è
Mortaccia
la vita è meravigliosa
Testo
e Regia di Giovanna Gra
con
Musiche di Maurizio Abeni
Costumi di Valter Azzini
Veronica Pivetti porta in scena la sua proverbiale ironia, e lo fa vestendosi, o meglio travestendosi da morte, una morte simpatica, umana, con le sue contraddizioni, i suoi rebus, i suoi tormenti. Ma perchè mai la morte si tormenta....non è lei che da sempre con il suo arrivo molte volte inopportuno e falcidioso va a rompere le uova nel paniere magari a chi sta vivendo la parte migliore della sua vita, ad una fanciula appena sposata all'uomo che ama, al giovane manager assunto in un'azienda prestigiosa, oppure a quel signore che tanto desiderava andare in pensione e dopo tanti anni di lavoro c'è riuscito? E solo qualche volta agognata, cercata sperata. Si è sempre stato così. Si è sempre detto che la morte è democratica, che livella tutto. Mortaccia però si troverà a risolvere un enigma, che verrà risolto a fine spettacolo. MORTACCIA è un musical divertentemente noir, con delle note di denuncia sociale autentiche, realistiche, dette a gran voce e forza dalla Pivetti. L'atmosfera gotica è senza dubbio coinvolgente.
Miriam Comito
Uno spettacolo musicale
nuovissimo ed interamente originale, che riesce persino a dimostrare che la
Morte può essere....simpatica! Per molti è argomento di confine. Per alcuni è
un'ossessione, per altri un pensiero che aiuta a vivere, per gli inglesi addirittura
un must. Ma si può davvero ridere della morte? A questa domanda prova a rispondere
Mortaccia. ‘Mortaccia’ è uno spettacolo musicale dalle tinte gotiche e
irriverenti con punte di comicità al confine con l'impegno, in cui Veronica
Pivetti veste i panni di una morte moderna, dinoccolata, sarcastica e candida. Le
physique du role c’è, e fa tornare alla mente personaggi alla Tim Burton
opportunamente coniugati con i Manga giapponesi. Nei contenuti, falce alla
mano, l’ombrosa signora canta e delira raccontandoci la vita dal suo punto di
vista, ovvero l'aldilà. Blindata nel suo habitat naturale, il camposanto,
Mortaccia deve risolvere un piccolo giallo legato ad un cadavere che, come
nelle fabbriche nostrane, le risulta in esubero. Da dove arriva questo morto in
più? L'indagine che segue ci porterà a conoscere diverse dimensioni, spiritose
e spiritate, della tanto temuta vita da trapassati. Che, in molti casi, non si
rivelerà poi così differente dalla vita dell’al di qua, suggerendo ipocrisie,
sorprese, meschinità e difetti delle abitudini dell’oltretomba in una sorta di
novella Spoon River.
Lo spettacolo, decisamente nuovo, è un’originale
affabulazione musicale candida e scandalosa che trae ispirazione da molti
generi. La prova d’attore richiede versatilità ed energia. La Pivetti, in
un’ora e mezzo di spettacolo, passa dal canto di denuncia alla commozione, allo
sberleffo, affiancata da due attori che seguono le orme della nera signora. Il
linguaggio estremo del testo è sapientemente condito con musiche totalmente
originali che rimandano a molte citazioni di genere. Mortaccia cinguetta e si
racconta fra tanghi, musica pop, ballate e tarantelle, per poi virare verso
melodie più classiche e impegnate, fino a svolte improvvise decisamente sexy e
trasgressive. Armati di sorrisi e con l'anima in tasca si può, quindi, provare
ad oltrepassare quella soglia dove Mortaccia, danzando nella polvere e nel
vuoto, ci aspetta per farci sorridere e pensare a uno dei pochi tabù inviolati
della nostra epoca: la morte. Naturalmente, per fare previsioni circa un sicuro
ritorno e un gran finale bisogna accettare il gioco e vedere lo spettacolo
dall'inizio, aspettando pazientemente…la fine!
TEATRO
GHIONE
dal 14 al 26 ottobre
Via delle Fornaci 37, Roma
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