giovedì 11 luglio 2024

LAURA LATTUADA in FEDRA_ 1 Agosto_ANFITEATRO ROMANO DI ALBA FUCENS_FESTIV'ALBA



 In occasione dell’VIII edizione di FESTIV’ALBA


FEDRA

di Ghiannis Ritsos


spazio scenico e regia di Alessandro Machìa

con LAURA LATTUADA

e Andrea Beruatto nella parte di Ippolito

costumi Laura Giannisi

luci Giuseppe Filipponio

habitat sonoro Giorgio Bertinelli

aiuto regia Tommaso Garrè

organizzazione Sofia Chiappini

una produzione Compagnia Zerkalo


in accordo con Arcadia & Ricono srl per gentile concessione di Ery Ritsou


ANFITEATRO ROMANO

DI ALBA FUCENS

1 agosto ore 21.15


In occasione dell’VIII edizione di FESTIV’ALBA, rassegna di spettacoli estivi organizzati

dall’Associazione culturale Harmonia Novissima, sarà in scena giovedì 1 agosto presso l’Anfiteatro

Romano di Alba Fucens, lo spettacolo FEDRA di Ghiannis Ritsos, con Laura Lattuada e con

Andrea Beruatto nel ruolo di Ippolito, spazio scenico e regia di Alessandro Machìa.


con il sostegno di


Scritto in esilio e terminato nel 1975, poco dopo la fine del regime dei Colonnelli, Fedra, appartenente

alla raccolta denominata Quarta dimensione, è forse è uno dei testi più riusciti del grande poeta greco

Ghiannis Ritsos; il più palpitante, a un tempo carnale e mistico, interpretato qui da una straordinaria

Laura Lattuada.

Ritsos, attraverso il meccanismo della confessio, riflette sul desiderio come oltranza e abisso, che

confina con l'estasi; ma anche sul tempo, sulla bellezza del corpo come luogo del mistero, come tempio

sacro, in una prossimità di amore e morte.

Fedra parla, dice tutto, dichiara in maniera feroce il suo desiderio bruciante per il giovane e bellissimo

figliastro Ippolito. Parla a un corpo che l’ascolta muto, quel corpo che si nega, si sottrae, e che per

Fedra è una casa, un tempio. Ippolito, nella sua fissità da oggetto del desiderio è esposto allo sguardo, su

un piedistallo, come una statua greca, offerto per essere scrutato e toccato, come un Cristo sul quale

Fedra rovescia addosso parole deliranti e lucidissime, di passione cieca e di negazione. Questa

liberazione della parola avviene in una scena obitorio, fredda, invasa da una luce bianca e fatta di pochi

elementi d’arredo, i cui bisturi sono proprio quelle parole che in un eccesso lirico e allo stesso tempo

erotico, tentano di toccare il corpo di Ippolito, di comprometterlo, di gettarlo nel mondo, di

umanizzarlo, smascherando come falsa la castità del ragazzo, il suo rifiuto del desiderio, “la santità

della privazione”.

Ma a Fedra, inconciliabile e umanissima, di fronte all’impossibilità di conoscere quel corpo e alla

sproporzione del suo desiderio senza compimento, di fronte alla “gelida santità” di Ippolito, non resta

che il suicidio e la vendetta della lettera infamante, come ultima possibilità di “toccare” l’amato.

Un minuzioso lavoro di sonorizzazione della scena, di tessitura di suoni reali della natura e di rumori

come provenienti dalla psiche di Fedra, farà emergere quella quarta dimensione, quell’invisibile che

abita i testi di Ritsos, dando vita a uno spettacolo polivocale, onirico e fortemente suggestivo.


Ufficio stampa Compagnia

Federica Guidozzi (+39) 347 7749976

guidozzifederica05@gmail.com

federica.guidozzi05@gmail.com


Anfiteatro Romano di Alba Fucens - Massa d’Albe (AQ)

Orario spettacolo: giovedì 1 agosto 2024 ore 21.15

Informazioni: 06.0406 - 329.9283147 (attivi Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 18.00 alle 19-00). 

Acquisto Online su https://www.diyticket.it/events/teatro/16284/fedra-con-laura-lattuada

https://www.festivalba.it/

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