domenica 3 dicembre 2023

Lino Musella domani a "Le lacrime della Duse", ore 16:00 Vetrerie Sciarra



 LE LACRIME DELLA DUSE

Il patrimonio immateriale dell’attore

Progetto a cura della Compagnia Mauri Sturno


finanziato dal MIC, con il supporto dell’Università di Roma La Sapienza


consulenza culturale del CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro necessario – Residenze


didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma,


diretto dal Prof. Guido di Palma.


Ultimo appuntamento con Artigiani di una tradizione vivente:

lunedì 4 dicembre ore 16.00 Lino Musella (Vetrerie Sciarra)


Si avvia al termine il ciclo di incontri Artigiani di una tradizione vivente nell’ambito del progetto Le lacrime

della Duse - Il patrimonio immateriale dell’attore.

Il progetto - di grande valore artistico – nato per recuperare l’antica cultura artigiana del teatro che punta a

preservare e valorizzare il patrimonio immateriale dei saperi teatrali, dopo il primo ciclo di formazione

teatrale e drammaturgica per giovani attori under 35 curata da Glauco Mauri, inaugura ora il secondo step

dedicato agli “Artigiani della tradizione vivente”, un ciclo di incontri con grandi attori e attrici della

tradizione teatrale condotti da Guido Di Palma. Dopo gli appuntamenti con Umberto Orsini e Isa Danieli, e

Gabriele Lavia e Alessandro Serra, Mimmo Cuticchio, l’ultimo appuntamento vede protagonista Lino

Musella (4 dicembre ore 16:00 - Vetrerie Sciarra).

Lino Musella, classe 1980, nasce a Napoli dove si forma come attore e come tecnico. Si trasferisce poi a

Milano e studia regia teatrale alla scuola Civica Paolo Grassi. Abituato a muoversi tra cinema e teatro, negli

anni alterna l'attività di attore, a quelle di regista, tecnico e disegnatore luci. In teatro ha lavorato, tra gli

altri, con Mario Martone, Andrea De Rosa, Carlo Cerciello, Valter Malosti, Serena Sinigaglia, Andrea

Baracco, Antonio Latella, Alfredo Arias, Andrea De Rosa, Daniel Veronese, Jan Fabre. Dal 2009 anima, con

Paolo Mazzarelli, una propria compagnia che ha dato vita negli anni a numerosi spettacoli, che hanno

ottenuto diversi premi e riconoscimenti. Tra i premi ricevuti, ricordiamo i più recenti: nel 2019 vince il

Premio UBU per la sua interpretazione di The night writer con la regia di Jan Fabre e nel 2022 il Premio Le

Maschere del Teatro Italiano come miglior attore protagonista per Tavola tavola chiodo chiodo, uno

spettacolo tratto da articoli corrispondenze carteggi di Eduardo De Filippo. Nel 2023 riceve il Premio San

Ginesio all’Arte dell’Attore. In televisione ha fatto parte di Gomorra la serie e The Young Pope. Al cinema

ha lavorato, tra gli altri, con Eduardo De Angelis, Francesca Staasch, Gianfranco Cabiddu, Valerio

Mastandrea, Gianluca Iodice, Paolo Sorrentino, i fratelli D’Innocenzo, Mario Martone, Roberto Andò, Pupi

Avati, Michael Mann.

Le lacrime della Duse. Il patrimonio immateriale dell’attore, curato dalla Compagnia Mauri Sturno, è un

progetto finanziato dal MIC ed ha coinvolto l’Università di Roma La Sapienza che fornisce il supporto

logistico e una consulenza culturale attraverso il CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro

necessario – Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma, diretto dal Prof. Guido

di Palma.


con il contributo di

Come nasce l’idea? Nel 1954 durante una tournée in Sud America Memo Benassi, allievo devoto della Duse

che con lei interpretava Oswald negli Spettri di Ibsen, si accorse che il giovane Glauco Mauri, neo

diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lo spiava dalle quinte. Qualche giorno dopo lo

chiamò in camerino. Il vecchio attore che a 63 anni aveva appena interpretato Osvald disse al giovane

attore: “Vorrei che tu tenessi questa giacca con cui recitavo Osvald. Ora non posso più indossarla, mi viene

stretta”. Il giovane attore, stupito, ringrazia commosso ma sull’uscio della porta viene fermato. Benassi si

alza e dice: “Tienila da conto. Vedi questa spalla? Qui la Duse versava le sue lacrime”. Era un gesto antico

legato alla tradizione. Era il riconoscimento che l’invisibile artigianato del vecchio attore aveva trovato un

erede. In una sorta di rituale di passaggio di consegne, la giacca è in seguito stata donata da Glauco Mauri

a Roberto Sturno, scomparso il 22 settembre di quest’anno.


Le attività sono ad ingresso gratuito.

A questo link è possibile prenotare

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdCLfa2Pcjjr1hTjeGJ3so-AzUnWWK24AMqQBKsOShK-

iH_zA/viewform?pli=1


Ufficio Stampa Progetto “Le lacrime della Duse”

Agenzia Maya Amenduni comunicazione

Maya Amenduni +39 392 8157943

mayaamenduni@gmail.com

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