Che bella serata, quella passata ieri al Teatro Lo Spazio, dove fino a domenica 17 sarà in scena STORIE BASTARDE, spettacolo tratto dall'omonimo libro di Davide Desario, e che narra le vicissitudini di un gruppo di bambini che tra la fine degli anni 70'e gli anni 80' hanno vissuto la loro infanzia, e adolescenza, in un quartiere alla estrema periferia di Roma: Ostia Riviera di Ponente dove c'è l'Idroscalo, trasformato oggi in un'oasi Lipu, a ridosso del Porto di Roma, una zona che negli ultimi anni ha subito un processo di riqualificazione, seppur , ancora in parte permeata da una certa nomea, e all'epoca in cui è ambientato lo spettacolo, la realtà era molto più dura, negli anni 70' si sa i bambini giocavano in strada, i maschi al pallone, le femmine a campana, e questo non solo a Ostia, ma un po' ovunque, ma in quel quartiere, come in altri periferici di altre città, stare per strada non era sempre gioioso e agevole per i giovanissimi, l stessa conformazione del territorio con i larghi spazi dimenticati da Dio, la pineta, la spiaggia, tutte cose bellissime , appetibili, certo, ma purtroppo solo sulla carta, hanno eletto negli anni 70 Ostia come la capitale dell'eroina, non è un caso se il film di Claudio Caligari "Amore tossico" girato non con attori ma con veri tossico dipendenti sia stato girato là.
STORIE BASTARDE è un monologo in cui il bravissimo Fabio Avaro interpreta tutti i personaggi, in modo eccelso, ci trasporta nel mondo descritto nel libro di Desario, facendoci conoscere lui e suoi amici bambini prima e adolescenti poi, alle prese con un 'infanzia non semplice, vissuta a pochi metri da dove era stato ucciso Pier Paolo Pasolini, a stretto contatto con situazioni che i bambini non dovrebbero nemmeno immaginare, costretti a ripulire gli spazi dove potevano giocare dalle siringhe, oppure oggetto di scherno da potenti boss della banda della magliana.
Questo è uno spettacolo di grande intensità, con evidenza realistica molto forte, di vita vissuta, non posso non citare la regia di Ariele Vincenti, che ha dato la sua impronta allo spettacolo, portandola ad esser una narrazione a più voci per un attore solo, narrazione non fatta solo di parole, ma di gesti d i movimenti, di espressioni, uno spettacolo completo e coinvolgente.
In sala oltre all'attore ae al regista erano presenti , l'autore del libro, che io ho comprato ieri sera, e Gabriele Pignotta, attore, sceneggiatore, regista anche lui ostiense, e che ha raccontato come volesse fin da piccolo, discostarsi da quella realtà, e così è stato per tanti anni, ma che ora, invece, sente il bisogno di riscoprire quegli anni.
Lo spettacolo è stato dedicato a tutti quei ragazzini degli anni 70'nati in qualsiasi periferia di una qualsiasi città che non ce l'hanno fatta.
Miriam Comito
STORIE BASTARDE
adattamento teatrale di Ariele Vincenti e Fabio Avaro
Testo ispirato al libro omonimo di Davide Desario - Edizioni Avagliano
con Fabio Avaro
regia di Ariele Vincenti
Produzione: A. Artisti Associati Gorizia
Disegno luci: Maximiliano Lumachi
Foto: Fabrizio D'Orazio
Grafica: Danilo Giovannangeli
DAL 13 AL 17 NOVEMBRE
TEATRO LO SPAZIO-ROMA
Teatro Lo Spazio
Via Locri,42
informazioni e prenotazioni
06 77076486 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
Spettacoli: ore 21; sabato ore 18.00; Domenica ore 17
prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)
Ufficio Stampa
Maresa Palmacci 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com
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