Il monologo inizia con una giovane Mileva che nel 1896, in piena era positivista, si trova al politecnico di Zurigo, unica donna della sua classe, non è facile sopravvivere in un mondo di uomini, ma la voglia di realizzare il suo sogno è grande, e lei è sulla strada giusta. Nella sua stessa classe c'è un giovane scapigliato e spocchioso. Albert Einstein. i due si innamoreranno formeranno una coppia....e penseranno, lavoreranno, creeranno insieme...un po' come Pierre e Marie Curie, o forse no... Pierre Curie sapeva riconoscere il valore della moglie, e dichiarò di rifiutare il premio nobel per la fisica, assegnatogli se non fosse stato appaiato al suo nome quello della moglie. Albert Einstein invece quando pubblicò i primi articoli sulla relatività non la ringraziò nemmeno Mileva..d'altronde Ein Stein! Una pietra!
Miriam Comito
L'idea di approfondire questa nuova visione della vita di Albert Einstein, dal punto di vista di Mileva Maric, nasce da un’esigenza di Gabriella Greison che nell'attualità vede nuove forme di stimolo, studio e confronto; mentre un tempo i biografi di Einstein sono stati tutti uomini, ed è per questo che l'immagine di Mileva ci è arrivata distorta. In questo lavoro non si fa cenno a polemiche o rivendicazioni da parte di Mileva, di nessun tipo, sui lavori di Albert Einstein, ma semplicemente si descrive con i termini di oggi, usando parole di oggi, la personalità, la mente e la natura di una donna che potrebbe essere una di noi.
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Gabriella Greison è fisica, scrittrice e protagonista sul palco delle sue rappresentazioni teatrali da diversi anni, si è fatta conoscere da tutti con il suo “Monologo Quantistico” che ha girato tutta Italia, superando quota 150 repliche e per la maggior parte sold out.
“Einstein & me” è andato in scena in anteprima il 23 settembre 2018 (domenica) al Teatro Sala Umberto di Roma, ore 21, e sarà libero di girare fin da questa stagione.
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