SPAZIO DEL RACCONTO
rassegna teatrale 2016/2017 – II edizione
Dal giovedì al sabato ore 20.00 | domenica ore 18.00
SMart
CRIMINI TRA AMICI
regia Massimiliano Vado,
di e con Teresa Federico, Andrea Sorrentino, Luisa Belviso, in scena con Valentina Ruggeri, Sebastiano Gavasso, Diego Migeni
10 – 20 novembre 2016
dal giovedì al sabato ore 20.00; domenica ore 18.00
All’interno della seconda edizione di “Spazio del racconto” al Teatro Brancaccino va in scena “Crimini tra amici” dal 10 al 20 novembre.
Lo spettacolo CRIMINI TRA AMICI, in scena al Teatro Brancaccino dal 10 al 20 novembre 2016 per la regia di Massimiliano Vado prende in esame il libero arbitrio e fino a che punto esso sia giusto, o giustificabile. Quattro dottorandi, quindi con una cultura al di sopra della media, vivono nello stesso appartamento, una sera uno di loro porta a casa, una persona conosciuta in modo del tutto casuale. E' l'ora di cena, è buona educazione invitare qualcuno a cena se presente in quell'orario, in casa nostra, pur se sconosciuto...ma lo sconosciuto può avere delle idee diametralmente opposte alle nostre, può aver anche dei modi antitetici ai nostri, infine può avere delle reazioni violente e si sa che violenza genera violenza. Un'omicidio a cosa può portare? Paura, terrore, ansia, sconvolgimento, sicuramente, ma non solo, il commettere un omicidio, se la persona uccisa aveva chiaramente manifestato di essere un nazista, allora può far sentire eroi. Hitler nel 1909 aveva 20 anni, non aveva ancora sviluppato la sua follia, se voi aveste la macchina del tempo e ve lo trovaste davanti cosa fareste lo uccidereste evitando così milioni di morti o no? il punto qual'è? Esistono persone in grado di decidere della vita o della morte di una persona in base a quanto potenzialmente un uomo o una donna potrebbero essere pericolosi per il mondo? La risposta parrebbe essere positiva, i ragazzi iniziano a invitare a cena delle persone, a sviscerare con loro un argomento e a decidere, parlando in codice chiaramente, se quella persona ha ancora diritto a vivere oppure no. Gli si devono però dare però tutte le possibilità del caso per discolparsi, alle possibili vittime, e per essere eroi, bisogna essere forti, non farsi prendere dall'ira, dalle convinzioni personali che non sempre sono giuste, dai malumori, dalle antipatie, ma una cosa su tutte bisogna mantenere, lo spazio e il tempo di un'intera cena in cui poter discorrere con l'invitato/a. Il tempo a disposizione del convenuto, invece, diminuisce rapidamente, con una velocità elevatissima. Fungono da sfondo, ma anche da muro di contenzione di questa vicenda dei video di un candidato dalle idee di estrema destra alla Presidenza del Consiglio, che dice cose assolutamente a vanvera in cui neanche lui stesso crede, ma che sono assolutamente utili per due cose essenziali a una dittatura sovranazionale: per mantenere una divisione tra i popoli e tra il popolo, e per, l'annientamento dei giovani cervelli vedi Giulio Regeni.
Miriam Comito
Quattro coinquilini. Quattro amici. Quattro studenti. Quattro idealisti.
Qualcosa però cambierà per sempre le loro vite, se in meglio o in peggio sta a voi dirlo….
Solo una domanda resta: se venisse a cena a casa vostra qualcuno che odiate e che ha il potere di fare del male, voi cosa fareste..? Una black comedy politico-culinaria che non manca di ironia ed una (quasi) ferrea logica criminale: tra incidenti, malintesi, risate, paura, vino, torta di mele e una strana bottiglia.
“Crimini tra Amici”, nasce dalla volontà di riportare a teatro uno dei generi più accantonati degli ultimi tempi: la commedia noir, dalle tinte cupe ma dall'umorismo incontenibile e dissacrante. Nel farlo, coglie l'occasione per sfiorare un grande ventaglio di argomenti controversi, scomodi, non troppo politically correct: questioni spinose e irrisolte, di cui sentiamo quotidianamente straparlare (spesso a vanvera). Mafia, pedofilia, religione, immigrazione, terrorismo, omosessualità, nazismo, sono solo alcuni dei temi trattati con intelligenza e sarcasmo, nel tentativo di mostrare che qualsiasi credo, di qualunque natura esso sia, se trasformato in fanatismo ottuso possa portare comunque alla rovina e trasformarsi in qualcosa di dannoso. Il "gioco delle parti", mai come in questo caso è fondamentale. La febbre che sale ai quattro protagonisti dopo ogni omicidio segna un gradino di una scala che si può solo salire, senza mai tornare indietro, fino al completo ribaltamento delle parti. I ragazzi infatti non fanno altro che trasformarsi loro stessi in tutto quello che cercano di combattere: cieca intolleranza, esaltazione pericolosa, oppressione violenta della libertà di pensiero.
Sinossi:
Ahmed, Eva, Giulia e David sono quattro amici che condividono un appartamento. Studenti brillanti, ragazzi di ampie vedute e sani principi, una sera tra le tante si ritrovano attorno al loro tavolo intenti a preparare cena... a causa di un piccolo imprevisto, si ritroveranno un ospite sconosciuto a tavola, che si rivelerà ben presto un pericoloso simpatizzante del nazifascismo. Per legittima difesa, quando questi estrae una pistola i ragazzi lo uccidono colpendolo con una coltellata letale. Spaventati e sconcertati dal crimine compiuto, terrorizzati dalle possibili conseguenze di quel gesto, i ragazzi si convincono non solo di non aver avuto scelta, ma di aver addirittura commesso "una buona azione". Questo è il punto di non ritorno: da quel momento, la loro "sete di giustizia" li porterà ad invitare sistematicamente nuovi immorali ospiti a cena, in un folle tentativo di "ripulire il mondo" dalla gente malvagia. In una violenta girandola di omicidi, cene, personaggi, discussioni, risate e imprevisti, capita alla loro tavola anche Ferrari, il potenziale prossimo primo ministro, dalle idee estremiste e radicali. Ma il gioco sfugge di mano.
Massimiliano Vado, nato nel 1970, si diploma allo Stabile del Veneto. Ha lavorato con Giuseppe Patroni Griffi, Roberto Guicciardini, Patrick Rossi Gastaldi, Massimiliano Bruno, Walter Manfrè, Sebastiano lo Monaco, Luciano Damiani, Alessandro Benvenuti, Rodolphe Sand e Marco Maltauro, Alvaro Piccardi, Matteo Tarasco, Enrico Lamanna, Giorgio Serafini Prosperi, Roberto Ciufoli, Luciano Melchionna e Michela Andreozzi. Quando non fa l'attore o il regista, scrive poesie.
Teresa Federico, nata il 21 aprile 1980, approfondisce la sua formazione teatrale presso la Royal Academy of Dramatic Art e l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Tra i suoi insegnanti, Michael Margotta, Roberto Pedicini e Peter Stein. Ha lavorato con registi come E. Nekrosius, G. Sepe e G. S. Prosperi. Dal 2011, è performer e autrice del trio Swing Ladyvettes.
Luisa Belviso, nata il 26 maggio 1987, si forma come attrice presso l'Accademia Teatrale Veneta di Venezia. Approfondisce la sua formazione con maestri come Mauro Avogadro e Luca Ronconi. Tra le sue esperienze principali, all'estero ha partecipato al Festival Inter-nazionale di Atene, andando in scena all'antico Teatro di Epidauro con lo spettacolo "Fedra". Lavora anche come doppiatrice.
Valentina Ruggeri, bolognese, classe 1985, si diploma all'Accademia Na-zionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma, completando la sua formazione a Roma e New York. Alla carriera di attrice affianca da sempre quella di cantante, e negli ultimi 4 anni ha lavorato in Italia e all'estero con il trio Swing Ladyvettes. È anche attrice cinematografica.
Sebastiano Gavasso, nato nel 1981, studia alla Scuola Internazionale di Teatro di Roma e al PAC - Perth Actors Collective di Perth, in Australia. Vincitore del Roma Fringe Festival con lo spet-tacolo Horse Head. È nel cast del pluripremiato Dignità Autonome di Prostituzione di Luciano Melchionna e in Arancia Meccanica di Gabriele Russo. Ha lavorato inoltre con Laura Morante, Sergio Rubini, Giuseppe Tornatore, Damon Lockwood e Mark Storen.
dal 10 al 20 novembre ore 20, domenica ore 18
TEATRO BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it 06 80687231
Biglietto: 15,50 euro
Card open 5 ingressi: 55 €
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