martedì 28 novembre 2023

IL GRANDE GRABSKI con la regia di Paolo Vanacore in scena dal 5 al 17 dicembre al Teatro de' Servi-Roma



 Camera Musicale Romana

presenta


IL GRANDE GRABSKI


Adattamento teatrale di Marco Rinaldi e Paolo Vanacore dall’omonimo romanzo di


Marco Rinaldi (Fazi Editore)


con
Toni Fornari, Riccardo Bàrbera, Carmen Di Marzo


Regia Paolo Vanacore

Musiche originali Alessandro Panatteri

Scene Alessandro Chiti


DAL 5 AL 17 DICEMBRE

TEATRO DE’ SERVI-ROMA


Va in scena al Teatro de’ Servi, dal 5 al 17 dicembre, IL GRANDE GRABSKI, adattamento

teatrale a cura di Marco Rinaldi e Paolo Vanacore dall’omonimo romanzo di Marco Rinaldi, con

Toni Fornari, Riccardo Bàrbera e Carmen Di Marzo.

Maurizio (Toni Fornari), già ultraquarantenne, soffre di eiaculazione precoce. Francesca (Carmen

Di Marzo), la moglie di Maurizio, donna bellissima e irraggiungibile, dura e severa, si convince

della malattia di Maurizio dopo la lettura di libri su libri di argomento psicanalitico. La donna

passa con disinvoltura dalle teorie di Freud alle tecniche orientali in una gran confusione di

discipline e studi sui più svariati argomenti, obbligando il marito a intraprendere una terapia

psicanalitica dal fantomatico Dott. Grabski (Riccardo Bàrbera). Peccato che il Dottor Grabski sia

un cialtrone e caotico psicanalista freudiano, poi lacaniano, poi junghiano, a seconda del

momento e dell’estro, che coinvolgerà il protagonista in un’improbabile quanto grottesca cura

psicanalitica facendo subire al paziente tutte le tecniche possibili, declinate con metodi ortodossi

e meno ortodossi caratterizzati da una serie di dialoghi esilaranti tra il dottore e Maurizio, nei

quali il dottore tra l’altro vuole a tutti i costi far ammettere al suo paziente di essere un

omossessuale latente, di odiare suo padre e desiderare sessualmente sua madre. Durante la cura,

Maurizio, oltre a perdere tutti i suoi soldi per star dietro al dottore, imparerà a proprie spese cosa

vuol dire transfert, soffrirà, si metterà in discussione, avvolto dai dubbi, fino a far morire di

crepacuore i genitori, a farsi lasciare e tradire dalla moglie e a rischiare di perdere il lavoro, tutto

questo unicamente per rivendicare il proprio orgoglio ferito.

Lo spettacolo, tratto da un romanzo di grandissimo successo, è una metafora irriverente nei


confronti del mondo della psicoterapia e dei rapporti di coppia, trattati con naturalezza e

disinvoltura in modo del tutto originale, alternando una comicità esplicita, a tratti travolgente, sul

tema del disturbo sessuale, ad un umorismo più colto e raffinato che va a toccare gli ambiti

scientifico-professionali della psicanalisi. Le battute, i continui botta e risposta tra marito e

moglie e tra paziente e medico tengono alto il ritmo dello spettacolo senza interrompere il

cammino verso la guarigione psichica del povero protagonista. Si può ridere delle proprie paure,

dunque? La risposta è nella leggerezza e nel taglio tragicomico di una vicenda divertente e allo

stesso tempo, per certi versi, così universale. Siamo tutti un po’ Maurizio (anche se non soffriamo

di eiaculazione precoce) alla ricerca della nostra strada, alle prese con i condizionamenti che ci

vengono dalle persone vicine (familiari o medici ma anche colleghi di lavoro, parenti, amici)

impegnati a trovare conforto, guida e illuminazione attraverso le innumerevoli proposte che la

nostra società moderna mette sul piatto (sesso, yoga, spiritualità, psicanalisi, ecc.). Che poi la

soluzione non c’è ma ridere di tutto questo sembra un ottimo modo per tirare un sospiro di

sollievo e vivere la vita con molta più serenità.

INFORMAZIONI GENERALI

Teatro de' Servi

Via del Mortaro, 22 | 00187 Roma

Per informazioni e biglietti:

tel. 06.6795130 | info@teatroservi.it

Orari spettacoli:

da martedì a venerdì ore 21

sabato ore 17.30 e ore 21

domenica ore 17.30

Biglietti: 25 euro


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

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