BROADWAY è DIETRO L’ANGOLO
Gentile pubblico
Benvenuti alla presentazione della stagione 2016/17 del Teatro Brancaccio che per il quinto anno porta la mia firma in qualità di Direttore Artistico.
La stagione appena conclusa è stata influenzata, come è noto, dagli attentati di Parigi che hanno inciso molto, soprattutto sulle vendite di novembre e dicembre.
C'è stato un miglioramento in seconda parte di stagione e in sintesi abbiamo avuto 245 alzate di sipario per circa 190 mila presenze. In particolare si segnala il grande successo di critica e di pubblico di Sister act - il Musical e la splendida tournée di Rapunzel - il musical, i simpatici Lillo & Greg e l’inossidabile Grease.
Grande attenzione è stata posta sulla danza con la presenza di alcune compagnie internazionali: 21 repliche suddivise su 7 titoli con circa 19 mila spettatori.
Anche il teatro ragazzi, falcidiato in prima parte di stagione si è chiuso con 12 mila studenti. E poi i grandi concerti come Noa, Joe Jackson e Steve Hachett, etc.
Una stagione ancora nel segno della multidisciplinarietà.
Il 7 giugno il Tar del Lazio ha accolto i primi ricorsi contro il Mibact, annullando il nuovo decreto che regola il Fus. Ricordo che, in modo poco trasparente, la nostra domanda per essere ammessi al finanziamento non fu accolta. Queste sentenze sottolineano quanto da noi ravvisato e ci auguriamo una rapida e consapevole azione del Mibact per alleviare le sofferenze del settore teatrale privato e magari che questo governo possa estendere i benefici del Tax Credit al Teatro.
Rimanere 5 stagioni in piedi in questi anni cosi difficili onestamente è un fatto anomalo; perdiamo un po' tutti gli anni e sopravviviamo con il cash flow. Non esiste una realtà come Officine del Teatro Italiano, vero incubatore di progetti culturali, con alle spalle 11 produzioni nella passata stagione e molte altre iniziative, completamente trascurata dai finanziamenti pubblici.
Tutto questo ha migliorato visibilmente la nostra squadra, necessariamente sempre più efficiente e carica di lavoro, a cui invio un vivo ringraziamento. Lavoriamo sempre con l'obiettivo di poter riuscire a realizzare un distretto culturale.
Nella prossima stagione apriremo con uno spettacolo tutto ritmo e “soul”, scritto e diretto da Maurizio Colombi: VORREI LA PELLE NERA con Luca Jurman.
La tournèe di SISTER ACT – il musical si chiuderà con il ritorno in marzo al Brancaccio.
Per Natale la nostra nuova produzione: e… SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO? di Fiastri – Zapponi, musiche Maestro Trovajoli, con una coppia speciale come Francesco Pannofino ed Emy Bergamo diretti da Saverio Marconi, insieme al medesimo cast creativo diSister act.
In ottobre debutta L’ULTIMA STREGA, il dark musical più atteso della stagione scritto e diretto da Andrea Palotto, con Valeria Monetti,Cristian Ruiz e la partecipazione straordinaria di Simone Colombari.
Nella stagione appena terminata abbiamo coprodotto PETER PAN forever – il musical, diretto da Maurizio Colombi, che ci auguriamo di poter ospitare in novembre qui al Brancaccio, mentre l'annunciato progetto di BURATTINO SENZA FILI per ora non può essere realizzato come previsto.
Per febbraio e aprile sono in corso di preparazione due nuovi grandi progetti, in attesa di conferma dei cast, che potranno essere annunciati dopo il perfezionamento dei relativi accordi.
A fine gennaio, avremo una prestigiosa ospite, oggi seduta nell'Olimpo dei grandi comici: Virgina Raffaele in PERFORMANCE, eclettica, intelligente, in sintesi molto brava.
Nell'ambito della comicità altra gradita presenza è quella di Angelo Pintus con ORMAI SONO UNA MILF e ancora Giuseppe Giacobazzi(IO CI SARO’), Andrea Pucci (IN…TOLLERANZA ZERO), Gabriele Cirilli (TALE E QUALE A ME). Torna Giorgio Montanini con il suo sprezzante stand up PER QUEL CHE VALE.
Riguardo il programma Danza – che avrà alcune integrazioni in settembre – da fine marzo presentiamo il nuovo spettacolo dei PARSONS DANCE, la compagnia di Tango di Roberto Herrera con EL TANGO e tornano gli amatissimi STOMP.
Una vivace operetta LA VEDOVA ALLEGRA, un imponente allestimento prodotto dal teatro Al Massimo di Palermo sarà in scena in aprile, con orchestra dal vivo e meravigliosi costumi.
Prima di chiudere è un piacere richiamare l'attenzione sulla nostra Accademia di teatro e arti performative diretta da Lorenzo Gioielli, laSTAP BRANCACCIO, giunta al terzo anno e pronta ad inaugurare la nuova sede presso una struttura in via di recupero denominata Spazio Impero con otto sale prova.
Il TEATRO RAGAZZI proseguirà la sua programmazione al Brancaccio e al Brancaccino con spettacoli e musical per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Ringrazio nuovamente tutti i miei colleghi e collaboratori per il continuo impegno profuso, ma un sentito ringraziamento vorrei indirizzarlo come di consueto a tutto il pubblico pagante che in questo modo ci rispetta e non solo, contribuisce ad un lavoro che ha una particolare importanza: “riscalda i cuori e muove le coscienze”.
VIVA IL TEATRO.
Alessandro Longobardi
Teatro Brancaccio Via Merulana, 244 – 00185 Roma
Teatro Brancaccio Via Merulana, 244 – 00185 Roma
BROADWAY è DIETRO L’ANGOLO
STAGIONE 2016-2017
1 – 16 OTTOBRE 2016
Sold out
VORREI LA PELLE NERA
una commedia musicale di M.P.Doves
con Luca Jurman
regia di Maurizio Colombi
25 OTTOBRE - 6 NOVEMBRE 2016
Valeria Monetti | Cristian Ruiz
L’ULTIMA STREGA
di Andrea Palotto e Marco Spatuzzi
con a partecipazione straordinaria
regia di Andrea Palotto
4 DICEMBRE 2016
L’Altra scena Giorgio Montanini
PER QUELLO CHE VALE…
di Giorgio Montanini
15 – DICEMBRE 2016 – 8 GENNAIO 2017
Viola Produzioni
Francesco Pannofino | Emy Bergamo
e…SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO?
dal repertorio di Garinei e Giovannini
commedia musicale di Jaia Fiastri e Bernardino Zapponi
musiche di Armando Trovajoli
regia di Saverio Marconi
17 – 29 GENNAIO 2017
ITC2000
Virginia Raffaele
PERFORMANCE
di Virginia Raffaele, Giampiero Solari
Piero Guerrera e Giovanni Todescan
Regia di Giampiero Solari
21 - 22 FEBBRAIO 2017
Roberto Herrera
Tango Company
EL TANGO
coreografie di Roberto Herrera
23 - 26 FEBBRAIO 2017
Enrico Porreca
Angelo Pintus
ORMAI SONO UNA MILF
di Angelo Pintus
14 – 26 MARZO 2017
Viola Produzioni/ Compagnia della Rancia
SISTER ACT il Musical
musiche Alan Menken liriche Glenn Slater
basato sul film Touchstone Picture
“Sister Act” scritto da Joseph Howard
con Belia Martin
con la partecipazione di Pino Strabioli
*special guest* Suor Cristina
Francesca Taverni
regia Saverio Marconi
28 MARZO 2017
Ridens
Giuseppe Giacobazzi
IO CI SARO’
di Andrea Sasdelli
collaborazione ai testi di Carlo Negri
29 MARZO - 2 APRILE 2017
Bags Entertainment
PARSONS DANCE
light designer Howell Binkley
coreografie David Parsons
6 - 9 APRILE 2017
Teatro Al Massimo Di Palermo
LA VEDOVA ALLEGRA
musiche di Franz Lehàr
con Spero Bongiolatti
coreografie Stefania Cotroneo
cast e corpo di ballo del Teatro Al Massimo Di Palermo
regia Umberto Scida
12 APRILE 2017
Andrea Pucci
IN…TOLLERANZA ZERO
di Andrea Baccan
collaborazione ai testi Daniele Ceva e Raffaele Skizzo
20 APRILE 2017
Gabriele Cirilli
#TaleEQualeAMe
di Gabriele Cirilli, Maria De Luca, Carlo Negri
regia di Gabriele Guidi
9 – 21 MAGGIO 2017
Terry Chegia/Stomp
STOMP
creato e diretto da
Luke Cresswell e Steve McNicholas
Teatro Brancaccio Via Merulana, 244 – 00185 Roma
Teatro Brancaccio Via Merulana, 244 – 00185 Roma
dal repertorio di Maurizio Colombi
una commedia musicale di M.P.Doves
31 canzoni dal repertorio della Motown anni ‘80
con
LUCA JURMAN
scene di Gloria Prudente costumi di Daniele Cauduro
coreografie di Tony Lo Faro direzione musicale di Luca Jurman
Fx trucco, parrucco e costume di Arturo Brachetti
Fx video e quadri di Marco Lui Doppiaggio quadri a cura di Voice Studio srl
video: FM - Milano Scuola di Cinema e Televisione
musiche originali e di scena di Luca Jurman
canzoni edite di
Nino Ferrer, Michael jackson, Ray Charles, Whitney Houston, Marvin Gaye
Barry White, James Brown, Commodores, Jackson Five.
regia di
MAURIZIO COLOMBI
1 – 16 ottobre 2016
Un viaggio nella musica "soul" degli anni ’60-‘80, con la strepitosa voce di Luca Jurman e un cast di 9 attori-cantanti-musicisti.
La vicenda si svolge al "Motown Club", tempio della musica soul e ultimo baluardo dove ascoltare musica dal vivo. È un night club rinomato, luogo di incontro per impresari, discografici, artisti e appassionati di musica.
Arredato in pieno stile Motown anni Sessanta, sui muri sono appesi i quadri dei più grandi interpreti della black music: James Brown, Ray Charles, Marvin Gaye, Barry White, Stevie Wonder, Whitney Houston e Michael Jackson.
A gestire il locale è Gino, un piccolo boss italo-americano. Fissato con la musica afroamericana, ingaggia le migliori band della città con cantanti esclusivamente di colore, ma non sempre di qualità.
Luca (Jurman) lavora nel locale come cameriere e sogna di cantare ed esibirsi sul palco del "Motown Club".
Una sera Gino, per festeggiare il suo compleanno, decide di accontentarlo. Ma l'emozione tradisce Luca, che demoralizzato dall'imbarazzante figura torma a servire i tavoli, abbandonando i suoi sogni di gloria.
Finita la serata e rimasto in solitudine a riordinare il bar, Luca si siede al pianoforte. Mentre strimpella maldestramente le note di "Vorrei la pelle nera" (Hey, hey, dimmi Wilson Pickett / Hey, hey, dimmi tu James Brown / Questa voce dove la trovate / Signor King, signor Charles, signor Brown), evoca i grandi artisti raffigurati nei quadri alle sue spalle. E come per magia questi prendono vita all'interno della cornice.
Dialogano dall'aldilà, ognuno mantenendo le proprie caratteristiche, con un taglio caricaturale: Ray Charles (voce di Pino Insegno) non vede, Whitney Houston è la più sensata, Marvin Gaye è scatenato, Michael Jackson non capisce perché Luca desideri diventare di colore, James Brown e Barry White sono in perenne ed esilarante disaccordo.
I quadri trasformeranno Luca in un cantante nero dalle incredibili doti canore, in perfetto stile Commonards: pelle nera, capelli afro e giacca di paillettes. In pochi secondi Luca diventerà la star Leachim (Michael al contrario) e, in incognito, porterà il "Motown Club" di Gino al successo, tanto che un discografico della Sony vuole registrare in diretta un concerto nel locale.
Luca è in crisi: ha finalmente raggiunto il successo ma ha perso la sua identità e decide di ritornare se stesso. Ma i quadri ancora una volta non sono d'accordo fra loro…
IL DARK MUSICAL PIU’ ATTESO DELLA STAGIONE
UNA STORIA INCREDIBILE, METAFORA DEI NOSTRI TEMPI
Valeria Monetti Cristian Ruiz
di
Andrea Palotto e Marco Spatuzzi
musiche Marco Spatuzzi
direzione musicale Andrea Scordia
arrangiamenti Alessandro Taruffi
coreografie Giammarco Capogna
scene Gianluca Amodio
costumi Bianca Borriello
disegno luci Daniele Ceprani
aiuto regia Emanuela Maiorani
scritto e diretto da
Andrea Palotto
25 ottobre - 6 novembre 2016
Anna Goeldi, personaggio storico vissuto alla fine del ‘700, fu condannata per stregoneria anche se in pieno illuminismo.
Il 27 agosto 2008, a più di 226 anni dall'esecuzione, il parlamento cantonale di Glarona si è pronunciato per la riabilitazione di Anna Goeldi. Ma chi era veramente? È stata davvero “l’ultima strega”?
La storia parte da questo antefatto; l'autore e regista Andrea Palotto (Lady Oscar, Non abbiate paura, Processo a Pinocchio) immagina due giornalisti del nostro tempo che si imbattono in un libro su Anna Goeldi.
Da qui come se il libro fosse uno "star gate" viaggiano nel tempo per riviverne la storia.
Con un sapiente gioco che alterna ilarità e dramma, Andrea Palotto affida il racconto della Storia a questi due personaggi spesso irriverenti che dissacrano il passato, ma così facendo, ripercorrono minuziosamente la vita di Anna, la sua intima natura, solare e misteriosa, il conflitto di cui diventa vittima.
Tra le montagne della Svizzera del settecento, Anna Goeldi (Valeria Monetti) si trova a fare i conti con il sistema culturale di una piccola comunità cantonale che la accoglie con sospetto ma anche simpatia. Madre ferita e sola, coraggiosamente padrona del proprio destino, saggia e fragile allo stesso tempo, verrà punita dall’odio, dalla gelosia e dalla vendetta di un giudice (Cristian Ruiz) cinico e spregiudicato, uomo di potere incatenato al passato della stessa donna, abituato a comprare il silenzio e il consenso, a costruire il bene e il male e a ricorrere a qualsiasi mezzo per servire vendette e sentenze senza appelli.
Gli unici sordi al pettegolezzo e capaci di vedere oltre la menzogna che si autoalimenta sono un “cavaliere del pane” (Simone Colombari), imbranato e dolce come le delizie che sforna, un giovane fabbro, intento a forgiare il suo cuore e l’oggetto dei suoi pensieri amorosi, la piccola Sara, adolescente figlia del giudice (interpretata dalla giovanissima Mikol Barletta) spontanea e sensibile, spensierata, innamorata della vita e misteriosamente legata alla protagonista.
La cornice sonora, creata da Marco Spatuzzi, rende la scena appassionata e magica, descrivendo emotivamente il paesaggio e l’anima dei personaggi. Il tempo presente e quello passato sembrano mescolarsi sulla scena fino a confondersi e la storia magicamente diventa realtà.
Anna Goeldi, una donna indipendente e una madre fiera, che nella morte fa vincere la vita e nel peccato fa triofare l'amore.
16 attori sulla scena - tra cui Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi (Colorado, Radio Globo/M100) nel ruolo dei giornalisti - e l’Orchestra dal vivo per il dark musical che spezza gli schemi e proietta lo spettatore dentro e fuori dal tempo per 2 ore e un quarto di lacrime e risate senza soluzione di continuità.
di Giorgio Montanini
4 DICEMBRE 2016
Nibiru (2011), Un uomo qualunque (2012), Senza titolo (2013), Nemico Pubblico (2014) e Liberaci dal bene (2015) sono i titoli dei cinque precedenti spettacoli di Giorgio Montanini. Fino ad ora ogni titolo ha avuto una funzione esplicativa rispetto al contenuto di ogni monologo.
Non è così per il sesto spettacolo del comico reduce dal successo della Terza Edizione di Nemico Pubblico (Rai3). PER QUELLO CHE VALE… è un titolo che lambisce appena il contenuto dei temi in esso affrontati; rappresenta molto di più: una riflessione.
Una riflessione che l'artista fa sull'effettiva funzione della sua esibizione e del ruolo che un comico ricopre in una società. In questo caso, il titolo mette in guardia lo spettatore da ciò che andrà ad ascoltare.
Un comico satirico non dovrebbe mai salire sul piedistallo, non dovrebbe pontificare e, soprattutto, sentirsi migliore di quello che denuncia. Un palco non dovrebbe trasformarsi in pulpito, lo spettacolo in comizio e il pubblico in partito. In Italia, Paese in evidente crisi di identità, la figura del comico, però, viene elevata a punto di riferimento, a guru, a bocca della verità. Quello che pensa un comico e che poi diventa monologo, assume proporzioni d’importanza imbarazzante; il comico diventa punto di riferimento politico sociale ed economico. Questa deriva populista non solo è profondamente sbagliata nell’essenza, è anche pericolosa. Il contenuto di uno spettacolo satirico è solo il personalissimo punto di vista del comico e, in quanto tale, totalmente opinabile.
In Italia, invece, un comico viene preso sul serio, un politico viene preso a barzelletta.
La satira in più di duemilacinquecento anni, non ha mai rovesciato un governo, cambiato una legge, modificato un comma, aggiunto una postilla. I cambiamenti li fa la classe politica, classe politica eletta dai cittadini, ossia dal pubblico.
“Non deresponsabilizzatevi attribuendo al comico la funzione che non ha, assumetevi le vostre responsabilità alle urne, il comico le sue le affronta sul palco” afferma Giorgio Montanini e aggiunge. “Guardate questo spettacolo sapendo che gli argomenti della satira sono gli stessi da sempre, un comico moderno non fa altro che attualizzarli e plasmarli sulla società che vive, ve li sbatte in faccia con violenza, Le parole di un comico penetrano in profondità le carni dell’anima e stimolano i nervi scoperti facendovi sussultare per l’imbarazzo ed esplodere in una risata liberatoria.
Finito lo spettacolo potrete sentirvi un po’ meglio e tornare a vederlo, oppure sentirvi disgustati e non tornare mai più. Finito lo spettacolo, però, non c’è altro. Finito lo spettacolo, potreste anche ripetere con gusto la battuta che tanto v’era piaciuta e riderne con gli amici, aggiungendo sempre la postilla: “Per quello che vale…”
GIORGIO MONTANINI
Stand-up comedian, autore e attore.
É uno dei pochi rappresentanti della stand up comedy in Italia. Nel 2008 è entrato a far parte del gruppo Satiriasi, il primo esperimento italiano di Stand Up Comedy. Nel 2011 ha portato in scena in diversi teatri italiani il suo primo spettacolo dal titolo Nibiru e, negli anni successivi, Un uomo qualunque. Nel 2013, nel programma di Rai2 #Aggratis!, è stato ospite fisso, nonché autore dei testi della trasmissione. Nel 2014 è stato il protagonista assoluto di Nemico Pubblico su Rai 3, la sua prima trasmissione televisiva. Nello stesso anno, con tutto il gruppo di Satiriasi, ha riscosso grande successo di pubblico su Sky (Comedy Central) con Stand Up Comedy, un programma innovativo che ha portato la stand up comedy in tv. Dato il successo, la trasmissione è stata confermata anche nel 2015. Sempre nel 2014, su Rai 3, ha curato la copertina satirica del talk show Ballarò, in sostituzione di Maurizio Crozza. Dato il successo registrato nelle prime due edizione è stato nuovamente il protagonista di Nemico Pubblico, la terza stagione andrà in onda da giugno a settembre 2016.. Attualmente è impegnato in una tournèe che tocca diverse città italiane con il nuovo live Per quello che vale
FRANCESCO EMY
PANNOFINO BERGAMO
dal repertorio di Garinei e Giovannini
una commedia musicale di Jaia Fiastri e Bernardino Zapponi
con musiche di Armando Trovajoli
con la partecipazione straordinaria di SIMONE COLOMBARI
direzione musicale di Maurizio Abeni
coreografie di Rita Pivano
scene di Gabriele Moreschi
costumi di Carla Accoramboni
regia di
SAVERIO MARCONI
15 dicembre 2016 - 15 gennaio 2017
A 30 anni esatti dal primo debutto di questo felice testo di Iaia Fiastri (una delle autrici piu' importanti nella storia della ditta Garinei e Giovannini) e di Bernardino Zapponi con le musiche del grande Maestro Armando Trovajoli, Alessandro Longobardi per Viola Produzioni produce E...SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO?, una delle commedie musicali più amate dai romani.
Sarà il regista Saverio Marconi – che già si era confrontato con uno dei titoli del repertorio di Garinei e Giovannini, Il giorno della tartaruga – a firmare la nuova edizione che racconta una storia delicata e divertente che si snoda dai nostri giorni del 2016 a… 60 anni prima.
Il sogno di poter tornare indietro nel tempo è da sempre un’ipotesi seducente, accompagnata in questa commedia da una colonna sonora memorabile e dalla leggerezza e dal divertimento del testo originale proposto in un nuovo adattamento, che rende questo spettacolo assolutamente attuale.
Nei due ruoli principali troveremo due grandi interpreti con un profondo “spirito romano”, che daranno vita ai personaggi di Max e Adelina. Il primo avrà il volto di Francesco Pannofino, poliedrico e straordinario attore teatrale, di cinema e tv oltre che inimitabile doppiatore; il secondo quello di Emy Bergamo, giovane e bellissima attrice che si è già cimentata con successo in Rugantino della celebre Ditta G&G.
Tutto prende il via dall’ottantenne Adelina, rimasta nubile, che mentre spegne le candeline di un compleanno così importante trascorso in solitudine, piena di nostalgia per la giovinezza perduta, esprime un desiderio segreto e mai sopito, per il quale venderebbe anche l’anima: tornare a quando aveva 20 anni e poter così sposare quel Principe che aveva chiesto la sua mano e che lei aveva rifiutato.
Ecco allora che, servendosi di un diavolo un pò goffo, quasi da “serie C”, il Re delle Tenebre intercetta questo desiderio e per indurla in tentazione la riporta indietro di 60 anni: è così che Adelina torna ad essere una giovane fruttivendola a Campo De’ Fiori, alle prese con le avances del Principe Poniatowskij e con i debiti di famiglia. Ma ogni tentativo di approccio tra il Principe e Adelina si conclude con uno schiaffo proprio come 60 anni prima; così il diavolo, prese le sembianze di Max l'autista del Principe, inizia a perdere ogni speranza di cambiare il corso delle cose e di corrompere la pura Adelina.
Inaspettatamente, sarà il Bene rappresentato dalla giovane a prevalere tra inganni e trasformismi, per un lieto fine in cui finalmente sarà l’amore a trionfare.
Lo spettacolo debutta in prima nazionale il 15 dicembre al Teatro Brancaccio di Roma dove resterà fino al 15 gennaio.
scritto da
VIRGINIA RAFFAELE, GIAMPIERO SOLARI PIERO GUERRERA E GIOVANNI TODESCAN Musiche originali Maestro TEO CIAVARELLA
trucchi speciali BRUNO BIAGI e VALERIA COPPO
regia di
GIAMPIERO SOLARI
17 – 29 gennaio 2017
Dopo il sold out fatto registrare in tutti i teatri nella stagione del debutto, torna sui palcoscenici più importanti d’Italia PERFORMANCE, il one-woman-show con il quale l’istrionica Virginia Raffaele ha confermato il suo straordinario talento.
Le maschere più popolari, da Ornella Vanoni e Belen Rodriguez, così come i personaggi liberamente tratti dalla realtà come l’eterna esclusa dai talent show musicali Giorgia Maura o la poetessa transessuale Paula Gilberto Do Mar, sono donne molto diverse tra loro che sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea: la
vanità, la scaltrezza, la voglia di affermazione e, forse, la scarsa coscienza di sé. Il tutto raccontato attraverso la lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono lo stile di Virginia Raffaele.
I personaggi si avvicendano tra monologhi esilaranti e dialoghi surreali con la vera Virginia Raffele che, grazie ad un attento lavoro di regia, interagisce con le sue creature come una sorta di narratore involontario che poeticamente svela il suo “essere - o non essere”.
La musica originale del maestro Teo Ciavarella fa da punteggiatura allo spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance, sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie; conferendo allo spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Virginia e le varie chiavi di lettura si mescolano creando una nuova realtà, a volte folle a volte melanconica.
MAURO GIANNELLI
presenta
musiche di
Osvaldo Pugliese, Julio De Caro, Astor Piazzolla, Gotan Project, Ariel Rodriguez
Musicisti
Ariel Rodriguez (pianoforte), Javier Weintraub (violino), Nicolás Enrich (bandoneon), Pablo Mota (Bass).
Voce
Esteba Riera
Ballerini
Laura Legazcue, Roberto Herrera, Ayse Gencalp, Estanislao Herrera, Johanna Aranda, Nicolas Minoliti;Barbara Wainnright,Juan Ruggieri;Rocio Leguizamon e German Filipeli.
coreografie di
ROBERTO HERRERA
21 – 22 febbraio 2017
EL TANGO è un viaggio ipnotico dove i corpi si fanno leggeri nell’abbraccio universale del tango argentino. Roberto Herrera, incarnazione della più profonda cultura popolare argentina, rivive il viaggio sul palco. Vibra, irrompe, innalza in un caleidoscopio di colori.
Coreografia e suoni si toccano, maestria di arti e costume, incontrano il pubblico e lo catturano.
Roberto Herrera
Direttore – Coreografo - Ballerino
Appartiene alla storia del tango.
Il suo stile di ballo e le sue doti di coreografo sono universalmente riconosciuti. Nel suo tango, tradizione, innovazione e sperimentazione trovano forma.
Il suo lavoro ha influenzato fortemente sia il tango tradizionale che le forme più attuali di questa espressione artistica.
Ariel Rodriguez
Direttore, compositore e pianista.
Fa parte della generazione di musicisti che a metà degli anni 1990 ha dato ai suoni del Tango Nuevo rinnovate suggestioni pur mantenendo le radici e l’essenza dei Maestri del genere.
Estanislao Herrera
Special Guest
Ballerino poliedrico, grande tecnico del tango e del folklore argentino (malambo), già membro del Ballet Folklorico Nacional dell'Argentina.
Da sempre alter ego in tutte le creazioni della Roberto Herrera Tango Company.
di Angelo Pintus
23 – 26 febbraio 2017
Come cambia la vita a 40 anni? Cambia che non puoi più mangiare quello che mangiavi prima… cambia che sei ancora troppo giovane per fare alcune cose, ma sei già troppo vecchio per farne altre. La vita a 40 anni raccontata e vista con gli occhi di chi si sente sempre quel bambino che quando vedeva gli amici quarantenni dei propri genitori… diceva. “Mamma mia che vecchi! pazzesco quanto possano vivere i grandi” e che ora guardandosi allo specchio pensa... “mamma mia sono sempre più in forma... diciamolo… anche se ormai sono un’uomo, un’uomo? una signora! anzi… ormai sono una milf!”
Angelo Pintus nasce a Trieste molti anni fa...
- “Quanti anni fa?”
- “ Mah, non si chiede l’età a una donna!”
Da piccolo era insopportabile… da grande lo è ancora!
La scuola per lui non è stata semplice: ha abbandonato gli studi, contro il volere dei genitori, in seconda elementare...
Sostiene ancora oggi: “Non reggevo la pressione!!!“.
Negli Anni 90’ inizia a lavorare in Valtur, esperienza incredibile, è lì che impara quel poco che sa fare oggi. Nel 2000 lavora in radio a Milano in coppia con Max Vitale, ma il sodalizio dura poco. Nella torrida estate del 2007 la coppia si scioglie. Dal 2009 è presenza fissa di Colorado, il programma di Italia 1. Ma è nel 2013 che la sua vita cambia: inizia la sua prima Tournée teatrale in giro per l’Italia con lo spettacolo “50 Sfumature di… Pintus“. In pochi mesi più di 150 spettacoli con oltre di 200.000 spettatori. Incredibile!
Il Tour è ripartito per la seconda stagione (2014-15) ed è attualmente in corso e toccherà anche alcune città estere. Il 20 Dicembre 2014 al Mediolanum Forum di Assago, con oltre 8.000 spettatori paganti in sala, Angelo Pintus ha tenuto uno spettacolo speciale: “Pintus@Forum”, ripreso televisivamente e poi mandato in onda il 14 gennaio 2015 in prima serata su Italia 1.
Risultato: più di 2.600.000 spettatori per uno share del 9,7%.
Grazie a questa fortunata serie di eventi qualcuno si è accorto di lui, ad esempio la Guardia di Finanza che gli ha fatto visita alle 4,00 del mattino; Angelo ha fatto il nome di molti colleghi ed è stato liberato.
Cinematograficamente ha partecipato, con una parte significativa al secondo film come regista di Paolo Ruffini: “Tutto molto bello” visto nelle sale ad Ottobre 2014; per la regia di Neri Parenti ha interpretato, in coppia con Vincenzo Salemme, anche ad un episodio del film “Ma tu… di che segno 6?” nei cinema a Natale 2014.
E’ stato ospite comico della seconda serata del 65° Festival di Sanremo.
Ha riportato il Karaoke nelle piazze. In onda su Italia Uno fino a fine maggio.
Nella stagione teatrale 2015/2016 il nuovo spettacolo ORMAI SONO UNA MILF è stato accolto dal pubblico con grande interesse. L’età media degli spettatori è molto cresciuta decretando un nuovo successo “trasversale”. Abbiamo limitato il numero delle repliche programmandone solo 70 nonostante la richiesta degli operatori fosse più ampia.
Anche per questo il titolo viene riproposto per la prossima stagione teatrale 2016/2017.
Che altro dire…
Continuate a seguirlo in Tv, al Cinema, nei Teatri…
Trovate tutto nella pagina “Angelo Pintus” su Facebook.
SISTER ACT
musiche ALAN MENKEN
liriche GLENN SLATER
testo CHERI STEINKELLNER e BILL STEINKELLNER
dialoghi aggiunti DOUGLAS CARTER BEANE
basato sul film Touchstone Picture “Sister Act” scritto da Joseph Howard
con
BELIA MARTIN nel ruolo di Deloris Van Cartier
e con la partecipazione di PINO STRABIOLI nel ruolo di Monsignor O’Hara
*SPECIAL GUEST* SUOR CRISTINA nel ruolo di Suor Maria Roberta
FRANCESCA TAVERNI nel ruolo della Madre Superiora
Felice Casciano Curtis Marco Trespioli Eddie
Claudia Campolongo Suor Maria Lazzara Manuela Tasciotti Suor Maria Patrizia
Silvano Torrieri Joey Vincenzo Leone De Niro Tiziano Caputo TJ
traduzione e liriche italiane FRANCO TRAVAGLIO direzione musicale STEFANO BRONDI
coreografie RITA PIVANO scene GABRIELE MORESCHI
costumi CARLA ACCORAMBONI disegno luci VALERIO TIBERI
disegno suono EMANUELE CARLUCCI
regia
SAVERIO MARCONI
15 – 26 marzo 2017
Unico, travolgente… DIVINO! Dopo il grande successo della passata stagione torna SISTER ACT il Musical al Teatro Brancacciodove chiuderà una lunga turnée in tutta Italia.
Venticinque gli splendidi brani musicali scritti dal premio Oscar Alan Menken, (mitico compositore statunitense autore delle più celebri colonne sonore Disney come La Bella e la Bestia, La Sirenetta, Aladdin e altri show tra cui La Piccola Bottega degli Orrori e Newsies), che spaziano dalle atmosfere soul, funky e disco anni ’70, alle ballate pop in puro stile Broadway, in cui si innestano cori Gospel e armonie polifoniche.
Il testo e le liriche tradotti da Franco Travaglio coinvolgono il pubblico in una storia dinamica, incalzante e divertente tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi di scena, rosari, paillettes con un finale davvero elettrizzante.
Lo spettacolo è diretto da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono).
Il ruolo di Deloris (ovvero "Suor Maria Claretta"), il ciclone che travolgerà la tranquilla vita del convento, è interpretato dalla sorprendente Belia Martin, già applauditissima protagonista dell’edizione spagnola del musical.
Pino Strabioli dopo il successo ottenuto con i programmi “E lasciatemi divertire” su Rai 3 con Paolo Poli, “Colpo di scena”, il “Premio Strega 2016” e i gli spettacoli teatrali (“WikiPiera” con Piera Degli Esposti e “L’abito sposa”), ancora una volta vestirà i panni di Monsignor O’Hara.
Si conferma la presenza di Suor Cristina, special guest, acclamatissima al suo battesimo nel grande musical la scorsa stagione, nel ruolo della novizia Suor Maria Roberta.
Insieme a loro Francesca Taverni (“Cats”, “Mamma mia”, “Next to Normal”, “A Chorus Line”), una voce con inclinazioni rock molto amata nel panorama del musical italiano nel ruolo della Madre Superiora, Felice Casciano (“Pinocchio”, “Frankenstein Junior”, “La piccola bottega degli orrori”, “A qualcuno piace caldo”) nel ruolo di Curtis il gangster con la sua voce calda, profonda in puro stile Barry White e nuovi talenti come l’ esordiente Marco Trespioli che ha conquistato con la sua voce tenorile il ruolo del Commissario Eddie.
SISTER ACT - Il Musical APRE IL CUORE ALLE TUE EMOZIONI
Giuseppe Gacobazzi
Io ci sarò già
collaborazione ai testi di Carlo Negri
28 marzo 2017
Il nostro è un lavoro fatto anche di viaggi e durante i viaggi ti trovi inevitabilmente a pensare.
Quando pensi, pensi a te e a quello che stai vivendo, a quello che hai vissuto e a quello che eventualmente potrà essere il tuo futuro. Oggi mi rendo conto di essere un genitore di 53 anni con una figlia di 3 e quindi mi sono ritrovato a pensare: Riuscirò a vedere i miei nipoti e nel caso li riesca a vedere a rapportarmi come fa un nonno e quindi a viziarli, a giocare con loro, a parlarci e raccontargli delle storie, cercando di dare consigli che non verranno sicuramente ascoltati, a spiegargli anche questo buffo movimento di sentimenti che è la vita.
La vita, la mia vita, per come l'ho vissuta, per dove l'ho vissuta, per gli anni che l'ho vissuta, per chi l'ha vissuta con me. Insomma poter riuscire a comunicare a due generazioni interposte, che poi, di solito, dovrebbe essere il mestiere dei nonni con i nipoti.
Questo mi ha portato a creare un ponte con lo spettacolo precedente, praticamente, ricominciando da dove abbiamo finito, ma con una domanda in più.
Per immaginarmi di poter parlare ai miei nipoti, penso sia fondamentale adeguarmi ai tempi, o perlomeno provare ad usare, se non il loro linguaggio perlomeno le loro tecnologie, cosciente che domani comunque saranno vecchie.
Quindi, ho pensato di lasciare un “videomessaggio” che possa spiegare ed eventualmente interagire con i miei possibili futuri nipoti. E per farlo, l'unico modo che conosco, è farlo davanti ad un pubblico.
PARSON DANCE
light designer HOWELL BINKLEY
coreografie DAVID PARSONS
29 marzo – 2 aprile 2017
Torna in Italia Parsons Dance, la compagnia americana amata dal pubblico per la sua danza atletica e vitale che trasmette gioia di vivere.
Bags Entertainment è lieta di presentare il nuovo tour italiano di Parsons Dance che torna a grande richiesta nei mesi di febbraio e marzo 2017 nelle maggiori città italiane.
Parsons Dance, nata dal genio creativo dell’eclettico coreografo David Parsons e del light designer Howell Binkley, è tra le poche compagnie che, oltre ad essersi affermate sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, sono riuscite a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.
I loro show sono sempre richiestissimi e sono già andati in scena in più di 383 città, 22 paesi nei cinque continenti e nei più importanti teatri e festival in tutto il mondo fra i quali il The Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, la Maison de la Danse di Lione, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro dell’Opera di Sydney e il Teatro Muncipal do Rio de Janeiro.
Parsons Dance incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso. E’ ormai un caposaldo della danza post-moderna made in Usa, che può mixare senza paura tecniche e stili per ottenere effetti magici e teatrali, creativi e divertenti.
Una danza elegante, ariosa e virtuosistica che continua comunque a essere accessibile a tutti.
Sin dagli esordi, l’elevata preparazione atletica degli interpreti e la grande capacità di David Parsons di dare anima alla tecnica sono state gli elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times, “I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”.
Nel programma che vedremo nel tour italiano 2017 non mancherà la celebre e richiestissima “Caught” (brano del 1982 che David Parsons creò per se stesso), incredibile assolo su musiche di Robert Fripp nel quale il danzatore sembra sospeso in aria grazie ad un gioco di luci stroboscopiche. “Caught” è una hit della modern dance definita dalla critica: “una delle più grandi coreografie degli ultimi tempi”. A fianco di questa e altri classici del repertorio della Parsons Dance, la compagnia avrà l’onore di presentare in Italia, in anteprima europea, altri due brani originali che sicuramente sapranno affascinare e coinvolgere il pubblico italiano.
Fondamentale resta il ruolo del light designer Howell Binkley (vincitore di un Tony Award per lo spettacolo di Broadway “Hamilton”) che esalta con fantasia e immaginazione le performance della compagnia, mentre tra le collaborazioni eccellenti figura Luca Missoni che ha firmato i costumi di molti pezzi.
Parsons Dance incarna il senso più genuino di una danza che punta dritto all’emozione e al desiderio nascosto di ogni spettatore di ballare, saltare e gioire insieme ai ballerini. Difficile non lasciarsi trasportare dai ritmi vibranti e dalle coreografie avvolgenti e colorate dei ballerini della Parsons Dance...
La Parsons Dance è una compagnia di danza moderna con sede a New York riconosciuta a livello internazionale per la creazione e l’esecuzione di brani di danza americana contemporanea di straordinario talento e accessibili a tutti. Fondata nel 1985 dal suo direttore artistico David Parsons e dal lighting designer Howell Binkley (vincitore del “Tony Award”, famoso premio americano per il teatro), la Parsons Dance è nota per la sua danza energica, atletica e corale. Ha collaborato trasversalmente con artisti di spicco nelle diverse discipline fra i quali Billy Taylor, Milton Nascimento, Allen Toussaint, William Ivey Long, Donna Karan, Annie Leibovitz and Alex Katz.
La compagnia è stata in tour in più di 383 città, 22 paesi, nei cinque continenti e nei più importanti teatri e festival in tutto il mondo fra i quali il The Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, la Maison de la Danse di Lione, il Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro Muncipal do Rio de Janeiro.
La Parsons Dance mantiene un repertorio di oltre 75 opere coreografiche di David Parsons, tra cui i lavori commissionati dall’American Ballet Theatre , dal New York City Ballet , dall’Alvin Ailey, da Batsheva , da Jacob Pillow e dal Festival di Spoleto. Il pubblico ha anche visto Parsons Dance sui canali televisi PBS, Bravo, A & E e Discovery Channel.
La Compagnia di Operetta del Teatro Al Massimo di Palermo
con UMBERTO SCIDA
in
la vedova allegra
con
SPERO BONGIOLATTI
coreografie STEFANIA COTRONEO
cast e corpo di ballo del TEATRO AL MASSIMO DI PALERMO
regia UMBERTO SCIDA
supervisione Artistica ALDO MORGANTE
produzione del TEATRO AL MASSIMO DI PALERMO
6 - 9 aprile 2017
Interpretato da Umberto Scida (Njegus), con la regia dello stesso Umberto Scida, LA VEDOVA ALLEGRA si conferma come una delle operette più famose e rappresentate dell’intero repertorio operettistico.
All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Hanna Glawary, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova per conservare i milioni di dote della signora, in patria.
Infatti se la signora Glawary passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e per il Pontevedro sarebbe la rovina.
Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione, ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo, ma lui non ne vuole sapere.
Tra Danilo e Hanna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire.
Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane moglie di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno convegno in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne sostituendola con Hanna.
La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso, ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore.
La patria è salva. D’ora in poi la signora Glawary non sarà più “La vedova allegra”, ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.
ANDREA PUCCI
IN...TOLLERANZA ZERO
di Andrea Baccan
collaborazione ai testi Daniele Ceva e Raffaele Skizzo
12 aprile 2017
Quando Pucci deve aprire una porta e non trova le chiavi, non perde tempo a cercarle, sfonda la porta con un calcio! Il rumore che genera non è il tipico “crash” del legno che si rompe ma è quello di una fragorosa risata.
IN…TOLLERANZA ZERO, il nuovo spettacolo in cui Andrea Baccan, (in arte PUCCI), rende esilarante la fatica di vivere di chi, a 50 anni, si trova ad interagire con nuove e incomprensibili mode, nuove tecnologie, con la scuola della figlia e le devastanti e dispendiose attività extrascolastiche senza tralasciare gli acciacchi del mezzo secolo che si porta sulle spalle, costretto ad esami clinici ed esercizi fisici, per rimanere vitale in un mondo dove sono diventate indispensabili cose fino a poco tempo fa inutili e ridicole.
L’attore comico italiano con i ritmi più incalzanti e l’energia a “ciclo continuo”, evita la satira politica, preferendo quella di costume, la quotidianità è l’argomento centrale:
“Non tollero quando vai in pizzeria a prendere le pizze da portare a casa agli amici: sei lì da solo e ordini 3 Margherite, 2 quattro stagioni, 1 coi funghi e 3 Napoli e il pizzaiolo ti fa: "Da portare via?" - "No, me le mangio tutte io! guardi da bere solo un bicchiere d'acqua!"
“Non tollero quando vai in aeroporto, al banco del check-in consegni due biglietti e l'impiegata ti fa: "Siete in due?" - "No siamo in 38, adesso arriva il pullman!"
IN….TOLLERANZA ZERO Andrea Pucci sfonda le assurde porte che bisogna superare ogni giorno per tornare a casa sani e salvi a colpi di un “intolleranza” dalla comicità energica e devastante.
GABRIELE CIRILLI
#TaleEQualeAMe
di Gabriele Cirilli, Maria De Luca, Carlo Negri
regia di
GABRIELE GUIDI
20 aprile 2017
Un attore è una persona che accetta, sin dall’infanzia, di mettersi in mostra
per tutta la vita davanti ad un pubblico anonimo
Milan Kundera
Dopo il successo delle tournèe 2015-2016 Gabriele Cirilli torna in teatro con #TaleEQualeAME.
“La casa nasconde ma non perde” – Lo diceva nonna CONCETTA.
Ogni pezzettino di vita o ricordo di ognuno di noi è in una soffitta o in una cantina, ma con l’avvento di Internet il nascondiglio viene sostituito da un hashtag dentro il quale puoi conservare le tue emozioni. Gabriele apre il suo # al suo pubblico proprio sul palcoscenico, l’unico luogo dove l’attore riesce ad essere tale e quale a se stesso.
Terry Chegia Gestione e organizzazione spettacoli |
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Torna in Italia lo spettacolo più travolgente del mondo!
9 – 21 maggio 2017
STOMP: da avvenimento teatrale a fenomeno globale!
«Pura magia da palcoscenico, ballerete sulle vostre poltrone!» – The Sunday Telegraph
«Brillante e molto divertente: il teatro al massimo della sua seduzione» – New York Times
Nata nel 1991 a Brighton (UK) dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, l’irresistibile esperienza di STOMP ha compito quest’anno i 25 anni di attività e successo nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo, in oltre 40 paesi e con 5 formazioni internazionali fisse.
Tra i premi, STOMP ha vinto un Premio Laurence Olivier per la Migliore Coreografia ed è stato nominato per il Premio Laurence Olivier come Miglior Spettacolo.
Senza trama, personaggi né parole, STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea.
Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini –percussionistiattori - acrobati di STOMP danno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, pazzoloni, riciclandoli a uso della scelta, in un “delirio” artistico di ironia travolgente.
STOMP trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana in cui viviamo. Trasforma scope in strumenti, battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in percussioni; il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso.
Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, STOMP è danza, teatro e musica insieme. È un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini.
È una maestosa coreografia urbana, che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap.
È l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art.
È comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. È sfida ecologica allo spreco urbano.
È trasgressione heavy metal e satira antiinquinamento.
È la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila.
La loro missione? Liberare, attraverso il ritmo, i suoni più comuni e per questo più
sconosciuti dell’epoca contemporanea.