Ieri nell'ambito di: RUN IL FESTIVAL CHE FUGGE DAL CENTRO è andato in scena IO E MIA SORELLA, con Sabrina e Viola Biagioli, per la regia di Gina Merulla.
IO E MIA SIRELLA è uno spettacolo che non può non colpire, non tanto per l'argomento che vi è trattato quanto per come è trattato, ovvero, senza veli e senza false ipocrisie.
Avere un cromosoma in più, una terza copia del cromosoma 21 determina la sindrome di down.
Sabrina Biagioli, ci racconta per fasi, cse vuol dire essere una sorella maggiore, lei che è stata sorella minore, lei che desiderav a vers una sorella più piccola, per poterla vessare un po' come fanno tutte le sorelle maggiori con le più piccole, lei che è nata a novembre, il mese dei morti, ma anche dei santi, si ma tutti associano novembre ai morti. A Sabrina è nata una sorella più piccola: Viola, che non ha potuto vessare, che non può rimproverare, una sorella da amare, anche di più di una sorella "normale" e ci racconta la sua vita con Viola, con lei sul palco, mettendo anche in luce il lato furbesco di Viola, ma quello che si percepisce maggiormente guadando questo spettacolo, è il gande amore, l'immenso amore che c'è tra le due sorelle.
Lo spettacolo, idealmente nel corso di una giornata passa dai ricordi di Sabrina bambina, ad una Sabrina adulta che si è voluta fare carico del benessere e della felicità di Viola, alla paura del domani, alla paura di lasciare Viola da sola.
Uno spettacolo che gioca su vari registri, divertente, profondo, particolare, includente, non stereotipato, colorato, commovente.
Miriam Comito
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