lunedì 8 gennaio 2024

TEATRO TOR BELLA MONACA_ Gli spettacoli in scena dal 17 al 21 gennaio

 


Tor Bella Monaca


Stagione teatrale 2023|2024

Il Teatro Tor Bella Monaca è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale

Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura


Gli spettacoli dal 17 al 21 gennaio 2024


Il TBM riapre il sipario concentrandosi sull’ultima parte della stagione invernale. Dal 17 al 21

gennaio la varietà delle offerte non perde il suo eclettismo grazie ad argomenti che

rispecchiano il nostro tempo e non

Il TBM ritorna ad essere attivo dopo le festività con “La città del sole” in programma

mercoledì 17 gennaio. Lo spettacolo, produzione Il teatro APS, è scritto da Marchetti e

Catia Sfregola, la quale ne cura la regia. Protagonisti sul palco Daniele Belardinelli, Sara

Zappalà, Marwan Mohamed, Valeria Sfregola, Antonina Lucantonio, Angelo Guardini,

Sergio Guardini, Gaia Guardini, Daniele Ponziani, Maria Rita Gentile, Simona

Tomassini, Giuseppe Cantagallo, Rodolfo Ventresca, Giulia Giovannelli, Lorenzo

Panella, Flavio Panella, Rebecca Lumini, Christian Cantagallo, Luca Matruglia,

Massimo Felici, Leonardo De Francesco e Beatrice Agostini. “La Città del Sole” è una

rappresentazione che affronta il tema della seduzione e dell’arroganza del potere. È un’opera in

due atti con musiche, anche dal vivo, e coreografie. Le scenografie sono realizzate utilizzando

materiale di riuso e recupero industriale, privilegiando il cartone. La pièce è ambientata nel

XXVII secolo d.C.. Dopo una distruttiva catastrofe ecologica, nella parte del pianeta

corrispondente all’attuale Grecia, è sopravvissuta una popolazione, che si è stabilita nel

Territorio del Sole, una estesa zona circondata da mura invalicabili. Questo popolo, regredito

ad una forma di vita più essenziale, è governato da un misterioso e potente Signore, che lo ha

ricondotto ad un buon livello di civiltà e cultura. L’obiettivo primario di questa società é rivolto

alla realizzazione ed alla felicità dei suoi abitanti. La serenità della popolazione è, però, scossa

da un evento imprevisto. Che sorte avranno i due adolescenti che hanno trasgredito ad una

delle leggi più antiche ma più importanti della città? Che posizione prenderà il saggio

Metafisico, ineccepibile guida del suo popolo? La libertà, considerata un bene essenziale, potrà

essere messa in discussione dall’autorità del potere? Proveranno a difenderla valori come

l’Amicizia, la Giustizia, la Pietas per il prossimo ma, forse, solo l’Amore potrà salvare tutto,

forse. Voce fuori campo: Mirko Fracassi; Corpo di ballo: Valeria Sfregola, Giulia

Giovannelli, Luca Matruglia, Beatrice Agostini, Rebecca Lumini e Christian

Cantagallo; Musiche scelte: Fausto Marchetti; Coreografie: Valeria Sfregola e Ilenia

Cherubini; Musiche dal vivo: Diego Di Russo; Scenografie: Claudio Vitiello, Maria Rita

Gentile, Francesca Faluschi e Giuseppe Argiolas; Costumi: Gaia Guardini e Marsela

Berisha; Tecnici: Giuseppe Argiolas, Enzo Cardaciotto, Claudio Di Murro e Piero Rossi;

Acconciature: Biondo e Nero.


Giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 gennaio è la volta di “Ad ogni passo”, produzione

Gitiesse Artisti Riuniti. La regia dello spettacolo è a cura di Francesco Suriano ed

Elisabetta Magnani è la sola interprete. Emma Forconi nel 1925 aveva diciotto anni e viveva

a Firenze. Era una sarta rifinita, un mestiere che le piaceva molto, era allegra e padrona di sé,

aborriva l’ingiustizia e la sopraffazione. Giulio Turchi quando conobbe Emma aveva ventitré

anni e già alle spalle una vita vissuta con la passione politica e civile che lo aveva portato dal

movimento anarchico alla Fiom e alla partecipazione alle lotte operaie di quegli anni. Operaio

metallurgico a Firenze, dopo l’occupazione delle fabbriche fu costretto a trasferirsi a Roma.

Emma e Giulio si incontrarono a Firenze quasi per caso e per undici mesi si scrissero per

imparare a conoscersi. Si sposarono con rito civile a Palazzo Vecchio a Firenze il 2 maggio

1926. Segretario del Sindacato Metallurgici e membro della Federazione romana del Partito

Comunista, nel 1927 Giulio Turchi venne arrestato, imputato di cospirazione contro lo Stato e

condannato a 21 anni di reclusione. A seguito della pesante condanna, Giulio dovette

peregrinare per molte carceri e isole di confino. Emma continuò a fare la sarta e a seguirlo da

vicino, trasferendo il suo domicilio dalla Liguria alla Toscana, a Roma e condividendo con lui

uno dei lati più duri del regime fascista. Emma e Giulio, anche senza vedersi per lunghi periodi,

si sosterranno, conosceranno e cresceranno insieme con le parole: scrivendosi lettere, biglietti,

telegrammi, cartoline. Sono sopravvissuti scrivendo del loro amore. Questo spettacolo nasce

dall’incontro con Gioia Turchi Carrara e dal suo desiderio di portare in scena la storia dei suoi

genitori. Una storia che oggi sembra una favola che si srotola lungo quasi un secolo, raccontata

attraverso un’avvincente carrellata di aneddoti storici e romantici, su due piani: quello

dell’amore tra Giulio ed Emma e della loro lotta comune per la libertà; e quello del regime

fascista, e della sua repressione, la censura, la persecuzione e le storie vissute dagli altri

personaggi, anche loro ancorati alla Storia del nostro paese fino e oltre la fine del ’900. Una

Storia “minima”, che si dilata a volte per divenire un racconto corale, in cui la sopraffazione del

regime viene sconfitta da un impegno instancabile e un amore tenace. Adattamento: Gioia

Turchi Carrara, Francesco Suriano ed Elisabetta Magnani; Aiuto regia: Arianna Ninchi;

Fonico: Felice Dell’Orca; Voce off: Fabrizio Amicucci.

Sempre giovedì 18 gennaio sarà in scena “La mandragola” di Niccolò Machiavelli. La

rappresentazione, produzione Teatro Europeo Plautino, vanta l’adattamento e la regia di

 Cristiano Roccamo, il quale si avvale dell’arte di Giada Morri che firma la scenografia. Sul

palco Agnese Ascioti, Elisa Carucci, Gianluca D’Agostino e Nicolò Parodi. Siamo a

Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie del dottore in legge messer Nicia,

che si cruccia per la mancanza di figli. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio,

Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per

avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola (da qui il titolo della

commedia), ma il primo che avrà rapporti con lei morirà. Ligurio quindi propone a Nicia una

geniale soluzione, cioè che a morire sia un semplice garzone: Nicia si tranquillizza in parte, ma

rimane comunque perplesso, visto che qualcuno dovrà giacere con sua moglie, la quale però è

l’unica a farsi scrupoli. “Da sola vale tutte le Commedie di Aristofane”, così Voltaire definisce La

Mandragola, il capolavoro del Teatro Comico taliano del 500. Lo spettacolo scorre veloce grazie

ad una trama sublime incentrata sull’inganno. Si arriva al finale senza accorgersene con la

leggerezza e la delicatezza di un classico del cinquecento in cui la poetica tragica e surreale

della vita trova comunque spazio. Gli attori e i personaggi si somigliano sempre di più fino a

fondersi ed intercambiarsi, creando un rito di condivisione emotiva con gli spettatori che,


attraverso il potere esorcizzante e catartico della risata, vivono un momento di libertà e

riflessione. Costumi: Sonia Marianni; Musiche e canzoni: Andrea Mazzacavallo;

Responsabile di produzione e organizzazione: Angela Del Magno.

Ci si avvia verso il fine settimana con “Non so se tu sai che lo so”, produzione Mc Sipario,

in cartellone venerdì 19 e sabato 20 e domenica 21 gennaio. Il testo David Conati vive

l’adattamento e la regia di Giorgio Caprile, il quale è coadiuvato da Carla Lombardi. Sul

palco Giorgia Würth, Giorgio Caprile, Eugenio Gradabosco, Marianna De Micheli e

Cristina Sarti faranno vivere i personaggi della storia. Carlo, felicemente sposato con Alice, si

reca a Liegi per lavoro ed allaccia una breve relazione con Jenny, una ragazza italiana. Tornato

a casa è sicuro di aver coperto le sue tracce non avendole dato riferimenti per poterlo trovare e

rovinare il suo tranquillo tran tan familiare. Ma Jenny appare una sera alla sua porta! Cosa

fare? Esiste solo una soluzione: farla passare per la nuova moglie di suo fratello maggiore

Roberto che, suo malgrado, sta al gioco. Ma quando arriva anche Gianna, la vera moglie di

Roberto, si scatenano situazioni e bugie che rendono questa commedia un’esplosione di

comicità e di energia. Scene: Cinzia Belcamino; Luci e suoni: Amerigo Anfossi.

La settimana si conclude con “Peter Pan”, produzione Nogu Teatro, previsto per domenica

21 gennaio. Chiara Acaccia, Agnese Lorenzini, Ilaria Manocchio e Fabio Versaci

daranno vita a una storia fantastica. Sembra che Peter e i bambini sperduti abbiano proprio

bisogno di una mamma. Non diventare grandi può essere divertente, ma come si fa quando

nessuno sa cucinare o leggere? Riuscirà Wendy ad occuparsi di tutti e di tutto? E Capitan

Uncino? Come accoglierà i nuovi arrivati sull’Isola Che Non C’è? Passando per rapimenti e

battaglie, litigi e avvelenamenti, arriveremo alla battaglia finale. Chi avrà la meglio?


Teatro Tor Bella Monaca - Arena Teatro Tor Bella Monaca

Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20

Ampio parcheggio disponibile

SPETTACOLI ORE 21; DOMENICA 17:30

Per informazioni e prenotazioni:

Telefono 062010579 (dalle 10:30 alle 19:30)

Messaggi whatsapp 3920650683

promozione@teatrotorbellamonaca.it

Botteghino: dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 21,30


www.teatrotorbellamonaca.it - www.teatriincomune.roma.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO TOR BELLA MONACA

Rocchina Ceglia – cel. 346.4783266 – e-mail: rocchinaceglia@gmail.com

Maresa Palmacci – cel. 348.0803972 – e-mail: palmaccimaresa@gmail.com

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