presentano
LA BUCA
un film di
DANIELE CIPRÌ
con
SERGIO CASTELLITTO
ROCCO PAPALEO
VALERIA BRUNI TEDESCHI
una distribuzione
LUCKY RED
***
Il 25 settembre uscirà nelle sale italiane, in circa 200
copie,LA BUCA, seconda opera dopo E’ STATO IL FIGLIO (2012) di Daniele Ciprì.
La vicenda narrata nel film vede come protagoniste due
umanità disordinate: quella di Armando (Rocco Papaleo) un uomo appena uscito di
prigione dopo aver ingiustamente scontato una pena di 20 anni, e Oscar (Sergio
Castellito) un avvocato burbero e truffaldino. Pretesto inconsapevole dell’incontro
tra i due e un cane, che con il suo
sguardo muto ma attento è anche il narratore della storia. Il film, volutamente girato in pellicola, ha uno
stile tra il grottesco e il surreale, i due protagonisti, sembrerebbero essere,
e con tutta probabiltà lo sono i due
poli opposti di una sola umanità, quella cinica da una parte e sognatrice dall’altra.
Ciprì ha voluto immergere a suo modo la vita reale nell’ immaginario, tanto è che è di difficile interpretazione il
luogo dell’ambientazione (il film è stato girato tra la periferia romana e gli
studi di Cinecittà).
Già dai titoli iniziali (sotto forma di fumetti) si capisce
quale taglio il regista ha voluto dare
al film : quello del racconto di una fiaba, con l’eroe buono, il cattivone di
turno, la principessa sensibile sotto forma di barista (Valeria Bruni
Tedeschi), e l’immancabile animale a seguito. Armando quando esce dal carcere è
come se arrivasse in un posto ai confini del mondo, animato da personaggi
surreali, come lo è lui del resto. Rispetto alle altre opere di Ciprì LA BUCA, è più popolare, più sanguigno, è una
vera e propria commedia, che racconta cose vere e tragiche sorridendo. Per
Papaleo il suo personaggio è una specie di angelo che cade dalla prigione,
senza rancore, che è la chiave determinante della sua anima, non vuole vendicarsi, che segue un po’ il
percorso straordinario che fece Nelson Mandela una volta uscito dal carcere,
Armando sta lì con un incanto ingiustificato.
Per Castellitto è stato molto divertente recitare la parte
del cattivo anche perché veniva da 35 puntate di IN TREATMENT, dove recitava inchiodato su una
poltrona. Questo film gli ha dato la possibilità di scatenarsi e recitare
velocemente quasi al limite dell’ impatto, da cartone animato, il suo personaggio
si riscatta alla fine, passando da avvocato fallito a filosofo del diritto.
Il personaggio di Papaleo è nato da E’STATO IL FIGLIO” dal personaggio
che va in carcere innocente, ed è diventato in LA BUCA una vittima che fa
amicizia con un truffaldino.
Un film divertente e poetico allo stesso tempo.
Da notare la presenza di moltissimi attori con piccole parti, una delle quali tra le più significative, ai fini della storia è stata affidata ad Antonietta Bello che interpreta la parte di un'infermiera impiegata in una casa di cura per anziani, che per i suo scrupoli di coscienza permetterà ad Armando di mettersi su una traccia che lo porterà ad un netto miglioramento della sua vita.
Miriam Comito
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