Il docufilm SCARROZZANTI E SPIRITELLI verrà presentato nell'ambito della Festa del Cinema di Roma lunedì 23 ottobre alle 19.00 in sala Petrassi Auditorium parco della Musica, e vuole raccontare i 50 anni di vita del Teatro Franco Parenti, fondato da Andrèe Ruth Shammah nel 1973, portando lo spettatore dentro la vita del teatro stesso, e la sua storia, la storia di un'istituzione che negli anni ha avuto la capacità di diventare un punto di riferimento culturale per quanto riguarda non solo la città di Milano, ma in resto d'Italia. Si potranno vedere le immagini di: In compagnia della loro assenza , L'incontro che è avvenuto il 16 gennaio 2023, esattamente a 50 anni di distanza dalla prima regia della Shammah nell'allora Salone Pier Lombardo, L'ambleto di Giovanni Testori, primo capitolo della Trilogia degli Scarrozzanti. All'incontro parteciparono amici e artisti chiave per la storia del Parenti e portarono la loro testimonianza come Anna Galiena, Mario Martone, Ornella Vanoni e molto altri. Voglio riportare in particolare la testimonianza della Vanoni perchè credo possa essere esplicativa dell'anima del Parenti : " Sono qui per dirvi che questo è il teatro più bello del mondo, perché è così perché è diverso." Ci sono poi le registrazione degli audio storici: gli spiritelli, Eduardo de Filippo, Franco Parenti, Giovanni Testori, e altri incontri realizzati appositamente per il docufilm, in cui la Shammah dialoga tra gli altri con Filippo Timi, Luca Micheletti, Marina Rocco. Ciò che emerge dal docufilm è l'incredibile forza esplosiva e visionaria della regista.
SCARROZZANTI E SPIRITELLI
verrà proiettato anche a Milano lunedì 6 novembre alle 20.00 Palazzo del Cinema Anteo e a Bologna lunedì 27 novembre alle 19.00 Cinema Modernissimo Cineteca di Bologna.
Quattro sono gli spettacoli teatrali prodotti dal Franco Parenti che verranno messi in scena a Roma in questa stagione:
Dal 6 al 17 dicembre 2023 al Teatro Ambra Jovinelli
IL DELITTO DI VIA DELL'ORSINA
di Eugène- Marin Labiche
traduzione di Andrèe Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
adattamento e regia di Andrèe Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni
questo spettacolo è arrivato al terzo anno di attività, ha girato tutta l'Italia e finalmente approda a Roma, è un atto unico uno dei più conosciuti di Labiche, autore capace di alzare i tappeti della buona borghesia francese di metà 800': due uomini uno ricco nobile ed elegante Massimo Dapporto e un proletario rozzo e volgare Antonello Fassari , si svegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone, e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l'omicidio. Per i due protagonisti disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa, e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova. La regia e l'adattamento di Andrèe Ruth Shammah pur mantenendo la forma originaria dell'opera, il vaudeville, vira al noir seminando inquetudini all'ombra di qualcosa che incombe, e trasporta la vicenda dalla Francia perbenista e ottocentesca di Labiche all'Italia del primo dopoguerra prefascista e conformista. La sua non è dunque una semplice regia, perchè, oltre al cambiamento di tempo e luogo, all'opera originaria vengono aggiunte battute tratte da altre opere, di Labiche stesso per dare più spessore alle sottotrame e rendere più stratificata la vita che c'è dentro, e ancora l'aggiunta di due personaggi, e l'apposita scrittura di due canzoni, una delle quali scritta da Massimo Dapport
31 gennaio 11 febbraio 2024
Teatro Parioli
FARA' GIORNO
di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi
regia Piero Maccarinelli
con Antonello Fassari, Alvia Reale, Alberto Onofrietti
Renato vecchio partigiano e medaglia d'oro al valore della Resistenza, si trova sulla strada di Manuel teppista di periferia con spiccate simpatie nazifasciste. Manuel uscendo dal garage condominiale, in una manovra scellerata, investe con l'auto Renato, e tratta con lui un periodo di assistenza domiciliare, solo per evitare una denuncia. Comincia così una sfida senza esclusione di colpi, anzi una partita a due che tra azzardi, bluff e inganni assumerà poco per volta i contorni di un confronto tra due opposte visioni, della vita e del senso della Storia. In questo percorso ora aspro e diffidente, ora scanzonato e ironico la comune ricerca di verità li aiuterà a vincere le rispettive diffidenze rilevando le proprie debolezze e paure: il bilancio di una vita intera per l'uno, la mancanza di prospettive per il futuro per l'altro. L'inaspettato e improvviso ritorno di sua figlia Aurora è per Renato l'evento che riapre la strada a dolorosi ricordi, ma anche alla speranza di una riconciliazione. Nell'ultimo e più importante confronto della sua vita, Renato si trova a trasmettere a due generazioni così diverse e distanti tra loro un'eredità che oggi sembra orami dispersa, fatta dei più alti ideali di libertà e di responsabilità. Il testo mantenendo l'ambientazione dello spettacolo prodotto nel 2007 con Gianrico Tedeschi , nel ruolo di protagonista che oggi è di Antonello Fassari affronta apertamente alcune delle contraddizioni più significative della società italiana. Non censura i momenti commoventi e conserva tutte le caratteristiche della commedia, fornendo ai tre protagonisti una grande personalità, un'ironia disincantata e dialoghi vivaci e brillanti.
18-21 aprile 2024
Teatro India
SULLA MORTE SENZA ESAGERARE
Ideazione e regia di Riccardo Pippa
di e con Giovanni Longhi, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
Sulla morte senza esagerare è un omaggio alla poetessa Wislawa Szymbrorska, lo spettacolo affronta il tempa della morte in chiave ironica, e diverte attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee. Nel maggio del 2023 lo spettacolo è stato ospitato presso il prestigioso The Coronet Theatre a Londra, dove ha riscontrato un grande successo di critica e pubblico. Realizzato per il Napoli Teatro Festival 2020, questo nuovo allestimento, ha reso lo spettacolo più contemporaneo, che tenesse conto di quanto ci sta accadendo. Ritorniamo al lavoro di scena partendo da una ferita, dopo una quarantena che ha negato a chi se ne stava andando il conforto di una visita e a quelli che sono restati la condivisione in presenza del lutto. Guardiamo la realtà attraverso maschere di cartapesta, figure familiari, presenti, che raccontano, senza parole, gli ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontiamo storie semplici con ironia, per parlare, anche oggi della morte sempre senza esagerare. questa per noi è la ripartenza
Riccardo Pippa
21-26 maggio 2024
Teatro Vascello
LA MARIA BRASCA
uno spettacolo di Andrèe Ruth Shammah
di Giovanni Testori
con MARINA ROCCO, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai
Martedì 21 maggio 2024 debutterà per la prima volta a Roma La Maria Brasca di Giovanni Testori uno spettacolo di Andrèe ruth Shammah in scena Marina Rocco, nei panni dell'emancipata e sfrontata protagonista dà vita al testo insieme Mariella Valentini, Luca Sandri e Filippo Lai, rispettivamente, la ssrella, il cognato e il giovane amante. " ogni qual volta Giovanni Testori ha scritto per il teatro ha dato vita a personaggi femminili indimenticabili, come non ne esistono, in genere, nel teatro di prosa. Una di queste figure eccezionali è sicuramente la prima, l'unico personaggio vincente nato dalla penna di Testori, che grida al mondo la potenza della passione, l'amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione , convenzione o compromesso: La Maria Brasca" così la regista descrive le caratteristiche del personaggio testoriano al centro della storia. Negli anni 60' fu Franca Valeri a farla esistere, sul palcoscenico del Piccolo Teatro diretta da Mario Missiroli, negli anni seguenti, invece, dalla data del suo debutto al Parenti il 26 ottobre 1992 con la regia della Shammah fu il grande successo di Adriana Asti.
Ora nel centenario dalla nascita di Testori, e nella stagione del cinquantesimo anniversario del Parenti " E' necessario un passaggio di testimone per continuare a ricreare sulla scena l'esplosione di energia, divertimento e commozione, che porta con se la Brasca. E Marina Rocco è l'attrice perfetta, per far rivivere questo spettacolo amatissimo dal suo autore, che fra innumerevoli recite, venne a prendersi poco prima di morire, gli ultimi interminabili appalusi sul palcoscenico del Franco Parenti." Conclude Shammah.
Adesso più che mai a 30 anni dalla prima edizione e a 23 dalla ripresa, la regista sente la necessità di tornare a questo testo come monito per il futuro, affascinata dalla volontà della protagonista, di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita, e ammaliata dal suo coraggio nel parlare di felicità; uno stato d'animo assai raro, solitamente assente nel teatro di Testori e, secondo la regista, anche nella drammaturgia contemporanea. Il testo si rivela estremamente attuale, in una costante vibrazione tra piacere e turbamento, fino alla conclusione: il dialogo diretto al pubblico, positivo, divertente, come ad esortarlo a vivere le proprie passioni con fiducia e leggerezza.
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