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lunedì 28 novembre 2011

DUET FOR ONE

CHICKEN FACTORY PRESENTA
DUETFORONE-CS.bmp 
da un’opera di
TOM KEMPINSKI


DAL 22 NOVEMBRE AL 4 DICEMBRE
TEATRO SPAZIO UNO
vicolo dei panieri, 3 Roma

regia
MICHAEL MARGOTTA
con
AZZURRA ROCCHI
MARIANO APREA

traduzione MARIA TERESA PETRUZZI aiuto regia DINO SANTORO
costumi GIULIA BALDASSERONI  ERICA ELISA LONGO  MELINDA RAIMONDO  ARIANNA SARTINI
disegno luci MANUELE GUARNACCI musiche originali LUCA GUASTINI violino EMANUELE DE BIASE artwork PAUL HARBUTT


per prenotazioni



PRESENTAZIONE DUET FOR ONE
Stephanie Abrahams, celebre violinista sposata con il compositore David Liebermann, all’apice del suo successo scopre di essere affetta da sclerosi multipla. Malattia che la renderà progressivamente incapace di controllare i movimenti degli arti, e di temere, quindi, per le sue mani di violinista e per il futuro della sua carriera. Sotto consiglio del marito decide di incontrare il dottor Alfred Feldmann, un affermato psichiatra. Ed è proprio da questo particolare antecedente, che inizia la piece. Sei sedute serratissime, Stephanie ed il dottore. Sei estenuanti sfide tra due menti, una pronta all’autodistruzione e l’altra capace fino all’ultimo di assorbire qualsiasi tipo di aggressione psicologica senza perdere mai il proprio obiettivo. Salvare una vita.

NOTE DI REGIA
I temi principali di questa produzione sono in natura universali. Temi che tutti noi viviamo, relazionati con il nascere e morire e con la vita stessa.
E con il dare espressione ad una vita, quando invece generalmente molte persone vivono e muoiono senza conoscere il significato della loro esistenza.
Lo scopo è quello di creare un’atmosfera di scoperta lavorando con un metodo, a noi conosciuto, definito  momento a momento e basato sulle tecniche sviluppate quasi un secolo fa da Stanislavskij e da tutti quelli che trovarono una verità nel cuore del suo lavoro, relazionato pesantemente con gli aspetti psicologici della caratterizzazione e con l’aiutare gli attori a trovare un’immediatezza in queste rivelazioni che potrebbero gettare una luce negli angoli più oscuri delle loro vite.

Questa è la storia di un’artista che affronta una perdita di grande entità per la propria esistenza.
Un confronto con la ricerca e la crescita verso una maggiore qualità artistica della vita.
Il personaggio di Stephanie si imbatterà in una grande sfida, uscendone con la capacità acquisita di vivere senza ricadere nell’aiuto dei soliti ruoli, delle difese o delle sue vecchie paure.
Combatterà per diventare un essere umano, nel più puro significato del termine, tutto questo attraverso l’aiuto del personaggio di Feldmann.
Un esperto dottore che guiderà la consapevolezza di Stephanie da un comportamento autodistruttivo verso un rinnovato senso della vita.

La mia speranza è che possiamo creativamente condividere con il pubblico questo processo di integrazione che il personaggio di Stephanie vive in prima persona.
Tutti noi siamo delle storie in cammino dal nostro passato, ci relazioniamo con questo frenetico presente e ci proiettiamo verso il futuro.
Il lavoro è quello di disfare e riorganizzare noi stessi  in modo da poter vivere pienamente il mondo, ben centrati, e nello stesso tempo capaci di tendere le braccia agli altri e capire fino in fondo le bellezze e le ricchezze che loro ed il nostro ambiente ci possono offrire.

Possibilmente attraverso questa performance, questa esperienza, cercheremo di ricordare al nostro pubblico la sua capacità spirituale di occuparsi della propria identità.
Aiutando gli attori a trasformare loro stessi in nuove realtà, la mia speranza è che tutto questo ci insegnerà qualcosa su chi siamo e chi potremmo diventare.
Se non ora quando mai, nella storia, abbiamo avuto così tanto bisogno di fiducia nella padronanza individuale della propria esistenza?
MICHAEL MARGOTTA


giovedì 25 novembre 2010

TRAINSPOTTING per la prima volta in teatro in Italia

Grazie alla costanza e all'impegno autoproduttivo di giovani attori e registi come Corso Codecasa e  Matteo Pianezzi, che già lo scorso anno si sono cimentati con il testo di Fausto Paravidino "Due fratelli" continua al Teatro Spazio Uno la rappresentazione di testi  di autori contemporanei. Quest'anno è la volta di TRAINSPOTTING  tratto dal libro di Irving Welsh da cui è stato tratto l'omonimo film cult di Dennis Boyle. Un gruppo di ragazzi che vive alla periferia di Edimburgo ha frequenti rapporti con l'eroina, e lo fa per scelta per sfuggire alla vita, perché se scegli l'eroina non hai altri problemi, come la ricerca del lavoro, le bollette da pagare, i litigi in famiglia o con la propria ragazza, lei ti riempie i pensieri. Il lavoro di Welsh si pone in posizione non aspramente critica nei confronti della pesante droga, ma cerca di far capire attraverso i personaggi: Mark, Sick Boy, Spud, Begbie, Franco, Tommy, Leslie e Kelly tutti fra loro completamente diversi e ben caratterizzati quali possono essere le diverse motivazioni per assumerla. Coraggioso ma ben riuscito il progetto di portare una storia come quella di Trainspotting per la prima volta in Italia, coraggioso un po' perché il film è molto conosciuto, ma anche per la delicatezza  dell'argomento trattato e allo stesso tempo l'apparente ironia che usa Welsh nella descrizione dei personaggi. Coraggio ben ripagato da una prima con il teatro pieno e il pubblico soddisfatto. La regia di Corso Codecasa e l'adattamento di Matteo Pianezzi, hanno ben saputo trasporre l'atmosfera che si respira nel libro e nel film a metà fra il gioco e il vuoto del baratro, a ciò si aggiunge la recitazione notevolmente espressiva dello stesso Pianezzi nel ruolo di Mark Rent, un po' il fil rouge di tutta la storia, e quella non meno espressiva di Azzurra Rocchi nel ruolo di Leslie un po' madre di tutti un po' puttana, figura tragica femminile. Uno spettacolo ben ritmato senza vuoti, con personaggi ben caratterizzati, una regia quasi cinematografica, con degli "a parte".
TRAINSPOTTING
         di
Irving Welsh
Regia Corso Codecasa
Adattamento Matteo Pianezzi
Personaggi    Interpreti
Mark            Matteo Pianezzi
Sick boy       Corso Codecasa
Begbie          Manfredi Saavedra Perotta
Spud            Alessandro Giuggioli
Tommy        Ernesto D'Argenio
Franco         Luca Scapparone
Leslie           Azzurra Rocchi
Kelly            Benedetta Comito
TEATRO SPAZIO UNO dal 23 novembre al 5 dicembre 2010
Via dei Panieri 3 Trastevere Roma
Miriam Comito