martedì 23 settembre 2025

Per la prima volta a Roma: ACANTO di Nicola Russo, Teatro India 9-12 ottobre

 


ACANTO

testo e regia Nicola Russo

con Alessandro Mor e Gabriele Graham Gasco

Teatro India

9 | 12 ottobre 2025 (9, 10, 11 ottobre ore 20.00 – 12 ottobre ore 18.00)


scene e costumi Giovanni De Francesco
luci Giacomo Marettelli Priorelli
suono Andrea Cocco
video Matteo Tora Cellini
assistente alla regia Isabella Saliceti

produzione MONSTERA
si ringrazia Alchemico Tre


Sarà in scena per la prima volta a Roma, lo spettacolo ACANTO di Nicola Russo, al Teatro India dal 9 al 12 ottobre. Protagonisti: Alessandro Mor e Gabriele Graham Gasco. Due generazioni si incontrano in una sala d’attesa e, attraverso il confronto delle proprie esperienze, trasformano l’attesa in un viaggio immaginario che intreccia desiderio, memoria e fragilità umana.


Nella sala di attesa di un centro di analisi due sconosciuti, un uomo e un ragazzo, aspettano di essere chiamati. La stanza è anonima e fredda mentre fuori la natura sembra invadere la città. “Come vorresti che fosse questo luogo?” chiede uno all’altro, iniziano a pensare uno spazio diverso e più accogliente in cui aspettare, prende vita così un viaggio immaginario nei luoghi dell’eros e delle loro prime volte.  Si mettono a confronto esperienze e modalità di incontro di due generazioni, l’uomo con il suo immaginario legato alla notte, ai parchi, alla poesia dell’intimità improvvisa con uno sconosciuto e il ragazzo con la facilità legata alle applicazioni di incontro. Nell’andare a visitare insieme con le parole i luoghi legati alle loro prime esperienze sessuali si interrogano sulla necessità della poesia e della bellezza, ricordando e rivivendo la perdita dell’innocenza si rispecchiano uno nell’altro. Condividendo i propri luoghi interiori costruiscono una geografia alternativa, un set immaginario dove mettersi a nudo. Cosa succede quando improvvisamente una condizione (come l’HIV) legata ad un immaginario così tragico si porta via la nostra innocenza? Quali sono le domande giuste da porre e da porsi? La natura e le architetture evocate dai loro racconti sono ancora lì a creare un percorso alternativo da seguire per trovare cura e salvezza.


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Hanno detto dello spettacolo

[…] Il lavoro di Nicola Russo segue la traccia aperta con Anatomia comparata, con cui Acanto condivide un tocco lirico e tenero prestato alla volontà di dar voce alle pieghe – complesse – dell’animo, peculiari di chi è abituato a sapersi – ancora – minoranza eppure universali come sono le prese di coscienza delle proprie umanissime fragilità […] Russo riesce a mettere in scena il momento di limpida coscienza di quando ci si riconosce, ci si scopre e ci si rivendica dentro il pensiero e il sogno, mentre è sospeso il tempo del reale […] Merito soprattutto di due protagonisti perfetti, che appaiono nati dentro le parole affidate loro. […]  Ne emerge l’impressione di una verità profonda che prende la forma di una confidenza condivisa con garbo con lo spettatore […]

Chiara Palumbo, Cultweek


[…] La scrittura di Russo è intrisa di simbolismi, con immagini potenti che stimolano la riflessione e aprono a più livelli di lettura […] L’interpretazione degli attori è uno degli aspetti più riusciti […] La regia di Nicola Russo è raffinata e pulita. Riesce a trasformare una semplice attesa in un viaggio emozionale. La sua attenzione ai dettagli, il ritmo cadenzato dei dialoghi e la cura nella gestione degli spazi e dei silenzi rendono Acanto un lavoro complesso, che parla in maniera universale di temi attuali come l’HIV, la malattia e l’identità […] Ancora una volta, il teatro di Nicola Russo è un’occasione per andare oltre la superficie. Il lavoro invita a riflettere sulla condizione umana, sulla fragilità, sulla speranza e sulla ricerca di sé in un mondo che spesso sembra privo di risposte. Su un bisogno d’amore e solidarietà che, proprio nell’atto in cui esplora esperienze ed emozioni, invita lo spettatore a incontrare i propri demoni interiori.

Vincenzo Sardelli, KLP


[…] Russo è un giocoliere della parola, trattata tuttavia mai con calligrafismo fine a sé stesso bensì sempre organizzata in rigorosa ancorché fantasiosissima quadratura affabulatoria. […] Bellissimo testo, che il giovane Gabriele Graham Gasco e il maturo Alessandro Mor (due nomi da tenere a mente) recitano assai bene sotto la guida registica di Russo, che per una volta – e a me manca, confesso – rinuncia a salire sul palcoscenico a mostrare la propria statura attoriale, sempre stata memorabile fin dai lontani esordi nelle vecchie e gloriose sale dell'Elfo in via Menotti e al Porta Romana.

Elvio Giudici


[…] Uno spettacolo intenso la cui drammaturgia si sviluppa intorno all’incontro di due uomini in una sala d’attesa in un centro analisi per persone contagiate da HIV. Si respira il marchio delle regie di Russo, spesso popolate di sguardi e sospiri che dicono sovente oltre i dialoghi. I due fanno sentire sulla pelle le loro emozioni: sono spaventati e simpatetici nel condividere questo tempo di attesa. Qui, come in Anatomia comparata (una festa per il mio amore), Russo si occupa di malattia e di tematiche LGBTQIA+ senza che vengano percepite come argomenti a sé, clusterizzati, anzi: i suoi spettacoli tracciano percorsi, scavano aspetti dell’esistenza umana con naturalezza, affrontando anche argomenti ostici, complessi. [...] Non ci si sente fuori luogo nel ridere alle loro battute, perché nel gioco della vita c’è anche il dover affrontare con leggerezza e intelligenza le sfide che si incontrano lungo la via. Chiara Amato, paneacquaculture.net


[…] Nicola Russo affronta tematiche LGBTQIA+ e la malattia senza retorica né separazioni tematiche. “Acanto” scava nei sentimenti umani con naturalezza, affonda mani e cuori nella complessità delle relazioni e del fluire del tempo, trasformando il dialogo tra i due in un’esperienza universale di empatia e condivisione. Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia Monstera. Un’occasione per riflettere sull’amore, la vulnerabilità e la forza dell’immaginazione come antidoto alla paura. Sperando che presto, dopo il Teatro Parenti di Milano, il lavoro di Russo e del suo team creativo possano girare tutto il nostro paese. Ne abbiamo bisogno.

Gay.it


[…] L’interpretazione di Gasco, energica e sfumata, spicca come un manifesto della nuova generazione LGBTQ+, mentre quella di Mor emoziona per la sua semplicità interpretativa, intrisa del suo vissuto narrativo. Acanto, pertanto, non è la solita denuncia sociale, ma un mosaico emotivo che invita a perdersi nei labirinti dell’incoscienza umana. È un inno al coraggio di guardarsi dentro, perché a volte, come le foglie d’acanto, la bellezza più autentica si nasconde proprio nelle nervature della nostra storia.

Matteo Resemini, Art a Part of Culture


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La biglietteria del Teatro di Roma

Puoi acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli del Teatro Argentina, India e Torlonia sia online, su vivaticket.it, che in biglietteria.

Teatro India 

Il Teatro India si trova sul lungotevere Vittorio Gassman 1, 000146 Roma.

Per informazioni puoi chiamare lo 06 87752210.

La biglietteria è aperta solo nei giorni di spettacolo 2 ore prima dell’inizio della replica.

I biglietti del Teatro India possono essere acquistati anche al Teatro Argentina. 

Il bar del Teatro India è aperto solo nei giorni di attività teatrale da due ore prima dell’inizio del primo spettacolo fino alla chiusura del Teatro. Per informazioni puoi scrivere a info@barindia.it o chiamare il 3518605065. 

dotata di terminale POS


Teatro India

Posto

Intero

Ridotto

Posto unico numerato

18,00€

15,00€

Area esterna

15,00€

10,00€

Tariffa operatore dello spettacolo 

12,00€



Orari: 9, 10, 11 ottobre ore 20.00 – 12 ottobre ore 18.00


Acquista on line

https://teatrodiroma.vivaticket.it/it/event/acanto/279434 


Ufficio Stampa spettacolo “Acanto”

Maya Amenduni
mayaamenduni@gmail.com | 392 8157943


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