TEATRO
ELISEO
E POI… PINOCCHIO
DAL 12 NOVEMBRE 2013 FINO ALLA BEFANA
INFORMAZIONI
Spettacolo per bambini da 4 a 11 anni
Recite per le scuole dal lunedì al venerdì ore 10.30 (sabato riposo)
Recite speciali per famiglie: domenica ore 11 + 26 e 27 dicembre ore 16
Biglietti: Bambini 10 € | Adulti 12 € | Bambini scuole infrasettimanali 8 €
Botteghino: via Nazionale, 183 06 4882114 | 06 48872222
Info e prenotazioni scuole e gruppi: tel. 06 48872207 | 06 4746390 | 06 48872220 info@itacaitaca.it
E POI… PINOCCHIO
DAL 12 NOVEMBRE 2013 FINO ALLA BEFANA
Azione
scenica in due atti liberamente ispirata a “Pinocchio” di Carlo
Collodi.
Testo e
regia di Gigi Palla
Scene e
costumi di Santuzza Calì
Con Cristina
Capodicasa, Gerardo Fiorenzano, Sergio Mancinelli,
Veronica
Milaneschi, Gigi Palla, Gabriela Praticò,
Silvia Scotto
Musiche
originali di Alessandro Cercato
Tecnica:
teatro d'attore, con musiche e inserti di videoteatro.
Prosegue anche quest’anno l’impegno, ormai
decennale, del Teatro Eliseo per aprire ai più piccoli le porte del
mondo magico e incantato del teatro. Dal 12 novembre 2013 fino alla befana,
andrà in scena E Poi..Pinocchio scritto e diretto da Gigi Palla, con
i costumi e le scene di Santuzza Calì. Con Cristina Capodicasa, Gerardo
Fiorenzano, Sergio Mancinelli, Veronica Milaneschi, Gigi Palla, Gabriela
Praticò, Silvia Scotto. Musiche originali di Alessandro Cercato.
E poi...
Pinocchio. Ovvero il difficile compito di essere un bambino.
“ Potrebbe essere questo il sottotitolo più azzeccato
per questo allestimento che – come Racconta Gigi Palla - a grande
richiesta, la compagnia del progetto bambini del Teatro Eliseo ripropone
per la stagione teatrale 2013/2014, dopo il successo dello scorso anno.
Infatti per questa elaborazione
del celeberrimo romanzo di Collodi, ho pensato di partire proprio da lì, dal punto in cui l'autore toscano termina la sua opera, con la
tanto sudata “metamorfosi” da burattino a bambino, volendo infatti
riflettere su quella condizione che noi “grandi” sempre rimpiangiamo,
quella dell'età della fanciullezza, che siamo soliti descrivere come
spensierata, e a vagheggiarla con malcelata malinconia.
Dimenticandoci che magari
non è stato tutto rose e fiori.
Infatti, ogni stagione della
nostra vita in realtà ha difficoltà commisurate alla condizione
corrispondente e anche l'infanzia non sfugge a questo assunto.
E allora ho immaginato un
Pinocchio che, dopo aver sudato tanto per essere un bambino, si trova
ad affrontare con dei nuovi occhi, quelli appunto del bambino, tutte
le difficoltà della sua nuova condizione, della sua nuova realtà.
Una realtà che ho voluto
apparisse al nostro eroe difficile da decifrare e da affrontare; un
mondo del tutto diverso da quello disincantato a cui era abituato, un
mondo che prevede assunzione di responsabilità, impegno, dovere, obblighi,
precetti; un mondo dove tutto appare più complicato: farsi capire
dai grandi, farsi accettare dagli amici, difendersi dai bulli della
scuola... un mondo frenetico, pieno di impegni, di troppe cose da fare.
In buona sostanza un mondo
che è una grande fatica e che in breve lo porterà a rimpiangere la sua antica, spensierata
condizione e a desiderare di ritornare indietro, a quando era solo un
burattino di legno.
Ed è proprio in questa
ricerca della condizione perduta che risiede il nodo drammatico dello
spettacolo, il motore dell'azione scenica: una nuova avventura che
proprio attraverso questa ricerca porterà Pinocchio ad acquistare rinnovata
consapevolezza e fiducia per la sua condizione di bambino.
A fargli da contrappunto in
questo viaggio avventuroso nella vita reale ho pensato di inserire tutti i personaggi più importanti
del racconto collodiano, anche loro però “contaminati” dalla vita
reale, e per questo così trasformati, da apparire spesso irriconoscibili
agli occhi del protagonista: una Fata Turchina “trendy” e in cerca
di successo nel mondo dello spettacolo, irrimediabilmente concentrata
su se stessa e quindi incapace di dare ancora ascolto al suo diletto
burattino, un Gatto e Volpe prigionieri nel loro ruolo di imbroglioni
ma ormai sempre meno scaltri, un Grillo sempre pedante ma che attua
nuove strategie educative, un Lucignolo dj di una discoteca e molti
altri ancora.
Ma in questa elaborazione
ho anche voluto far rivivere le pagine del romanzo collodiano creando uno spettacolo che
alterna alle scene della nuova realtà del Pinocchio bambino, le scene
del ricordo del Pinocchio che fu, più direttamente ispirate e fedeli
alle pagine del Collodi: un modo per mettere a paragone le due condizioni,
del bambino, nuova e presente, e del burattino, rimpianta e passata,
per far risaltare il senso di un'esperienza che sostanzialmente appare
o verrebbe apparire come un percorso di crescita”.
SINOSSI DELLO SPETTACOLO
Il nostro spettacolo è
costruito sull'alternanza tra le scene che raccontano questa nuova
avventura di Pinocchio bambino, contrappuntate da scene che ricordano
le avventure del burattino risalenti all'originale collodiano. Qui di
seguito riportiamo una sintesi della sequenza delle scene dello spettacolo.
Ma se non volete rovinarvi
la sorpresa... beh allora passate oltre!
Primo
atto
Scena prima
Pinocchio si sveglia, ormai bambino, ed è
subito travolto dal vortice degli impegni, degli obblighi e dei doveri
quotidiani di un bambino: la scuola, le attività, i compiti. Decide
che questa nuova condizione proprio non fa per lui. Decide di voler tornare ad essere un burattino. Ma come
fare?
Scena seconda
Pinocchio si imbatte nel mezzobusto del suo
autore, Collodi appunto, al quale chiede di farlo tornare burattino.
L'autore toscano tiene però il punto e lo invita a rivolgersi, se proprio ci tiene, alla fata Turchina.
Scena terza
Evocata da Pinocchio compare la Fata Turchina
accompagnata dal suo fido Medoro. Appare però molto cambiata e
molto concentrata su se stessa. Pinocchio stenta a riconoscerla...
Scena quarta
Irrompe il Grillo Parlante che mette in guardia Pinocchio: la Fata Turchina
è impazzita! Ha deciso di diventare una velina e percorrere la strada
del successo. Pinocchio non vuole crederci e ricorda al Grillo l'episodio
in cui la Fata lo salvò convincendolo a prendere la medicina.
Scena quinta
La Fata porta con sé Pinocchio al Paese
dei Balocchi, la discoteca in cui dovrà esibirsi nel concorso
“Diventa una star”. Pinocchio è titubante: ricorda infatti quanti
guai passò a causa del soggiorno nel Paese dei Balocchi. Pinocchio scopre che il proprietario della discoteca è però
nientemeno che il suo amico Lucignolo.
Scena sesta
Lucignolo conduce con sé Pinocchio al
Campo dei Miracoli, una sala giochi abitualmente frequentata dal Gatto
e dalla Volpe. E ancora una volta Pinocchio non può fare a meno di pensare all'imbroglio subito
dai due lestofanti al Campo dei Miracoli, quand'era burattino. Anche
in questa occasione i due tentano di imbrogliare Pinocchio, ma questa
volta restano con le pive nel sacco: Lucignolo e Pinocchio vincono una
grande cifra, con la quale decidono di fare un viaggio alla volta di
Hollywood!
Fine primo atto.
Secondo
atto.
Scena prima
In questa nuova storia l'unico personaggio che non ha cambiato il
suo destino è il povero Geppetto, vuoi o non vuoi sempre alle
prese con un figliolo scapestrato. Di questo se ne duole con Collodi
che lo invita ad aver pazienza e a seguire la nuova avventura del suo
figliolo nelle lontane americhe.
Scena seconda
Lucignolo e Pinocchio, nella patria del cinema, decidono per prima
cosa di andare a vedersi un bel film: sorprendentemente si ritrovano
a vedere il film “Le avventure di Pinocchio”. Alla fine della visione
Lucignolo si rende conto che il suo personaggio è stato tagliato. Se
ne va su tutte le furie, lasciando solo il povero Pinocchio.
Scena terza
Lo strano bigliettaio che aveva strappato i biglietti ai due ragazzi,
si scopre essere Mangiafuoco. Pinocchio lo riconosce. A lui confida
i suoi propositi di tornare burattino. Mangiafuoco, grazie ai burattini
del suo teatrino, fa rivivere a Pinocchio le imprese che gli consentirono
di diventare un bambino vero. Alla fine dello spettacolo, Mangiafuoco
chiede ai bambini presenti di convincere Pinocchio ad affrontare senza
più titubanze la sua avventura da bambino: riusciranno i nostri amici
nell'impresa?
CANZONI
DELLO SPETTACOLO
Anche la scelta delle musiche
dello spettacolo risponde all'esigenza dell'alternanza tra nuova avventura
e ricordo dell'avventura passata. Accanto alle musiche originali composte dal maestro
Cercato, le cui basi potranno essere scaricate sul link che troverete
sul sito www.teatroeliseo.it, echi di celebri temi dedicati al burattino di legno.
Spettacolo per bambini da 4 a 11 anni
Recite per le scuole dal lunedì al venerdì ore 10.30 (sabato riposo)
Recite speciali per famiglie: domenica ore 11 + 26 e 27 dicembre ore 16
Biglietti: Bambini 10 € | Adulti 12 € | Bambini scuole infrasettimanali 8 €
Botteghino: via Nazionale, 183 06 4882114 | 06 48872222
Info e prenotazioni scuole e gruppi: tel. 06 48872207 | 06 4746390 | 06 48872220 info@itacaitaca.it