domenica 18 maggio 2025

La tecnologia è un aiuto o un handicap nei rapporti umani? L'AMORE E' UNA FOLLIA Teatro delle Muse


  L?AMORE E' UNA FOLLIA è una commedia molto divertente e be ritmata andata in scena al Teatro delle Muse dal 15 al 18 maggio, testo di Stefano Scaramuzzino e D. Biancone per la ragia di Paolo Mellucci.

Il testo mette al centro della vicenda la reazioni umane alla solitudine odierna, mentre Carlo (Stefano Scaramuzzino) ovvia alla mancanza di affetti attraverso la tecnologia, la sua casa è completamente in mano alla domotica e possiede un esemplare 3.00 di Siri, denominata Siri 900 (Camilla Benvenuto), un computer dalle sembianze umane, e non solo dalle sembianze, e lui vive in questa bolla, dove nessun male lo può toccare, ovattato, come in un bozzolo, ben espresso nella scene iniziale dove Siri sveglia un Carlo avvolto nelle coperte da cui non ha poi tutta questa intenzione di uscire.

Ma una telefonata inaspettata interrompe la sua monotona routine, il fratello che vie in America è in Italia e gli annuncia che deve annunciargli due grandi novità!

Questa notizia sconvolge Carlo, soprattutto perché non vuole sembrare "stranamente solo" agli occhi del fratello (Claudio Scaramuzzino) e quindi deve trovare nel giro di poche ore una moglie o meglio qualcuno che finga di essere sua moglie..ed ecco pronta all'abbisogna Jessica/Beatrice (Barbara Russo) che è una donna che combatte, mascherando la sua solitudine, attraverso un apparente, sessualità disinibito/aggressiva.

Le carte in tavola si vanno a mischiare, e piano piano, le nebbie davanti agli occhi di Carlo e Jessica si sciolgono, si sciogli anche la bruma che avvolgeva, secondo Carlo il rapporto che cera stato in passato fra il fratello Marco e la su ex fidanzata.

Lo spettacolo è molto divertente e ben recitato, durante la serata della prima il pubblico si è evidentemente divertito molto, ma c'è anche da riflettere, come il temuto arrivo di un parente prossimo che non si vede da anni, possa essere, nonostante i timori, foriero, di aperture di cambiementi di opinioni, di conoscenza, di aperture, di amore.

                                                                      Miriam Comito

L’AMORE E’ UNA FOLLIA

Da un’idea di Stefano Scaramuzzino

Un testo di S. Scaramuzzino, D. Biancone

Con Barbara Russo, Camilla Benvenuto, Claudio Scaramuzzino, Stefano Scaramuzzino

Regia di Paolo Mellucci

Aiuto Regia Giorgia Rumiz

Costumi Marthia Saracino

Scenografie Salvatore Fucilla e Federica Scalera

Tecnico luci e audio Rocco Donati


DAL 15 AL 18 MAGGIO

TEATRO DELLE MUSE- ROMA

L’AMORE E’ UNA FOLLIA

Dal 15 al 18 maggio

Giovedì- Venerdì ore 21

Sabato ore 17 e 21; Domenica ore 18

Teatro Delle Muse_ Via Forlì,43- Roma


Per info e prenotazioni: tel. 0644233649; 3515554875


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com 



domenica 4 maggio 2025

Un omaggio all'anima canina al Teatro7- IO NON POSSO ENTRARE con Andrea Perrozzi, Alessandro Salvatori e Andrea Pirolli


 IO NON POSSO ENTRARE, in scena al Teatro Sette fino all'11 maggio, nasce da l'idea di esprimere il concetto di libertà.

E' consueto farlo esprimere a noi esseri umani, ma se invece lo si facesse esprimere dai migliori amici dell'uomo, ovvero i cani?

Presto fatto; Il testo di Manuela D'angelo e Andrea Perrozzi , per la regia di Paola Tiziana Cruciana è ormai un cavallo di battaglia del duo Perrozzi&Salvatori, che super collaudati, interpretano rispettivamente Randagio e Artù, , tra loro si inserisce con agevolezza Andrea Pirolli nel ruolo di Lollo.

La vicenda è ambientata in un canile, e mette in evidenza come tre esseri puri possano riflettere sulla mancanza di libertà, e su noi umani a secondo delle loro esperienze. 

Mentre il meticcio Randagio che non ha mai avuto un proprietario diffida totalmente e a ragion veduta dell'essere umano, il border collie Artù è fiducioso ogni giorno crede, o spera che la sua famiglia stia venendo a prenderlo. Il Beagle Lollo poverino è un po'suonato, lui ha subito degli esperimenti.

IO NON POSSO ENTRARE è uno spettacolo molto divertente fatto di prosa e musica ( Le musiche sono di Andrea Perrozzi), ma non fa solo divertire fa riflettere, su quanto l'essere umano si approfitti di esseri così puri e così fedeli, e non si renda conto che hanno sentimenti proprio come noi.

Per fortuna l'epoca dell'antropocentrismo acuto sta scemando, e anche se se ne sentono di tutti i colori, c'è senza dubbio una maggiore attenzione verso i nostri amici animali.

Andrea Perrozzi e Alessandro Salvatori quando anni fa ebbero l'idea di questo spettacolo e chiesero a Manuela D'Angelo di scrivere per loro il testo, andarono a studiare sul campo, nello specifico presso il canile Code felici, e là , poterono osservare, studiare, capire e trovarono il prototipo per il personaggio di Artù, un pastore tedesco di nome Arturo che ad ogni rumore di attenzionava sperando tornasse la sua umana.

Ci si diverte, si riflette, ma c'è anche una nota triste, un filo rosso che corre per tutto lo spettacolo: perché i cani devono soffrire per noi, purtroppo c'è ancora chi non li ama, non li  tollera, gli fa del male, anche se come ho detto prima rispetto ad anni fa siamo molto avanti, un vero e proprio paradossa come lo spettacolo dimostra è che, le città sono piene di cartelli io non posso entrare, ma poi quando entrano in canile non possono autonomamente uscire se non purtroppo in un sacco nero, ma possono cercare lel persone scomparse, possono salvare le persone in mare, possono aiutare nella cattura dei malviventi, solo se sono funzionali alle nostre esigenze possono, altrimenti non possono.

Questo spettacolo in cui gli attori si spendono tantissimo e si vede che ci mettono tutti loro stessi, tutta la loro energia, e che lo fanno per un qualcosa che va oltre la professionalità, andrebbe visto da chi non ama i cani, forse semplicemente perchè non li conosce.

                                                            Miriam Comito

Andrea Perrozzi e Alessandro Salvatori

in

IO NON POSSO ENTRARE

 e con Andrea Pirolli

Testo di Manuela D’Angelo, Musiche di Andrea Perrozzi

Aiuto Regia Andrea Zanacchi, Movimenti coreografici di Cristina Fraternale Garavalli, Disegno Luci Andrea Burgaretta.

Un ringraziamento speciale a Stefania Fares. 


Regia di Paola Tiziana Cruciani


DALL’1 ALL’11 MAGGIO 2025


Teatro 7

via Benevento, 23 - Roma

Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 18.00 

Info info@teatro7.it -  06.442.36.382 



Elisa Fantinel – Ufficio Stampa Compagnia – 3358160566 – ufficiostampafantinel@gmail.com 

venerdì 2 maggio 2025

Un coinvolgente spettacolo al Teatro Lo Spazio- LA FIGLIA DI KIOTO ZHANG


Attorno ad uno spazio scenico minimalista, si raccoglie il pubblico per assistere a LA FIGLIA DI KIOTO ZHANG, in scena al Teatro Lo Spazio fino al 4 maggio scritto e diretto da Massimo Odierna.

Avrei detto che fosse un testo americano o comunque non italiano, questa è la prima impressione che ho avuto assistendo allo spettacolo, i personaggi , le atmosfere non hanno nulla che ricordi il nostro Bel paese.

Si viene catturati da queste figure, tutte estremamente caratterizzate, che si muovono, si confrontano tra di loro in questo spazio-tempo, indefinito ma ben concreto.

Non si può non lasciarsi coinvolgere da questo spettacolo, perché in primis il testo ha un carattere universale, non ha una colorazione precisa o una bandiera ma potrebbe svolgersi in qualsiasi luogo, in precedenza ho citato l'America, perché alcuni personaggi, quello di Tommy in particolare interpretato da Giovanni Serratore, un uomo innamorato, apparentemente sciupafemmine, che annega la sua disperazione nell'alcol mi ha  lasciato nella mente un sentore di U.S.A. ma in realtà potrebbe essere ambientato ovunque, tutti i personaggi sembrano essere chiusi in se stessi avviluppati nel loro personale loop. La disperazione di Thomas che oltre che all'alcool usa come anestetico, un susseguirsi senza sosta  di appuntamenti con donne, tutte diverse tra loro e tutte interpretate da Federica Quartana, ma questa disperazione a cosa è dovuta? E' dovuta al fatto che Thomas è innamorato di Amèlie sua ex fidanzata (Sofia Taglioni) una ragazza che pratica la gentilezza ed è attenta ai problemi ambientali. 

Quando Libero (Enoch Marrella) il nome non è scelto a caso, contatta Thomas per aiutarlo a trovare Noa la  figlia sedicenne del comandante delle guardie imperiali, Dopo un primo tentennamento vede attraverso questo aiuto una possibilità concreta di avvicinarsi di nuovo ad Amèlie.

Libero ha una curiosa famiglia composta da un padre, pederasta delirante (Francesco Petruzzelli) la madre, una pia donna (Irene Ciani), la Ciani interpreta anche la zia di Libero, una zia bisbetica, ma risolutrice.

Appena sfiorato ma presente il tema della dittatura, tema intelligentemente inserito nel contesto alimentare, fondamentale per la sopravvivenza.

La seconda motivazione per cui non si può non lasciarci coinvolgere da questo spettacolo è perché si il testo è politicamente scorretto, senza veli, come lo sono le performance che ci restituiscono gli attori, tutti bravissimi, tutti i personaggi hanno qualcosa da raccontare  e lo fanno senza mezzi termini, senza essere pettinati  laccati, escono al naturale.

Uno spettacolo quindi davvero, forte e intenso con delle scene molto particolari, affidate solo alla bravura attoriale, senza orpelli scenografici, mi verrebbe da dire un teatro in purezza, non posso e non voglio descrivere nessuna scena perché vanno viste, e poi chi è la figlia di Kioto Zhang? Lo scoprirete andando a teatro.

                                                        Miriam Comito

Lo spettacolo ha ricevuto la menzione speciale della giuria all’idea originale al Festival InDivenire 2023.

LA FIGLIA DI KIOTO ZHANG

Scritto e diretto da Massimo Odierna

Con  Irene Ciani, Enoch Marrella, Francesco Petruzzelli, Federica Quartana, Giovanni Serratore, Sofia Taglioni

DAL 29 APRILE AL 4 MAGGIO

TEATRO LO SPAZIO-ROMA

Spettacoli ore 21; Sabato ore 18; domenica ore 17

Biglietti: 15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)


Teatro Lo Spazio

Via Locri 43, Roma

informazioni e prenotazioni

339 775 9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com