martedì 31 maggio 2011

PERSONE PREDILETTE (LIEBLINGSMENSCHEN) SVIZZERA

Rapporti di coppia e di amicizia tra studenti universitari. La giovane attrice e drammaturga svizzera Laura de Weck (Zurigo 1981), racconta la propria generazione, mescolando in modo personale scene dialogate, monologhi e martellanti scambi di sms. Messo in scena per la prima volta a Basilea nel 2007, Lieblingsmenschen (letteralmente Persone predilette) racconta di Lili, studentessa di psicologia che vorrebbe essere sedotta dal riluttante Darius, ex della sua migliore amica Jule; ma anche dello "sfigato" Sven e della speranzosa Anna, fidanzata con il sempre assente Philips: studente di medicina, che forse rappresenta la stabilità e la saggezza di cui tutti sono invano alla ricerca.

31 maggio/4 giugno 2011 Piccola corte
Produzione Teatro Stabile di Genova
Versione italiana Luca Viganò
Regia Mario Iorio
Personaggi           Interpreti
Jule                      Sarah Pesca
Lili                       Alessandra Caviglia
Darius                  Fausto Moriciano
Anna                    Antonietta Bello
Sven                     Lucio Di Francesco

lunedì 30 maggio 2011

SONO SOLTANTO ANIMALI

 Nell'ambito della rassegna di teatro Indipendente Giovane Curioso Civile a cura di Marianella Bargilli, è andato in scena ieri, al teatro Qurino, in anteprima nazionale "Sono soltanto animali" la voce di unico attore: Antonio Tintis per una polifonia a 6 voci che si alternano in uno zapping come se ci fosse un telecomando nascosto in qualche parte della sala  pronto a cambiare canale, lo scopo è quello di indagare l'essere umano e il suo atteggiamento di fronte alla responsabilità delle proprie azioni. Seppur l'argomento sia molto noto : lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, i due autori Luciano Colavero e Federico Olivetti, hanno strutturato lo spettacolo in modo da far chiaramente percepire allo spettatore, che lo scopo non è quello di raccontare passivamente le tristi vicende che tutti conoscono, ma dare una voce in più su quella che è la nostra attualità, perché la storia si sa è destinata a ripetersi, e dal passato bisogna apprendere per orientarsi nel presente. Antonio Tintis riesce molto bene nel passare da un personaggio ad un altro sia con i toni di voce completamente diversi l'uno dall'altro sia con una grande "espressività mobile" del viso, viso che quasi si trasforma passando velocemente da un personaggio ad un altro.
"Il nostro lavoro è partito dalle testimonianze dei sopravvissuti, dai diari delle vittime, dai documenti dei processi, dalle dichiarazioni dei comandanti, dalle interviste rilasciate da chi non si è mosso dal ruolo di spettatore. Questi materiali li abbiamo rielaborati liberamente, per metterli in comunicazione con il nostro presente, per fare in modo che le schegge di storia da noi raccolte potessero aiutarci a trovare una risposta alle domande che ci pone ogni giorno la realtà, deformata e parziale, che riceviamo dai media e dai nostri stessi occhi. Lavorando in questo modo, prendendo progressivamente coscienza delle distanze e delle prossimità tra il presente e il passato, ci siamo resi conto di quanto avesse ragione Bauman affermando che l'olocausto non è stato che un raro, ma che tuttavia significativo e affidabile test delle possibilità occulte insite nella società moderna, Auschwitz non è stata un'eccezione, prendiamone atto"
Luciano Colavero
SONO SOLTANTO ANIMALI
                       di
Luciano Colavero e Federico Olivetti
                      Regia
             Luciano Colavero
           con: Antonio Tintis
Festival Autogestito 2011 II edizione
Teatro Quirino 29 maggio 2011
Miriam Comito

giovedì 26 maggio 2011

LA REGINA DI SABA sabato 28 maggio Parco di S.Maria della Pietà

LA REGINA DI SABA
SABATO 28 MAGGIO - ORE 19 - PARCO S. MARIA DELLA PIETA'
(stazione trenino di Monte Mario, piazza Santa Maria della Pietà 5, padiglione 31 Ex Lavanderia)

Per più di quattro mesi si è svolto il laboratorio “Regina di Saba” con l'obiettivo della creazione di uno spazio di fiducia e confronto in un'ottica interculturale e intergenerazionale, con una particolare attitudine alla pluralità delle prospettive e delle visioni.
Un laboratorio tutto al femminile che si è lasciato suggestionare dalla figura della Regina di Saba, una delle “sultane dimenticate” di cui ha scritto Fatima Mernissi.
Il mito della Regina di Saba appartiene a tradizioni diverse, alla tradizione etiope, a quella arabo-islamica e a quella giudaico-cristiana; per questo, il racconto sulla Regina di Saba ha ispirato l'interculturalità e la pluralità delle narrazioni, lasciando che si intrecciassero fili di narrazioni legati alle fonti tradizionali a fili di storie completamente reinventate in cui la Regina di Saba diventa bambina vivace, ragazzina determinata, immigrata, straniera...
La Regina di Saba decide di partire alla ricerca del Re Salomone, avendo avuto notizie della sua leggendaria saggezza; per questo, un'altra suggestione forte del laboratorio è stata quella del viaggio come ricerca, ricerca della sapienza, della felicità, dello straordinario, viaggio come ricerca interiore, viaggio come esperienza di migrazione, viaggio nelle radici per cercare le storie e nello spazio per poterle raccontare...

Il laboratorio è stato curato da Ilaria Olimpico. Hanno partecipato: Annalisa Bruni, Diana Capriotti, Laura Capriotti, Miriam Comito, Artjola Fallanaj

LA REGINA DI SABA è ospitata da TECHNE'... IN FABULA
Programma

ore 15.00:  Sono solo favolette...laboratorio per grandi e bambini
ore 16.30:  Criansa  “Beba do samba”
ore 16.50: C’era una volta... Le tre Melarance
ore 17.00: Balli popolari
ore 17.20: Intro Technè in Fabula Aldo Milea & Co (si entra dentro)
ore 17.35: 1° incursione tango argentino
ore 17.45: Gianluca Suarez concerto per pianoforte (passaggio in salotta)
ore 17.55: 2° incursione tango argentino
ore 18.15:  cantastorie: Benedetto non quello...
ore 18.20: 3° incursione tango argentino
ore 18.30: concerto “Pura Utopia”  (sala grande)
ore 19.00: incursione teatrale : “La Regina di Saba “
ore 19.30:“Bicchiere Mezzo Pieno” chitarra e armonica
ore 20.00: cena e fondali musicali
ore 20.30: Marzia Ercolani presenta “Magia nera e suo smascheramento” tratto da Il Maestro e Margherita di M. Bulgakov
ore 21.30: concerto “Pad 31”
ore 22.30: concerto Meskolanza

mercoledì 25 maggio 2011

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO MA PROPRIO BRUTTO DE VIA GRADOLI

In scena al Teatro Furio Camillo di Roma il 24 e il 26 maggio 2011 "Quer pasticciaccio brutto ma proprio brutto de via Gradoli" scritto da Pier Paolo Fiorini e Enrico Di Fabio, per la regia di Marco Maltauro e interpretato dalla brava Roberta Cartocci, è una riflessione fatta a posteriori da una "normale" cittadina italiana, a cui piace informarsi, su due fatti, che seppur in modo diverso hanno influenzato la storia del nostro " Bel paese". Il primo successe il 16 marzo del 1978, io che all'epoca facevo la terza elementare, ho un ricordo bene preciso: ci fecero uscire da scuola anzitempo..perché era stato rapito Aldo Moro, il secondo fatto è avvenuto nel 2009, l'allora governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo fu ricattato da alcuni membri delle forze dell'ordine perché filmato in compagnia di un transessuale. Si, ma cosa è che lega i due avvenimenti? Molto semplice, Marrazzo è stato filmato in un appartamento di via Gradoli  96, quella stessa via Gradoli 96 che al tempo del rapimento Moro era il covo logistico delle Brigate Rosse. Strana coincidenza, ed è partendo da questa strana coincidenza che si dipana lo spettacolo in un continuo flashback dagli anni del terrorismo, a quelli dello strapotere mediatico. La voglia di informazione vera, della cittadina "normale" la porta a fare dei collegamenti, tra i due eventi, iniziando dal fatto che il  commando terrorista, il giorno del rapimento di Moro riuscì ad uccidere tutti i membri della scorta, lasciando illeso il presidente, neanche fossero dei tiratori scelti, che quel giorno a via Fani... c'erano altre persone..passando per il finto nascondiglio dove tenevano Moro, che fu scoperto dalle forze dell'ordine, fino ad arrivare a conclusioni che non  sono suffragate solamente da ipotesi, ma  da veri e propri riscontri, potendo constatare con amarezza qual'è la verità sul "Caso Moro" che porta direttamente al "Caso Marrazzo" con la dovuta decadenza dei tempi, è come via Gradoli, che è circolare parte dalla via Cassia e finisce sulla via Cassia, non ci sono aperture...
Lo spettacolo è molto interessante sia per come è scritto, ovvero, con apparente leggerezza sia per la particolare regia di Marco Maltauro, che seduto in prima fila sembra dialogare  silenziosamente con l'attrice.
Quer pasticciaccio brutto ma proprio brutto de via Gradoli
                                    di
Pier Paolo Fiorini e Enrico Di Fabio
Regia
Marco Maltauro
con
Roberta Cartocci
Teatro Furio Camillo
Via Camilla 44 Roma

Miriam Comito

martedì 24 maggio 2011

Magia dell'opera: 24,25,26,27 maggio al Teatro Olimpico di Roma

L'Associazione Musicale Tito Gobbi presenta la settima edizione di
                                                             Magia dell'Opera
un percorso didattico alla scoperta dell'opera lirica per allievi e insegnanti della scuola dell'infanzia e dell'obbligo.
                                      24,25,26,27 maggio 2011 Teatro Olimpico di Roma
L'associazione musicale Tito Gobbi ripropone per il settimo anno consecutivo il suo progetto didattico Magia dell'Opera, che guida insegnanti e allievi alla scoperta dell'opera lirica, un importante elemento del nostro patrimonio culturale e della nostra identità nazionale.
Attraverso un percorso ludico-didattico articolato in moduli, rivolti prima alla formazione degli insegnanti e successivamente al coinvolgimento degli allievi, i bambini avvicinano progressivamente il mondo della lirica e approfondiscono lo studio dell'opera "giocando"a metterla in scena e a divenirne protagonisti, aiutati in questo compito da due libri di testo e un CD di educazione al canto. Questa settima edizione coinvolgerà anche i genitori, creando così un "triangolo comunicativo" tra allievi, scuola e famiglia; un modello educativo, dunque, esportabile su più livelli sociali, attraverso il quale si mira a ripristinare un rapporto fondamentale quale quello del genitore-figlio.
I giorni 24, 25,26, e 27 maggio, con delle matinèe il palco del Teatro Olimpico di Roma ospiterà "L'elisir d'amore" di Gaetano Donizetti interpretato dai bambini che per la prima volta sotto gli occhi di un pubblico di familiari, cantando coralmente e con azioni sceniche, interagiranno con interpreti professionali e con le scene, i costumi, le luci e al regia degli adulti.
La settima edizione segna un ulteriore passo avanti con l'ampliamento del progetto su base territoriale che vedrà un ricco calendario di appuntamenti, una vera e propria maratona lirica con partenza da Alcamo il 17 e il 18 maggio, a seguire il 21 a Gubbio, il 24,25,26 e 27 a Roma, il 31 a Terni, e finale l'1, il 3 e il 4 giugno a Rieti.
Il progetto Magia dell'Opera, ha visto in questi anni complessivamente circa 20.000 bambini e 2.000 insegnanti avvicinarsi al mondo della lirica, scoprendo e appassionandosi, anno dopo anno alle storie e alla musica di Il turco in Italia e Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, La fille du regiment di Gaetano Donizetti, Carmen di George Bizet La Traviata di Giuseppe Verdi, e quest'anno L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti

domenica 22 maggio 2011

IL CLOWN DAL CUORE INFRANTO-Lettera di Oscar Wilde dal carcere di Reading

TEATRO VITTORIA
Piazza S. Maria Liberatrice, 11. Roma.
Tel. 06-5740170 oppure 06–5740598

IL CLOWN DAL CUORE INFRANTO - Lettera di Oscar Wilde dal carcere di Reading.
...Regia: Simone Toni.
Con: Milutin Dapcevic, Michele Di Giacomo, Gabriele Falsetta, Diana Manea.
Scene e costumi: Alessandra Gabriela Baldoni.
Musiche: Carlo Borsari.
Foto di scena: Andrea Messana.
Produzione Libera Associazione Teatrale "GLI INCAUTI".

Orario spettacoli.
Giovedì 2 giugno ore 21.00
Venerdì 3 giugno ore 17.00 e 21.00
Sabato 4 giugno ore 21.00

Lo spettacolo è inserito all'interno della rassegna "SALVIAMO I TALENTI - Premio Attilio Corsini". Rassegna nata per promuovere progetti teatrali
di grande qualità i cui protagonisti sono giovani registi, attori e autori.
I quattro spettacoli che fanno parte della rassegna saranno valutati da una giuria composta da addetti ai lavori: produttori, registi, direttori di doppiaggio, direttori di teatro… ma soprattutto, perché la rassegna possa raggiungere realmente il suo obiettivo, nella giuria viene coinvolto il pubblico cui è demandato l’importantissimo compito di scegliere il suo Teatro e il Teatro di domani.
lo spettacolo vincitore, prodotto dalla Compagnia Attori & Tecnici, verrà inserito nel cartellone 2011/2012 del Teatro Vittoria.

Note introduttive allo spettacolo:
Scorrendo la vita di Oscar Wilde più che una biografia sembra di avere davanti la materia di un romanzo.
Ed è così che abbiamo cercato di guardare Wilde: come il protagonista di un'opera allucinatoria, poetica e grottesca, un clown ma dal cuore infranto.
Il De Profundis è il materiale che ci ha permesso di raccontarlo.
La lettere è stata scritta da Oscar Wilde nei primi mesi del 1897 nel carcere di Reading a colui che egli ritiene il principale responsabile della tragedia che lo ha colpito: il suo giovane amante Lord Alfred Douglas, detto Bosie e consegnata poi al fedele amico e futuro curatore letterario dell'opera Robert Ross.
Sono queste le tre presenze che animano lo spettacolo.
Bosie: l'amore passionale e distruttivo.
Ross: l'amore fedele e protettivo.
Wilde: amante, amico, artista ma soprattutto uomo in preda dei suoi ricordi e dei suoi dolori.
Tre sono anche i luoghi dello spettacolo: la cella, il tribunale e la mente stessa di Oscar.
Tre spazi fisici e nello stesso tempo mentali in cui le immagini, i personaggi, gli avvenimenti , i rancori, le accuse, le passione che Wilde scrive nella lettera prendono vita come i pensieri e i ricordi prendono vita nella testa di ognuno di noi.
La cella del carcere ospita la sua solitudine, i ricordi dei successi del passtao, delle serate all'insegna dell'arte e della passione e le vicende che lo hanno portato a denunciare il padre di Bosie per calunnia e a finire poi egli stesso sul banco degli imputati.
Nel tribunale si rivive la terza giornata del processo dove Wilde è accusato di omosessualità. Il processo scorre come un incubo allucinatorio e persecutorio, dove l'accusa fa leva sull' immoralità delle sue opere, la difesa proclama la
liberta morale dell'arte e la giuria lentamente si anima come in un incubo, fino all'umiliazione pubblica e alla condanna a 2 anni di lavori
forzati.
Nella terzo spazio, ci troviamo nella mente dI Wilde, oramai distrutta e piena di ricordi privi di vita. Wilde consuma qui il suo martirio come un Cristo sul monte del calvario con i 2 ladroni al suo fianco.
Ragiona con la sua folle lucidità sulla sua condizione e sull'universalità del dolore.
Qui si conculde il viaggio.
Un viaggio verso il profondo e dal profondo (de profundis appunto).
Un viaggio universale, per un'uomo simbolo della discrimazione e della libertà d'espressione

martedì 10 maggio 2011

Stop.In the name of love: L'Orso

Free Mistake Project presenta
 
Stop. In the name of love: l’Orso
liberamente tratto da L’Orso di Anton Cechov

Regia
Francesca Viscardi Leonetti

Ne “L’orso” Popova e Smirnov si incontrano.
Si incontrano e non vogliono accorgersi di essersi incontrati.
I no hanno trasformato l'uomo in orso e il tradimento ha reso una vedovella guerriera del lutto.
Non vogliamo vedere che le cose potrebbero non andare come sempre... ma meglio...

In scena al Teatro Sala Uno dal 9 all 11 maggio 2011 "Stop. In the name of love: L'orso", liberamente tratto dall'Orso di Anton Cecov, mette davanti un uomo e una donna, lei Elena Ivanovna vedova e decisa a non avere altri incontri, tenta di chiudersi in se stessa, ma non per amore verso il defunto marito bensì perchè il ricordo di lui gli basta e avanza, la lasciava sola, la tradiva e in più gli ha lasciato debiti. Uno dei creditori, il più deciso a riscuotere Grigorii Stapanovich Smirnov, le si presenta davanti con tutta la sua arroganza dovuta, in buona parte ai molti rifiuti ricevuti in passato dalle donne, è nella stessa sua barca, non ha voglia di incontrare. Il loro che all'inizio è più opportuno definire scontro che incontro, lo diventa piano piano, le cose si ammorbidiscono, il denaro non è più così importante, due anime destinate, pur non volendo, pur con le ritrosie del caso, perfino facendo finta di ignorare il loro incontro si fondono. Le particolarità di questo spettacolo sono due: in primo luogo la rappresentazione inizia già nel foyer del teatro, dove gli spettatori possono "spiare" gli attori già entrati nei personaggi, girare attorno  a loro, cercare di capire cosa stanno facendo, creare un'empatia con loro, e dal fatto che i due soli personaggi Elena e Grigorii sono interpretati entrambe da tre attrici e da tre attori, il che dà ritmo allo spettacolo coinvolgendo maggiormente lo spettatore.

ELENA IVANOVNA

Francesca Viscardi Leonetti - Lucilla Diaz - Claudia Tortorici

GRIGORII STEPANOVIC SMIRNOV

Mattia Mor – Christian Vit – Tiziano Mariani

LUKA

Valeria Berardelli

BON BON:

Tiziana Rollo

Al pianoforte
Marco Della Gatta

Visual artist
Joseph Lefevre

Assistente alla regia
Mauro Scarpa

TEATRO SALA UNO
Porta San Giovanni, 10 ROMA – info 06.7009329

9 – 10 – 11 maggio 2011 – ore 20.30
Miriam Comito

lunedì 2 maggio 2011

Laboratorio teatrale a cura di Andrea Bosca e Elisa Galvagno, Teatro Balbo di Canelli (At) 13, 14 e 15 maggio


TUTTI SUL PALCO

LETTERA APERTA


Ciao, sono Andrea Bosca. Volevo raccontarvi in due parole la storia di "Tutti Sul Palco".

Pochi mesi fa sono tornato da Roma a Canelli, dopo aver girato da protagonista un film per il cinema, “Gli Sfiorati” di Matteo Rovere.

Avevo voglia, dopo aver lavorato tanto per il piccolo e il grande schermo, di tornare al mio primo grande amore, il Teatro.
Dopo una divertente serata con gli amici musicisti di Canelli, in molti hanno cominciato a chiedermi di mettere in scena qualcosa qui. Vivo a Roma da un po'. Ma in effetti è qui che sono nato e cresciuto. Qui, sulle assi del Teatro Balbo, ho sentito innescarsi la mia scintilla.
Volevo che in tempi così difficili per tutti, si ricominciasse a stare insieme. Mi piaceva l'idea che si potesse tornare ad imparare l'uno dall'altro.
Cosa potevo offrire? Soltanto quello che avevo. Il mio sogno, il mio viaggio. Il teatro. Le cose che più mi piacciono.

Ho pensato di riportare tutti quelli che avevano voglia di fare, sul palco.
Chiunque avrebbe potuto scrivermi, mandarmi una mail, indicare un testo, qualcosa che avrebbe sempre desiderato leggere per poi provare a metterlo in scena insieme.
Sarebbe stata una cosa bella.
E gratis.
Già, perché a me girava in testa l'idea che le cose inizino per il principio di piacere.
Meno male che gli amici di Canelli mi hanno ascoltato e si sono incaricati di aiutarmi per organizzare il tutto: adesso abbiamo davvero una mail a cui potete scrivermi, un palco e un teatro dove possiamo ospitarvi per 3 giorni. Abbiamo un gruppo fidato di collaboratori che risponderà alle vostre domande e richieste di informazioni, aiutandovi a capire bene tutto ciò che di bello Canelli può offrire.
Meno male che Elisa aveva voglia di tornare a lavorare insieme.
Elisa Galvagno è un'attrice originaria di Torino, con la quale ho iniziato a studiare al Teatro Stabile di Torino. Negli anni ha lavorato molto sulle assi del palcoscenico ( soprattuto in produzioni TST), recentemente è stata protagonista di uno spettacolo al Festival Off di Avignone. Le ho chiesto di aiutarmi. Di tornare a lavorare insieme sul territorio. Ha accettato. Siamo un po' Sandra e Raimondo, io ed Elisir. Vi faremo divertire.

Tutti gli innamorati di un pezzo di Fenoglio, Pavese e dei grandi classici piemontesi sono i benvenuti.
Ma noi non vogliamo imporvi nulla. Noi vorremmo sapere cosa vi piace.
"Se potessi incontrare un attore, che cosa gli chiederei di studiare e provare insieme? Che cosa mi piace veramente? Quale storia, che specifico personaggio?"




Tutti sul palco


Progetto Teatrale “TUTTI SUL PALCO”

Dove: al Teatro Balbo di Canelli.

Che cos’è: evento Laboratorio Teatrale a cura di Andrea Bosca ed Elisa Galvagno,

Con il patrocinio del Comune di Canelli.

Quando: venerdì 13 sabato 14 e domenica 15 maggio.

Al mattino, si lavora tutti insieme e attraverso esercizi semplici e divertenti si crea il gruppo grazie al gioco, alla fiducia, all'ascolto e all'improvvisazione ( a me piace molto ed Elisa è più brava di me). Gli studenti li aspettiamo tutti domenica mattina. Vestitevi comodi.
Al pomeriggio e alla sera, a seconda delle proposte e privilegiando chi è arrivato per primo, daremo a tutti la possibilità di provare con noi sul palco il pezzo che ci avete inviato all'indirizzo mail, o la scena che avete preparato. Vi ripeto: portate quello che vi piace. E ancora: vestitevi comodi.

Inoltre, invito anche tutti coloro che hanno già un pezzo pronto (della durata massima di 15 minuti) a scriverci. Noi vi vogliamo tutti sul palco! Cercheremo di darvi il massimo dello spazio e del rispetto. Ci piace pensare che siano in molti quelli che hanno qualcosa da raccontare agli altri. Vi aspettiamo. E volete sapere una cosa? Mi sa che mezz'oretta per lavorare ad un mio monologo, me la prendo anche io. E' un bel po' che non torno su quel palco con un pezzo tutto mio. Sono emozionato.

Un’ultima sorpresa... il Cinema. All’interno dell’evento, proietteremo “Febbre Da Fieno”, il mio primo film da protagonista. Sapevamo che in pochi l'avevano visto, da noi in provincia.
FEBBRE DA FIENO, la pellicola di Laura Luchetti che sta girando i festival internazionali
-e qualche premio all'esterno l'ha pure già vinto- verrà proiettato sabato 14 maggio.
Io sarò là per fare due chiacchiere su come si gira un film o su come ho preparato il personaggio.
E... vogliamo invitare qualcuno del cast e la regista...

TUTTI SUL PALCO è questo.
Scriveteci una mail, diteci la vostra idea, raccontateci cosa vi piace e cosa vi piacerebbe vedere.

Ve l'ho detto, è gratis. La fregatura, col teatro, è che una volta che hai provato, poi non smetti più.
A me è successo così.

Andrea.

Vi aspettiamo. TUTTI. SUL PALCO.

Andrea Bosca
Elisa Galvagno
Città di Canelli.


MAIL E INFO:
tuttisulpalco@hotmail.it
telefono: 0141-280231 (Valentina-Silvia)

domenica 1 maggio 2011

ZAMPANO' E ALTRE STORIE...

E' andato in scena al Teatro Manhattan dal 26 al 29 aprile "Zampanò e altre storie", uno spettacolo molto particolare che sceglie come ambientazione un "non luogo" in cui lo spettatore possa decidere, liberamente se credere o meno alle attrazioni che il mago Zampanò gli propone. Scritto e diretto da Luca Morelli, chiaramente inspirato al film "La strada" di Federico Fellini, "Zampanò e altre storie..." è quindi uno spettacolo onirico per natura, dove il pubblico è chiamato a sognare lasciandosi cullare, sull'onda dell'emozione dalle voci e dagli sguardi dei personaggi, ed è proprio questo l'intento della Carovana del Teatro Zampanò. Oltre a Morelli sono in scena  Rossella Onofrio, Chiara Borioni, Valentina Felicetti, Alessandro Cola e Elisa Mariani.
Teatro Manhattan Via del Boschetto 58
http://www.teatrozampano.it/