"Non si uccidono i poeti!" Così disse a gran voce Alberto Moravia durante il funerale di Pier Paolo Pasolini, e non parlava di certo a Giuseppe Pelosi detto Pino la rana, che poco più che diciassettenne, in quanto "marchetta" fu accusato e ritenuto colpevole di aver ucciso, in un delitto d'impeto e con un'arma di fortuna Pasolini, perchè a detta del ragazzo, ad un suo rifiutarsi, lo scrittore avrebbe reagito violentemente, minacciando, addirittura di morte il Pelosi. Ecco come mettere a tacere, una voce potente. Per fortuna in tempi più recenti, grazie, a inchieste, studi approfonditi, libri, sta finalmente emergendo la realtà.
E Jarrusu, che in siciliano vuol dire puttano, racconta proprio questo. La verità ultima sulla sua morte.
Lo spettacolo inizia con una musica, angosciante, funerea, sacrificale, le luci in sala si abbassano lentamente, entra in scena Giovanni Greco, autore anche del testo, che dapprima spiega il significato del termine catanese jarrusu, e poi, inizia la narrazione della vita di Pasolini, mettendone in risaltò la dote maggiore e più importante: l'essere profeta, ovvero, il dono di saper analizzare la realtà che lo circondava talmente bene, da saper poi prefigurare esattamente cosa sarebbe successo in futuro, e per questo dono fu ucciso.
Jarrusu è uno spettacolo estremamente coinvolgente, non solo per l'argomento trattato, ma per come viene trattato, Giovanni Greco, interpreta dando l'anima, questo racconto incentrato sugli ultimi giorni della vita di Pasolini e sulle motivazioni per le quali è stato barbaramente assassinato, ridotto a poltiglia, un uomo che forse, non tutti sanno, era un uomo con un fisico atletico, e mai un ragazzetto di diciassette anni con un'arma di fortuna avrebbe potuto ucciderlo.
Questo spettacolo mette a nudo, l'inquietante realtà. Quello di Pier Paolo Pasolini è stato un delitto di stato, eseguito da balordi, vicini alla militanza di estrema destra, ma commissionato dai politici più in voga a quell'epoca, a cui premeva far tacere per sempre colui che stava per mettere le mani su dei documenti che attestavano chi erano i veri responsabili della "Strategia della tensione".
Pasolini era un uomo che contrariamente ad altri suoi colleghi dell'epoca auspicava la rivoluzione dall'esterno e non un allargamento del sistema dall'interno.
Giovanni Greco, mette veramente tutto se stesso, far emergere la figura dell'intellettuale, troppe volte coperto dai giudizi e pre giudizi sulla sua sessualità, strumentalizzata per far passare la sua uccisione come un fatto inerente a essa.
Alla parte narrata si aggiunge la struggente parte mimata, del massacro del 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia, e quel corpo martoriato, è il simbolo di altri corpi, come quello di Giorgiana Masi, di Giuseppe Pinelli e del commissario Calabresi
Miriam Comito
TeatroBasilica
dal 2 al 3 novembre 2024
GIOVANNI GRECO
Jarrusu. Perché e come morì Pasolini
di e con Giovanni Greco
allestimento scenico e costumi Jacopo Bezzi
luci e fonica Massimo R. Beato
foto e grafica Manuela Giusto
organizzazione Ferrante Cavazzuti
una produzione La Compagnia dei Masnadieri
INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione
del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda.
Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link:
https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo
Orari:
Dal martedì al sabato ore 21:00 - domenica 16:30
Prezzi: Biglietto intero € 18,00
Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)
Biglietto online € 15,00
Carnet 4 spettacoli € 40,00
Dove siamo:
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
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Ufficio stampa TeatroBasilica e Gruppo della Creta
Maya Amenduni
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