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mercoledì 26 marzo 2014

L'attrice Vittoria Schisano adesso è donna: un'intervento di 10 ore a Barcellona


Foto di Maria la Torre
Vittoria Schisano cambia sesso: “Sarà il dolore più bello della mia vita”, l’attrice l’ ha detto la scorsa domenica da Barbara D'Urso dalla quale era ospite in collegamento dalla Spagna . Vittoria Schisano è diventata  donna a tutti gli effetti ieri , ha subito un lungo intervento durato dieci ore  presso la Clinica di Chirurgia Plastica di Barcellona  del Dr. Iván Mañero. http://www.ivanmanero.com/


Poco prima dell’intervento Vittoria ha scritto  sulla sua pagine facebook :
... adesso che ho finalmente svelato a DOMENICA Live dalla mia amica Barbara D'urso il motivo del mio viaggio a Barcellona posso sentirmi libera di ringraziare IVAN MANERO il medico che renderà possibile il mio sogno... Con questa foto taglio via il passato e quel che resta della mia precedente vita. Saluto me stessa e il Giuseppe che ancora è in me. Adesso posso urlare che sta per nascere Vittoria, lo urlo a voce piena non solo per me ma per tutti coloro che non possono farlo ...
Se ho scelto di rendere pubblico il mio percorso è per sensibilizzare le persone a capire che esiste una sola cosa che conta: il cuore !!!
Non è un colore di pelle o una religione a renderci diversi ma l'anima.
Per vivere ci vuole coraggio e le strade in discesa portano spesso al buio, io scelgo quelle in salita, voglio guardare il mondo dall'alto.
Abbiate coraggio, una vita vissuta a metà è una vita sprecata, amatevi e date agli altri la possibilità di amarvi.
Grazie agli amici che non mi lasciano mai sola, a Maria La Torre per questo bellissimo scatto, all'amore di cui tutti mi circondate e ad una mamma speciale, la mia. 


L’attrice sarà prossimamente al cinema nel nuovo film di Renato De Maria, La vita oscena, al fianco di isabella Ferrari.

martedì 12 novembre 2013

IL VENDITORE DI MEDICINE - Un fim di denuncia al Festival del Cinema di Roma

Il venditore d -medicine il-photocallcon Antonio Morabito-Claudio Santamaria-Isabella Ferrari

IL VENDITORE DI MEDICINE di Antonio Morabito presentato all'ottava edizione del Festival del Cinema di Roma, è un film che si muove su due registri: quello della denuncia, e quello della disperazione. La denuncia del comparaggio,  pratica terribilmente vergognosa, illegale, ma estremamente diffusa che le case farmaceutiche attuano per convincere i medici a prescrivere i propri farmaci, non solo ai propri pazienti reali, ma anche a quelli deceduti o immaginari. La disperazione è quella del protagonista Bruno Donati interpretato da Claudio Santamaria, Bruno è un informatore medico della Zafer, tira una brutta aria al lavoro sono previsti tagli al personale, il suo capo area Giorgia (Isabella Ferrari) lo tampina lo mette alle strette, bisogna assolutamente piazzare i propri prodotti a qualunque costo. Bruno come ha detto Santamaria in conferenza stampa, non è al vertice della piramide, ma è l'ultima ruota del carro, se da una parte è carnefice dall'altra è anche vittima di un ingranaggio più grande di lui che lo schiaccia e lo deforma....infatti Bruno non "nasce" lavorativamente come informatore medico, ma come veterinario, lo deforma talmente tanto che arriva al punto di somministrare di nascosto pillole anticoncezionali  alla moglie Anna (Evita Ciri), nonstante sappia che lei voleva avere un figlio e nonstante la moglie abbia più volte dichiarato che le pillole anticoncezionali le facevano male.
Lo scopo di questo film è dimostrare che il comparaggio non è una cosa lontana dal singolo cittadino, ma che purtroppo le è vicinissima che magari si va dal medico di base, di fiducia e prima di noi è entrato un informatore con la sua bella ventiquattrore e  ecco là che ci viene prescritto un farmaco che probabilemnte non solo non ci serve..ma all'occorrenza ci fa anche male! Perchè si sa che alcuni farmaci in commercio fanno palesemente male, a sottilineare questa cosa, all'inizio e alla fine del film ci sono immagini di repertorio che scorrono con notizie provenienti da tutto il mondo riguardol'elevata tossicità di alcuni farmaci, e le immagini di un povero topolino costretto a ingurgitare chissà quale intruglio.
La voglia di fare questo film per Antonio Morabito è nata da un'esigenza personale, il padre Giovanni a. cui è dedicato il film, fu colpito da una malattia rara, e lui si mise a cercare una medicina che qui in Italia non era arrivata. Morabito viene da una famiglia di medici, in cui è sempre regnata l'etica....il giuramento a Ippocrate.
Nel film tutto il sistema viene visto dal punti di vista dell'ultima ruota del carro, che per Santamaria è rappresentante non solo di questa professione, l'uomo con la valigetta rampante vittima e carnefice allo stesso tempo, lo  possamo trovare anche in altre professioni, è proprio uan tipologia specifica. Bruno, dipendente da una medicina denominata propid  nel film che  è un'anfetamina legale, distrugge tutto quello che ha intorno, e che ama. quando si torva dall'altra parte, forse capisce di cosa tratta davvero il suo lavoro.
Isabella Ferrari che si cura omeopaticamente da sempre e istintivamente, ha trovato stimolante il suo personaggio e si è voluta mettere alla prova essendo Giorgia completamente diversa dalle altre figure femminili che la Ferrari aveva interpretato negli ultimi tempi.
Il paersonaggio di Ignazio Oliva, un giovane medico, rappresenta la parte etica: i medici che si rifiutano di stare al gioco rischiando il lavoro e la vita.
Amedeo Pagani il produttore del film ha dichiarato che, in questo periodo, il cinema  italiano è molto attutito nella sua sensibilità, si cerca di fare cosa piace al pubblico, questa storia, invece, è la verifica di alcune corruzioni evidenti che in Italia passano per normalità, e siamo stati anche abbastanza leggeri,  si poteva andare più a fondo, parlare di operazioni fatte inutilmente, prescrizioni di farmaci dannosi, traffico d'organi. La situazione sanitaria è comunque, purtroppo specchio della situazione sociale e politica del nostro paese.
Durante la conferenza stampa di inizio riprese a Bari, 3giorni prima dell'inizio delle riprese, ci è stato revocato da parte del direttore sanitario il permesso di fare riprese dentro l'ospedale cittadino
IL VENDITORE DI MEDICINE uscirà nelle sale italiane tra  gennaio e febbraio 2014.
Miriam Comito

IL VENDITORE DI MEDICINE
Regia              Antonio Morabito
Soggetto          Antonio Morabito
Sceneggiatura  Antonio Morabito, Michele Pellegrini, Amedeo Pagani
Produttore        Amedeo Pagani
Cooproduttore  Elena Pedrazzoli
Distribuzione     Italia Istituto Luce Cinecittà

Personaggi                       Interpreti
Bruno                              Claudio Santamaria
Capo area                        Isabella Ferrari
Anna                                Evita Ciri
Prof. Malinverni                Marco Travaglio
Dott. Foli                          Roberto De Francesco
Dott. Sebbia                     Ignazio Oliva
Filippo                              Giorgio Gobbi
Alberto Petri                     Vincenzo Tanassi
Fabio                                 Leonardo Nigro
Dott. Buontempone           Ippolito Chiarello
Dott.ssa Miceli                   Alessia Barela
Venditore sessantenne        Paolo De Vita
Stefano Pavolini                 Pierpaolo Lovino