SalaUmberto
StagioneTeatrale 2013/2014
dal 18 al 23 febbraio 2014
Mind & Art S.r.l
presenta
Antonia
Liskova
NEL NOME
DI CHI?
Dentro
i muri del Vaticano
di Gabriele
Guidi e Ennio Speranza
musiche Matteo Cremolini
luci Patrick Vitali
scene Alessia Sambrini
sound
design Emanuele Frusi
regia
Gabriele
Guidi
"Nel nome di chi?" è uno spettacolo che fa riflettere, su cose che si conoscono per sentito dire, ma che andrebbero approfondite.
Bene questo spettacolo ce ne dà l'occasione. Gabriele Guidi e Ennio Speranza hanno avuto il coraggio e la volontà di studiare quell'assemblamento di carte, a volte chiare, e per lo più oscure che sono intorno ai problemi cardine della Chiesa cattolica, come la pedofilia tristemente diffusa, le vicende dei beni immobili della chiesa, lo IOR. Il pregio dello spettacolo, è anche di non fare di tutta l'erba un fascio, ma saper distinguere, con lucidità, nitidamente, il lavoro reale, sincero, di chi come i missionari, i preti delle piccole parrocchie di paese fanno tutti i giorni, con grandi sacrifici, credendoci e mettendo in pratica una reale "Imitatio Christi". In contrapposizione piena e totale, a ciò che è successo negli anni passati in Vaticano al centro del potere, dove sono stati "movimentati" milioni di euro. Quello di "Nel nome di chi?" E' un teatro di parola, di pura narrazione, dove l'azione è quasi inesistente, con una quarta parete del tutto abbattuta, in favore di un'osmosi con il pubblico e di un'immedesimazione dello stesso con la narratrice.
Miriam Comito
Uno spettacolo di “denuncia”, risultato di mesi di ricerche e di
studio: un’attenta analisi sull’operato degli organi direttivi del
Vaticano negli ultimi decenni. Ma non un testo “contro” un’istituzione in quanto
tale! E’ uno spettacolo che espone eventi reali, accaduti a scapito
dei fedeli stessi e della comunità cattolica che non si riconosce più
in certe vicende dello Stato Pontificio. Una trama forte che affronta
temi attualissimi come la pedofilia, i beni immobili della Chiesa, lo
IOR, senza però intaccare le molteplici opere di carità della Chiesa,
i tanti “piccoli grandi sacerdoti” che lealmente si dedicano a molte
comunità (dai piccoli centri dell’Italia, fino alle zone più disagiate
del mondo) e ancor meno gli oltre 800 missionari “caduti sul campo”
negli ultimi 20 anni.
Il “teatro civile” trasforma
il palcoscenico in un luogo capace di indurre nel pubblico una forte esigenza di riflessione, abbinando all’emozione
del palco un messaggio più profondo, in grado di generare un senso
di appartenenza ed identificazione.
Lo spettacolo
Dopo due anni di successo e 200 repliche dello spettacolo
di “teatro civile” Chi ha paura muore ogni giorno (con Giuseppe Ayala),
Mind & Art propone un nuovo testo legato ai grandi temi di attualità.
L’interpretazione è volutamente affidata ad una donna, per la sensibilità
intrinseca che rappresenta (…donna, della quale, si scoprirà gradualmente
la reale identità).
La protagonista si muove all’interno di uno spazio
scenico quasi surreale: si rivolge ad una persona che ha di fronte (all’inizio
sconosciuta), affrontando con energia, commozione e sofferenza vari
argomenti, senza però mai mettere in discussione la propria “fede”.
L’approccio è pacato, ma deciso. Come deve essere
la narrazione della “verità”. Una verità poco conosciuta, nei
dettagli; scomoda, forse, da descrivere… sicuramente, da accettare.
Una pagina teatrale (e di storia) irreprensibile
ed elegante, con momenti di cronaca dura, ma anche molti frangenti emotivi.
SALA
UMBERTO
Via della Mercede, 50
(06. 8068723169925819/ 06.6794753
Prezzi: da €
32 a € 16
Orari: dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17,00
Nessun commento:
Posta un commento