produzione La Casa d’Argilla
JOANNA KAROL PAUL
con
ILARIA BALLANTINI | GIOVANNA GIARDINA | ANDREA TRIACA
musiche a cura di Maria Massimini
un progetto di Piracanta Teatro
testo e regia GIULIA MASSIMINI
Menzione al Testo Premio Hystrio Scritture di Scena 2022
12-13 ottobre 2024
SPAZIO DIAMANTE
SALA WHITE
Joanna, 16 anni, si aspetta sempre che la gente sia più brillante di quanto è in realtà. Scrive,
registra ossessivamente ogni suo pensiero. Fotografa continuamente Karol.
Karol, 17 anni, dolce, esibizionista, ingenua. Affetta da mancanza di affetto. Fa sempre scena
muta a scuola. Ama ballare con ogni cosa.
Paul, 23 anni gentile, pauroso, maniacale. Spia sé stesso e gli altri. Con una sua tenerezza.
Per sottrarsi al degrado di famiglie assenti ed istituzioni giudicanti, Joanna e Karol trascorrono
molte ore della loro giornata in un luogo abbandonato, reso abitabile.
Paul, inizialmente segue da lontano le due ragazze scoprendo i loro segreti; quindi, entra a far
parte del loro mondo e della loro "casa".
La simbiosi tra le due ragazze si rompe. Joanna Karol e Paul diventa un triangolo fatale, con
conseguenze dalla portata inarrestabile.
Dall’immaginario suggerito dalla drammaturgia deriva l’idea di ambientare l’azione in uno
spazio vuoto, povero, animato da oggetti realizzati tramite il riciclo di materiali di scarto, che
intrappola i personaggi che non escono quasi mai di scena.
E in cui ogni scena confluisce nell'altra, in una struttura narrativa duttile, in cui spazio e tempo
sono
misure a servizio dell'operazione sotterranea indirizzata al subconscio dello spettatore.
E dove lo spettatore, grazie all’apertura dei confini drammaturgici e dello spazio scenico, è
chiamato in causa, come testimone responsabile di quanto accade.
Il discorso artistico che portiamo avanti si basa su un’indagine delle relazioni umane e sulla
convinzione il teatro debba essere politico, laddove con politico intenda portatore di un punto
vista, una posizione. Il nostro intento, infatti, è quello porre nella corretta condizione chi guarda
stabilire insieme linguaggio condiviso, affinché possa partecipare attivamente all’avvenimento
scenico Stare in uno spazio unico, un momento unico con un’eterogenea comunità e ambire a
fare del mezzo teatrale motore cambiamento sociale: questo è il nostro orizzonte.
FB Sisi Communication
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TAPPE DEL PROGETTO
2022 “Joanna Karol Paul” riceve la Menzione al Testo Premio Hystrio Scritture di Scena
GIUGNO 2022 il progetto vede una prima restituzione in forma di Mise en Espace presso
Circolo Arci Zalib Roma
GENNAIO 2023 Il progetto viene accolto negli spazi di Spin Time Labs , rinomata occupazione
romana decennale, che si distingue per la sua lotta in difesa del diritto alla casa e per il
sostegno all’arte e agli artisti. È questa cornice fertile a fare da fondamenta alla costruzione
dello spettacolo e ampliare l’immaginario
dei personaggi, così affine allo spazio extra-ordinario rappresentato da questo palazzo
occupato al centro della capitale romana.
Durante il periodo di ospitalità, vivido e pieno di stimoli, la compagnia riceve supporto e
sostegno tecnico e artistico, fondamentali all’allestimento finale della messa in scena.
GIUGNO 2023 lo spettacolo debutta presso il Teatro Basilica di Roma con la produzione
esecutiva della compagnia lacasadargilla.
APRILE 2024 “Joanna Karol Paul” viene selezionato per “Un disperato entusiasmo” rassegna
under 35 del teatro Linguaggicreativi di Milano
produzione SDI S.r.l.
CAPELLI
M. si desta un mattino da sogni inquieti
con
LUISA CASASANTA | ARIANNA BATTILANA
sound designer Mark Meccoli | visual artist Tina Squillace
aiuto regia Arianna Battilana
testo e regia LUISA CASASANTA
15 ▪︎ 16 ottobre 2024
SPAZIO DIAMANTE
SALA BLACK
Spettacolo vincitore Menzione Speciale della Giuria – Festival inDivenire 2024
M. si desta un mattino da sogni inquieti e si ritrova trasformata, nel suo letto, in una donna
vittima di stupro.
È agosto, la calura estiva mangia la campagna del meridione e in un solitario paesino di
provincia si consuma l’ennesima violenza di genere, all'ombra degli estatici festeggiamenti per
la patrona Santa Maddalena. La vittima porta il nome della santa, ma fa presto a diventare
carnefice: come nelle migliori distorsioni figlie della cultura dello stupro, il victim blaming
fagocita tutto lo spazio del reale, si gonfia come un'asfissiante bolla sociale e lascia M. sola a
pagare il prezzo di tutto.
Maledetta così da un doppio trauma che mai potrà permetterle di ritornare chi era, M. si
immerge ed affoga nel proprio dolore, bestialmente, fino a diventare qualcun'altra - un essere
nuovo, oscuro, ansioso di conoscersi.
Con le voci promiscue del paese e dei suoi genitori che si affollano dietro alla sua porta chiusa,
lei affronta la muta con faticosa determinazione, fino alla consapevolezza estatica di quella sua
nuova, potente sé.
Fra ambienti tecno-elettronici e sonorità folkloristiche, ispirazioni bibliche e rivisitazione del
mitologico, CAPELLI prova a ribaltare la condizione di vittima riservata alle donne dalla cultura
patriarcale. È un racconto polifonico a due voci, politico, arrabbiato e spaventoso, femminile e
femminista, ironico e crudele. Difficile, come la vita delle donne.
NOTE DI REGIA
Muta; annegamento; bestialmente; silenzio; risveglio; disagio; battaglia; apocalisse; sguardo. Le
parole chiave del progetto CAPELLI ne contengono già in nuce un’idea di traduzione scenica,
che ha il suo punto focale sulla metamorfosi, fisica e vocale, simbolica e ontologica, da vittima a
carnefice, della protagonista M. La rappresentazione del suo “risveglio” dal trauma,
metaforicamente ispirato a quello di Gregor Samsa nella “Metamorfosi” di Kafka, è intesa come
rinascita, processo interiore, con la sua complessità emotiva e la stasi forzata del piano
razionale; solo che a risvegliarsi non è certo un enorme insetto, ma una contemporanea
Gorgone: figura mitologica che prima di tutte ha incarnato il tema del victim blaming nella
cultura occidentale.
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Nella dimensione liminale del risveglio tutto si mescola, il dentro con il fuori, il vero con il falso, il
prima con il dopo, e i piani di lettura si sovrappongono confusamente: costruita in questo
senso, la drammaturgia risultante è sperimentale e fonde narrazione, innesti di testi poetici
(tratti dal Cantico dei Cantici) e prosa contemporanea, in una polifonia che incorpora le voci di
circa dieci personaggi.
Ogni elemento che compone la struttura scenica partecipa di questa collisione: le voci, i corpi e
le interpretazioni delle due attrici in costante dialogo/scontro, come elemento di straniamento;
l’amplificazione vocale, talvolta distorta, come veicolo del dato emotivo e strumento centrale di
ricerca artistica; la tammorra araba (o hand pan) suonata dal vivo, come scansione ritmica del
racconto; le sonorità techno originali, come distorsione sensoriale; la sperimentazione
armonica, musicale e di linguaggio, come mezzo narrativo di suggestione e termometro
metafisico.
Alla base di tutto vi sono tre soli elementi: la ricerca vocale, la ritmica del suono e la loro
movibilità nello spazio scenico, per costruire i personaggi della vicenda e le sue stanze emotive.
La scena, inevitabilmente vuota, si fa spazio dell’anima, illuminata esclusivamente da lampade
da camera e luci da interni.
SPAZIO DIAMANTE
Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it
Martedì – Mercoledì h 21:00
prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del
BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO
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UFFICIO STAMPA
Silvia Signorelli silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com T. 338 / 99 18 303
Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com
Alessandra Teutonico alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com T. 392 / 50 89 173
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