TEATRO VALLE OCCUPATO
ALTRESISTENZE | ORAZIO
giovedì
19 dicembre duemila13 ore 19.00 aperitivo | ore 19.45 mise en espace
HOMICIDE HOUSE
di Emanuele
Aldrovandi
mise en espace di Carlotta Corradi
con Andrea Collavino | Daniele Natali | Aurora Peres
| Francesca Rosa
direttore di produzione Laura Riccioli
Foto di Valeria Tomasulo |
Giovedì 19 dicembre continua la
rassegna “Orazio”, l’appuntamento fisso del Teatro Valle
Occupato con la drammaturgia contemporanea, che si apre con un aperitivo, prosegue
con una mise en espace di nuovi testi
dal mondo e si chiude con un incontro con l’autore.
Inaugurato il 28 novembre con Besame mucho dell’argentino
Javier Daulte – testo mai rappresentato in Italia – “Orazio” prosegue giovedì 19 dicembre dalle ore 19
con la mise en espace di Homicide House di Emanuele
Aldrovandi, testo vincitore
del Premio Tondelli. L’autore, presente alla
serata, partecipa al dibattitto che
segue la mise en espace diretta da Carlotta
Corradi e con Andrea Collavino, Daniele Natali, Aurora Peres e Francesca Rosa,
tutti partecipanti di Crisi, il
laboratorio di scrittura condotto da più di un anno da Fausto Paravidino
al Teatro Valle Occupato. Ed è proprio dall’unione tra il gruppo di Crisi, altri
artisti e alcuni occupanti del Teatro Valle Occupato che nasce il progetto
Orazio, il cui prossimo evento è previsto il 9 gennaio con un altro inedito.
Homicide House racconta la storia
di un uomo che ha sempre finto di avere più soldi di quelli che ha, fin dal
giorno in cui ha conosciuto sua moglie. Ed è sempre riuscito ad andare avanti,
mettendo le cose in fila, una dopo l’altra, come sono andati avanti gli uomini
per secoli. Un giorno, però, non riesce a saldare un debito col suo usuraio,
Camicia a Pois. E la soluzione che quest’ultimo gli propone lo trascina in una
vicenda rocambolesca e un po’ pulp, che parla d’amore, di verità, di pigrizia e
di falsità.
Emanuele Aldrovandi
è
nato a Reggio Emilia nel 1985. Dopo la laurea triennale in Filosofia a Parma nel 2007 e la laurea
specialistica in Lettere a Bologna nel 2009, si iscrive alla Scuola d'Arte
Drammatica Paolo Grassi di Milano, dove si diploma nel 2012. Collabora con il Centro Teatrale MaMiMò come drammaturgo e
insegnante di scrittura e si occupa della sezione teatro per
il settimanale Arcipelago Milano. Ha ricevuto vari riconoscimenti
fra cui il Premio Pirandello 2012, la Segnalazione al Premio
Hystrio 2012 e il Premio Tondelli 2013.
Motivazione giuria del premio Tondelli per Homicide House di Emanuele Aldrovandi
“Sinistra e infantile parabola sugli incerti confini tra il vero e
il falso, testo introspettivo dal piglio ironico-favolistico (favole macabre
senza lieto fine, per intendersi), Homicide
House è un coraggioso tentativo di scrittura drammaturgica verticale,
in grado di farsi carico di una matrice teoretica/concettuale che mette in atto
una morbida elusione del tragico.
Se il dilemma attorno cui ruota il dipanarsi della storia
appartiene di diritto alla normalità prosaica (in sintesi, si può mentire a fin
di bene o, al limite, nel nome del male minore?), i personaggi dimostrano di
essere istanze filosofiche, portatori di una determinata poetica del pensiero,
prima ancora che entità finzionali: non è un caso se Uomo, che nasconde alla
donna amata il vizio di indebitarsi per il puro piacere di farlo, dovrà
condurre i suoi equivoci commerci con loschi figuri quali Camicia a pois e
Tacchi a spillo, riuscendo a salvare la pelle senza alcuno sforzo pratico ma
con un puntuale esercizio della parola. La Casa degli omicidi è un meccanismo
di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che
con le sole armi di tortura. Un’idea originale alla base della scrittura e un
linguaggio disinvolto e agile nell'alternare isolati e funzionali monologhi a
fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente
esperimento.”
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