giovedì 24 ottobre 2024

SOLO PEZZI DI BRAVURA!_ Presentata la nuova stagione 2024-2025 dell'Altrove Teatro Studio

 


L’Altrove Teatro Studio presenta una nuova stagione d’eccellenza

 


SOLO PEZZI DI BRAVURA!


 

In cartellone 20 spettacoli, tra nuova drammaturgia, debutti assoluti, grandi

ritorni, concerti, eventi speciali, un concorso dedicato alle nuove scritture di scena


e un ampio spazio alla formazione


 

L'Altrove Teatro Studio, nel cuore del quartiere Prati, da il via ad una nuova stagione

proiettata verso la qualità e l’eccellenza artistica, il talento e la sperimentazione che si

trasformano in realtà attraverso la scena, lo spettacolo dal vivo, la musica, i progetti

innovativi.

“Solo pezzi di bravura!” è, infatti, il claim della nuova programmazione 2024-2025, che

prevede un cartellone ancora più “di livello”, che concentra insieme nuovi talenti della scena

contemporanea con maestri già notevolmente affermati, impegnati in progetti moderni, al

passo con i tempi e le nuove tendenze, tra prosa, musica, drammaturgia contemporanea e

formazione. Artisti che si riconoscono nell’anima e nello spirito creativo di questo luogo da

abitare proprio come una “casa”, da chi il teatro lo fa, lo studia, lo vede.

 L’Altrove Teatro Studio, fin dalla sua fondazione nel 2017, ha voluto essere per il pubblico

romano, un luogo di salvezza dalla bruttura del mondo, un’occasione di cambiamento, un’isola

felice dove tenere in vita il senti- mento della meraviglia.

Nel nome dell’eccellenza artistica, della qualità degli spettacoli offerti e della didattica

accademica, i direttori Ottavia Bianchi e Giorgio Latini hanno fatto sì che i migliori artisti della

scena contemporanea nazionale e internazionale riconoscessero “Altrove” come riferimento

imprescindibile nel panorama teatrale romano. Di conseguenza gli spettatori hanno con-

fermato sempre più il patto di fiducia stretto con il teatro che è stato inoltre il luogo prescelto

dai giovanissimi per dare uno schiaffo in faccia alle lusinghe dei social in favore della scoperta

del sé e dello studio serio e appassionato di una professione. Altrove è stato infine lo spazio

privilegiato dove coltivare le passioni che rendono la vita meno dolente, dove incontrare

anime affini seppur nella diversità di ognuno, tutti uniti, adulti e giovanissimi, artisti e

spettatori, nel desiderio di rinascere.

“Attraverso il sentimento condiviso della gioia che, come una scarica di elettrica esaltazione,

attraversa l’animo di chi varca la soglia di questo luogo magico, il teatro ci insegna che la

sofferenza del vivere ci accompagna ogni giorno tranne che in alcuni brevi momenti nei quali

riusciamo a mettere in pausa l’inquietudine occupandoci d’altro o di altre persone, agendo fuori

dalla nostra realtà̀ che è poi, nel bene e nel male, la nostra zona di comfort. In questi momenti

possiamo ritrovarci uniti in una comunità̀ che non si riconosce nella “vacuità della fuffa” o in un

teatro autori- ferito e incurante dei bisogni del pubblico. Gli abitanti dell’Altrove non si lasciano

abbindolare dall’inganno del nometto televisivo ma fanno una scelta in favore del talento

attoriale e del saper fare che è poi il filo rosso di tutti gli spettacoli in cartellone.

Per questo motivo, quest’anno, il nostro obbiettivo è di rendere ancor più esplicita questa

consapevolezza: se la mediocrità̀ del mondo mortifica le nostre aspettative, almeno “Altrove”,

possiamo sempre trovare solo pezzi di bravura.”_ annotano i direttori artistici Ottavia Bianchi

e Giorgio Latini.


Ventuno spettacoli, tra debutti assoluti, progetti inediti, prosa, musica, con un’attenzione

particolare rivolta alla drammaturgia contemporanea, alle nuove scritture, a tematiche

fortemente attuali, alle nuove voci e ai nuovi volti della scena teatrale, e non solo.

Un’offerta che punta alla qualità, più che alla quantità, con l’obiettivo di meravigliare il

pubblico più variegato e soddisfare i più disparati gusti, sottolineando come lo spettacolo dal

vivo sia un punto fermo per la crescita e l’arricchimento sociale, e il teatro un luogo da abitare

costantemente, in cui poter crescere, divertirsi, imparare, confrontarsi.

Tanti i nomi in cartellone, tra interpreti e registi,  volti noti del panorama teatrale italiano e

giovani promesse: Ottavia Bianchi, Giorgio Latini, Livia Castiglioni, Patrizia Ciabatta,

Giulia Santilli, Gianfranco Corona, Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, Pierpaolo

Palladino
, Giulia Gallone, Ottavia Orticello, Chiara Arrigoni, Francesca Caprioli
,

Miana Merisi, Alessandra Corona, Guido Tuveri, Maria Assunta Calvisi, Loredana

Piedimonte, Gabriele D’Angelo, Luca Mascolo, Valentina Martino Ghiglia, Veronica

Rivolta, Federico Malvaldi, Michele Eburnea, Sara Mafodda, Mersila Sokoli, Andrea

Giovalè, Nora Godano, Giorgio Cantarini, Agustina Risotto Interlandi, Jesus Emiliano

Coltorti
, Ennio Coltorti
, Roberto Fedele, Viola Pornaro, Francesco Sala, Daniele

D’Alberti, Chiara Meschini, Pietro Meschini, Sara Sileo, Ludovica Bove, Giacomo

Ronconi, Donato Cedrone, Ferdinando Ceriani, Valentina Di Silvestro, Pino Cangialosi,

Fabio Battistelli, Alessandro Cedrone, Gizem Aiture Cedrone, Marco Palmiggiani,

Giacomo Ronconi.

Non mancherà, inoltre, la quarta edizione del concorso “Prosit! Nuove drammaturgie per

un nuovo teatro”, uno spazio riservato esclusivamente alla prosa, ai nuovi autori e alle nuove

idee, alla capacità di scrivere e raccontare storie contemporanee.

“Solo pezzi di bravura!”  è una dichiarazione di intenti, una missione per diffondere qualità e

talento in scena offrendo al pubblico una stagione piena di bellezza.

LA STAGIONE

Inaugura la stagione, l’8 novembre, un graditissimo ritorno, LE SORELLASTRE di Ottavia

Bianchi con la regia di Giorgio Latini. Le Sorellastre è una commedia dai risvolti drammatici

che racconta la storia di quattro sorelle Emma, Emilia, Elvira e Ughetta che, lontane e in cattivi

rapporti da molti anni, sono improvvisamente obbligate a passare insieme ventiquattro ore in

occasione della veglia alla morte della vecchia madre. Infatti è in ballo un'inaspettata eredità

che permetterà alle Sorellastre di rimettere a posto alcuni aspetti della loro esistenza.

L’eredità in palio diventa l'innesco di un vero e proprio gioco al massacro fatto di

rappresaglie, antichi rancori e desideri di vendetta mai sopiti.

A seguire, il 17 novembre, ROSENCRANTZ
& GUILDENSTERN SONO MORTI liberamente

ispirato all’omonimo testo di Tom Stoppard con Gianfranco Corona, Antonello Foddis,

Giuseppe Ligios e la regia di Giuseppe Ligios. Un viaggio attraverso l’esistenza umana

quello che i due protagonisti Rosencrantz e Guildenstern si trovano a compiere loro malgrado.

Pochi i punti fermi in loro possesso, alquanto confusi se non assenti i ricordi sul passato

recente, che riaffiorano con difficoltà, a partire dai loro stessi nomi. Unica certezza, e al

contempo unica ragione di vita, sembra risiedere nel motivo del loro viaggio, la convocazione

a Corte per “spigolare” sulle cause che hanno mutato drasticamente l’animo di Amleto, tanto

da farlo sembrare pazzo.


Musica e teatro si abbracciano dal 29 novembre al 1 dicembre con LA BATTAGLIA DI

ROMA, lettura scenica a cura di Alessia Sambrini
di e con Pierpaolo Palladino
 e musiche

dal vivo di Pino Cangialosi – pianoforte e percussioni Fabio Battistelli – clarinetto. In scena

un attore solo, che racconta una storia da lui scritta in versi per rievocare una giornata

emblematica, il 10 settembre 1943, due giorni dopo l’armistizio. Quel giorno fu combattuta a

Roma la più grossa battaglia sul suolo nazionale tra l’esercito regolare italiano e le armate

tedesche. I fatti storici e i sogni privati dei compagni d'arme sono rievocati in questo

testo/racconto, partendo dalla descrizione delle strade bombardate dagli americani fino al

luogo della battaglia, che ebbe il suo epicentro davanti alla porta di San Paolo.

Dal 6 all’8 dicembre appuntamento con A LITTLE GOSSIP
NEVER KILLED NOBODY di

Chiara Arrigoni, 
con Giulia Gallone, Ottavia Orticello, Chiara Arrigoni dirette da

Francesca Caprioli
.

Le protagoniste sono tre operaie: Klara, l’aspirante leader, Agnese, la pigra mediatrice, e

Martha, quella nuova. Il lavoro in fabbrica è logorante, soprattutto per le donne, persino

sciogliere i capelli durante l’orario di lavoro è un atto trasgressivo sottoposto a rigido divieto

e sembra impossibile sognare qualcosa di più. Un giorno, però, succede qualcosa: Martha

inizia una relazione clandestina con il loro capo e, da quel momento, le tre donne cominciano

a ottenere dei piccoli miglioramenti sul lavoro, guidate dal sogno di Klara di una ribellione

contro il sistema. Spettacolo vincitore del Premio scintille 2023.

Il 14 e il 15 dicembre è la volta di WHY, CLITENNESTRA, WHY? da “Clitennestra o del

crimine” di Marguerite Yourcenar con Miana Merisi, Alessandra Corona, Guido Tuveri

voce off Luigi Tontoranelli
 e la partecipazione in video Federico Giaime Nonnis. Maria

Assunta Calvisi dirige il testo è inserito in “Fuochi”, dove la Yourcenar ha raccolto una serie

di prose liriche collegate dal tema dell’amore guardato sotto una lente dis- sonante che fa

intravedere possibilità diverse di lettura. Nel caso di Clitennestra l’amore prende il

sopravvento sulla vendetta. Lo spettacolo vuole affondare le mani in questo terreno scivoloso

e si racconta con le parole, con l’intensità dei corpi, con le immagini suggestive proiettate a

tutto schermo ma anche su corpi o oggetti con la tecnica del video mapping e con musiche

originali intense e di grande contemporaneità.

Tornano per il consueto concerto natalizio, il 21 e il 22 dicembre, LE MANI AVANTI il coro

diretto da Gabriele D’Angelo con il loro repertorio e ovviamente grandi classici natalizi, da

White Christmas a Happy Xmas (War Is Over), passando per rivisitazioni originali come Jingle

Bells in minore e una Carol of the bells al cardiopalma. Molti i brani in italiano, con grandi

nomi del nostro cantautorato come Fossati, il duo Gazzé - Fabi, fino ad arrivare ai 99 Posse e

La rappresentante di lista.

Apre il nuovo anno, dal 10 al 12 gennaio, in prima assoluta,  UNA CULLA SBAGLIATA di

Ottavia Bianchi 
con Ottavia Bianchi, Loredana Piedimonte e la regiadi Ottavia Bianchi

e Giorgio Latini. Liberamente tratto dal best seller “Perché essere felice quando puoi essere

normale?” della scrittrice britannica Jeanette Winterson e in parte autobiografico, lo

spettacolo narra la storia di una vita difficile, quella di Jeanette. In bilico tra il fanatismo

religioso della madre adottiva e la scoperta della vera sé stessa, la protagonista troverà il suo

riscatto grazie all’amore per la letteratura e alla poesia. La strada per la ricon- ciliazione con i

fantasmi dell'infanzia sarà lunga e tortuosa, passando per il funerale di una madre pazza, una

casa piena di ricordi e la visita di una donna misteriosa che la aiuterà in questo percorso fino

ad un finale imprevisto.


Luca Mascolo torna all’Altrove Teatro Studio, questa volta con un nuovo progetto su Vittorio

De Sica, dal 17 al 19 gennaio, con VITTORIO DE SICA
 Suspire ’e vase, Museca ’e

passione
 con al 
violoncello Donato Cedrone
, alla chitarra classica Valentina Di

Silvestro
. A 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica, questo spettacolo vuole non solo

omaggiare il Maestro del Neorealismo ma anche indagare il suo percorso; il fine dicitore che

divenne attor giovane, poi celebrità del cinema anni ‘30 e famoso interprete di tante canzoni.

Questo spettacolo fatto di recitazione e musica, nell’arco di un’ora e poco più, racconterà

alcuni momenti fondamentali nella carriera di Vittorio De Sica e farà conoscere meglio al

pubblico il mondo attorno a De Sica. Scopriremo l’arte del suo tempo, le opere letterarie che

l’hanno influenzato, l’amore per Napoli, la canzone d’epoca, le macchiette, i versi di Salvatore

Di Giacomo, la Ciociara di Moravia, L’oro di Napoli di Marotta e Totò il buono di Cesare

Zavattini.

Dal 24 al 26 gennaio, Valentina Martino Gghiglia porta in scena VACANZE DI GUERRAdi

Ignasi Garcìa Barba
 con la regia Ferdinando Ceriani. Berta è una guida turistica di

un’insolita agenzia di viaggi che organizza visite turistiche nei paesi in guerra. Il testo di Ignasi

Garcìa Barba, tra i più quotati autori spagnoli viventi, è spiazzante, esilarante e tragico al

tempo stesso in cui i turisti/spettatori e la guida Berta interagiscono continuamente. L’offerta

della giornata prevede una visita a un campo di rifugiati con pranzo al sacco e la possibilità di

collocare con le proprie mani una bomba antiuomo. In un clima da tragicommedia in cui la

risata si fa amara, si racconta di una madre di famiglia, moglie di un nullafacente, che ha

dovuto accettare questo lavoro pur di dare un futuro ai suoi due figli.

Spazio poi, dal 31 gennaio al 2 febbraio, HINTERLAND, il nuovo spettacolo scritto e diretto

da Federico Malvaldi
 con Veronica Rivolta e Giulia Santilli. Un vecchio McDonald’s di

periferia. Grassi saturi, minimo salariale e tagli di carne scadenti. La vita che passa tra le mura

laccate del locale è quella di giovani squattrinati dal futuro incerto e di chi a malapena arriva

alla fine del mese ma vuole comunque concedersi l’illusione di un pasto fuori casa. Lea lavora

lì, in mezzo alla puzza di patatine fritte e detersivi, da quando aveva sedici anni e adesso ne ha

quaranta. Un’esistenza nel girone infernale della miseria umana, dove bene e male sembrano

solo un retaggio della lontana vita borghese: quella in cui Cassie, grazie alle sue abilità

imprenditoriali era riuscita ad ottenere.

Dal 7 al 9 febbraio è la volta di SECONDO PIANO di Andrea Giovalè, Sara Mafodda,

Michele Eburnea con Michele Eburnea, Sara Mafodda, Mersila Sokoli e la regia di Michele

Eburnea. Quante volte si torna con la memoria ai primi momenti di una relazione? Agli

appuntamenti romantici, agli sguardi carichi di desiderio, ai gesti densi di imbarazzo?

Secondo piano è lo specchio grottesco e deformante di quei ritorni, e racconta la storia di un

divorzio consensuale in quattro appuntamenti. Le stesse emozioni, invecchiate e compresse in

una cornice fredda e burocratica, costellano un lungo iter di attese e rimpianti, ricordi e

contrasti, per capire se dallo sciogliersi di una relazione può davvero forgiarsi qualcosa di

nuovo.

Debutta in prima assoluta dal 14 al 16 febbraio, MINA spettacolo scritto e diretto da Livia

Castiglioni
 con Nora Godano
 e le voci off di Livia Castiglioni e Simone Nebbia. Mina

Harker nel nostro immaginario collettivo ha il volto delicato e diafano di Winona Ryder, nel

celebre “Dracula di Bram Stoker” di Coppola. A volte è stata dimenticata, tagliata, resa

marginale o a una indefinita entità denominata per l'occasione come una generica “moglie di

Dracula”. Ma chi c'è sotto la maschera? Vogliamo indagare, tra suggestioni vampiresche e


archetipi gotici.

Dal 21 al 23 febbraio, appuntamento con ALTROVE scritto e diretto da Agustina Risotto

Interlandi
 con Giorgio Cantarini,e Agustina Risotto Interlandi. Marzo 2020. Alan ed Eva

si ritrovano chiusi in casa. Una coppia come tante si trova improvvisamente ad affrontare la

convivenza forzata. Alan è il marito ideale, è attento, disponibile, mostra quella sicurezza che è

spesso richiesta ad ogni uomo anche se non riesce del tutto a comprendere il mondo

femminile di Eva e le sue fragilità. Tuttavia è disposto a qualsiasi cosa pur di renderla felice.

Eva non è proprio la moglie ideale, ma sicuramente onesta nella sua antipatia e nel suo

cinismo. Mentre in apparenza tutto scorre nella normalità, lentamente, ognuno inizia a

rendersi conto della propria condizione di estrema solitudine e di come i confini della propria

libertà siano, in questo momento, drasticamente dipendenti dalla volontà dell’altro.

Successivamente, dal 28 febbraio al 2 marzo va in scena GLENN GOULD, L'ULTIMA NOTA

di Marilina Ciricillo 
con Jesus Emiliano Coltorti, la 
regia Ennio Coltorti e al 
pianoforte

Andrea Bianchi
. La figura del famoso pianista canadese amato in tutto il mondo per le sue

travolgenti esecuzioni/interpretazioni pianistiche; spesso anche criticate perché considerate

da molti poco riverenti. Lo spettacolo è incentrato sull'aspetto umano di uno straordinario

artista che, ancora giovane, decide di interrompere i suoi richiestissimi e affollati concerti per

chiudersi nella sua residenza in Canada, nell’Ontario, e dedicare gli ultimi anni della propria

vita solo ed esclusivamente alla ricerca del suono perfetto. Una rappresentazione che unisce

l'anima di Gould all'anima dello spettatore.

Torna a grande richiesta, dal 7 al 9 marzo,  COSA POTREBBE ANDARE STORTO commedia

scritta e diretta da Giorgio Latini
, con Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Roberto

Fedele, Giorgio Latini
. Due improbabili ladri tentano di rapinare una banca, ma qualcosa

non va secondo i programmi e si vedono costretti a barricarsi all’interno dell'edificio con due

ostaggi. Comincia una trattativa con la polizia ma il direttore della banca riesce a liberarsi e li

assale a tradimento. Di qui ha inizio un paradossale susseguirsi di avvenimenti in cui nulla è

come sembra (nemmeno la rapina stessa) e l’inatteso confronto tra malviventi e presunte

vittime porta ad una serie di situazioni sempre più comiche e al limite del surreale.

Spazio poi, dal 14 al 16 marzo, a LA SIGNORA SANDOKAN di Osvaldo Guerrieri con Viola

Pornaro e la regia di Francesco Sala. La mattina del 26 Aprile 1911 “LA STAMPA” di Torino

titolava in cronaca: Emilio Salgari si è ucciso a colpi di rasoio. Quanti sono a conoscenza dei

particolari biografici e dell’immensa produzione di Emilio Salgari? Scrisse più di ottanta

romanzi, circa cento racconti. Lascia con il suo gesto quattro figli e una moglie; Ida Salgari che

sarà ricoverata nel Regio Manicomio, reparto indigenti. Ida parla con un’infermiera invisibile.

Grida e implora, minaccia e prega. Apre squarci sulla vita intima dello scrittore, sull’alcol, il

rapporto tormentato con gli editori, le sue mitomanie, le infedeltà. Una vita d’artista,

straordinaria, immaginosa e vulnerabile, faticosa e disperata di cui Ida è cronista e testimone.

L’icona senza tempo Edith Piaf, è la protagonista di PIAF, spettacolo scritto e diretto da

Federico Malvaldi con Veronica Rivolta, in scena domenica 23 marzo. Una donna troppo

piccola, per una voce così grande. Questo dicevano di lei. E da questo aneddoto si sviluppa un

racconto fatto di musica, amore, autodistruzione, disperazione e momenti di intensissima

felicità. Al centro di tutto, oltre alla vita, ci sono le sue canzoni più celebri – Je Ne Regrette

Rien, Padam Padam, Hymne A L’Amour – e soprattutto la sua voce vibrante e potente, capace

di raggiungere picchi di intensità così alti da dimenticare che il corpo che la contiene sta

lentamente morendo a causa di un’esistenza sregolata.


Ancora musica, domenica 29 marzo, con OCCHI CHIUSI IN MARE APERTO live con Daniele

D’Alberti, Gabriele D’Angelo, Chiara Meschini, Pietro Meschini, Sara Sileo. Occhi Chiusi In

Mare Aperto è un gruppo di cinque voci che si fondono in arrangiamenti pop originali. Nato

nel 2017, il gruppo ha costruito la sua identità sperimentando stili e armonie che mettessero

in risalto le caratteristiche particolari di ogni voce, alla ricerca di un suono d'insieme unico e

riconoscibile. Arrangiare un pezzo, per Occhi Chiusi In Mare Aperto, è creare qualcosa di

completamente nuovo a partire da ciò che esiste già. Talèa è il nome del primo album:

descrive esattamente questo processo creativo che nasce dall’ispirazione ricevuta da un testo,

una sensazione, un accordo, e culmina nell’abbandonarsi a occhi chiusi al flusso musicale che

ne scaturisce.

Dopo il successo della scorsa stagione, torna in scena il 4 aprile, MORRICONE OLTRE LA

PELLICOLA. Le musiche del Maestro Ennio Morricone nella letteratura italiana  da un’idea

di Luca Mascolo con il 
Quartetto “Refice”
. La musica del Maestro Ennio Morricone ha

raggiunto nel corso degli anni una fama e un consenso planetari. Ma c’è qualcosa di più:

liberate dal loro ruolo di “colonne sonore” infatti, quelle composizioni evocano temi

archetipici della vita di ognuno di noi: l’amore, il viaggio e il confronto con le forze della

natura, la vastità del creato che ci circonda, la vendetta. E se per un attimo dimenticassimo i

film a cui queste musiche sono legate e provassimo ad abbinarle con alcune pagine della

letteratura italiana classica e contemporanea? Parole di secoli fa brillano, tornano a nuova vita

e sembrano incastrarsi alla perfezione nelle “scenografie musicali” create dall’arte di

Morricone.

Chiude la stagione, il 13 aprile, BEAT GENERATION di Giorgio Latini
 con Ottavia Bianchi,

Ludovica Bove, Giorgio Latini e alla chitarra Giacomo Ronconi.

Nel 1940 l’incontro tra Jack Kerouack e Allen Ginsberg genera un movimento che quattro anni

più tardi prenderà il nome di Beat Generation e culminerà nel 1951 con la scrittura del libro

cult “On the road”. Gli ideali della Beat Generation sono il rifiuto della violenza e delle regole

della vita convenzionale, la liberazione sessuale e delle droghe. Da qui nascerà il beat, ovvero

il movimento musicale che si origina proprio nei primi anni ‘60. Attraverso le voci di Ottavia

Bianchi, Ludovica Bove e Giorgio Latini, accompagnate alla chitarra da Giacomo Ronconi,

torneremo al periodo tra la fine degli anni ‘50 e il 1969. Riascolteremo i brani noti e meno noti

della “Brit Invasion”: i Beatles e i Rolling Stones ma anche il folk americano fino alla musica

psichedelica che saranno lo sfondo per il successivo grande movimento sociale degli hippie.

Anche quest’anno, non mancherà PROSIT! La quarta edizione del concorso “Nuove

drammaturgie per un nuovo teatro”, uno spazio riservato esclusivamente alla prosa, ai nuovi

autori e alle nuove idee, alla capacità di scrivere e raccontare storie contemporanee (3

maggio).

L’Altrove Teatro Studio è, infine, attento alla formazione con l’Accademia di Arte Scenica, i

corsi di teatro professionali e semi-professionali, i corsi di teatro ragazzi, corsi di canto,  di

dizione e linguaggio para verbale e pianoforte.

 

Biglietti: Intero 15 euro - Ridotto 10 euro - Tessera 2 euro

 

Abbonamenti:

MUSICA E DANZA 72 euro (8 spettacoli)

PROSA 152 euro (19 spettacoli)

STAGIONALE 168 euro (21 spettacoli)


CARNET 90 euro (10 ingressi)

 

ALTROVE TEATRO STUDIO

Via Giorgio Scalìa, 53

ipensieridellaltrove@gmail.com

MP 351 8700413

www.altroveteatrostudio.it

Ufficio Stampa Maresa Palmacci tel.3480803972;  palmaccimaresa@gmail.com

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