mercoledì 6 dicembre 2023

TEATRO DI DOCUMENTI LUCIANO DAMIANI 1923-2023: 100 ANNI DI TEATRO mostra-spettacolo



 TEATRO DI DOCUMENTI


LUCIANO DAMIANI 1923-2023

100 ANNI DI TEATRO

MOSTRA-SPETTACOLO


idea artistica, cura della mostra e guida Carla Ceravolo

allestimento Carla Ceravolo e Paolo Orlandelli


interventi recitati e cantati


selezione drammaturgica e musicale e regia Paolo Orlandelli

con Giuseppe Coppola, Cristina Maccà, Federica Raja, Mauro Toscanelli


musica dal vivo Fabio Fornaciari


Nel centenario della nascita di Luciano Damiani, un evento imperdibile per incontrare uno degli

artisti teatrali più innovativi di tutti i tempi.

Pittore e disegnatore, poi scenografo, costumista, regista, architetto e costruttore di teatri, Luciano

Damiani nasce a Bologna nel 1923. Dapprima artista visivo, inizia a creare le sue prime scenografie

al Teatro la Soffitta dove Sandro Bolchi cura le regia, ma è presto richiamato da Paolo Grassi, che

rimarrà sempre un suo grande ammiratore, al Piccolo Teatro di Milano, dove con Strehler forma il

binomio teatrale più fecondo del teatro del Novecento. I teatri di prosa e lirici gli aprono le porte.

Numerosi gli spettacoli che porterà in scena al Teatro alla Scala che, nel 1990, gli dedica una

grande mostra. I suoi bozzetti verranno poi esposti al Louvre, ai Magazzini del Porto di Salonicco,

capitale europea della Cultura, all'Accademia di Brera, all'Accademia di Francia e a Villa Pamphilj

a Roma. All'apice del successo, Damiani dopo aver lavorato nei più importanti teatri d'Europa,

sceglie di creare il suo teatro, nascerà così il Teatro di Documenti, spazio unico al mondo, segno

tangibile delle sue idee sul teatro maturate in una vita. Qui Damiani, fino al 2007, anno della

scomparsa, svilupperà una personalissima ricerca sulla messinscena, sulla parola teatrale e

sull'attore.

Carla Ceravolo, direttore artistico del Teatro di Documenti dopo Damiani, e che per oltre vent'anni

ha lavorato con lui anche al completamento del Teatro, ha ideato un allestimento che attraversa

l'intera opera dell'artista. Paolo Orlandelli ha curato la regia e ha creato una partitura drammaturgica

e musicale che richiama le opere in esposizione interpretata dagli attori Giuseppe Coppola, Cristina

Maccà, Mauro Toscanelli e dalla cantante Federica Raja, con la musica dal vivo di Fabio Fornaciari.

“Accoglierò personalmente gli spettatori e li guiderò nel percorso della mostra per far loro scoprire

l'evoluzione artistica di Damiani, dai bozzetti, straordinarie opere d'arte prima che strumenti di

lavoro, alla creazione totale del Teatro di Documenti che il pubblico percorrerà interamente. La

decisiva rivoluzione artistica di Damiani è quella di strappare la scenografia dalla sudditanza della

regia e di farla trionfare come strumento autonomo di lettura dell'opera da portare in scena. Nella

sua storia, si individuano delle “tappe” fondamentali che ci ricordano i “periodi” che caratterizzano

tanti pittori, Picasso su tutti; non è un caso che Damiani nasca artista visivo. Voglio precisare che

l'obiettivo che ci siamo posti non è puramente celebrativo, non si limita ad un omaggio doveroso e

affettuoso, ma si prefigge di accompagnare il pubblico nel processo di creazione di un artista, di

avvicinarlo alle sue scoperte, di descriverne l'evoluzione e il metodo di lavoro contestualizzati in

quell'epoca storica che coincide con la vita stessa dell'artista, un ampio squarcio del Novecento


segnato da guerre, ricostruzioni, e da un rinnovamento, in campo teatrale mai visto prima, a cui

Damiani ha dato un contributo di primo piano”. Carla Ceravolo


Luciano Damiani, nato a Bologna nel 1923, è riconosciuto come il più importante scenografo del secolo scorso.

Allievo amatissimo di Giorgio Morandi, si è avvicinato al teatro progettando le prime scenografie al Centro

Universitario Teatrale di Bologna, e poi alla Soffitta con Sandro Bolchi regista. Ha disegnato le scene degli spettacoli

che hanno rivoluzionato il teatro italiano nel dopoguerra, traghettandolo da codici naturalistici a visioni astratte ricche di

poesia. Richiamato giovanissimo al Piccolo Teatro di Milano, dove con Strehler ha formato il binomio artistico più

decisivo per il rinnovamento del teatro, ha lavorato come scenografo e costumista con Ronconi, Squarzina, Jean Vilar,

Peter Palitzsch, Roger Planchon... Molto attivo anche nel teatro d'opera e nel balletto, in particolare presso il Teatro alla

Scala che nel 1990 decide di allestire una mostra di suoi bozzetti.

Come regista sperimenterà una sua ricerca personalissima sulla parola teatrale e sull'attore, dando due interpreti a ogni

personaggio e scomponendo e ricomponendo le battute teatrali.

Damiani disponendo unicamente della sua forza (intellettuale, fisica ed economica) ha ideato e materialmente costruito

il Teatro di Documenti che si trova a Roma nel quartiere di Testaccio, un esempio unico e originale di architettura

teatrale, sintesi concreta di una concezione sul senso del Teatro maturata nel corso di una vita.

TEATRO DI DOCUMENTI

via nicola zabaglia 42 – 00153 roma


www.teatrodidocumenti.it - teatrodidocumenti@libero.it


328.8475891 - 06.45548578

dal 9 al 19 dicembre 2023


sabato 9, giovedì 14, venerdì 15, sabato 16, martedì 19 ore 20.45 - domenica 10 e 17 dicembre ore 18


biglietti intero € 15, ridotto € 12, tessera € 3

visite riservate alle scuole su prenotazione



info e prenotazioni: teatrodidocumenti@libero.it – 328.8475891 - 06.45548578

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