Un bravissimo Massimo Venturiello in Profumo di donna al Teatro della Cometa
Stagione teatrale 2017 | 2018
13 | 25 MARZO 2018
PROFUMO DI DONNA
dal romanzo “Il buio e il miele” di Giovanni Arpino
diretto e interpretato da Massimo Venturiello con (in ordine alfabetico) Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri
adattamento Pino Tierno
la voce dei brani cantati è di Tosca
scene Alessandro Chiti
costumi Sabrina Chiocchio
musiche Germano Mazzocchetti
light design Umile Vainieri
Ci vuole un attore bravo per interpretare Fausto Consolo, il protagonista del romanzo del 1969 di Giovanni Arpino " Il buio e il miele", in precedenza erano stati tratti dal romanzo due versioni cinematografiche, una del 1974, interpretata da Vittorio Gassman, e il remake americano con Al Pacino. Massimo Venturiello riesce in pieno a non far fare paragoni, perchè è indiscutibilmente bravo.
La storia è nota, ma è sempre un piacere riviverla, in quanto seppur, apparentemente cinica, o meglio cinico è il protagonista, è solamente realistica, se si viene privato di uno dei cinque sensi, soprattutto se è il più importante: la vista, si capisce quanto sia fondamentale il sensibile, e quanto tempo si sprechi a rimuginare. Azione quindi non retro pensiero, coraggio, non paura. Un ritorno all'origine, Fausto utilizza l'olfatto, il senso più antico per orientarsi nella selva oscura, ritrovando così, attraverso di esso, la via smarrita.
Miriam Comito
Massimo Venturiello sarà in scena al Teatro della Cometa, dal 13 al 25 marzo, con PROFUMO DI DONNA, tratto dal romanzo “Il buio e il miele” di Giovanni Arpino; lo spettacolo che è diretto dallo stesso Venturiello, vede in scena (in ordine alfabetico) Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri. La voce dei brani cantati è di Tosca.
Un capitano in pensione, rimasto cieco a causa di un’esplosione accidentale, decide di recarsi a Napoli da un amico anch’egli non vedente. Il capitano si farà accompagnare in questo viaggio da un giovane soldato in permesso premio. Tra vessazioni e rimproveri, il giovane, ribattezzato “Ciccio” al pari di tutti gli sventurati che si sono succeduti nell’ingrata mansione, “scorterà” quindi il bizzarro capitano che si rivelerà un uomo dalla personalità poliedrica; a tratti irascibile e spigoloso, a volte ironico e autoironico, sempre e comunque irresistibile seduttore di donne, per le quali ha una particolare passione. I due partono in treno da Torino e la prima tappa è Genova, dove il capitano decide di passare alcune ore con una prostituta. La seconda tappa del viaggio è Roma, dove il capitano parla con il cugino prete della sua condizione fisica e, per ultimo, giungono a Napoli, dove il capitano viene corteggiato da una giovane donna perdutamente innamorata di lui, ma il capitano sembra infastidito dalle sue attenzioni. La vera ragione del viaggio e dell’incontro con l’amico non vedente giungerà inaspettata e sorprendente solo alla fine... solo allora il capitano capirà che non potrà rifiutare l’aiuto e le attenzioni della giovane donna.
“Ora che abbiamo i mezzi per spaziare, per comunicare con tutti ci siamo chiusi in noi stessi, siamo diventati cinici disumani...” Così dice Charlie Chaplin nel discorso finale de “Il Grande Dittatore” e, come a volte succede a noi attori, le parole che continuiamo a ripetere tutte le sere ci restano addosso e ci rimbalzano poi nella mente durante le nostre giornate. Così, interpretando il ruolo che fu di Chaplin, ho spesso ripensato a queste parole ed è cresciuta in me la necessità di continuare a parlarne. Viviamo quotidianamente il paradosso di un’epoca in cui la globalizzazione ci spinge sempre di più verso l’isolamento e l’anonimato. Ecco perché mi sono innamorato del romanzo di Giovanni Arpino “Il buio e il miele” e ho deciso di portarlo in scena come già fece Dino Risi con l’indimenticabile film interpretato da Vittorio Gassman “Profumo di donna”, poi risorto nel remake “Scent of a Woman” di Martin Brest con Al Pacino. Questo romanzo-film è sicuramente l’emblema della solitudine moderna, della disillusione esistenziale che inevitabilmente conduce al cinismo e alla perdita di umanità e che assume nella figura del protagonista Fausto una dimensione cosmica (chissà se Arpino, dando al suo protagonista il nome di Fausto ha, magari inconsciamente, pensato al dottor Faust), spingendolo verso un crinale in cui si è smarrito il ‘profumo della vita’, la disperazione si confonde con l’ironia e il sarcasmo e la tragedia diventa persino comica, esilarante, proprio come tragica e comica è la condizione umana. Ed è proprio così che me lo immagino questo spettacolo, un incontro di emozioni contrapposte, uno scontro di lacrime e risate in cui, al momento, non so quale delle due prenderà il sopravvento” Massimo Venturiello
Teatro della Cometa - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186 Orario prenotazioni e vendita biglietti: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 - Telefono: 06.6784380
Orari spettacolo: dal martedì al venerdì ore 21.00. Sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.
Riduzioni per lettori di MEDIA&SIPARIO, CULTURAMENTE, SALTINARIA eGUFETTO
e PER GLI ASCOLTATORI DI
Premio Lettera 22: Il Teatro della Cometa aderisce al Network Lettera 22 - Premio Giornalistico di Critica Teatrale under 36, e ne accoglie i concorrenti nella stagione 2017/18. Tutto su www.premiolettera22.it
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