Via Natale del Grande, 27, 00153 Roma
20 – 25 settembre (mar. - sab. ore 20.30 / dom. ore 17.30)
NIENTE PANICO*
*vaneggiamenti di un patafisico involontario
spettacolo, testo, canzoni e voci varie di Luca Avagliano
luci a cura di Marco Santambrogio
scena a cura Eva Sgro'
elaborazione audio Tommaso Andreini
confronto in amicizia sul testo Astutillo Smeriglia
la canzone "Filumè" è stata musicata da Michele Maione
residenza, sostegno organizzativo Simone Martini per Kanterstrasse (Terranuova B.ni - AR)
ospitalità per la residenza torinese Piattaforma Co.H (Torino)
Un vero one man show NIENTE PANICO- vaneggiamenti di un patafisico involontario, di e con Luca Avagliano. Il patafisico, in genere, è colui che cerca le soluzioni nell'immaginazione, quindi colui che va oltre il reale, il tangibile il fisico, per arrivare alle soglie della realtà, sconfinando nell'astrazione, aprendo così la porta all'immaginario. Il padre della patafisica moderna è Alfred Jarry che nel suo libro postumo Gesta e opinioni del dottor Faust Stroll patafisico ne enuclea attraverso un viaggio che fa fare al suo protagonista i concetti base: Non il generale ma il particolare, non le regole ma le eccezioni. Luca Avagliano pone il suo patafisico involontario, nella posizione al contempo più comoda e scomoda che ci sia....cosa c'è infatti di più comodo di starsene a casa in pigiama...nulla, se non fosse che la poltrona è scomoda, non si sta riposando dopo una settimana di lavoro ma semplicemente non si ha un'occupazione, non è una sua scelta stare a casa, la ragazza lo ha lasciato, di amici nessuna traccia. La scenografia conduce lo spettatore esattamente dove l'autore vuole che vada, sul lato vediamo un libro, bene in vista che si intitola "Cavalli e ponies", che sono sicuramente diversi tra loro, non uno peggiore uno migliore semplicemente diversi, il resto del salotto dà l'idea di una confusione, non mentale ma piuttosto specchio di un'aggregazione di personaggi che ad un certo punto prendono letteralmente possesso del protagonista, per esplicarci le motivazioni dei suoi attacchi di panico. Le diverse voci, completamente differenti una dall'altra di Avagliano, su tutte quella del bambino rompino, fanno materializzare questi personaggi che opprimono il protagonista, che già di per se, combatte fra se stesso e qualcun'altro che a volte è la madre a volte e qualcos'altro. il teatro dell'assurdo in piena regola, quell'uso del nonsense che però ti dice esattamente le cose come stanno...senza fare una piega. I personaggi creati da luca Avagliano, per quanto nel titolo ci sia il termine patafisico e forse anche per quello, hanno tutti una credibilità nel senso un'aderenza alla realtà totale, persino colui che crede di essere stato rapito dagli alieni è consapevole di stare a raccontare non la realtà ma una sua realtà. E un testo attuale, perché con leggerezza si parla della situazione lavorativa dei giovani di oggi, trovando alla fine la soluzione migliore e più ovvia: bando all'immobilismo
Miriam Comito
Al Teatro Argot dal 20 al 25 settembre va in scena Luca Avagliano con il divertente spettacolo Niente Panico vaneggiamenti di un patafisico involontario. Un monologo disperatamente comico, intimo, folle e, al contempo, tenero e umanissimo, nato sotto il segno di un logico nonsenso, e, involontariamente, della patafisica… la scienza delle soluzioni immaginarie. Lo spettacolo ha già riscosso un gran successo di pubblico e critica all’interno del Festival Troia Teatro e per la prima volta viene allestito a Roma.
Nell’inerzia e reclusione domestica un normalissimo essere umano, indossando il suo comodo pigiama, innesca un vorticoso susseguirsi di voci, riflessioni, confessioni alla ricerca di come sia arrivato ad avere paura di tutto e tutti. È un incontenibile flusso di incoscienza che spazia da poesia a catechismo, scienza, saggezza popolare, psicanalisi, equitazione, amore e... alieni, forse gli unici che potrebbero capirlo.
Con questo exploit istrionico della totipotenza attoriale, Luca Avagliano riesce a restituire a un pubblico variegato e partecipe uno spettacolo limpido e onesto, privo di autocompiacimento e autocitazionismo, parlandoci di quello che accade quando la luna naufraga nell’eco di un amore.
FRANCESCO CHIARO – Teatro.Persinsala.it
LUCA AVAGLIANO frequenta e si diploma dapprima presso la Scuola di Teatro Laboratorio Nove diretta da Barbara Nativi, poi presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Tra gli incontri artistici più importanti per la sua formazione: Paolo Rossi, Anna Marchesini e Danio Manfredini. Lavora in teatro con M. Scaparro (Polvere di Bagdad), TKC Company (Piccolo gioco senza conseguenze, The Kitchen, Nemico di Classe), Barbara Nativi (I cognati), Renata Palminiello (San Diego), Simone Martini (La Zuppa), F. Manetti (Il Borghese Gentiluomo). In cinema con F. Amato (Lasciati Andare), A. Zaccariello (Ci vediamo domani) e V. Mieli (Dieci inverni). In Televisione lavora nelle serie tv 140secondi, RIS ROMA 2 eOmbrelloni. Come regista, in teatro, dirige Le Dinamiche dell’Odio di S. Martini, La Lezione di E. Ionesco e, curandone anche la traduzione, Generali a Merenda di B. Vian. Nel 2005 è tra i fondatori della compagnia teatrale KanterStrasse. Nel 2012 è coideatore del varietà comico teatrale GrOg e cofondatore dell’omonimo gruppo teatrale.
http://www.lucaavagliano.it/
Promo video
https://www.youtube.com/watch?
BIGLIETTI: 12€ intero - 8€ ridotto + 3€ tessera associativa
kk
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