TEATRO
VALLE OCCUPATO
ALTRESISTENZE
3 | 4 | 5
aprile duemila14, ore 21.00
Motus
presenta
NELLA TEMPESTA
2011 > 2068 Animale Politico Project
sottotitoli in
francese e in inglese
uno spettacolo di Enrico Casagrande
+ Daniela Nicolò
con Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni
drammaturgia Daniela Nicolò | assistente alla
regia e traduzioni Nerina Cocchi
direzione tecnica e suono Andrea Gallo | moving-head design Alessio Spirli
riprese e montaggio video Enrico
Casagrande e Daniela Nicolò
organizzazione e produzione Elisa Bartolucci e Valentina Zangari
promozione e ufficio stampa Sandra
Angelini
promozione e diffusione all’estero Lisa Gilardino
una produzione Motus con Festival TransAmériques (Montréal), Théâtre National de Bretagne (Rennes), Parc de la
Villette (Parigi), La Comédie de Reims - Scène d’Europe (Reims), Kunstencentrum Vooruit vzw
(Gent), La Filature, Scène Nationale, Mulhouse, Festival
delle Colline Torinesi (Torino), Associazione dello Scompiglio (Vorno),
Centrale Fies, Drodesera Festival (Dro), L’Arboreto, Teatro Dimora (Mondaino), con il sostegno di ERT (Emilia Romagna Teatro Fondazione), AMAT,
La Mama (New York), Provincia
di Rimini, Regione Emilia-Romagna,
MiBAC in collaborazione con M.A.C.A.O
(Milano), Teatro Valle Occupato (Roma), Angelo Mai Occupato (Roma),
S.a.L.E. Docks (Venezia).
MOTUS ringrazia Judith Malina, Voina, Giulia, Soumya,
Lillo, Giulio, Rauff, Pina e tutto il Comitato popolare di lotta
per la casa di Roma, Giuliana Sgrena, Med Ali Ltaief (Dalì),
Luca Scarlini, Anastudio, Exyzt, Mammafotogramma,
Re-Biennale, tutti i partecipanti ai MucchioMisto Workshop
Ci sono persone per le quali il movimento, il poter
scegliere dove e come spostarsi nel mondo è possibile, e possono decidere dove
lavorare, amare, invecchiare. Altre per cui questo è proibito. Ed è soprattutto
una questione di denaro. E quando non si ha niente, avere il mare – il
Mediterraneo – è molto. Come un pezzo di pane per chi ha fame. Solo che,
lentamente, questi ultimi cinquecento anni di sfruttamento coloniale, hanno
inclinato l’orizzonte del mare. Non unisce, separa: è un mare in salita.
Cementato da controlli alle frontiere, polizie internazionali, gestione
selvaggia dei confini, omertà e silenzi. Il mare nostrum! A chi appartiene davvero
questo mare?
I Motus continuano a “usare” il teatro per
penetrare queste ferite aperte, gettandosi “Nella Tempesta”, determinati a perseguire
un’idea di ricerca che li porta nei punti caldi del pianeta per captare forze
telluriche e accumulare energie necessarie a vivere “In un mondo in cui non
ci si può adattare e a cui non si può rinunciare, as citizens, as
society-makers”.
Paul Goodman
Dal 3 al 5 aprile al Teatro Valle
Occupato va in scena Nella Tempesta della compagnia riminese Motus.
Nella Tempesta è il frutto della
commistione di molteplici riferimenti letterari, a partire dal testo
shakespeariano e dalla sua riscrittura in chiave post-coloniale di Aimé
Césaire (Une Tempête), passando per i richiami alla
fantascienza – Philip K. Dick, Brave New World di Aldous Huxley –
e procedendo fino a Les Sentiers
de l’Utopie di Isabelle Fremeaux e John Jordan. Ai richiami letterari si aggiungono citazioni
colte, disquisizioni filosofiche, verità autobiografiche degli stessi attori. Nella
Tempesta vengono trattati argomenti che scatenano intemperie mondiali,
dall’abuso del potere finanziario al disequilibrio delle economie mondiali, ai
conflitti generazionali. I moti ondosi, originati dalle coperte, rappresentano
la difficoltà di districarsi nella spasmodica ricerca di risposte per proporre
un’idea di utopia realizzabile, atta a sostituire un atteggiamento chiuso con
uno aperto e con un sistema che può essere cambiato solo dall’interno.
“Qual è il primo rifugio dopo un
uragano, un naufragio o un conflitto bellico?” si domanda la compagnia Motus ragionando sul suo spettacolo Nella
tempesta (animale politico project). La risposta più immediata è stata: “una
coperta”.
La
compagnia invita quindi i cittadini-spettatori
ad arrivare a teatro portando delle coperte.
Nessun commento:
Posta un commento