TEATRO DEI CONCIATORI
C.U.T. – Contemporary Urban Theatre - 100% TAGLIO CONTEMPORANEO
TIZIANA FOSCHI
Protagonista di un doppio appuntamento
29 | 31 dicembre 2016
CIBAMI
Regia: Cinzia Villari
Autore: Stefano Benni e Cinzia Villari
Interpreti: Tiziana Foschi
Scene: Daniele Pittacci e Isabella Fagiano
Musiche: Voce e chitarra Piji
Luci e Immagini: Camilla Piccioni
Mi era rimasta, per circa un anno la voglia inappagata di vedere CIBAMI, si perchè l'anno scorso, mentre lo spettacolo era in scena al Teatro dei Conciatori io ero a Parigi, ed è stato quindi una grande gioia apprendere che lo spettacolo sarebbe tornato in scena in questo scorcio di 2016. Beh le mie aspettative sono state totalmente ripagate, CIBAMI è uno spettacolo nutriente. I tre atti unici di cui è composto analizzano attraverso la storia di personaggi femminili completamente diversi l'una dall'altra, per vocazione, carattere, ma basicalmente simili nel loro bisogno di essere nutrite di affetto, di amore, di considerazione, o anche il bisogno stesso di estendere i propri sentimenti verso qualcuno, o una moltitudine bisognosa. Nel primo atto vediamo una donna, con un abito particolare, tutto nero .che ci parla della sua vita di pelatrice di patate e carote. E' una suora, e la vediamo intenta in una specie di confessione in cui emerge chiaramente, nel suo parlare della preparazione a pranzi luculliani destinati ad alti prelati, una critica al sistema ecclesiastico che non segue assolutamente la parola di Gesù non solo al di fuori dell'organizzazione ecclesiastica ma perfino e soprattutto all'interno della chiesa stessa. Il secondo monologo ci porta nella vita di una donna misteriosa,una cuoca, che ha un cruccio "Ma l'insalata russa, l'hanno inventata i russi?"e non voglio dire altro su questo personaggio, perchè ne voglio lasciare la scoperta al pubblico. Il terzo atto scritto da Stefano Benni, ci porta in un mondo fiabesco, ma quel fiabesco che vuole davvero insegnare qualcosa ai piccini e ai più grandi, e quindi eccoci catapultati nella storia di Sofronia e Rasputin. Tiziana Foschi, che dire di lei, se non che è veramente brava con la B maiuscola. Interpreta tutti i personaggi in modo puntuale, tirando fuori un caleidoscopio di voci e di espressioni in grado di far credere agli spettatori che ci siano più attori sul palco, invece c'è solo lei accompagnata dal musicista Piji, che con la sua musica fa da importante corollario a Tiziana.
Miriam Comito
06 | 15 gennaio 2017
LETTERE DI OPPIO
Regia: Federico Tolardo
Autore: Antonio Pisu
Interpreti: Tiziana Foschi Antonio Pisu
Scene: Tiziana Massaro
Costumi: Gisa Rinaldi
Luci: Stefano Lattavo
Al Teatro dei Conciatori, Tiziana Foschi sarà protagonista di un doppio appuntamento. Sarà in scena dal 29 al 31 dicembre lo spettacolo CIBAMI di Stefano Benni e Cinzia Villari, protagonista è Tiziana Foschi che sarà accompagnata in scena dalla voce e chitarra di Piji. Lo spettacolo torna al Teatro dei Conciatori a grande richiesta dopo il grandissimo successo riscosso nella passata stagione e sarà una grande occasione per trascorrere il 31 dicembre in compagnia di una grande interprete del teatro italiano, con una serata speciale.
Tiziana Foschi inoltre aprirà alla grande il 2016 presso il teatro di via ostiense con lo spettacolo in scena dal 6 al 15 gennaio:LETTERE DI OPPIO di Antonio Pisu, regia di Federico Tolardo; interpreti: Tiziana Foschi Antonio Pisu.
SINOSSI CIBAMI
Tragicomico, acido : si ride, ci si pente e poi si ride ancora. Attraverso il cibo, la drammaturgia contemporanea e la musica, si raccontano le voci della società : voci allegre, grottesche, arrabbiate, voci poco ascoltate, voci che per farsi sentire raggiungono a volte movimenti estremi. Un viaggio nel racconto narrato, contaminato da un continuo gioco musicale, un insolito racconto/concerto dove la parola, la musica, lo stomaco e i suoi linguaggi, seguendo un andamento ironico – brillante, si uniscono in un totale matrimonio di intenti. Il cibo ha il potere di deliziare, amareggiare, redimere, sconvolgere, eccitare, ispirare? Ecco allora tre storie che raccontano, con il cibo, l’amore, la fede, la seduzione e l’abbandono. La chimica dei sentimenti e l’incontro degli ingredienti, dunque Non è forse vero che quando viviamo un incontro eccitante ci sentiamo come frittelle a contatto con l’olio bollente? O che quando annusiamo l’arrosto dimenticato nel forno, proviamo lo stesso sconforto di un appuntamento mancato? I tre atti unici sono di Stefano Benni e Cinzia Villari. Autori diversi, eppure il ritmo della scrittura è in entrambi “musicale”, come le parole scelte mai a caso: a volte in rima, sempre ironiche e con momenti di vera poesia.
Promo dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch? v=6cK4RyFqQw8
SINOSSI LETTERE DI OPPIO
1860: il Regno Unito, a causa delle dispute commerciali per l'oppio, è in guerra con la Cina da diciotto anni. A Londra, Dorothy Wellington, una nobildonna devota ai suoi abiti eleganti, attende con ansia, ormai da diversi anni, il ritorno dal fronte del marito George. A farle compagnia, nelle sue lunghe giornate di attesa e false speranze, c’è Thomas, un giovane, cinico ma fidato maggiordomo, il cui compito è quello di rassicurare costantemente Dorothy, leggendo e interpretando, in maniera piuttosto eccentrica e su richiesta della donna, la corrispondenza del marito in guerra. Quello che la signora Wellington ignora è che il marito è deceduto, ma Thomas, per paura di perdere il lavoro, le legge delle finte lettere scritte da lui stesso. Il giovane però, sentendo il peso della menzogna, non sa come rivelare la verità alla donna di cui si è intanto innamorato. Dorothy, dal canto suo, non è così candida e ingenua come sembra e a questo punto i ruoli s’invertono…
In un gioco continuo tra sogno e realtà i pensieri dei due protagonisti si scontrano, si intrecciano, si sfidano, instaurando un rapporto intimo, divertente, ironico, ma soprattutto profondo. Lettere di Oppio ci accompagna in un’epoca affascinante, parlandoci di dinamiche tra esseri umani eterne nel tempo. Una storia quindi sempre attuale, narrata con taglio moderno, che fa divertire, riflettere e appassionare.
Promo dello spettacolo: http://youtu.be/I1q6krYMcrA
RASSEGNA STAMPA LETTERE DI OPPIO
“Attrice estremamente versatile, Tiziana Foschi qui nelle vesti della protagonista, la signora Wellington, spazia dal comico al drammatico, dando corpo a una donna particolarmente intensa.” IL TEMPO
“Un carteggio e il rapporto tra un uomo e una donna con le stesse problematiche profonde della contemporaneità. Affascinante commedia sulle dinamiche tra esseri umani.” IL CORRIERE DELLA SERA
“Tiziana Foschi e Antonio Pisu perfetti in questa commedia che strappa spesso un sorriso e un lungo applauso finale; nulla è lasciato al caso a partire dalla scenografia. L’intensità di scambi tra i protagonisti e le vicende che legano le loro vita rendono l’opera di Pisu decisamente da vedere.” SENZA BARCODE
“Leggero ma non superficiale, semplice ma mai banale, felicemente costruito
dal primo all’ultimo minuto, questo spettacolo è una “chicca” raffinata che testimonia la possibilità di fare teatro in modo intelligente e genuino. Un testo delizioso per raccontare la solitudine e la paura di uscirne in modo originale. Ben scritto e ottimamente sostenuto dall’interpretazione di due attori capaci di dare molto senza mai andare sopra le righe. Perfettamente in grado di modulare i dentro-e-fuori della storia con tempi comici perfetti.”TEATROTEATRO.IT
TEATRO DEI CONCIATORI - Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel. 06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it - http://www.TIPOLOGIA BIGLIETTI: € 18,00 + tessera obbligatoria di 2 €
ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00
RIDUZIONI PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO, MEDIA&SIPARIO
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