sabato 9 novembre 2019

Ivan Talarico 10 novembre Angelo Mai , e date del tour

IVAN TALARICO IN BAND UN ELEFANTE ALL’ANGELO MAI

 Angelo Mai – Via delle Terme di Caracalla, 55 - ROMA DOMENICA 10 novembre – ORE 21,00

 Domenica 10 novembre, a sei mesi dall'uscita del suo disco Un elefante nella stanza, Ivan Talarico torna a calcare la scena romana, portando il suo concerto in band sul palco dell'Angelo Mai. Le canzoni dell'album, tragicomiche e sorprendenti, saranno alternate a nuove canzoni e note a margine. 
 Con lui sul palco Edoardo Petretti alle tastiere, Paolo Mazziotti al basso e Paolo Volpini alla batteria. IL DISCO Un elefante nella stanza (Folkificio, 2019) contiene 12 canzoni che sono state scelte tra i brani che Ivan da anni porta in concerto in tutta Italia, con la sua chitarra, tra teatri, locali, librerie, case, etc. "Canzoni leggere come nuvole in un giorno di pioggia", che affrontano con determinazione, poesia e ironia la realtà che ci circonda e ci invade, passando dall'incomprensione (di coppia, ma anche con gli altri e soprattutto con se stessi) all'impossibilità di vivere senza paure, dalla natura effimera e volubile dell'amore al fallimento degli ideali, alla consolazione delle piccole cose. Nel disco si affacciano anche tre canzoni onomatopeiche, che senza parole dicono molto più di quel che possa sembrare. "Tutto avrei voluto fare tranne un primo disco a 37 anni.” - racconta Ivan - “Ormai pensavo di essere arrivato tardi, quindi volevo lasciar perdere e progettare un esordio prematuro nella prossima vita. Ma ho scritto troppe canzoni e piano piano lo spazio in casa è finito. Canzoni nei cassetti, canzoni negli armadi, canzoni nella vasca da bagno. Allora mi sono convinto a fare un disco senza sapere in che modo. Per fortuna in quel momento ho incontrato Filippo". La produzione artistica è di Filippo Gatti (cantautore e già produttore di Bobo Rondelli, Riccardo Sinigallia…), che ha lavorato per trovare un suono che non perdesse la forza delle esibizioni dal vivo, maturata in anni di concerti, ma che andasse oltre per diventare autonomo e compiuto. La produzione esecutiva è di Gian Luca Figus, che inaugura con questo disco le uscite della neonata etichetta Folkificio. 

 INFO ANGELO MAI Viale delle Terme di Caracalla 55, Roma Domenica 10 novembre, ore 21.00

 Prevendite: http://bit.ly/TalaricoAngeloMai Ingresso con tessera Arci 2019/2020 + 7 euro di contributo all’attività INGRESSO RISERVATO AI SOCI TESSERATI ARCI 2019-2020 

 BIOGRAFIA Ivan Talarico è un cantautore e poeta, che unisce il linguaggio della canzone alla poesia, al teatro e al gioco. Ha pubblicato due raccolte poetiche con Gorilla Sapiens Edizioni, è stato ospite al Premio Tenco 2016, vincitore e miglior testo a Musicultura 2015. Ha scritto e interpretato cinque spettacoli teatrali con la sua compagnia "DoppioSenso Unico" e numerosi reading con lo scrittore Claudio Morici, portandoli in scena in molti teatri e spazi italiani. Dal 2017 conduce dei workshop di scrittura creativa, "Come smettere di scrivere per scrivere meglio", in varie città italiane. Il suo concerto “Il mio occhio destro ha un aspetto sinistro” presentato a gennaio 2018 al Teatro Vascello di Roma ha registrato un sold out ed è stato in tour in tutta Italia. A gennaio 2019 il nuovo lavoro “Freschibuffi e altre trasmigrazioni dell’anima”, in coppia con Morici, ha debuttato all'Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi. A maggio 2019 è uscito il suo primo disco “Un elefante nella stanza” (Folkificio) presentato al Monk di Roma con un concerto in band. Nel tempo libero colleziona lacrime di gioia. 

 UN ELEFANTE IN TOUR Al via il 10 novembre da Roma il tour invernale di Ivan Talarico Parte dall’Angelo Mai di Roma il tour invernale di Ivan Talarico. A sei mesi dall’uscita del suo primo disco, Un elefante nella stanza (Folkificio, 2019), Ivan continua a girare l’Italia con le sue canzoni. Le canzoni dell'album, tragicomiche e sorprendenti, saranno alternate a nuove canzoni e note a margine. Queste le nuove date annunciate: 10/11 Roma - Angelo Mai 29/11 Albenga - Festival "Su La Testa" 11/12 Genova - Aut Aut 13/12 Torino - Luna's Torta 18/12 Ravenna - Rassegna "Il silenzio del cantautore" 18/1 Milano - Ghe Pensi Mi 26/1 Perugia - Rassegna "Quindie" (date in continuo aggiornamento)   BIOGRAFIA Ivan Talarico è un cantautore e poeta, che unisce il linguaggio della canzone alla poesia, al teatro e al gioco. Ha pubblicato due raccolte poetiche con Gorilla Sapiens Edizioni, è stato ospite al Premio Tenco 2016, vincitore e miglior testo a Musicultura 2015. Ha scritto e interpretato cinque spettacoli teatrali con la sua compagnia "DoppioSenso Unico" e numerosi reading con lo scrittore Claudio Morici, portandoli in scena in molti teatri e spazi italiani. Dal 2017 conduce dei workshop di scrittura creativa, "Come smettere di scrivere per scrivere meglio", in varie città italiane. Il suo concerto “Il mio occhio destro ha un aspetto sinistro” presentato a gennaio 2018 al Teatro Vascello di Roma ha registrato un sold out ed è stato in tour in tutta Italia. A gennaio 2019 il nuovo lavoro “Freschibuffi e altre trasmigrazioni dell’anima”, in coppia con Morici, ha debuttato all'Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi. A maggio 2019 è uscito il suo primo disco “Un elefante nella stanza” (Folkificio) presentato al Monk di Roma con un concerto in band. Nel tempo libero colleziona lacrime di gioia. 
 www.ivantalarico.it
 https://www.facebook.com/italarico/ https://www.instagram.com/ivantalaricoff/ 
 Per ulteriori informazioni e interviste: Ufficio Stampa: Chiara Giorgi Cell. +39 347 3351416 Email: chiagiorgi@gmail.com 

venerdì 8 novembre 2019

GREASE Il Musical al Teatro Olimpico di Roma dal 19 novembre all'1 dicembre; il tour inizia il 15 novembre al Teatro Vaccaj di Tolentino

A grande richiesta nella stagione 2019/2020 Tutti pazzi per la GREASEMANIA! In Italia, il musical di Jim Jacobs e Warren Casey, prodotto da Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi, in più di 20 anni sui palcoscenici di ogni Regione, è un fenomeno che si conferma ogni sera, con più di 1.800 repliche per oltre 1.870.000 spettatori a teatro e torna in tour nei principali teatri italiani nella stagione 2019/2020: si parte il 15 novembre per un weekend all’insegna del tutto esaurito al Teatro Vaccaj di Tolentino (sede storica di Compagnia della Rancia), per poi arrivare al Teatro Olimpico di Roma, dove GREASE ha festeggiato le 1000 repliche nel 2008, dal 19 novembre al 1 dicembre. Seguono tante altre città in tutta Italia (tour completo su grease.musical.it) per poi concludere la stagione al Teatro della Luna di Milano dal 12 marzo al 5 aprile 2020. GREASE Il Musical è una festa travolgente che dal 1997 accende le platee italiane, e ha dato il via alla musical-mania trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”, un cult intergenerazionale che non è mai stato così attuale ed è amatissimo anche dalle nuove generazioni. In oltre 20 anni di successi strabilianti in Italia, GREASE Il Musical si è trasformato in una macchina da applausi, cambiando il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro. Oggi è una magia coloratissima e luminosa che si ripete ogni sera, una festa da condividere con amici e famiglie, senza riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare: un inno all'amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell'adolescenza, oltre che a un'epoca - gli anni '50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro. Si vedono tra il pubblico scatenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna innamorata di GREASE per un motivo differente: la nostalgia del mondo perfetto degli anni Cinquanta, i ricordi legati al film campione di incassi del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John (Paramount Network– il brand di Viacom Italia presente sul canale 27 del digitale terrestre – che a settembre ha mandato in onda il film nella versione con doppiaggio originale e celebrato la pellicola con una “Grease Experience” durante la Milano Movie Week, è Media Partner del Musical) e alle indimenticabili canzoni, h l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo, tra ciuffi ribelli modellati con la brillantina, giubbotti di pelle e sbarazzine gonne a ruota. Nella stagione 2019-2020 GREASE Il Musical porta sul palcoscenico due nuovi protagonisti, giovani e talentuosi interpreti. Danny Zuko ha il volto di Simone Sassudelli; classe 1995, formatosi alla SDM – Scuola del Musical di Milano. Si perfeziona negli Stati Uniti, dove frequenta alcune tra le migliori accademie teatrali e lavora in importanti produzioni come West Side Story, Victor Victoria, The Producers, Oliver. Al suo fianco, nel ruolo di Sandy, Francesca Ciavaglia, 23 anni diplomata alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna di Shawna Farrell, al suo primo ruolo da protagonista. GREASE, con la sua colonna sonora elettrizzante da Summer Nights a You're the One That I Want e le coreografie irresistibili, piene di ritmo ed energia, ha fatto innamorare (e ballare) intere generazioni, ed è stato capace di divenire fenomeno pop, sempre più vivo nella nostra estetica quotidiana, con personaggi diventati vere e proprie icone generazionali: un gruppo coinvolgente, capitanato da Danny Zuko (Simone Sassudelli), il leader dei T-Birds, innamorato diSandy (Francesca Ciavaglia), la ragazza acqua e sapone come Sandra Dee e Doris Day, che arriva a Rydell e, per riconquistare Danny dopo un flirt estivo, si trasforma diventando sexy e irresistibile. Insieme a loro, l’esplosivo Kenickie, (Giorgio Camandona) la ribelle e spigolosa Rizzo (Eleonora Lombardo), i T- Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un particolarissimo “angelo” (Nick Casciaro). Il tour 2019-2020 è, più che mai, all’insegna della “pura gioia di vivere”: Smeraldina, infatti, che fa di questo messaggio la sintesi perfetta della sua Acqua, incredibilmente pura, fresca, ottima al gusto (vincitrice, nel 2019, del premio come migliore acqua imbottigliata al mondo al 29° Berkeley Springs International Water Tasting), è official partner di GREASE Il Musical. Insieme, GREASE e SMERALDINA, sono attenti al futuro e alla sostenibilità, con la confezione Smeraldina Paper Water da 0,5 lt in tetrapak, che unisce un look accattivante a una grande versatilità: incredibilmente maneggevole, comodo da usare e da bere in tutte le occasioni… anche durante le prove o dietro le quinte dopo una coreografia travolgente! Grease nasce nel 1971 al Kingston Mines Chicago club, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra; lo chiamano “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati e lo stile degli anni ’50. “Fu a Chicago, Illinois, intorno a marzo-aprile 1970. Ad un party, quasi per gioco, tirai fuori alcuni dei miei vecchi 45 giri degli anni ’50. Queste canzoni apparvero subito alquanto datate a confronto con il funk psichedelico degli anni ’70, ma allo stesso tempo rappresentavano un cambiamento di velocità contro la melodia ripetitiva tanto cara in quei giorni. E fu così che proposi a Warren Casey la mia bizzarra idea: un musical a Broadway che utilizzasse la musica degli ultimi anni ’50. Warren sollevò la più ovvia delle domande: ‘Grandioso, ma di cosa tratterà lo spettacolo?’ Qualche birra più tardi l’idea mi balenò in mente: un salto indietro ai tempi d’oro del rock ‘n’ roll in una scuola superiore frequentata da giovanotti imbrillantinati e relative fidanzate. Un ritorno ad un genere di vita che appariva centrato sulle acconciature (oleose e appiccicose), sul cibo (economico, grasso, hamburgers e molli patatine fritte) e su favolose automobili fuori serie (sporche e infangate) o su qualsiasi altra cosa ‘unta’; decisi così di chiamarlo ‘Grease’. Inizialmente Warren non prese sul serio la cosa, asserendo che poteva essere solo un sogno, ma poi, quando venne licenziato dal suo impiego di direttore di filiale, decise di sedersi alla sua macchina da scrivere ed abbozzò una prima stesura della uu scena del pigiama party. Iniziò così la nostra collaborazione nel creare una storia che prendeva in giro tutti quei film hollywoodiani che celebravano il rock ‘n’ roll degli anni ’50. Warren (un ex insegnante di scuola superiore) scrisse i testi delle canzoni che parodiavano i suoni primitivi dei primi rockers mentre io (un ex studente imbrillantinato degli anni ’50) composi le melodie imitando gli originali. Un fatto poco noto: Grease è probabilmente l’unico grande spettacolo di Broadway interamente composto su chitarra.” Jim Jacobs Il musical ebbe un successo immediato e folgorante: GREASE debuttò Off Broadway all’Eden Theatre il 14 febbraio 1972 e nello stesso anno ricevette sette nomination ai Tony Award; nel giugno dello stesso anno lo spettacolo si trasferì trionfalmente a Broadway, prima al Broadhurst Theatre e poi al Royale Theatre dove rimase in scena ininterrottamente fino al gennaio del 1980. Per le ultime 5 settimane di rappresentazioni, si spostò infine al Majestic Theatre, dove, alla chiusura nell’aprile 1980, aveva collezionato 3.388 repliche. Un successo diventato un “classico” in tutto il mondo, che ha visto anche la consacrazione teatrale di grandi attori come John Travolta (interprete di un ruolo minore, prima di indossare il giubbotto di Danny Zuko nel celebre film del 1978 – diretto da Randal Kleiser e prodotto da Robert Stigwood, impresario dei Bee Gees – al fianco di Olivia Newton-John) e Richard Gere. La colonna sonora del film, solo dal 1991 (quando Nielsen Music ha iniziato a tracciare le vendite degli album) ha venduto più di 6 milioni di copie. Rimasta per settimane in vetta alle classifiche in molti paesi, continua ancora oggi a far ballare i più giovani e far sentire giovani gli adulti. La canzone “Hopelessly Devoted to You”, cantata nella versione cinematografica da Olivia Newton-John, ha ricevuto una nomination al premio Oscar per la migliore canzone originale nel 1979. Le canzoni aggiunte del film “You’re the One That I Want”, scritta da John Farrar, e “Grease”, scritta da Barry Gibb e interpretata da Frankie Valli, diventarono hit. Un successo planetario per il film, che ha incassato nel mondo più di 394 milioni di dollari. GREASE si è affermato come uno show di enorme successo anche nel West End, è tornato a Broadway nel 1994 e nel 2007 e ha avuto una moltitudine di edizioni in decine di paesi. Nel 2016 la produzione “Grease Live” sulla rete televisiva Fox ha visto un cast “all-star” composto da Julianne Hough (Sandy), Aaron Tveit (Danny) e Vanessa Hudgens (Rizzo); Didi Conn, la Frenchy del film del 1978, compare in un cameo nella scena del Burger Palace. 


 DI JIM JACOBS E WARREN CASEY REGIA SAVERIO MARCONI TOUR 2019/2020 15 -17 NOVEMBRE 2019 TOLENTINO (MC) - Teatro Nicola Vaccaj 19 – NOVEMBRE – 1 DICEMBRE 2019 ROMA – Teatro Olimpico 4 DICEMBRE 2019 SEREGNO (MB) – Teatro San Rocco 5 - 7 DICEMBRE 2019 GENOVA –Politeama Genovese 9 DICEMBRE 2019 CUNEO – Pala Ubi Banca 20 - 21 DICEMBRE 2019 PISTOIA – Teatro Manzoni 27 - 29 DICEMBRE 2019 TORINO –Teatro Alfieri 31 DICEMBRE 2019 – 1 GENNAIO 2020 PAVIA –Teatro Fraschini 2 -3 GENNAIO 2020 VERONA –Teatro Nuovo 4 - 5 GENNAIO 2020 FORLÌ (FC) –Teatro Diego Fabbri 8 - 9 GENNAIO 2020 AOSTA –Teatro Splendor 10 GENNAIO 2020 BERGAMO –Creberg Teatro 11 GENNAIO 2020 ALESSANDRIA –Teatro Alessandrino 16 GENNAIO 2020 SONDRIO –Teatro Sociale 17 - 18 GENNAIO 2020 COMO – Teatro Sociale 25 - 26 GENNAIO 2020 COSENZA – Teatro Rendano 11 FEBBRAIO 2020 TRENTO – Teatro Auditorium 12 - 13 FEBBRAIO 2020 PARMA – Teatro Regio 15 – 16 FEBBRAIO 2020 SENIGALLIA (AN) – Teatro La Fenice 27 - 28 FEBBRAIO 2020 LIVORNO – Teatro Goldoni 29 FEBBRAIO – 1 MARZO 2020 FIRENZE – Teatro Verdi 6 MARZO 2020 VARESE – Teatro di Varese 12 MARZO – 5 APRILE 2020 - MILANO - Teatro della Luna www.grease.musical.it Da martedì 19 NOVEMBRE a domenica 1 DICEMBRE 2019 INIZIO SPETTACOLI Martedì – mercoledì – giovedì – venerdì ore 21 Sabato ore 16.30 e ore 21 Domenica ore 18 BIGLIETTI IN VENDITA SU www.teatroolimpico.it SETTORE INTERO RIDOTTO RAGAZZI 4 – 14 ANNI POLTRONISSIMA S € 47,00 € 20,50 POLTRONISSIMA € 41,00 € 20,50 PRIMA BALCONATA € 35,00 € 20,50 POLTRONA € 35,00 € 20,50 GALLERIA € 28,00 € 20,50 INFO TEATRO OLIMPICO Piazza Gentile da Fabriano, 17 – ROMA Tel. 02 48857.7516 Info & Biglietti 063265991 – biglietti@teatroolimpico.it

martedì 5 novembre 2019

George Tabori al Teatro De' Servi MEIN KAMPF KABARETT

Presenta


MEIN KAMPF KABARETT  di George Tabori

con Giovanni Arezzo, Francesco Bernava, Egle Doria, Luca Fiorino, Alice Sgroi
scene e costumi Cristina Ipsaro Passione
assistente Gabriella Caltabiano
organizzazione Filippo Trepepi
Regia Nicola Alberto Orofino
Produzione Mezzaria Teatro

Dal 4 al 6 Novembre ore 21
Teatro de’ Servi


Alla riuscita  di uno spettacolo teatrale concorrono molti fattori, il primo e fondamentale è il testo, in questo caso l'autore George Tabori, lo ha scritto nel 1986 e portato in scena al Burg theater nel 1987, in un periodo in cui in Austria, c'era stato un netto volgere a destra grazie all'elezione come presidente della repubblica di Kurt Waldheim, che in gioventù aveva militato nelle partito nazionalsocialista. Il testo di Tabori, che fa il vero a quello di Hitler, è un testo stratificato, lo si può immaginare come una colonna di marmo, quindi un materiale forte come dovrebbe essere l'animo umano, ma con al suo interno tutta una serie di inserti di materiale più fragile, che rendono la colonna non più stabile, ma preda di mille dubbi. E' un testo sull'uomo, sulle sue debolezze, su quando queste debolezze possano influenzare ed influire sull'esistenza stessa non solo personale ma dell'umanità tutta. Tabori prende come spunto l'arrivo di Adolph Hitler ventenne in una Vienna di inizio secolo, quindi in piena Finis Austrie , giocando fra realtà e finzione, e infarcendo il testo di citazioni bibliche e shakesperiane, dipinge una realtà di consapevole decadenza, tipica della Vienna dell'epoca e estremamente pericolosa per ciò che avverrà a breve tempo. L'uomo al centro del testo è Schlomo Herzl, un bonario, in attesa che si compiano le sue fantasie, un uomo a metà, da una parte conosce le teorie avanguardistiche di Sigmund Freud, dall'altra è prigioniero delle sue paure. Il contesto ebraico della pièce, se per alcuni versi può sembrare contingente, in realtà a ben vedere è applicabile univesalmente, il concetto dell'attesa, il voler seguire i precetti religiosi ma a modo proprio, sono topos che nel mondo occidentale sono applicabili a qualsiasi credo.
Fino al 6 novembre al Teatro de' Servi nell'ambito della stagione  FUORI CLASSE, dedicata alla drammaturgia contemporanea , va in scena MEIN KAMPF KABARETT Per la regia di Nicola Alberto Orofino.
Questa messa in scena del testo di Tabori è molto bella, si respira un'atmosfera brechtiana, di teatro didattico, gli attori riescono perfettamente a tenere alto l'interesse del pubblico, e ieri durante i ringraziamenti, ho potuto notare quanto la compagnia tenga alla risposta degli spettatori.
Non è uno spettacolo facile, perchè richiede attenzione, ritmo, consapevolezza, coinvolgimento. Come ho già detto in precedenza è un testo molto stratificato, quindi richiede una grande lavoro sia da parte della compagnia ma anche dal pubblico
Lunga vita a MEIN KAMPF KABARETT
Miriam Comito



Debutta a Roma dal 4 al 6 novembre al Teatro de’ Servi, nell’ambito della stagione Fuoriclasse, dedicata alla drammaturgia contemporanea,MEIN KAMPF KABARETT 
di George Tabori con la regia di Nicola Alberto Orofino.

Un giovane ragazzo con la passione della pittura, arriva da Braunau sull’Inn a Vienna per tentare l’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti. Squattrinato, infreddolito e costipato, trova rifugio in un dormitorio in cui vivono l’ebreo Lobkowitz e l’ebreo Herzl.
Una storia come tante, se non fosse che quel giovane ragazzo altro non è che l’uomo che da lì a qualche anno avrebbe abolito ogni libertà in Germania, causato un conflitto mondiale e ucciso sei milioni di ebrei.
MEIN KAMPF di George Tabori è un testo complesso, ricco di riferimenti religiosi, storici, intellettuali. 
Giovanni ArezzoFrancesco BernavaEgle DoriaLuca FiorinoAlice Sgroi portano in scena una gigantesca riflessione sul senso della vita e della morte, della storia e della fantasia, della verità e della bugia. Niente è come sembra perché tutto si mischia, tutto si può dire, tutto può accadere, tutto si può fare dentro l’ospizio della signora Merschmeyer sito in Vicolo del Sangue a Vienna.
L’ ebreo Herzl conduce il gioco. Lui che è un grande bugiardo, passa il tempo ad aspettare. L’attesa, condizione esistenziale ebraica, è il suo modo di vivere la vita.
Nell’attesa e nel dubbio esplodono fantasia e creatività: le bugie diventano l’unico nutrimento irrinunciabile dell’ebreo Herzl. Da lui e con lui prorompono in palcoscenico un ventaglio di personaggi stra-ordinari, forse frutto della sua fantasia. L’ebreo Lobkowitz che crede di essere  Dio, la vergine Gretchen, la più intima proiezione di Herzl, contemporaneamente sogno d’amore e di erotismo, rappresentante di un mondo femminile che vorrebbe appagarlo, ma lo spaventa. Le giornate scorrono all’interno dell’ospizio viennese, le relazioni sempre più forti, le riflessioni sempre più argute, e ,quando sembra che un’improbabile quanto auspicabile amicizia sia ormai nata tra l’ebreo Herzl e il giovane “ariano” di Braunau sull’Inn, arriva la signora Morte per prendersi il futuro Fuhrer, quale suo aiutante prediletto. La storia non si modifica, il futuro degli uomini è segnato dentro il taccuino che la cieca signora dell’Aldilà consulta per avvisare i clienti che l’ora è giunta. Il senso della Storia rimane interdetto, meraviglie e orrori del passato e del futuro che verrà, non possono trovare spiegazioni umane.
MEIN KAMPF, rovesciando completamente l’omonimo libro del Fuhrer, è una lezione di vita, perché di attesa e d’incapacità di leggere e ragionare sugli accadimenti della nostra esistenza, di frustrazioni e inumanità, di bramosia di potere e leaderismo siamo ammalati in tanti, oggi come ieri. In un contesto del genere, tutto può accadere anche oggi, come quando in quel tempo non tanto lontano.
Ho aggiunto il sottotitolo KABARETT, al titolo MEIN KAMPF del testo di Tabori”- annota Nicola Alberto Orofino. “Il Kabarett, da un punto di vista tematico e stilistico faceva spessissimo uso della satira, soprattutto affrontando argomenti legati alla società e alla politica, non ultimo il nazismo. Inoltre l’antisemitismo dilagante in quegli anni colpì duramente anche la comunità degli artisti del Kabarett, perché molti di loro erano ebrei. L’ironia a tratti feroce che pervade il testo, mi ha fatto pensare che questa forma di spettacolo tanto si avvicina allo spirito dell’opera. Infine ho preferito usare il termine Kabarett a Cabaret nel rispetto di una differenziazione proposta dagli stessi studiosi e artisti tedeschi dell’epoca: cabaret indica solo gli spettacoli più piccanti e di grana grossa, mentre il termine Kabarett sarebbe riservato agli intrattenimenti di satira sociale e politica.
E intrattenimento di satira sociale e politica mi sembra la definizione più giusta per il tipo di lavoro intrapreso.”



TEATRO DE’ SERVI
Via del Mortaro, 22
Roma 00187
Info e Prenotazioni: 06 6795130
promozione@teatroservi.it

BIGLIETTI:

Intero: 18€
Ridotto: 15€
Under 35: 12€