Quanto mai nell'ambito di Liberi Esperimenti Teatrali, è in scena dal 16 al 18 marzo al Teatro Cometa Off "L'uomo della sabbia", spettacolo ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann, con testo e Regia di Luca De Bei. Perfettamente inserito in quella temperie romantica, che affonda le sue radici nel sublime, nell'attrazione per l'orrifico, più che per una gioiosa comunione con la natura. Hoffmann che è stato anche musicista e pittore, analizza l'invisibile, l'altra dimensione, il subconscio, quello che poi in seguito Freud ha chiamato "Il perturbante" che non è solo una sensazione di paura per un qualcosa che può farci del male, ma una sensazione di straniamento nei confronti di ciò che normalmente ci è o dovrebbe esserci familiare, e che ad u n certo punto ci procura un turbamento che interno a noi stessi, qualcosa che avevamo nascosto dentro di noi e inconsciamente rimosso, all'improvviso riaffiora e può essere distruttivo. Il racconto è stato scritto nel 1815, siamo nel 2012, ma come si è ben accorto Luca De Bei, e lo ha dimostrato scegliendo questo testo e strutturandone la drammaturgia, l'inquietudine di vivere del protagonista Nathaniel (Mauro Conte) è assolutamente attuale, lo scontrarsi con le proprie paure, identificando con l'uomo nero o della sabbia, personaggio da sempre, malamente ma inconsapevolmente usato dai genitori per mandare a dormire i bambini, quello che ci colpisce agli occhi o perchè è nero ...assenza di luce..e quindi ci impedisce di vedere o perchè ci tira la sabbia negli occhi, e ci costringe a chiuderli altrimenti ce li ruba, la paura di affrontare la vita quotidiana, e se siamo senza occhi ne siamo dispensati, ma allo stesso tempo segnati, controllati a vita da un qualcuno che ci perseguita, ma allo stesso tempo ci sfugge, qualcuno che non esiste se non nella nostra fantasia, o per lo meno non con le connotazioni che gli abbiamo dato. Queste paure rimangono insite dentro specialmente se rimosse forzatamente e possono uscire fuori all'improvviso per andare a nutrire pericolose immaginazioni. E le cronache ne sono triste testimonianza. L'uomo nero, l'uomo della sabbia educatori forse? Figure senza dubbio create da qualcuno, per tenere buoni i bambini, senza rendersi conto che è proprio nel buio di un lettino, che alla mente di un bambino un qualsiasi lieve rumore può sembrare sinistro, il bambino quando ha paura e sta nel proprio lettino sta immobile con gli occhi spalancati come quelli di un automa e la paura che prova può portare al proliferare anche in età adulta un immaginazione negativa. Ben riuscita l'atmosfera che si respirava ieri sera grazie anche all'intensa e sentita recitazione degli attori.
Miriam Comito
COMETA OFF
LET – Liberi Esperimenti Teatrali VIII edizione
dal 16 al 18 marzo 2012
Una produzione I Magi srl
L’UOMO DELLA SABBIA
Ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann
testo e regia
Luca De Bei
con:
Mauro Conte, Riccardo Francia, Fabio Maffei, Giselle Martino
Costumi: Lucia Mariani
Luci: Marco Laudando
Grafica: Paolo Camilli
Foto di scena: Pietro Pesce
LET – Liberi Esperimenti Teatrali VIII edizione
dal 16 al 18 marzo 2012
Una produzione I Magi srl
L’UOMO DELLA SABBIA
Ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann
testo e regia
Luca De Bei
con:
Mauro Conte, Riccardo Francia, Fabio Maffei, Giselle Martino
Costumi: Lucia Mariani
Luci: Marco Laudando
Grafica: Paolo Camilli
Foto di scena: Pietro Pesce
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