attore, ha lavorato con: Franco
Zeffirelli, Luca Ronconi (stage), Enrico M. Salerno, Orazio Costa Giovangigli,
Mario Ferrero, Andrea Camilleri, Sergio Fantoni, Tonino Pierfederici,
Adriana Martino, Mario Scaccia, Giancarlo Sepe, Pierpaolo Sepe, Giovanni
Lombardo Radice, Maddalena Fallucchi, Luciano Melchionna, Giancarlo
Zanetti, Duccio Camerini, Ennio Coltorti, Carlo Fineschi, Arnoldo Foà,
Arturo Brachetti, Anna Galiena, Gabriele Lavia, Massimo Venturiello,
Francesca Draghetti, Raffaele Castrìa. E’ tra gli attori della Nuova
Compagnia dei Giovani del Teatro Eliseo (01/02) per due produzioni,
regia di Marco Carniti.Ha lavorato in diverse Fiction TV. Canta in diversi
Musicals. Molti i protagonisti in Radio Rai. Nel 2007 pubblica il suo
primo POP-CD “In Ordine Sparso”.
Come Autore: Premio
I.D.I. 1992 Under 30 con l’opera prima “Alaska” da cui ha realizzato
anche una sceneggiatura cinematografica inedita: “Codice d’Amore”
(1998). Premio Studio 12 1995 con “Ypokritài – Attori”. 2° Premio
Fondi La Pastora – Testi 1999 con “Qui la festa non entra” anche
segnalato Enzimi 2000. “Il Sesso di Colpa” (1997), Premio Fondi
La Pastora 1998 “miglior spettacolo dell’anno”. “Tempi Moderni”
(1994). L’atto unico “Trash” ha vinto il Premio Critica e Premio
Attori alla Rassegna “Passo a tre – 2001” con la regia di Ennio
Coltorti. “1980” monologo-recital con canzoni. Sia “Alaska”
che “Ypokritài” sono state pubblicate sulla rivista teatrale RIDOTTO.
“Ypokritài” è stata il primo numero della collana “Gulliver”
di Editori Associati dedicata alla drammaturgia contemporanea. E’
citato tra gli autori della nuova generazione nel volume “Storia del
Teatro italiano del ‘900” Ed. Studium (‘96). Da diversi anni firma
traduzioni e dialoghi italiani per X-Files, Digimon, Ufo Baby, Cleopatra,
Star Trek DS9, Philly, Nadja. The O.C. … Lavori inediti: il musical
“Phyasko!” (‘90), “Qui la festa non entra” (‘98, 2° Premio
Fondi La Pastora ’99); il musical “il Ballo dei Colori” (‘98);
il corto-teatrale “Adiéu-Adiéu!” (‘99); i due atti “Tanti
Auguri Mamma” (‘01), l’atto unico sulla questione Palestinese
“Dritto al cuore” Finalista al Premio Enrico Maria Salerno 2002
e Vincitore del Premio Speciale del Pubblico. Atti unici: “Due Gocce
di Sangue” è il 3° Premio Vallecorsi 2003 e “Apollo 2000” ha
vinto il Premio Flaiano 2004 Under 35. In rappresentanza dell’Italia,
è tra i tre autori invitati allo Stage Internazionale di Drammaturgia
Europea, svoltosi a Edimburgo (‘96) sotto l’Alto Patrocinio della
Comunità Europea. 21 Autori Emergenti di Scozia, Germania, Olanda,
Spagna, Francia e Italia, per creare in un mese 21 atti unici poi allestiti
dal Traverse Theatre di Edimburgo. I “corti” realizzati sono “Scottish
Rumors” e “Faces”. Da “Faces” è tratto il suo primo cortometraggio
(17:30) che vince tre Premi Nazionali entrando nella selezione dei David
di Donatello. “Faces” (teatrale) ha partecipato anche a “Teatro
Civile – serata sul lavoro” al Teatro Eliseo (04). Il corto teatrale
“Sotto la pioggia” è stato presentato per l’ETI al Teatro Vascello
in “Autori per Roma” e trasmesso su Rai Radio Tre. E’ “il più
premiato teatrante under 45” del teatro italiano (Fonte SIAE, 2009).
Il suo atto unico “A Cuore Aperto” è rappresentato a Roma dal 2002:
oltre 600 repliche per più di 7000 spettatori in 10 diverse edizioni.
Come Regista: “Cento
miliardi piovuti dal cielo” e “Il professore di pianoforte” di
Feydeau; “L’ allegra verità” di Coward; “Tragedie in due battute”
di Campanile; il suo “Alaska”; “Deus ex machina” di Woody Allen;
l’atto unico “Tempi moderni” e i 2 atti “Ypokritài – Attori”
da lui stesso scritti, diretti ed interpretati. Il suo “Il sesso di
colpa” (Premio Fondi La Pastora 1999 “miglior spettacolo dell’anno”).
“Questo Sogno” di Luca De Bei,“Chiusi” di Giulia Ricciardi (Premio
Fondi La Pastora 2000 – Regia). “Todo por Pedro!”ancora della
Ricciardi (finalista di “provini per una commedia”, Teatro Vittoria
di Roma) , i suoi “A Pelle” e “A Cuore Aperto; “Strane Sottane”
di Giulia Ricciardi. “Il Piatto Forte” e “Tutta Per Tre” ancora
della Ricciardi. “Bisbetica Domata” di Shakespeare per il Teatro
Team di Bari (4000 spettatori). Partecipa con l’Arcadinoè a 6 edizioni
del TodiFestival, 3 Festival del Teatro Italiano (Terracina/Ponza),
6 edizioni di FontanonEstate, 1 Ed. di Enzimi. Il Teatro Cometa Off
inserisce 5 spettacoli a sua firma nella vetrina italiana. Per Cinema
e TV: 2 corti: “17:30” (2006) in concorso ai David ’06, Salerno
FF (…) e vincitore di 3 Premi, “Adagio” (2007 – 4 Premi). Puntata
0 di sit-com femminile “Guest” (2006).
Nessun commento:
Posta un commento