6 - 17 dicembre 2023
Teatro Ambra Jovinelli
Uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah
IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA
di Eugène-Marin Labiche
traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari,
Susanna Marcomeni
e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella
musiche Alessandro Nidi
scene Margherita Palli
costumi Nicoletta Ceccolini
luci Camilla Piccioni
sagome tratte dalle opere di Paolo Ventura
aiuto regista Benedetta Frigerio
assistente alla regia Diletta Ferruzzi
assistente allo spettacolo Lorenzo Ponte
assistente alle musiche Fabio Cherstich con contributi di Michele Tadini
assistente scenografa Francesca Guarnone
fondali Rinaldo Rinaldi
arredi Plinio il Giovane
pittore scenografo Santino Croci
direttore dell’allestimento Paolo Casati
macchinisti Alberto Accalai, Riccardo Scanarotti
elettricista Oscar Frosio
fonico Matteo Simonetta
sarta Nada Campanini
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti e FM Scenografia
costumi realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti
durata 1h15 minuti
Massimo Dapporto, Antonello Fassari, saranno i protagonisti, dal 6 al 17 dicembre al Teatro
Ambra Jovinelli di IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA di Eugène-Marin Labiche. Uno spettacolo di
Andrée Ruth Shammah. Il delitto di Via dell’Orsina è uno degli atti unici più conosciuti di un
gigante della drammaturgia come Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville, talento prolifico e
sopraffino capace di svelare, con indiavolate geometrie di equivoci e farse, il ridicolo nascosto
sotto i tappeti della buona borghesia. In scena con Massimo Dapporto, Antonello Fassari: Susanna
Marcomeni e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella.
Due uomini, un ricco nobile ed elegante, Massimo Dapporto, e un proletario rozzo e volgare,
Antonello Fassari, si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di
carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale
apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere
l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le
apparenze, non resta che far sparire ogni prova.
Andrée Ruth Shammah che firma la regia e, assieme a Giorgio Melazzi, l’adattamento, mantiene
intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci, ma vira al noir seminando
inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenista e ottocentesca di Labiche
diventa l’Italia del primo dopoguerra, prefascista e conformista. Alcune battute e personaggi sono
“rubati” da altri lavori del drammaturgo francese per dare più spessore alle sottotrame e rendere
più stratificata la vita che c’è dentro. Un sottile turbamento, fatto di piccole sospensioni, guida gli
attori. Clownerie e astrazione beckettiana, il ritmo del vaudeville e la tradizione del teatro brillante
italiano si incontrano in un vaudeville noir che fa ridere e pensare e che con i suoi vorticosi intrecci
riesce a raccontarci, in modo non scontato, il disorientamento che stiamo attraversando.
Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come
vogliamo apparire e come siamo davvero dentro la solitudine che ci attanaglia.
Eugène Labiche (Parigi 1815-1888) ha firmato in quarant’anni ben 174 copioni fra commedie e atti
unici, scritti da solo o in collaborazione con altri autori. Una frenetica attività drammaturgica che
ha prodotto alcuni capolavori come Il cappello di paglia di Firenze, ed è culminata con due
messinscene alla Comédie Française e la chiamata all’Académie Française. Fu consacrato anche
come il “re del teatro da boulevard”, genere di teatro leggero e comico allestito in teatri parigini a
gestione privata, come il Palais-Royal, dove il drammaturgo mise in scena anche L’Affaire de la rue
de Lourcine nel 1857, e 29 degrés à l’ombre nel 1873. Nelle due pièce, pubblicate da Liberilibri
nella collana «il Circo» del 2014, Labiche sbeffeggia la sua classe sociale, la borghesia, cogliendone
la profonda contraddizione tra l’essere e l’apparire.
Estratti di rassegna stampa
Così una commedia come questa di Eugéne Lebiche trova, più che una pura regia, una versione
completa perfetta: traduzione, parziale riscrittura, aggiunta di due personaggi, due camerieri,
inserto di canzoni per l’occasione composte: Shammah non è esclusivamente regista, qui, ma
regista drammaturgo […] Ma non fa la morale, fa teatro, che è svelamento per incanto, e teatro
comico, che è il sorriso integratore della conoscenza. E trova, in questa versione Shammah, una
sua rappresentazione ideale. Utile, necessaria a tutti noi che viviamo nel semibuio da tanto
tempo, e a cui il teatro può ridare luce, dal buio. Roberto Mussapi, Avvenire.
Nella regia di Shammah si riconosce la volontà di spostare l’attenzione sull’ invenzione del teatro
e il lavoro degli attori. E Massimo Dapporto è vitale, ironico, profondamente attore, e spesso vi
si sovrappone il ricordo del padre, il grande Carlo; Antonello Fassari è il clown col naso rosso,
scanzonato e guitto. Anna Bandettini, La Repubblica
Una superba prova attoriale del duo Dapporto-Fassari che sbeffeggia con estrema serietà la
borghesia perbenista e conformista che Eugene Labiche collocò nella Francia dell’Ottocento e
che Andrée Ruth Shammah, sposta nell’Italia del primo Dopoguerra. Antonio Sanfrancesco,
Famiglia Cristiana.
Senza forzature e appesantimenti ideologici, ma mettendo al centro, come sempre nei suoi
lavori, il piacere del teatro, Andrée Ruth Shammah è riuscita a fare in modo che dietro, e dentro,
il sorriso risuonassero anche note amare, e persino un po’ inquietanti. Rinaldo Vignati,
Cultweek.
Info orari e prezzi
https://www.ambrajovinelli.org/il-delitto-di-via-dellorsinadal-6-al-17-dicembre/
Acquista il biglietto
https://teatroambrajovinelli.vivaticket.it/it/event/il-delitto-di-via-dell-orsina/217303?qubsq=d62b3713-
bd17-42b5-82ac-11c50cc6110b&qubsp=299921c9-939d-4419-895e-
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Orari repliche
mercoledì 06 dicembre 2023 ore 21:00
giovedì 07 dicembre 2023 ore 21:00
venerdì 08 dicembre 2023 ore 19:30
sabato 09 dicembre 2023 ore 16:30
sabato 09 dicembre 2023 ore 21:00
domenica 10 dicembre 2023 ore 17:00
martedì 12 dicembre 2023 ore 21:00
mercoledì 13 dicembre 2023 ore 19:30
giovedì 14 dicembre 2023 ore 19:30
venerdì 15 dicembre 2023 ore 21:00
sabato 16 dicembre 2023 ore 21:00
domenica 17 dicembre 2023 ore 17:00
Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe, 45, 00185 Roma RM
Orario Botteghino
dal martedì al sabato ore 10:00-19:00 - domenica ore 14:00-16:00
Il botteghino sarà aperto a partire da un’ora prima ogni replica per la sola vendita dello spettacolo
in programma
Biglietti a partire da 17 euro fino a 37 euro
Informazioni e Prenotazioni 06 83082884 – 06 83082620
Ufficio stampa su Roma
Maya Amenduni
Agenzia di Comunicazione
+39 392 8157943
mayaamenduni@gmail.com
Francesco Malcangio
Ufficio stampa Teatro Franco Parenti
Tel. +39 02 59995217
Tel. +39 346 4179136
fmalcangio@teatrofrancoparenti.it
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