Bellissimo spettacolo in scena al Teatro Basilica, Dov'è finito lo zio Coso tratto dal libro di Alessandro Schwed in arte Giga Melik "Lo zio Coso".
Scenografia essenziale, teatro di parola , la narrazione e il dialogo posti al centro della messa in scena, che non va a cercare il piacere dell'occhio ma punta dritto alle emozioni, e alle riflessioni.
Per non dimenticare, contro l'oblio, contro il revisionismo, che purtroppo è sempre di moda.
Un uomo va alla ricerca delle sue radici e lo fa partendo per L' Ungheria, paese originario del padre, ci va per cercare suo zio, di cui ha visto solo delle foto, ma che sa essere la memoria di quella parte della sua famiglia che è stata spazzata via dalle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale.
Fa il viaggio in treno, è proprio sul treno, metafora del messo usato per le deportazioni degli ebrei, che fa un incontro singolare e sconvolgente, incontra un sedicente veterinario, una maschera vera e propria dai caratteri mefistofelici, che gli dice che dal 1939 al 1945 non c'è stato nessun conflitto mondiale, ma solamente spettacoli e feste. Le parole del veterinario sono condite qua e là da sprazzi di antisemitismo, ma non si lesinano nel testo, anche riflessioni a tutto tondo sulla natura umana, che è volta all'errore che genera dolore, dolore hai avuto dolore procurerai.
C'è un antidoto? C'è un modo per uscire dalle pastoie del dolore e dalla ripetitività ciclica che la Storia ci propone e ripropone da sempre? Si ed è uno solo: la memoria che da individuale deve diventare collettiva, una goccia non fa nulla, ma tante gocce insieme fanno il mare. E' necessario, quindi ricordare, e far ricordare.
Lo zio perchè si chiama Coso? Beh quando non si ricorda il nome di un oggetto, o come in questo caso di una persona, si usa dire coso, la metafora del revisionismo storico è, quindi già presente nel titolo, è il testo è un perfetto equilibrio tra tragedia e commedia, recitato in modo impeccabile e coinvolgente da Gianni Poliziani (Il dentista luciferino) e Alessandro Waldergan (l'uomo alla ricerca delle sue radici) ben diretti dalla regia che va a scavare nelle più disparate emozioni di Manfredi Rutelli, che ha curato anche l'adattamento teatrale.
Vi consiglio di andarlo a vedere.
Ancora oggi in scena al TeatroBasilica
Miriam Comito
TeatroBasilica
16 e 17 gennaio 2024
LST TEATRO
Dov’è finito lo zio coso
liberamente tratto dal romanzo “Lo zio Coso” di Alessandro Schwed
con Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan
adattamento teatrale e regia Manfredi Rutelli
musiche originali e paesaggi sonori Paolo Scatena
luci Simone Beco
INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto da l’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione
del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici, con la supervisione artistica di Antonio
Calenda. Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link: https://www.teatrobasilica.com/
Orari:
lunedì ore 19:00 - dal martedì al sabato ore 21:00 - domenica 16:30
Prezzi: Biglietto intero € 18,00
Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)
Biglietto online € 15,00
Carnet 4 spettacoli € 40,00
Dove siamo:
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
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email: info@teatrobasilica.com
telefono: +39 392 9768519
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