mercoledì 11 ottobre 2023

Figli di Abramo recensione

 


Tutti sappiamo cosa sta succedendo in Israele in questi giorni, fare quindi uno spettacolo incentrato sulla figura del patriarca Abramo e dei suoi figli: Isacco ed Ismaele, non è cosa semplice. Stefano Sabelli ci è riuscito, è ancora in scena stasera al Teatro Basilica, dove tornerà il 5 e il 6 dicembre, e la prossima settimana sarà al Teatro dei Filodrammatici di Milano.

Sabelli ha adattato il testo del norvegese Svein Tindberg ABRAHAM BARNS e ne è nato Figli di Abramo, un patriarca, due figli, 3 fedi, un attore.  Una sorta di mistero buffo, incentrato  sulla figura di  Abramo e sulla sua dinastia. Abramo, infatti, è una figura emblematica e fondante, per le tre religioni monoteiste più seguite al mondo: Ebraismo, Cristianesimo, Islam. Il testo originale di Tindberg è stato quindi adattato alle esperienze di vita di Sabelli stesso, in particolare un viaggio che da Gerusalemme lo porta sulle tracce di Abramo, questo viaggio gli farà incontrare vari personaggi, tutti descritti per immagini narrate, personaggi diversi e in un certo senso contrapposti tra loro, che daranno la loro versione dei fatti riguardanti il grande patriarca. Abramo fu un ribelle, un innovatore come lo furono il Gesù storico e Maometto, tutti e tre combatterono lo stesso nemico: l'idolatria, e tutti e tre, dovettero fuggire dalla propria terra. L'oggetto dell'indagine di questo spettacolo è l'origine unica delle tre fedi monoteiste, che ben sappiamo, purtroppo, per quanto conosciuta è stata troppo spesso tradita, questo perchè seppur l'origine comune è certa,  e lo dicono i testi sacri di tutte e tre le fedi, poi c'è di mezzo l'uomo, l'essere umano, che divide e separa, per questioni fondamentalmente economiche, quindi quelli che dovrebbero essere fratelli gemelli, si ritrovano ad essere nemici giurati, magari nella stessa città nella stessa terra. Non c'è da dare, giudizi, assolvere o condannare una parte o l'altra, lo spettacolo non vuole fare questo e neanche chi scrive, ma solo mettere in evidenza la comune origine.

Sabelli riesce perfettamente a narrare delle vicende, così importanti per l'umanità tutta, e al contempo così delicate, con un cifra recitativa che passa dal solenne, allo scherzoso, dalla commedia, alla tragedia. E lo fa narrandoci le meraviglie di Babilonia,  la bellezza dei tetti di Gerusalemme, i denti d'oro della "guida" palestinese, la bellezza di Sara la moglie di Abramo, la barba grigia e folta del rabbino, facendoci fare dei salti temporali, affascinanti e conditi qua e là di variazioni comiche. Tutto ciò rende questo spettacolo molto piacevole. Decisamente interessate il video mapping con delle immagini molto suggestive, che richiamano di volta in volta le vicende narrate, e la bella musica di accompagnamento.

Miriam Comito

Teatro Basilica 10 e 11 ottobre poi 5 e 6 dicembre 2023

STEFANO SABELLI in

Figli di Abramo

un patriarca, due figli, tre fedi, un attore

di Svein Tindberg

traduzione e regia Gianluca Iumento

adattamento Stefano Sabelli

musiche dal vivo di Manuel Petti- Marco Molino

proiezioni e immagini Kezia Terracciano

prima versine italiana

produzione Teatro de LOTO

Teatro Basilica

Piazza di Porta San Giovanni 10 Roma

Email teatrobasilicainfo@gmail.com

telefono +39 3929768519

Si ringrazia l'ufficio stampa nella persona di Maya Amenduni


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