Se ti senti offline scegli un OFF
PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO LO SPAZIO
40 SPETTACOLI IN CARTELLONE TRA PROSA, MUSICAL, DANZA, UN FESTIVAL DEDICATO AL
“FEMMINILE”, UN FORMAT DEDICATO ALL’AMORE, 5 RADIODRAMMI, E UNO “SPAZIO EXTRA” PER
GLI APPUNTAMENTI FUORI STAGIONE, I CONCERTI E LA STAND-UP COMEDY
Il Teatro Lo Spazio, fucina artistica del quartiere San Giovanni, è pronto a partire dal 3 ottobre con una
nuova variegata stagione intitolata “Se ti senti offline scegli un OFF”. Un vero e proprio invito a
disconnettersi dalla monotonia del vivere quotidiano per immergersi in un teatro “alternativo”,
accattivante, al passo con i tempi, attento alle novità registiche, drammaturgiche, espressive, alle
diverse forme artistiche, alle tematiche fortemente attuali, senza tuttavia abbandonare o tralasciare i
“classici” che acquistano invece una inedita luce. Il Teatro Lo Spazio per questa stagione si riconferma
come il nuovo tempio del teatro OFF romano. Un’ alternativa valida alla iperconnessione e ai doveri che
la società ci impone, un diversivo di spessore dove poter far viaggiare la mente attraverso diverse forme
artistiche apportando un importante arricchimento interiore. Un nuovo nutrimento per anima e corpo
come sottolinea il direttore artistico Manuel Paruccini.
Una programmazione che alza ancora di più il livello della qualità artistica. Una vetrina della nuova
scena teatrale contemporanea, romana e non solo. Un cartellone versatile, che tiene conto delle esigenze
del pubblico e delle evoluzioni della scena, della drammaturgia contemporanea, di tutto quel teatro che
da sempre per convenzione è stato definito “off” e che si appresta a diventare sempre più “on” e “in”,
esaltandolo in un luogo moderno e polifunzionale, in cui poter esplorare proposte artistiche differenti
tra loro, accomunate però dalla raffinatezza stilistica.
Un cartellone “polifonico”, dalle molteplici voci e differenti generi, con uno sguardo rivolto in particolare
al teatro off, alle nuove scritture, alle nuove idee creative, ai giovani talenti e alla loro crescita e
formazione, alla musica, alla danza. Una stagione in cui poter mettersi offline dalla routine e lasciarsi
andare a nuove scoperte ed esperienze artistiche in base ai propri gusti e predilezioni, tra
intrattenimento, riflessione, classici, musical, teatro d’innovazione, commedia, danza, formazione e
tanto altro.
Novità assoluta di quest’anno la prima edizione del festival NOTTI VIOLA (dal 14 al 16 marzo) di
Mujeres nel Teatro, dedicato al “femminile”. Tre giornate rivolte alla scena teatrale e performativa al
femminile con la direzione artistica a cura di Marzia Ercolani e la direzione di produzione a cura di Sara
Palma. Le Notti Viola sono corpo e anima di Mujeres nel Teatro, nate per raccontare il corpo dell'arte
femminile contemporaneo, proprio quel corpo/complesso di organi, quel corpo/orchestra e fanfara, che
verrà attraversato, scoperto, sviscerato in ogni edizione, perché il corpo delle donne, come tutti quelli
non riconosciuti dai modelli culturali convenzionali, è unicità ricchissima di melodie originali
irrinunciabili. Il palco sarà abitato da ventricolari visioni artistiche, dal cuore di ogni creazione, da
molteplici linguaggi e variegati racconti che andranno giù, all'essenza di ogni questione, verso il pulsare
battente dell'umano sentire.
Altra importante novità “Qualcosa che per comodità chiameremo amore”, un vero e proprio format
dedicato al più nobile sentimento, l’amore, a cura della Compagnia Les Moustaches, una tra le più
importanti realtà under 35 del panorama italiano, Premio Hystrio 2023. Il drammaturgo e regista
Alberto Fumagalli e il musicista Antonio Muro, in arte Minollo, come due Cupidi in cerca di riscatto
ridisegnano l’importanza della parola “amore” veicolandola in scritti crudi e musiche taglienti ( 21-22
gennaio; 4-5 febbraio; 4-5 marzo).
Tornano dopo il grande successo della scorsa stagione i cinque appuntamenti con i radiodrammi di
RADIO PLAY LIVE, progetto dall’anima “innovantica” a cura di Aurora Piaggesi, che porta in scena i
classici della letteratura (e non solo!) sotto forma di radiodramma, come veniva fatto una volta: con voci,
suoni e rumori dal vivo di fronte al pubblico! Dopo i successi della scorsa stagione, Radio Play Live torna
a presentare i suoi radiodrammi dal vivo al Teatro Lo Spazio. Cinque appuntamenti per scoprire grandi
classici della letteratura e del teatro adattati nella forma del radiodramma. Tre repliche di spettacoli
molto amati (Dracula 1937 il 31 ottobre, Canto di Natale il 17 dicembre e L'importanza di chiamarsi
Ernest l’11 marzo) e due nuovi progetti, come sempre interattivi e sperimentali: Ascolta, Pinocchio...il 25
e 26 febbraio e Il Terrore il 13 maggio.
Ben quaranta gli spettacoli in programma, tra debutti assoluti e graditi ritorni, volti noti del panorama
teatrale italiano e giovani promesse.
Tanti i nomi che si susseguiranno, tra interpreti e registi: Mario Incudine, Moni Ovadia, Caroline Pagani,
Marco Simeoli, Patrizia Ciabatta, Giordana Morandini, Francesco Stella, Teo Guarini, Riccardo Mini,
Angelica Cacciapaglia, Stefania lo Russo, Mario Migliucci, Ludovic Party, Ariele Vincenti, Fabio Avaro,
Daniele Locci, Daniele Trombetti, Francesca Anna Bellucci, Federico Capponi, Beatrice De Luigi, Carlotta
Rondana, Francesca Nunzi, Tiziana Foschi, Nina Fucci, Floriana Corlito, Alessandro Cecchini, Paolo
Vanacore, Gianni De Feo, Eleonora Zacchi, Riccardo De Francesca, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu,
Raffaele Gangale, Marta Cirello, Compagnia Romeway, Ivano Picciallo, Giuseppe Innocente, Francesco
D’Alfonso, Irene Ciani, Matteo Santinelli, Livia Amatucci, Chiara Alonzo, Alberto Fumagalli, Antonio
Muro, Vincenzo Longobardi, Goffredo Maria Bruno, Viola Gabriella Indolfi, Alessia Tona, Giovanni
Serratore, Teresa Cecere, David Marzi, Massimo Reale, Manuela Mandracchia, Marzia Ercolani, Sara
Palma, Veronica Liberale, Pietro De Silva, Patrizia Schiavo, Luca Refrigeri, Daniele D’Arcangelo,
Francesco Zarzana, Carmen Di Marzo, Francesco Zaccaro, Alessandro Di Marco, Duccio Camerini,
Federico Malvaldi, Veronica Rivolta, Daniele Paoloni, Massimo Odierna, Giuseppe Brancato, Attilio
Fontana, Maria Grazia Fontana.
A questi si affiancherà uno Spazio extra, un fuori stagione che prevede appuntamenti speciali: un
contest dedicato alla danza, “Macchinaria contemporary movement” a cura di Silvia Marti con due
appuntamenti annuali; uno “Spazio Giovani e Compagnie emergenti” con LA VOZ DEL ALMA di Luigi
Fiacchino (Vincitore del Premio Spazio Giovani al Concorso Idee nello Spazio 2024) in scena il 7
novembre, I GIORNI DELLA FALENA di Aurora Piaggesi in scena il 9 e 10 novembre e e WANNABE di
Attilio Fontana e Maria Grazia Fontana in scena il 24 e 25 maggio; uno “Spazio Comedy”, dedicato alla
comicità e alla stand –up comedy e uno “Spazio Concerti”, con TONIO’s JAM, il format nato nel 2021 da
un’idea di Paolo Zou, musicista/turnista romano che organizza e promuove jam session nel territorio
della capitale dal 2014. La serata ha lo scopo di unire quanti più generi musicali possibili, con i concerti
di apertura (ogni lunedì una formazione e progetto diverso) che precedono la jam. Altro scopo della
serata è cercare di far suonare il più possibile ragazzi alle prime armi con musicisti più navigati, e di
sollecitare un melting pot musicale che crei terreno fertile anche per la creazione di nuovi progetti
musicali della capitale.
Tutte le domeniche, invece, il Teatro accoglie il concorso di monologhisti “Il Grande e Piccolo Slam”, in
collaborazione con il Laboratorio di Arti Sceniche di Massimiliano Bruno.
Non mancherà, anche quest’anno, Spazio alla parola, a cura della professoressa e autrice di libri per
ragazzi Laura Baldazzi e del direttore artistico Manuel Paruccini: un percorso per sostenere e diffondere
la passione per la letteratura classica e riscoprirne l’attualità. Il progetto avrà cadenza settimanale, ed è
volto a tutti coloro che hanno voglia di scoprire la letteratura nelle sue diverse forme, le abitudini di
lettura, la narrazione e il mondo digitale.
“Se ti senti offline scegli un OFF” non è semplicemente un claim, ma un imperativo! Un consiglio per
scoprire una nuova esperienza teatrale.
Una valida alternativa alla noia della routine!
GLI SPETTACOLI
Apre la stagione, il 3 e 4 ottobre, “MIMI “ da sud a sud sulle note di Domenico Modugno di e con
Mario Incudine e la regia di Moni Ovadia – Giuseppe Cutino. Un viaggio. Da Sud a Sud. Sulle note delle
canzoni di Domenico Modugno, quelle legate alla Sicilia, a una terra che lui ha adottato. Un viaggio
quotidiano verso una terra straniera chiamata palcoscenico, una terra da dovere raggiungere e
conquistare.
Segue, il 9 e 10 ottobre, MOBBING DICK di e con Caroline Pagani, uno spettacolo brillante, ironico,
graffiante, uno spaccato, -fra dramma, comico e tragicomico, reale e surreale-, sulla condizione delle
artiste donne nel mondo dello show business.
Dal 17 al 20 ottobre è la volta di SE IO NON “ avrei “ TE di Marco di Iulio, con Patrizia Ciabatta,
Giordana Morandini, Teo Guarini, Francesco Stella diretti da Marco Simeoli. Uno spettacolo comico che
racconta con dinamicità ed ironia l’eterno conflitto con la nostra coscienza e la quotidiana lotta con
l’altro che cerca di entrare nella nostra intimità e si mette in gioco nella relazione.
A seguire, il 29 e 30 ottobre, va in scena THE JOYCE AUDITION scritto e diretto da Riccardo Mini, con
Angelica Cacciapaglia, Stefania lo Russo, Mario Migliucci. Una coppia di attori italiani emigrati a Londra
in cerca di fortuna si sta preparando ad un importante provino per una produzione inglese di Exiles,
l'unico testo teatrale scritto da James Joyce. Tra situazioni a tratti comiche e paradossali, momenti di
riflessione e confronto suscitati dal dramma a cui stanno lavorando, sarà l'arrivo sulla scena di un
misterioso personaggio a costringere i due attori ad affrontare il proprio vissuto individuale e di coppia,
mettendo in discussione se stessi e i propri sogni, uscendone profondamente trasformati.
Il 2 e 3 novembre il palcoscenico accoglie le atmosfere e le coreografie di Ludovic Party e i suoi I TRE
MOSCHETTIERI con Vanessa Nacci, Giulia Pirandello, Nunzia Prisco. L'opera è una reinterpretazione
intensa e affascinante della storia dei moschettieri, con una particolare enfasi sulle dinamiche emotive e
le relazioni tra i personaggi, arricchita da una torsione narrativa che esplora la complessità dell'amore e
del tradimento.
Un viaggio che parte da un’estrema periferia di Roma dagli anni ’70 fino agi anni ’90 è lo scenario di
STORIE BASTARDE ( Storie di Ostia di altri tempi ) tratto dall’omonimo libro di Davide Desario,
adattato da Ariele Vincenti e Fabio Avaro, dal 13 al 17 novembre. Siamo ad Ostia dopo la morte di
Pasolini, dove un adolescente diventa adulto attraverso esperienze di strada, di comitiva, di vita priva di
schemi in cui i rapporti tra i protagonisti sono diretti e senza ipocrisia.
La stagione prosegue dal 19 al 24 novembre con il ritorno di QUELLO CHE RESTA di Daniele Locci e
Daniele Trombetti. Quando Antonello muore, Enrico e Silvano, gli amici di sempre, cercano di esaudire
le sue ultime volontà anche se ormai, non si parlano da anni: spargere le sue ceneri alla luce dell’aurora
boreale. Lo spettacolo si dipana tra battute, gags, equivoci, colpi di scena, il tutto abbracciato da
un’atmosfera di malinconica tenerezza, tipica delle amate commedie all’italiana.
Il 26 e 27 novembre Carlotta Rondana porta in scena FEMMINILE SINGLE(ARE) con la regia di
Francesca Nunzi. Uno spettacolo che vuole essere politicamente corretto con tutti e scorretto con
chiunque. Passando dalla commedia agli eccessi del cabaret, per arrivare all’ironia cruda della stand up
comedy, racconta la tragicomica ed impopolare condizione dell’essere donna single(are), oggi, e del
provare desiderio, anche sessuale, nei confronti di uno strano genere sconosciuto e discutibile, gli
uomini.
A grande richiesta il 30 novembre e il 1 dicembre torna RIMETTI APPOSTO LA STANZA di e con
Tiziana Foschi e Nina Fucci. La storia tragicomica di un nuovo distacco. Una figlia unica. Una madre
divorziata. Niente di più̀ normale, niente di più̀ contemporaneo.
Dal 5 all’8 dicembre debutta “A questo poi ci pensiamo" di Mattia Torre con la regia di Alessandro
Cecchini. Composto da diversi monologhi o dialoghi, del libro postumo di Mattia Torre, questo
spettacolo racconta, con ironia e schiettezza, diversi aspetti della nostra esistenza come il traffico, la
politica, la paura o la vita di coppia accompagnando lo spettatore in un viaggio di riflessioni. Mentre dal
12 al 15 dicembre va in scena MACBETH CIRCUS SHOW ( la rappresentazione del potere ) di Paolo
Vanacore, da un’ idea di Gianni De Feo. Sullo sfondo della celebre opera di Shakespeare lo spettacolo si
articola su due piani, quello della realtà e quello della rappresentazione. Due piani che spesso andranno
a sovrapporsi, a dialogare, a coincidere, in modo grottesco e surreale. Il testo è l'archetipo per eccellenza
dell’ambizione sfrenata, della falsità e dell’ipocrisia che spesso anima il mondo dello spettacolo, un
mondo in cui l’arte e il talento perdono sempre più il loro valore a discapito della fama, della smania di
apparire, più che di essere.
Dal 19 al 22 dicembre la Compagnia Romeway ci travolgerà con le luci e i colori di Rent. Giovani
artisti che lottano contro il rampante rincaro degli affitti, mentre una malattia invisibile minaccia la vita
di tante, troppe persone. Uno spettacolo immortale. Jonathan Larson scrive questa opera rock
struggente e dalle musiche indimenticabili ravvivando lo spirito de La Bohème. La regia è di Eric
Paterniani e le traduzioni di questa nuova versione Italiana sono a cura di Tiziana De Amicis. L’opera è
composta da oltre 40 brani, tra cui alcuni che hanno fatto la storia del musical moderno come Seasons
Of Love: la direzione musicale è affidata a Mirko Basile mentre la direzione corale e coreografica ad
Irene Egidi.
L’anno finisce in musical dal 28 al 31 dicembre con ON BROADWAY- LE MIGLIORI HIT DEI MUSICAL
DI SEMPRE a cura di Giuseppe Brancato e Mark Biocca. 5 musical performer si destreggeranno tra i
musical più famosi di sempre come The Rocky Horror Picture Show, Mamma Mia, Chicago, Grease e
molto altro! Non mancheranno le risate, l’interazione, momenti di riflessione, le coreografie.... tutto
interamente LIVE!
Il nuovo anno si inaugura dal 3 al 5 gennaio con AUTODIFESA DI ISMENE ( elogio della
sopravvivenza ) di Flavia Gallo ( Bottega del pane )e la regia di Cinzia Maccagnano. Una riscrittura del
mito, dei luoghi della tragedia classica in cui il personaggio si manifesta nella relazione con gli altri
membri della famiglia reale tebana.
In seguito, il 7 e 8 gennaio, è la volta di OMBRE di e con Giuseppe Innocente, diretto da Ivano
Picciallo. Una performance estemporanea in cui l’attore immerso nel paesaggio sonoro, partendo dai
suoi disegni inizia ad imbastire una narrazione creata sul momento, non lineare, esplosa, basata sulle
storie raccolte ad Alicudi e che di esse ne conserva l’atmosfera onirica. Il palco così diventa isola in cui
racconti, immagini e musica danno la possibilità al pubblico di affacciarsi su un mondo più largo dove
finalmente tutto può essere.
Dal 10 al 12 gennaio debutta LA SCELTA ,spettacolo scritto e diretto da Francesco D’Alfonso con Irene
Ciani e Matteo Santinelli. La pièce teatrale nasce da un’ulteriore rilettura di uno spaccato dell’Orestea di
Eschilo, riportando ai giorni nostri Oreste e Elettra, e con loro l’eterna lotta tra bene e male, fra vita e
morte, fra tradizione e modernità, fra schiavitù e libertà, tra perversione e moralità, fra guerra e pace,
fra dovere e volere.
Gravidanza e crisi di coppia sono le tematiche di SOTTO QUALE STELLA ( spettacolo secondo
classificato Idee nello spazio ) scritto e diretto da Luisa Amatucci, in scena il 17 e 18 gennaio. Due
coppie di giovani trentenni vengono travolte dallo stesso destino: un test di gravidanza positivo. Mentre
Laura e Paolo accolgono la notizia con un forte entusiasmo, Viola e Tommaso affrontano l’ennesima crisi
di coppia.
Appuntamento unico, il 19 gennaio, con ERO CHIARA di e con Chiara Alonzo. ERO CHIARA attraversa
tre fasi o meglio rapporti della vera vita dell’interprete e ideatrice dello spettacolo. Il rapporto di amore
ed odio con suo Zio (episodio I), Nonna (episodio II) e suo Fratello (episodio III). In ognuno dei tre
episodi, da ‘20 ciascuno, Chiara si metterà a confronto con questi membri della famiglia che tanto ha
amato ed ama ma con i quali, per ragioni diverse, ha dovuto fare i conti.
Spazio poi dal 24 al 26 gennaio a SENZA VOCE scritto e diretto da Vincenzo Longobardi: un dramma
moderno che, rievocando la tragica storia di una famiglia, vittima a distanza di anni degli strascichi
lasciati dal secondo conflitto mondiale, rivive nella nostra epoca.
Dal 30 gennaio al 2 febbraio Goffredo Maria Bruno dirige IL COVO: 4 sequestratori improvvisati,
squattrinati e male organizzati, decidono di mettere a segno il colpo della loro vita: sequestrare un alto
funzionario iraniano con l’intento di rubargli documenti segreti di grande importanza, per poi rivenderli
in una sorta di mercato nero. Una pura casualità ed un colpo di scena cambieranno, inaspettatamente, le
sorti del loro piano.
Spazio alla danza dal 7 al 9 febbraio con U.H.T. DA CONSERVARE PREFERIBILMENTE ENTRO da un
idea di Viola Centi e Gabriella Indolfi, regia Coreografia Teatro del Mediterraneo . In scena, la partitura
sonora è composta da rumori legati ad un immaginario collettivo per rievocare ricordi, azioni
quotidiane e suggestioni: dalla preparazione di pietanze all’apparecchiamento della tavola, dal ticchettio
nervoso delle dita per colmare l’imbarazzo del silenzio e della solitudine all’esplosione del gioco, della
festa, del canto, della preghiera, della parola, del rito. Durante la performance, il suono e la parola
entrano a pieno diritto come elemento musicale sostanziale, non più accidentale.
Si continua dal 21 al 23 febbraio con A PORTE CHIUSE “ l’enfer,c’est les autres “ di Jean Paul Sartre
con la regia di Alessia Tona e la Compagnia Nike Teatro. Il non luogo per eccellenza diventa lo
scenario di questa pièce teatrale. Uno spaccato feroce e graffiante prende forma all’Inferno e in un
inferno personale da cui noi vi è via d’uscita. Non esiste remissione dei peccati per i protagonisti di
quest’opera, ma solo un lento calvario che durerà per sempre.
Debutto assoluto dal 28 febbraio al 2 marzo per UN TENTATIVO DI COMMEDIA di Giovanni
Serratore. In una Casa da cui è vietato uscire vivono insieme il Papà, in passato forte e bello con la
passione delle donne e del vino e ora affetto da Alzheimer; a Mamma con le sindromi della malata
immaginaria e dell’abbandono, che stringe sempre tra le mani una pianta di cactus; la Figlia su una sedia
a rotelle, che sbava in continuazione e non parla. Il Papà e la Mamma portano avanti i loro litigi
quotidiani accusandosi della loro attuale condizione di vita ma soprattutto della morte del Figlio. E
l’esistenza dei tre si consuma lentamente in questo acquario grottesco, immobile e senza tempo fino a
quando, una notte, qualcuno non busserà alla porta della loro vita e, da lì in poi, le cose non
cambieranno per sempre.
Dal 7 al 9 marzo va in scena INviolaTA di Teresa Cecere e David Marzi ( primo classificato idee nello
spazio ). Un conflitto familiare, un’improvvisa crepa sentimentale, il tradimento, la malattia, una
difficoltà economica difficile da sormontare, sono solo alcuni degli episodi di una vita che ci mettono
davanti alla questione del “come” e del “cosa” lasciar trapelare all’esterno, pur di non vedere scalfita la
facciata che faticosamente abbiamo costruito negli anni.
Il 12 e 13 marzo Manuela Mandracchia dirige UOMO SOTTILE di Sergio Pierattini con Massimo
Reale. Una riflessione sulla menzogna e sulla colpa che Pierattini, da senese purosangue, decide di
ambientare nel mondo del Palio di Siena con i suoi ambigui protagonisti, i fantini.
Dal 19 al 23 marzo il palcoscenico si illumina con SIGNORINE NEL TEMPO di Veronica Liberale e la
regia di Pietro De Silva. In scena, l’epopea delle signorine Buonasera, la storia delle tre donne,
signorine nel tempo, che con la loro dolcezza, la loro professionalità, la loro forza, sfidano le avversità
del loro tempo, avviene su tre piani paralleli, sui quali si muove la figura di un narratore, che racconta la
loro storia, entrando a farne parte e rappresentando le figure maschili che le tre protagoniste,
incontrano nel loro viaggio.
Novità assoluta dal 27 al 29 marzo JOSEPHINE C’EST MOI liberamente ispirato a “La mia vita “ di J.
Baker e M. Savage , con la regia e drammaturgia di Patrizia Schiavo. Un’immersione, allegra ma non
troppo, per tre voci e tre corpi nello spirito e nella storia di Josephine Baker. Tre attrici, immaginando di
muoversi nel Cabaret che la Baker aprì a Parigi, ripercorrono la sua vita di artista all’avanguardia,
comica e rivoluzionaria: danzatrice, cantante, attrice, militante e attivista; icona della liberazione
femminile, simbolo della lotta contro il razzismo, membro della resistenza contro l’occupazione nazista,
la prima celebrità nera e tra le più acclamate vedette prima di Broadway, poi di Parigi e del mondo.
Altro gradito ritorno, l’1 e 2 aprile, ROGNE di Luca Refrigeri e Daniele D’arcangelo. La grossa rogna di
Mario, direttore artistico di un piccolo teatro, è che il cantante che sta per esibirsi sul palco non è affatto
il cantante tanto amato e voluto dal suo capo per quella serata, un pericoloso boss del quartiere
proprietario del teatro e amante di musica cubana.
Si cambia registro il 3 e 4 aprile con CHARLOTTE scritto e diretto da Francesco Zarzana con Carmen
di Marzo. Nella sua casa di Caen, cuore pulsante girondino, la giovane Charlotte Corday, appassionata
di filosofia e studiosa delle nuove idee illuminate, improvvisamente decide che non c’è più tempo: Jean
Paul Marat deve essere ucciso perché l'ami du peuple se ne è invece rivelato il nemico, la
personificazione del terrore e della morte.
Il 5 e 6 aprile Ivano Picciallo dirige Francesco Zaccaro in SEMBRA AMLETO. Una sedia; una tomba;
una montagnola di terra. Un testo dove tutto sta scritto: l’Amleto. Un’imperfetta ricostruzione del
dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, “togliersi il naso
rosso”, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È
a lei, sulla sua tomba, che vomiterà addosso parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi
silenzi.
A seguire dal 10 al 13 aprile IL BACIO DELLA DONNA RAGNO diretto da Alessandro Di Marco,
spettacolo che , con ritmi e toni naturalistici ed intimi, cerca di raccontare il riscatto di due vite eroiche e
perseguitate e il loro anelito alla libertà, ad un mondo migliore, fatto di rispetto, accoglienza e
integrazione. Valori che, ancora oggi, non hanno perso l’urgenza di essere ribaditi.
In prima assoluta dal 15 al 18 aprile Duccio Camerini dirige SEI RE. Uno spettacolo in sei stanze sul
potere politico, un percorso itinerante. Il testimone a volte passa pacificamente da una mano all’altra,
oppure è strappato con la forza, oppure è qualcosa che viene indotto con calcolo. Sei Re con i loro limiti,
le loro domande, i timori, l’arroganza. Riccardo II, Enrico IV, Enrico V, Enrico VI, Edoardo IV, Riccardo
III. Attraverso di loro scorrono nuove generazioni e il modo in cui vedono il mondo.
Dal 22 al 24 aprile appuntamento con IN UN’ALTRA VITA di Federico Malvaldi, che vuole indagare lo
sgretolamento dei sentimenti. Quel processo corrosivo e silente che avviene all’interno di una coppia,
causa anche una società sempre più piena di stimoli esterni, capaci di amplificare le fragilità e i dissesti
emotivi di una relazione, e che mette la coppia stessa non più al centro del vivere quotidiano, ma la
marginalizza, almeno idealmente parlando, a surrogato dell’Io di ogni singolo individuo.
Dopo l’eclatante successo della scorsa stagione torna in scena dal 29 aprile al 2 maggio LA FIGLIA DI
KIOTO ZHANG scritto e diretto da Massimo Odierna. Thomas è un ragazzo irascibile, ha 35 anni e vive
alla giornata conoscendo donne e bevendo fiumi di alcol. Una sera, durante uno dei suoi appuntamenti,
vieni avvicinato da Libero, ragazzo fragile ed impaurito, suo ex compagno d’ avventure ai tempi degli
scout. Libero implora Thomas di aiutarlo a ritrovare la dolce Noa, una bizzarra ragazza di origine
vietnamita della quale si è invaghito ma di cui si sono perse le tracce.
Spazio alle atmosfere di Broadway dall’8 all’11 maggio con KIMBERLY, musical perfettamente
riambientato in Italia e riscritto da Elisabetta Tulli. Ironico, crudo, diretto e semplice con una regia
super dinamica curata da Giuseppe Brancato. Kimberly racconta di amore, genitori, di relazioni, di
verità nascoste, di vita.
Dal 16 al 18 maggio Emiliano Morana dirige “Chi è stato?” una crime comedy ambientata
esclusivamente in una stanza d’interrogatorio: tra strani e grotteschi personaggi, salti temporali e
rotture della quarta parete, Giulio si ritroverà suo malgrado ad essere il detective di cui avevamo il
bisogno, ma non quello che ci meritavamo.
Chiude la stagione il 24 e 25 maggio WANNABE di Attilio Fontana e Maria Grazia Fontana. Il concept
inedito ha visto la scrittura teatrale e la regia di Attilio Fontana, la partecipazione di Emiliano
Reggente, gli arrangiamenti musicali e corali realizzati da Maria Grazia Fontana e coreografie di
Anna Gargiulo, e ha coinvolto circa 10 giovani artisti.
Teatro Lo Spazio
Via Locri,42
informazioni e prenotazioni
06 77076486 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
Ufficio Stampa
Maresa Palmacci 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com
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