venerdì 28 settembre 2018

Una maratona di ballo come metafora della vita. Non si uccidono così anche i cavalli in scena alla Sala Umberto



Officine del Teatro italiano

presenta

GIUSEPPE ZENO

e SARA VALERIO



Donato Altomare, Brian Boccuni, Cipriani Alberta, Giancarlo Commare, Vittoria Galli, Alessandro Greco, Salvatore Langella,

Elisa Lombardi, Maria Lomurno, Matteo Milani, Pierfrancesco Scannavino,

Lucina Scarpolini, Viviana Simone



NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?

traduzione Giorgio Mariuzzo

adattamento Giancarlo Fares

tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy

coreografie Manuel Micheli

con la partecipazione live del Piji Electroswing Project

PIJI- voce, chitarra Gian Piero Lo Piccolo – clarinetto Egidio Marchitellli - elettronica & chitarra Francesco Saverio Capo – basso Andy Bartolucci – batteria

canzoni originali Piji

scene Fabiana Di Marco | costumi Francesca Grossi | disegno Luci Anna Maria Baldini



regia di

GIANCARLO FARES





25 settembre - 14 ottobre 2018



Prima stampa

Giovedì 27 settembre ore 21









In scena fino al 14 ottobre 2018 alla Sala Umberto NON SI UCCIDONO COSI' ANCHE I CAVALLI, nell'adattamento di Giancarlo Fares che ne cura anche la regia, Giuseppe Zeno nel ruolo di Joe mattatore dello spettacolo e unico attore in scena accoglie il pubblico annunciando un grande spettacolo "La maratona della vita" e lo fa con grande enfasi, immediatamente dopo si vedono entrare in scena dalla platea le coppie di ballerini protagonisti della maratona, sul palco c'è già pronta la band il Piji Electtroswing Project. L'impressione è quella di assistere ad una vera e propria maratona di ballo come quelle che si organizzavano usualmente negli Stati Uniti durante il periodo della grande depressione, e negli anni precedenti. Lo spettacolo è un adattamento teatrale del libro omonimo di Horace Mc Coy del 1935, se ne discosta dalla struttura, nel libro la vicenda è narrata per flashback, mentre nello spettacolo e come se si stesse in un eterno presente, mantenendone però chiaramente la base e soprattutto l'essenza, ovvero la tragicità dell'illusione, di poter arrivare a conquistare la "Fabbrica dei sogni" a tutti i costi. Il cast è formato da 7 ballerine, 7 ballerini, un attore, 1 cantante/ musicista e 5 musicisti, e quindi uno spettacolo, che non può essere definito un musical, non può essere definito di intrattenimento, visto l'argomento tragico, non è prosa, per la grande presenza di numeri danzati, è uno spettacolo atipico,a se stante, che si avvale di una doppia drammaturgia, quella della parola, interamente affidata a Giuseppe Zeno: un vero maratoneta, e ad una drammaturgia gestuale, di corpi esausti, di corpi impazziti, di corpi che non si vogliono arrendere. Uno spettacolo carico di energia, attuale, seppur tratto da un libro scritto ben 83 anni fa, anche perchè una maratona di ballo è la metafora della vita.



Miriam Comito













Horace McCoy scrive nel 1935 “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Nel 1969 il regista Sidney Pollack gira l’omonimo film che partecipa al Festival di Cannes fuori concorso e ottiene anche un Oscar per il miglior attore non protagonista.

È la storia di una folle maratona di ballo dove i partecipanti, in cambio di vitto e alloggio, disperati e in cerca di successo ballano per giorni e notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del pubblico. I concorrenti partecipano nella speranza sì di vincere un premio in denaro, ma soprattutto di farsi notare dai registi e produttori presenti in sala.
Protagonista di questa storia è Joe, un vero e proprio mattatore, organizzatore della maratona di ballo, mentre la coprotagonista Gloria, una delle concorrenti in gara. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici.
Questa edizione teatrale è stata adattata da Giancarlo Fares, che ne cura anche la regia. L’idea nasce dopo il successo ottenuto con “Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001”, nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.

La musica e le canzoni in stile swing, elettro-swing e jazz manouche, sono state composte appositamente per lo spettacolo da Piji, pluripremiato cantautore romano, presente da tempo nella scena pop jazz italiana. I musicisti suoneranno dal vivo interagendo con le voci degli attori in scena.

Le coreografie sono di Manuel Micheli, già maestro coreografo di charleston e boogie-woogie nel programma televisivo della Rai “Ballando con le stelle”.
Il testo di McCoy è forse il precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni; tuttavia questo spettacolo mostra un’umanità variegata, disperata, grottesca. Uno spettacolo emozionante, con toni drammatici e ironici che sottolinea il sacrificio in cambio del successo.







SALA UMBERTO

Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17, mercoledì 10 ottobre ore 17

Sabato 6 e 13 ottobre ore 21

Prezzi da 19 a 34 euro – www.salaumberto.com tel.06.6794753 prenotazioni@salaumberto.com






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