mercoledì 23 gennaio 2019

L'usignolo dall'ugola sanguinante torna a vivere al Teatro Della Cometa-Edith piaf l'usignolo non canta piu'

Stagione teatrale 2018 | 2019  #seguilacometa

22 GENNAIO | 3 FEBBRAIO 2019
MELANIA GIGLIO, MARTINO DUANE in
ÉDITH PIAF L'usignolo non canta più
di Melania Giglio
regia Daniele Salvo
scene Fabiana Di Marco
costumi Giovanni Ciacci
assistente alla regia Luigi Di Raimo
assistente volontario Alessandro Guerra



EDITH PIAF-L'USIGNOLO non canta più è uno spettacolo incentrato su uno spirito che seppur incastrato in un corpo piegato dalla malattia, indebolito dagli incidenti, e de esso stesso provato dal dolore negli affetti più cari, non è domo. La sua forza quella di Edith Piaf la conosciamo tutti, nonostante le sciagure che si sono susseguite nella sua breve vita, mori a 47 anni, Edith fu una donna con una grande, grandissima energia. Questo spettacolo ne narra il momento in cui, nel 1960, edit pensava di essere finita, non perchè non avesse più la voce, assolutamente, ma perchè ilsuo fisico non era più quello di un tempo, ma è proprio in quel momento che i debiti ormai saliti alle stelle di Bruno Coquatrix lo portarono a Boulevard De Lannes, per svegliare l'usignolo. Lo spettacolo in se è molto suggestivo e commovente, già a vedere il lenzuolo steso sulla mobilia,e poi l'apparire di una sagoma al limite con le quinte che intona La vie en rose, ti porta in uno spazio temporale sospeso, 2019....1960!! Ho molto appezzato la scelta registica di introdurre nel testo non solo alcune delle canzoni più famose della Piaf, cantate dal vivo da Melania Giglio, ma di farle introdurre da una spiegazione all'interno della drammaturgia stessa e di rappresentarle anche teatralmente. Su tutte struggente L'accordeoniste, perchè la Piaf non aveva solo la voce, lei aveva anche quella ingenuità popolana,quell'essere grossolana, naturale, che le permetteva di cantare i sentimenti, le storie degli ultimi. Melania Giglio ha saputo ben rendere lo spirito del passerotto dall'ugola sanguinante, ben coadiuvata da un intenso e sempre preciso Martino Duane

Miriam Comito



Sarà in scena al Teatro della Cometa dal 22 gennaio al 3 febbraio 2019, ÉDITH PIAF L'usignolo non canta più di Melania Giglio, con Melania Giglio e Martino Duane, regia di Daniele Salvo.

Siamo nel 1960, nell'appartamento di Édith. Una serie di eventi si sono susseguiti nella vita di questa piccola donna: lutti, incidenti, amori, liti, solitudine, alcol, gioie, successi e canzoni. Tutto si è abbattuto sull'usignolo come un uragano. L'usignolo non canta più. L'artrite l'ha resa gobba, l'alcol e i medicinali l'hanno resa gonfia e senza capelli, i lutti hanno ferito la sua voglia di vivere.

Ma improvvisamente qualcuno bussa alla sua porta e arriva a profanare questo "buio". É Bruno Coquatrix, l'impresario dell'Olympia.

Lo spettacolo ripercorre attraverso un testo inedito e mai rappresentato i giorni che precedettero la storica esibizione di Édith Piaf sul palco dell'Olympia, dalla fine del 1960 sino alla primavera del 1961. Questo racconto, arricchito da canzoni eseguite rigorosamente dal vivo (tra le altreL'accordéonisteLa vie en roseMilord), vuole essere un omaggio a una delle voci più belle e strazianti della canzone moderna.

Note di Regia

Scriveva B. Pasternak: "Il talento innato è una via che conduce al futuro. É un modello infantile dell'universo, di un universo fondato sin dalla tenera età nel nostro cuore, una specie di libro di testo per capire il mondo dal di dentro, dal suo lato migliore e più fulgido. Questo dono insegna l'onore e il coraggio, poiché rivela quale favolosa importanza abbia l'onore nel sentimento drammatico dell'esistenza. Un uomo di talento sa quanto si arricchisca la vita in una piena e giusta illuminazione e quanto perda nel buio. L'interesse personale gli impone di essere orgoglioso e di perseguire la verità. Questa posizione può significare nella vita anche la tragedia, ma questo ha un'importanza secondaria.

Édith Piaf portava in sé questa scintilla, questa meravigliosa fiamma inesauribile e dolorosa. Vogliamo ricordarla con semplicità e nitidezza. Non vogliamo imitarne le movenze o copiarne l'esteriorità. Tentiamo invece di avvicinarci alla sua anima con levità mozartiana, di raggiungere il centro del suo petto per evocare per un istante, con attenzione e rispetto, il suo incredibile talento. Oggi più che mai, in questi anni vuoti di impulsi e necessità, abbiamo bisogno del suo calore, della sua luce, della potenza della sua voce e del battito del suo piccolo cuore che ancora oggi, anche se non c'è più, batte instancabile. E quel suo piccolo cuore non si fermerà mai.

Daniele Salvo



Così la stampa

“A parte la presenza discreta di Martino Duane che è Bruno Coquatrix, lo spettacolo è un tesissimo e impegnativo assolo di Melania Giglio che ha scritto anche il testo dove si rappresenta non solo una follia, ma la vertiginosa discesa di una grande donna ed è in scena partecipe in modo profondo col personaggio a cui regala tic, gesti, dettagli di una identità nervosa, brava quando canta e quando recita”. Anna Bandettini,blogautore.repubblica.it

“Édith è qui con noi come è giusto che sia. Un artista non dovrebbe mai imitare, ma ricreare, mantenersi sulla soglia tra l’essere e non essere il personaggio, ed è quello che fa Melania Giglio, anche autrice di questo testo inedito”. Katia Ippaso, Il Messaggero

“La Giglio ha scelto di rappresentare di questa cantante speciale non solo la voce quanto la sofferenza, fisica e morale, che ne segna l’intera esistenza. Non rappresentazione realistica, documento narrativo, ma traccia lieve e su cui si innestano le canzoni che ne hanno segnato gli amori, le perdite, le speranze. E la regia di Daniele Salvo rende visive le situazioni che si animano in quello spazio esistenziale, con mano leggera e intuizioni poetiche”. Maricla Boggio, Critica Teatrale

DURATA 70 MINUTI

Mettetevi comodi e seguite la Cometa, vi aspettiamo nella nostra casa, nel Salotto Buono di Roma. #seguilacometa #teatrocometa


Teatro della Cometa  - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186 Orario prenotazioni, vendita biglietti e info per apericena: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 - Telefono: 06.6784380

Orari spettacolo: dal martedì al venerdì ore 21.00. Sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.


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