MASSIMO GHINI
UN’ORA DI TRANQUILLITÁ
DI FLORIAN ZELLER
CON IN ORDINE ALFABETICO
CLAUDIO BIGAGLI | MASSIMO CIAVARRO|
GALATEA RANZI | PAOLO ROCA REY| LUCA SCAPPARONE | MARTA ZOFFOLI
REGIA MASSIMO GHINI
PRODUZIONE VALERIO SANTORO PER LA PIRANDELLIANA
30 NOVEMBRE – 17 DICEMBRE 2017
Spettacolo davvero delizioso UN'ORA DI TRANQUILLITA' in scena alla Sala Umberto dal 30 novembre al 17 dicembre 2017. Tratto dal testo, originale francese di Florian Zeller, viene portato in scena in Italia, per la regia di Massimo Ghini, che ne interpreta anche il protagonista Michel, un uomo, appunto in cerca di "Un'ora di tranquillità". lo spettacolo è preceduto da un antefatto proposto sotto forma di video dove si vede Michel che esce dal suo appartamento parigino, prende la metro, gironzola per il centro fino ad approdare nei pressi di Notre Dame, che per chi conosce un pochino Parigi sa essere un luogo dove ci sono bancarelle dove si può trovare di tutto, Michel, infatti vi trova la chiave per la sua ora di tranquillità e se ne torna a casa soddisfatto pregustando, l'ora imminente.
Lo spettacolo è una commedia esilarante, che si svolge tutto nel salone del protagonista, con un bel finestrone ovale che dà direttamente sulla torre Eiffel e arredato quasi completamente in bianco, se vogliamo escludere, la testa di toro rosa salmone, e in uno stile senza dubbio moderno.
Da cosa è rappresentata per Michel l'ora di tranquillità? Dall'ascoltare, in santa pace un disco Jazz dal sintomatico titolo "Me my self and I" rarissimo, introvabilissimo disco di un clarinettista che sembra conoscere solo Michel. Attorno al protagonista si muovono una serie di personaggi, tutti legati a lui da vincoli più o meno importanti: la moglie Nathalie (Galatea Ranzi) il figlio Sebastien (Paolo Roca Rey), l'amante Elsa (Marta Zoffoli) l'amico Pierre (Massimo Ciavarro), il vicino di casa Pavel (Claudio Bigagli) l'idraulico polacco..(Luca Scapparone) tutti questi personaggi, allontaneranno per vari motivi Michel dall'ascolto del disco. Lo spettacolo è molto divertente, e non vuole fare la morale a nessuno, ma certamente mette in luce, con leggerezza, quanto ogni personaggio, sia talmente preso da se stesso, dalla ricerca della propria tranquillità da non essere in grado di, dialogare con i parenti più prossimi, con gli amici, con le amanti, arrivando al punto di falsificare del tutto rapporti rendendoli talmente inappetibili da voler ricercare un'ora di tranquillità in...me my self and I...ma sarà questa la via giusta per trovarla?
Se volete passare una serata divertente andate a vedere questo spettacolo non ve ne pentirete.
Miriam Comito
Massimo Ghini ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di un testo mai rappresentato in Italia Un’ora di tranquillità di Florian Zeller uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.
Un’ora di tranquillità è una commedia moderna, brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta inventata da questo geniale scrittore francese che è stata in patria un grandissimo successo teatrale, definita una spassosa, intelligente e geniale operazione da non perdere.
Il meccanismo della comicità presente nel testo consente di non dover ricorrere a imponenti adattamenti, anzi è proprio nel meccanismo utilizzato nella scrittura che si poggia la forza di questa commedia brillante. I personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, è come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute del testo.
Si tratta di un’opera corale dove ogni attore deve legare la propria arte agli altri.
Il personaggio “centrale” di Un’ora di tranquillità è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità.
E’ riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere ma, mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio, una serie di eventi e personaggi lo interrompono: la moglie che, gli deve parlare di cose importanti del loro rapporto, il vicino di casa che, a causa dei lavori che sta effettuando nella propria abitazione, irrompe mentre Michel sta cercando di ascoltare il disco, fino ad unimprobabile idraulico che invece di riparare i guasti, ne provoca ulteriori. A questi si aggiungono altri amici, amanti e figli che entrano in scenainconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità.
Senza poterli minimamente prevedere verranno alla luce vecchi amori, tradimenti, bugie… il tutto tenuto sempre sotto perfetto controllo ma conla genuinità dirompente del non programmato.
Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e il disco finalmente sta per essere ascoltato…
L'abilità di Florian Zeller non è solo nella scrittura brillante, ma anche nell'arte di gestire l’imprevisto continuo, in un vortice in cui le collisioni sono inevitabili, con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è invitato e sollecitato a conoscere la verità ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare le cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere un po’ di tempo, anzi solo un’ora, di tranquillità.
NOTE DI REGIA
Un’ora di tranquillità. Ho avuto proprio bisogno di questo, per riuscire a scrivere queste poche note di regia. Un titolo che rappresenta in maniera precisa un sogno, un'esigenza che, dati i momenti convulsi che viviamo, si fa quasi utopia.
La commedia mi è stata segnalata da un direttore di teatro che l'aveva appena vista a Parigi. La prima lettura è stata immediatamente rivelatrice delle potenzialità del testo stesso. Una intelaiatura da farsa, composta e sviluppata con eleganza che, non disdegna la memoria geometrica di tanta commedia francese cinica e moderna che, ancora continua ad essere fonte di ispirazione per molti film di successo. Il nostro protagonista, che più che essere un protagonista finisce per essere il Caronte di sé stesso, andrà incontro ad uno tsunami che lo travolgerà. Onda anomala composta da una serie di persone, di affetti, di sconosciuti che scaricheranno su di lui le loro nevrosi, spinti, a loro pensare, da un senso di giustizia che vorrebbe riparare al male fatto. La meravigliosa doppiezza dei protagonisti fa sì che qualunque opera riparatrice essi vogliano compiere, si trasformerà in tortura. Il cinismo che pervade tutta la storia mi ha affascinato. Quando la mancanza di ipocrisia permette ad un autore di poter essere così diretto e spietatamente onesto, la risata arriva là dove tanta morale, tanta ipocrisia appunto, fa spesso danni irreparabili. Ridere continuando a descrivere la doppiezza della società che non parla e, se lo fa, mente, accettando tutti di essere protagonisti del nulla. Il testo è di Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova drammaturgia francese. I suoi testi sono rappresentati nei maggiori paesi d'Europa riscuotendo successo di critica e di pubblico. Un'ora di tranquillità è stata realizzata la scorsa stagione a Parigi diretta ed interpretata da Fabrice Lucchini con un successo travolgente, tanto da ottenere l'interesse di Patrice Leconte che ne ha fatto un film con Christian Claviert e Carol Bouquet, campione d'incassi.
Massimo Ghini
martedì, giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da 38€ a 28€
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VIA DELLA MERCEDE 50 06 6794753 W W W. S A L A U M B E R T O. C O M
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