lunedì 30 settembre 2024

Davide Enia al Nuovo Teatro Ateneo con "Roberto Baggio" il 1° ottobre



 Stagione teatrale sperimentale

Nuovo Teatro Ateneo

26 settembre - 19 dicembre 2024


Al via la Stagione teatrale sperimentale 2024 del Nuovo Teatro Ateneo,


lo spazio teatrale di Sapienza Università di Roma, destinato alla diffusione della cultura spettacolare


Primo spettacolo, martedì 1° ottobre h 20.30, Roberto Baggio di e con Davide Enia.


Dopo la serata inaugurale del 26 settembre con Eraclidi di Euripide, uno dei luoghi più rilevanti e iconici della

storia del teatro italiano riapre ufficialmente le sue porte e lo fa con un cartellone di grande pregio culturale,

consono alla sua storia straordinaria. Il Nuovo Teatro Ateneo presenta dal 26 settembre al 19 dicembre 2024

la sua Stagione teatrale sperimentale. Il primo spettacolo in cartellone sarà martedì 1° ottobre h 20.30, Roberto

Baggio di e con Davide Enia.

Roberto Baggio è un monologo commissionato dalla Stiftung Fussball & Kultur EURO 2024 della UEFA e dal Ministero

della Cultura della Germania per il festival “Stadion der Träume” (10 maggio -14 giugno 2024, Monaco di Baviera). Il

monologo, diretto da Davide Enia e interpretato da Robert Dölle, ha inaugurato il festival il 10 maggio 2024. Il testo,

scritto intervistando medici e infermieri di Emergency, racconta di chi vive e lavora nelle zone di guerra, partendo

dall’omonimia tra un medico anestesista e il calciatore. I gol di Roberto Baggio diventano metafore, spiragli di luce per

ragionare e discutere sulle cose del mondo: la presenza del male, l’insensatezza della guerra, la fragilità del talento, la

bellezza del gesto puro e assoluto. Evento organizzato dal Prof. Di Palma

Il Nuovo Teatro Ateneo è un’istituzione culturale di grande rilevanza che si inserisce nella lunga tradizione

teatrale e accademica della città di Roma e di tutta la storia del teatro italiano. Il Teatro Ateneo fu costruito

nel 1935. Nel 1954 fu fondato l’Istituto del Teatro, con il compito primario di programmare l’attività del Teatro

Ateneo. Ad esso si appoggiò l’insegnamento di Storia del teatro e dello spettacolo della Facoltà di Lettere e

filosofia, tenuto prima da Giovanni Macchia e poi da Ferruccio Marotti. Successivamente, dal 1980 al 2014, il

Centro Teatro Ateneo ha contribuito a tutti gli effetti a fare del Teatro Ateneo un luogo noto a livello

internazionale.

La nascita del Teatro Ateneo è il frutto di un'idea di valorizzazione della cultura teatrale all’interno

dell’università, con uno spazio dedicato a produzioni artistiche e ad eventi che possano coinvolgere non solo

gli studenti, ma anche il pubblico cittadino. Durante gli anni, il Teatro Ateneo ha visto esibirsi numerosi artisti

di fama, contribuendo così a consolidare la reputazione del teatro come un crocevia di talenti emergenti e

affermati. Il Teatro Ateneo ha saputo adattarsi ai mutamenti sociali e culturali, affrontando tematiche attuali

e rilevanti e rimanendo al passo con le esigenze del pubblico moderno. Questo approccio dinamico ha

contribuito a rendere il Teatro Ateneo non solo un luogo di spettacolo, ma anche un’importante fucina di

idee e di creatività.

Oggi, il Nuovo Teatro Ateneo ambisce ad essere nuovamente un faro di cultura a Roma, rappresentando un

esempio di come l’arte possa integrare e arricchire le esperienze della comunità accademica e cittadina,

promuovendo il dialogo e la condivisione attraverso la magia del palcoscenico. Forte della sua grande e

prestigiosa storia – che ha visto passare sulle tavole del palcoscenico i più grandi nomi del teatro italiano ed


europeo – il Nuovo Teatro Ateneo propone la sua prima Stagione sperimentale, che si distingue per una

programmazione che spazia dal teatro classico alla drammaturgia contemporanea e alla danza.

Dopo un lungo periodo di chiusura terminato nel 2020, il Nuovo Teatro Ateneo intende riproporsi sulla scena

culturale romana con un cartellone formato da quattordici spettacoli di prosa e di danza di richiamo nazionale

e internazionale. La scelta degli spettacoli è stata effettuata dai docenti delle discipline dello spettacolo di

Sapienza – in particolare, dai proff.ri Vito Di Bernardi, Guido Di Palma, Stefano Locatelli e Sonia Bellavia –

ed è stata coordinata dal Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo, diretto dal prof. Marco Benvenuti.

“La prima stagione teatrale sperimentale del Nuovo Teatro Ateneo vuole segnare, concretamente, la

riapertura del nostro Teatro a tutta la Comunità Sapienza e al territorio, con un calendario di appuntamenti

che mira a ricollocarlo nel panorama culturale del Paese. – dichiara la Rettrice Antonella Polimeni. – Andremo

a proporre un programma di quattordici spettacoli di prosa e di danza, opere che affrontano grandi questioni

del nostro tempo e che vedono coinvolti anche molti giovani artisti della scena nazionale e internazionale.

L'obiettivo è rendere la programmazione del Nuovo Teatro Ateneo fedele al motto di Sapienza “IL FUTURO È

PASSATO QUI”, onorando quindi la tradizione del nostro Teatro e dei Maestri che lo hanno reso grande, Gigi

Proietti, Carmelo Bene, Eduardo De Filippo per citarne solo alcuni, conciliandola con le nuove correnti culturali

e artistiche che stanno segnando il panorama internazionale. Vogliamo, inoltre, offrire uno spazio in cui

giovani talenti possono proporre, e condividere con il grande pubblico, la propria arte. Unendo così, ancora di

più, la tradizione all’innovazione, il passato al futuro, vivendo il presente”.

“La stagione teatrale sperimentale del Nuovo Teatro Ateneo, che presentiamo oggi, è una grande sfida sul

piano culturale – dice il Direttore del Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo Marco Benvenuti – che

dimostra la vitalità e la capacità di innovare da parte di un’istituzione pubblica qual è Sapienza. Sono certo

che i quattordici spettacoli di prosa e di danza che ospiteremo nell’autunno di quest’anno sapranno

raccogliere l’interesse di un vasto pubblico, interno ed esterno all’Ateneo, e costituiranno il punto di partenza

per nuove e più ampie iniziative non solo sul piano delle arti performative, ma anche su quello della musica,

del cinema e dei media digitali”.

In concomitanza con l’avvio della stagione teatrale sperimentale, Sapienza ha anche deciso di selezionare

un Direttore artistico per il Nuovo Teatro Ateneo. La procedura è pubblica e sarà possibile presentare la

propria domanda di partecipazione accendo al sito del Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo.

La stagione proseguirà giovedì 10 ottobre h 20.30 andrà in scena La Tempesta continua di Claudio Puglisi,

spettacolo frutto di un lavoro di ricerca teatrale del gruppo di attori guidati dal regista Claudio Puglisi, con

improvvisazioni ispirate al romanzo di Peter Handke “Immer noch Sturm”.

Si prosegue giovedì 17 ottobre h 20.30 con Matrimonio con Dio di e con Vito Di Bernardi; Vaclav Nižinskij e

la trasfigurazione della danza in luce. Racconto teatrale di Vito Di Bernardi con immagini in movimento di

Ilaria d’Agostino, è un percorso a ritroso che prende le mosse dai Diari che il grande danzatore russo inizia a

scrivere nel 1919.

Lunedì 21 ottobre h 17.30, spazio al progetto Dancing Days - DNAppunti Coreografici 2024 del

Romaeuropa Festival, con la presentazione degli spettacoli finalisti, selezioni fra oltre 70 candidature del

bando DNAppunti coreografici 2024. Un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under35.

Obiettivo del progetto è individuare un coreografo, una coreografa o un collettivo italiani con un’idea da

sviluppare, a cui offrire un percorso di ricerca con sostegni eterogenei: residenze creative, attività di

accompagnamento critico e di tutoraggio, risorse economiche e repliche dell’esito con un pubblico (il bando

è realizzato dalla rete formata da Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate

Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto -Teatro

Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale – Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione

Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro).

Da lunedì 28 a mercoledì 30 ottobre, il Nuovo Teatro Ateneo, dedicherà uno spazio ai progetti di Terza


Missione “Promuovere il benessere delle donne detenute. Lo spazio della pena, la pena dello spazio” e “Per

un teatro necessario. Università, carcere e scuola. Per un modello inclusivo di public engagement e di

formazione integrata attraverso il teatro”. Storia di un cortile regia di Simonetta De Nichilo, sarà lo spettacolo

in scena lunedì 28 ottobre h 21.00; a Roma, nel quartiere di Rebibbia, c’è un cortile conosciuto come lo spazio

dei passeggi. Si trova in mezzo a due alti edifici di mattoni rossi, dove vivono donne private della libertà

personale. Contare i passi per arrivarci, oltrepassando soglie reali e metaforiche, è l’innesco di un viaggio in

un mondo ristretto dove la storia da raccontare non è mai da sola. Martedì 29 ottobre h 20.30, sarà Valentina

Esposito con la collaborazione di Fort Apache Cinema Teatro a proporre lo spettacolo Mercoledì delle Ceneri,

risultato di un percorso di ricerca artistica sul tema della violenza di genere e del corpo ferito, segnato e

abusato fino alla negazione dell’identità. AGENTI, scritto e diretto da Mimmo Sorrentino, sarà lo spettacolo

in scena mercoledì 30 ottobre h 20.30; racconta il vissuto lavorativo e privato di nove agenti di polizia

penitenziaria. A intrecciare le loro storie sono i detenuti con cui hanno a che fare e che vediamo tramite i

racconti degli agenti.

Venerdì 8 e Sabato 9 novembre h 20.30, ancora all’interno del programma del Romaeuropa Festival 2024,

spazio alla danza con Sahara, spettacolo della Compagnia Mòra di Cesena diretta dalla coreografa e

drammaturga Claudia Castellucci, vincitrice del Leone d’argento alla Biennale Danza di Venezia del 2020;

con Sahara si ricerca la condizione iniziale dell’artista che ha, come materia, soltanto la propria persona. La

grande povertà di materie e di relazioni nel deserto spinge la danza a considerare soltanto ciò che si ha: se

stessi, come unico – primo e ultimo – strumento.

Lunedì 11 novembre h 20.30 appuntamento con Risveglio di primavera di PoEM con la regia di Gabriele Vacis;

con la compagnia PoEM ed allestimento e scenofonia di Roberto Tarasco. Nel testo di Wedekind ci sono

Moritz, Melchior, Wendla, Hänschen, Ilse, Martha, appena quattordici anni a testa. E intorno a loro, insieme

a loro, c’è una generazione che non sa di essere persa. Come tutte le generazioni di adolescenti. Gli adulti

sono muti, non hanno le parole per reggere il cambiamento che sta arrivando, e quando parlano non sanno

cosa dire, e fanno guai. È una tragedia di ragazzi e in questa tragedia si riflettono tutti gli spettri di un

Novecento che stava arrivando. Fino al nostro nuovo millennio che protrae all’infinito le adolescenze. Lo

spettacolo verrà replicato anche martedì 12 novembre h 10.30.

Arriva poi Andrea Cosentino al Nuovo Teatro Ateneo, che Giovedì 21 novembre h 21.00, sarà in scena con

Not Here Not Now. Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio

del corpo come testimonianza estrema. Marina Abramovic dice: il teatro, il cinema, l’arte sono limitate,

essere spettatori non è un’esperienza. L’esperienza bisogna viverla. “Theatre is very simple: in theatre a knife

is fake and the blood is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood.” Il resoconto di

un’esperienza attiva con Marina Abramovic, sotto forma di dramoletto polifonico. Un assolo da stand up

comedian per spettatori fatalmente passivi e programmaticamente maltrattati, con pupazzi parrucche

martelli di gomma e nasi finti. E ketchup, naturalmente.

Martedì 26 e Mercoledì 27 novembre h 21.00, Première, con i danzatori del Balletto di Roma e la coreografia

di Andrea Costanzo Martini, celebra l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno,

dal più delicato al più selvaggio e feroce, e ci svela che una compagnia di danza in fondo è un villaggio, una

tribù, con i suoi bisogni primari che tentano di essere soddisfatti dall’organizzazione in codici e regole. Tra

luci e ombre, come sotto i riflettori.

Martedì 10 e Mercoledì 11 dicembre h 21.00, spazio al progetto Vestiti della vostra pelle; non è un laboratorio

dove si trasmettono tecniche o metodi da applicare, ma un luogo di incontro e di scambio. Il progetto di

residenze didattiche universitarie “Per un teatro necessario” – terza edizione è un atelier creativo guidato

da Andrea Cosentino, in cui quattro gruppi hanno portato avanti il proprio progetto autonomo di

messinscena.

Al termine di un percorso lungo dieci settimane, durante il quale il tutor ha accompagnato artiste e artisti

nella ricerca e nella costruzione dei singoli progetti, le compagnie presentano i propri lavori in forma di corto.

La stagione si conclude, per quest’anno, Giovedì 19 dicembre h 21.00 con The Body in Revolt. A glimpse in

the creative work of Emio Greco, con Emio Greco e Pieter C. Scholten. Lo spettacolo prevederà

un’esplorazione del corpo attraverso il sistema “Double Skin/Double Mind” e l’analisi di alcune voci dei “Pre-

Choreographic Elements”, che condurranno a visitare e ri-visitare (embodiment) alcuni passaggi coreografici


del repertorio di EG|PC.

Info

Sapienza Università di Roma

Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo

Centro di servizi per le attività ricreative, culturali, artistiche, sociali e dello spettacolo

Edificio del Teatro Ateneo CU017

Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma

Telefono: +390649914115

Mail: segreteria.nuovoteatroateneo@uniroma1.it

Sito: www.sapienzacrea.uniroma1.it

Instagram: @sapienzacrea

https://www.vivaticket.com/it/venue/nuovo-teatro-ateneo/518435061

PER LO SPETTACOLO DI DAVIDE ENIA

Ingresso a pagamento – costo dei biglietti: 15 euro + prevendita; 10 euro + prevendita per i dipendenti Sapienza; 5 euro

+ prevendita per gli studenti Sapienza e riduzioni di legge.

Clicca qui per il link per l’acquisto dei biglietti.


Ufficio Stampa Stagione sperimentale Nuovo Teatro Ateneo

Maya Amenduni

mayaamenduni@gmail.com

+39 3928157943

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