sabato 2 dicembre 2023

TREND 2023_ "ISLAND TOWN" di Simon Longman con Giulia Chiaramonte Chiarastella Sorrentino Giuseppe Brunetti regia Martina Glenda dal 4 al 6 dicembre ore 21 teatro Belli



 TREND


nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione

festival a cura di Rodolfo di Giammarco

1 novembre – 17 dicembre 2022


Teatro Belli – piazza Sant'Apollonia 11/a- 06 5894875

spettacoli ore 21,00 - ingresso posto unico € 18


dal 4 al 6 dicembre ore 21

ISLAND TOWN

di Simon Longman

regia e traduzione Martina Glenda


con Giulia Chiaramonte Chiarastella Sorrentino Giuseppe Brunetti


scene Sara Palmieri

produzione Compagnia Mauri Sturno


SINOSSI

In una piccola città che sembra un’isola tra i campi, crescono Kate, Sam e Pete con i loro sogni di cui

forse non importa a nessuno. In quel posto non c’è molto da fare se non andarsene. Ma c’è

effettivamente qualcosa oltre la circonvallazione stradale che soffoca la città? Island Town è una storia

di amicizia che fiorisce dove nulla fiorisce e che concede la speranza di superare l’orizzonte oltre la

periferia.

NOTE DI REGIA

Island Town è la storia di Kate, Sam e Pete, tre ragazzi di provincia che non hanno molto da fare se

non ubriacarsi in un parco giochi con il sidro scadente che sono riusciti a rubare a qualcuno.

Il testo, seguendo i tre personaggi dall’adolescenza all’età adulta, racconta le problematiche di crescere

in un contesto senza sbocchi.

Come dice la stessa Kate: “A nessuno importa di una cittadina in mezzo ai campi, no? O delle persone

che ci vivono. Come noi. A nessuno interessano le città che se ne stanno come isole in mezzo ai

campi. Non gli è mai importato. Mai gli importerà.” Ma Kate, Sam e Pete hanno le loro storie da

raccontare. “Roba da bestseller” come dice Pete. Kate vive da sola con il padre malato a cui hanno

tolto l’infermiere per tagli al sistema sanitario. Sam e Pete vivono entrambi in contesti familiari violenti.

La mamma di Sam è andata via, il padre è alcolizzato e non è raro che la picchi. Il fratello di Pete è un

soggetto aggressivo che minaccia costantemente di cacciarlo di casa.

La rabbia sembra un’epidemia che infetta l’intera città, corrodendone l’asfalto delle strade e i mattoni

dei palazzi. Il completo abbandono da parte di qualsiasi tipo di assistenzialismo sociale non fa altro che

contribuire alle condizioni perfette per la pullulazione del virus. L’unica speranza sembra quella di

scappare altrove. Ma come si può sognare di scappare quando non ti hanno mai insegnato a sognare?

Sam e Pete sono bloccati. Hanno qualcuno di cui prendersi cura. Sam è una lottatrice, farebbe di tutto

perché sua sorella minore non viva quello che ha vissuto lei. Pete è un romantico e allo stesso modo di

Sam, vuole troppo bene a suo nipote per lasciarlo esposto all’ira del fratello. Proteggere i piccoli diventa

una priorità. Kate è la ribelle del gruppo, sogna solo di scappare e scoprire tutto ciò che c’è aldilà della

circonvallazione stradale. Ma anche Kate è bloccata. È vinta dall’amore per i suoi amici, non andrebbe

mai via senza di loro. La missione è convincerli. Convincere Sam che merita di più di un lavoro

all’alimentari e uno squallido appartamento in paese. Convincere Pete che fuori da quel posto può

davvero costruire la famiglia che tanto desidera.

Island Town si apre come una pièce di memorie. Kate dice di aver fatto qualcosa di orribile. Quale sarà

la sua colpa? Forse solo essersi concessa di sognare in un posto che non lascia molto spazio ai

desideri?


Martina Glenda


Simon Longman

Drammaturgo delle West Midlands. Le sue opere teatrali includono Patient Light (Eastern Angles); Città

dell'isola (Paines Plow); Gundog (Corte reale); Rotaie (TBTL); Cielo Bianco (RWCMD/Corte Reale);

Scintille (Vecchio Leone Rosso); Milked (Compagnia Teatrale Pentabus). Ha ricevuto il 49° George

Devine Award come drammaturgo più promettente e ha già vinto il Channel 4 Playwrights' Scheme. Il

suo lavoro è stato tradotto e prodotto a livello internazionale. È rappresentato da Judy Daish

Associates.

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