produzione Viola Produzioni - Centro di produzione teatrale
in collaborazione con Mismaonda
GIOVANNI SCIFONI
FRA'
San Francesco, la superstar del medioevo
di Giovanni Scifoni
musiche di Luciano Di Giandomenico
strumenti antichi LUCIANO DI GIANDOMENICO • MAURIZIO PICCHIÒ • STEFANO
CARLONCELLI
Regia di FRANCESCO FERDINANDO BRANDI
TOURNÉE 2023/2024
"Come si fa a parlare di San Francesco D’Assisi senza essere mostruosamente banali? Come
farò a mettere in scena questo spettacolo senza che sembri una canzone di Jovanotti?
Se chiedo a un ateo anticlericale “dimmi un santo che ti piace” lui dirà: Francesco.
Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono stati scritti decine di migliaia di testi
su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? Non era l’unico a praticare il
pauperismo. In quell’epoca era pieno di santi e movimenti eretici che avevano fatto la
stessa scelta estrema, che aveva di speciale questo che oggi potremmo definire un
“frikkettone” che lascia tutto per diventare straccione?
Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le sue prediche erano
capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro contemporaneo. Giocava con gli
elementi della natura, improvvisava in francese, citando a memoria brani dalle chanson de
geste, stravolgendone il senso, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il
dolore fisico e il mutismo.
Il 24 dicembre celebreremo gli 800 anni del presepe di Greccio, la più geniale (e più
copiata) invenzione di Francesco.
Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di
Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere
persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la vita
del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma,
fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte.
Dalla predica ai porci fino alla composizione del Cantico delle creature, il primo
componimento lirico in volgare italiano della storia, Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. Nessuno nella storia ha raccontato
Dio con tanta geniale creatività.
Francesco sapeva incantare il pubblico, folle sterminate, sapeva far ridere, piangere,
sapeva cantare, ballare. Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando
questo spettacolo è che Francesco era un attore molto più bravo di me.
E poi il gran finale, la morte, il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva
Francesco con “Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare”.
E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro
saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra
contemporaneità: non siamo immortali.
Giovanni Scifoni
DATE TOURNÉE ESTIVE
25/07 – VITERBO – Teatro Romano di Ferento
26/07 – SAN MAURO PASCOLI – Villa Torlonia
02/08 – ASSISI – Piazza della Porziuncola
22/08 – RIPE SAN GINESIO – Arena La Cava
23/08 – RIMINI – Meeting Teatro Galli
22/08 – ANAGNI – Festival del Teatro Medievale
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