Compagnia della Testa
presenta
IO, NAZARIO SAURO
di e con Francesco Cevero
con l’amichevole partecipazione della voce di Alessandro Nicosia
Ar.Ma Teatro
Via Ruggero di Lauria 22
2 e 3 febbraio
Conoscere la storia, conoscere i fatti avvenuti, e i protagonisti, è senza dubbio cosa utile, ma quanto ne sappiamo noi, veramente di alcune persone che sono morte eroicamente per un ideale? Sicuramente nelle nostre orecchie echeggiano i loro nomi, ma la maggior parte di noi, solo poche parole potrebbe spendere su queste persone. Il teatro, la letteratura , l'arte in genere ci viene incontro. Ecco che Francesco Cevaro, porta da 5 anni in giro uno spettacolo su Nazario Sauro, che tutti di nome conoscono, ma poi se devi parlare di lui, a me personalmente, sarebbe venuto da dire uno che si è sacrificato per l'Italia, si ma quando esattamente? Perchè? C'entra qualcosa dove era nato? Si c'entra qualcosa, perchè Nazario Sauro era nato a Capodistria il 20 settembre 1880, all'epoca Capodistria faceva parte dell'impero Austroungarico e ne fece parte fino al 1921 quando passo come la Venezia Giulia al Regno d'Italia. Nazario Sauro istriano di origine italiana, fu un irredentista, durante la Prima guerra mondiale scappò a Venezia per potersi arruolare nella marina italiana e combattere contro l'impero asburgico, fu catturato, condotto in prigione a Pola, e condannato a morte per alto tradimento.
Un idealista quindi che nonostante non sapesse nemmeno cosa fosse il fascismo, che era al di là da venire, dopo qualche anno dalla sua morte avvenuta il 10 agosto del 1916, sarà preso dal movimento e poi partito come esempio di uomo fascista, e per questo, successivamente quasi dimenticato nell'Italia democratica.
Dopo lo spettacolo, abbiamo avuto il piacere di ascoltare le parole dell'ammiraglio Romano Sauro, nipote di Nazario, che dal 2016 al 2018 è andato con la sua barca a vela in giro per i porti italiani,ed esteri presentando nelle scuole il suo libro: Nazario Sauro storia di un marinaio. Sensibilizzando i giovani su come sia importante lo scambio tra popoli di culture e religioni diverse, fonte di arricchimento. Il viaggio dell'ammiraglio proseguirà ora nelle città.
Miriam Comito
Il 2 e 3 febbraio sarà in scena all’Ar.Ma Teatro lo spettacolo scritto e interpretato da Francesco Cevaro, Io Nazario Sauro, un ritratto inedito di un eroe della Grande Guerra.
Il monologo racconta gli ultimi sessanta minuti di vita del marinaio istriano, imprigionato nel carcere di Pola e condannato a morte per alto tradimento.
Egli, infatti, italiano di Capodistria, allora parte dell’impero austro-ungarico, era colpevole di aver disertato l’esercito imperiale e di aver varcato il confine per unirsi alle truppe nemiche italiane.
La scena è ambientata proprio nella prigione dove egli morì. Il racconto si snoda attraverso i ricordi di un pezzo di storia e di vita privata: solo contro tutti e in attesa del tragico epilogo, Nazario Sauro scrive una lettera ai suoi figli.
Mentre scrive, la mente distratta gli fa ripercorrere la sua intera vita, privata e pubblica, dall’infanzia alla maturità, passando per il lavoro come marinaio commerciale. Gli tornano in mente i tanti amici al caffè della Loggia della sua Capodistria, il matrimonio, le imprese belliche, il supporto attivo alla causa indipendentista albanese contro i Turchi, fino alla decisione, allo scoppio del conflitto mondiale, di raggiungere Venezia e di combattere per l'unificazione dell'Istria all'Italia. E poi gli eventi di guerra, la cattura, l'infamante processo in cui egli, per salvarsi la vita, finse di essere italiano e non cittadino austriaco, con lo straziante episodio di sua madre costretta a fingere di non conoscerlo per salvargli la vita, e infine il più turpe dei tradimenti, quello del cognato, finanziere per gli austriaci, che pubblicamente lo riconosce, condannandolo così indirettamente a morte.
Lungi da essere solo una semplice descrizione storica, lo spettacolo è soprattutto il racconto intimo del lato umano di questo personaggio, che mette in discussione le sue convinzioni, le sue idee e le sue scelte proprio nell’ultima puntata della sua vita.
Un monologo denso di pathos ma anche volutamente e follemente leggero, che cerca di confrontarsi con la nostra storia, recuperando una delle figure del nostro recente passato e cercando, per quanto possibile, di capirne i sentimenti e gli ideali che la animavano.
IO, NAZARIO SAURO
di e con Francesco Cevero
con l’amichevole partecipazione della voce di Alessandro Nicosia
2 e 3 febbraio 2019
sabato ore 21 – domenica ore 18
Ar.Ma Teatro
Via Ruggero di Lauria, 22 – Roma
Per info e prenotazioni: tel. 06 39744093 - cell 3339329662
Biglietto 12 Euro
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