lunedì 20 novembre 2023

domani Gabriele Lavia al Teatro Ateneo per Artigiani di una tradizione vivente nell'ambito di "Le lacrime della Duse - Il patrimonio immateriale dell’attore"


 


LE LACRIME DELLA DUSE

Il patrimonio immateriale dell’attore

Progetto a cura della Compagnia Mauri Sturno

finanziato dal MIC, con il supporto dell’Università di Roma La Sapienza

consulenza culturale del CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro necessario – Residenze 

didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma, 

diretto dal Prof. Guido di Palma. Al via il ciclo di incontri Artigiani di una tradizione vivente

Prossimi appuntamenti

martedì 21 novembre ore 16:00 Gabriele Lavia (Teatro Ateneo)

venerdì 28 novembre ore 15:00 Alessandro Serra Aula Levi (TeatroBasilica)

venerdì 1° dicembre ore 16:00 Mimmo Cuticchio Aula Levi (Teatro Ateneo)

lunedì 4 dicembre ore 16.00 Lino Musella Aula Levi (Vetrerie Sciarra) 

Prosegue il ciclo di incontri Artigiani di una tradizione vivente nell’ambito del progetto Le lacrime della 

Duse - Il patrimonio immateriale dell’attore.

Il progetto - di grande valore artistico – nato per recuperare l’antica cultura artigiana del teatro che punta a 

preservare e valorizzare il patrimonio immateriale dei saperi teatrali, dopo il primo ciclo di formazione 

teatrale e drammaturgica per giovani attori under 35 curata da Glauco Mauri, inaugura ora il secondo step 

dedicato agli “Artigiani della tradizione vivente”, un ciclo di incontri con grandi attori e attrici della 

tradizione teatrale condotti da Guido Di Palma. Dopo i primi appuntamenti con Umberto Orsini e Isa 

Danieli, si prosegue con Gabriele Lavia (martedì 21 novembre ore 16:00); seguiranno gli incontri con

Alessandro Serra (venerdì 28 novembre ore 15:00 - TeatroBasilica), venerdì 1° dicembre ore 16:00 

Mimmo Cuticchio (Teatro Ateneo) e Lino Musella (4 dicembre ore 16:00 - Vetrerie Sciarra).

Nato a Milano nel 1942, cresce a Torino dove si diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica. 

L’approdo sul palcoscenico avviene nel 1963, fino ai primi ruoli importanti come Edipo Re al Teatro alla 

Scala (1969) e Re Lear al Piccolo Teatro di Milano (1973) per la regia di Giorgio Strehler.

Il debutto sul grande schermo è del 1971 in Ipotesi su un omicidio, mentre la regia teatrale arriva a partire 

dal 1975, con Otello di Shakespeare, suo autore preferito.

Per il Teatro alla Scala di Milano nel 1969 è il Servo della casa di Laio in Edipo re. Nel 1969, diretto da 

Orazio Costa, interpreta il tragico scrittore Konstantin Trepliov, alla messa in scena di Céchov Il gabbiano; 

nel 1972, per la regia di Giorgio Strehler, è Edgar, figlio del Conte di Gloucester, nello shakespeariano Re 

Lear, con Tino Carraro; nel 1983 cura la regia di Les pèlerins de la Mecque di Christoph Willibald Gluck con 

Cecilia Gasdia alla Piccola Scala e, l'anno dopo, di I Lombardi alla prima crociata con Silvano Carroli, Ghena 

Dimitrova e José Carreras. È stato diretto in teatro da importanti registi tra i quali Giorgio Strehler, 

Giuseppe Patroni Griffi, Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga. Regista lui 

stesso di Scandalosa Gilda, del noir Sensi e La lupa, tutti con Monica Guerritore. Come regista teatrale 

esordisce nel 1975 con Otello di William Shakespeare, e come regista cinematografico nel 1983 col film con il contributo di

Principe di Homburg (grazie al quale nel 1984 si aggiudica il Nastro d'argento al miglior regista esordiente).

Come regista d'opera lirica il suo esordio è nel 1983 con I pellegrini alla Mecca di Gluck. Come attore cinematografico è stato diretto da Francesco Nuti, Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino

Cervi, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Francesco Maselli, Damiano Damiani e Mauro Bolognini. Nel 1989 con Giancarlo Volpi fonda a Milano la Compagnia Lavia. È stato co-direttore artistico del Teatro

Eliseo di Roma (dal 1980 al 1987), direttore artistico del Teatro Stabile di Torino (dal 1997 al 2000) e del

festival Taormina Arte (nel 1993). Nel 2004 è il vincitore del Premio Olimpici del Teatro per la migliore regia

e per il migliore spettacolo (L'avaro di Molière). È stato direttore del Teatro stabile di Roma.

Le lacrime della Duse. Il patrimonio immateriale dell’attore, curato dalla Compagnia Mauri Sturno, è un

progetto finanziato dal MIC ed ha coinvolto l’Università di Roma La Sapienza che fornisce il supporto

logistico e una consulenza culturale attraverso il CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro

necessario – Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma, diretto dal Prof. Guido

di Palma. Come nasce l’idea? Nel 1954 durante una tournée in Sud America Memo Benassi, allievo devoto della Duse

che con lei interpretava Oswald negli Spettri di Ibsen, si accorse che il giovane Glauco Mauri, neo

diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lo spiava dalle quinte. Qualche giorno dopo lo

chiamò in camerino. Il vecchio attore che a 63 anni aveva appena interpretato Osvald disse al giovane

attore: “Vorrei che tu tenessi questa giacca con cui recitavo Osvald. Ora non posso più indossarla, mi viene

stretta”. Il giovane attore, stupito, ringrazia commosso ma sull’uscio della porta viene fermato. Benassi si

alza e dice: “Tienila da conto. Vedi questa spalla? Qui la Duse versava le sue lacrime”. Era un gesto antico

legato alla tradizione. Era il riconoscimento che l’invisibile artigianato del vecchio attore aveva trovato un

erede. In una sorta di rituale di passaggio di consegne, la giacca è in seguito stata donata da Glauco Mauri

a Roberto Sturno, scomparso il 22 settembre di quest’anno. “La cultura teatrale non può essere affidata solo alla scrittura e tantomeno ai video – afferma il Prof.

Guido Di Palma – essa vive principalmente nella presenza e nelle relazioni delle persone che la agiscono.

Per questo le residenze didattiche universitarie sono pensate come un luogo di scambio. Passato e presente

s'incrociano in uno spazio protetto affinché i saperi teatrali non vengano dimenticati e possano essere

rivivificati nell’incontro tra generazioni. Per questo, nel quadro della Terza Missione universitaria la

Sapienza sostiene il progetto Le lacrime della Duse”.

Le attività si svolgono presso il Nuovo Teatro Ateneo e le Vetrerie Sciarra. Ingresso gratuito.

A questo link è possibile prenotare

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdCLfa2Pcjjr1hTjeGJ3so-AzUnWWK24AMqQBKsOShK-

iH_zA/viewform?pli=1

Ufficio Stampa Progetto “Le lacrime della Duse”

Agenzia Maya Amenduni comunicazione

Maya Amenduni +39 392 8157943

mayaamenduni@gmail.com

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