martedì 11 marzo 2014

Dal web al palcoscenico: Shakespeare's HAMLET PROJECT - uno spettacolo di Patrizio Cigliano - Teatro Orologio

DAL 19 MARZO AL 6 APRILE 2014

TEATRO DELL’OROLOGIO – Sala Moretti
(via dei Filippini, 17/a - Roma)

LA COMPAGNIA ARCADINOÈ
diretta da Patrizio Cigliano
presenta

SHAKESPEARE’S
HAMLET
PROJECT

traduzione adattamento e regia Patrizio Cigliano

con
(in ordine alfabetico)
Andrea Cannucciari, Daniela Cavallini, Patrizio Cigliano,
Domitilla D’Amico, Marco Manca, Marco Montecatino,
Biagio Musella, Alessandro Parise, Cristiano Priori, Daniele Sirotti
e con Gianni Giuliano nel ruolo di Polonio

con la partecipazione straordinaria in voce di
Gigi Proietti nel ruolo del Fantasma

scene: Fabiana De Marco costumi: Andrea Viotti
musiche originali: Giacomo Delli Colli Lauri Volpi
light designer: Pietro Sperduti
maestro d’armi: Massimo Cimaglia E Dario Spampinato
Sartoria: Farani

assistenti alla regia: Giorgia Palmucci e Marco Barbato

spettacolo interamente prodotto dal Cast





HAMLET PROJECT

Il testo originale, mai andato in scena in Italia, del “Primo Amleto” pubblicato (1603). 10 attori selezionati con Anonymous Audition. Una produzione completamente corale. Sei mesi di prove. Questo, e molto altro, è SHAKESPEARE'S HAMLET PROJECT, il nuovo spettacolo di Patrizio Cigliano, in scena alla sala Moretti del Teatro dell'Orologio di Roma (via dei Filippini, 17/a – tel. 06 687 5550) dal 19 marzo al 6 aprile. Con la partecipazione straordinaria in voce di Gigi Proietti, nel ruolo del fantasma.

La più famosa tragedia del mondo si presenta, per la prima volta in Italia, nella versione scoperta da Sir Henry Branbury nel 1823, e solo recentemente attribuita con certezza al Bardo: un testoessenziale, perfetto, asciutto e clamorosamente più dinamico di quelli successivi, sviluppato in 1 ora e 30 contro le 5 del testo “noto”. Ne scaturisce uno spettacolo classico e nuovo allo stesso tempo. A cominciare dal cast, interamente emerso da provini anonimi (senza curricula né presentazioni) lanciati on line: è stato premiato solo il talento.

Gli interpreti sono (in ordine rigorosamente alfabetico): Andrea Cannucciari, Daniela Cavallini, Patrizio Cigliano, Domitilla D’Amico, Gianni Giuliano, Marco Manca, Marco Montecatino, Biagio Musella, Alessandro Parise, Cristiano Priori, Daniele Sirotti. 11 attori, per costruire un progetto di cui sono e resteranno i diretti titolari, in una nuova forma di produzione a “partecipazione diretta”, voluta per dare una risposta alla paralisi del sistema teatrale italiano.

Patrizio Cigliano non è nuovo ad operazioni teatrali particolarmente innovative. Dopo la provocazione su Ebay del 2007 “adotta uno spettacolo” e la doppia versione a rotazione giornaliera del suo “a cuore aperto” (10 edizioni in 8 anni), lancia ora Hamlet Project. Nasce così un innovativo Talent Scouting Teatrale basato esclusivamente sul talento. Una produzione collettiva a cui si accede solo attraverso provini del tutto anonimi e rigorosamente online: le Anonymous Auditions. I candidati si sono ripresi con uno smartphone e hanno inviato il provino in forma anonima e senza esibire curriculum: si cercava un intero cast (tutti i ruoli protagonisti dell’Amleto).

Il progetto lancia una sorta di ritorno al principio di cooperativa anni ‘70: tutto il cast produce lo spettacolo diventandone il solo proprietario. E tutto, spese quantificate e incassi, sarà diviso in parti uguali, indipendentemente dal ruolo. Qualche numero del Project: 6 mesi di prove, 2 volte a settimana. Per un totale di oltre 63 giorni e 400 ore. Più di 30.000 visualizzazioni totalizzate su Facebook e sito web nei primi mesi di presenza on line. 3 settimane di repliche in uno dei più importanti Teatri Off di Roma.

Molto significativi i collaboratori esterni che hanno aderito al progetto a vario titolo: da Gigi Proietti, che ha partecipato direttamente alla preparazione, a Leo Gullotta, Giuseppe Manfridi, Michele Placido, Blas Roca Rey e tanti altri, che hanno contribuito alla promozione del progetto sul web.

al Teatro dell'Orologio - Sala Moretti
Dal 19 marzo al 6 aprile
Via dei filippini 17/A, Roma – Info 066875550
(mar/sab h 21.15 – dom h 17.45 - biglietti € 15,00 /€ 10,00)
NOTE DI REGIA

Ho avuto la straordinaria fortuna di studiare Amleto per 2 anni e mezzo con Orazio Costa, negli ultimi di Accademia Silvio D’amico (1990-1992) e di diplomarmi con uno Studio su questo “testo dei testi” che è rimasto indelebile nella “tavola della mia memoria” e fondamentale per la mia formazione artistica e teatrale. Dal 1992 non ho mai smesso di desiderare di “farlo”, sia come regista che come attore. Poco dopo il diploma, mentre recitavo con Enrico Maria Salerno nei Sei Personaggi diretto da Franco Zeffirelli, ho dichiarato ad Enrico il mio grande desiderio di metterlo in scena, confessando, però, un timore reverenziale che me ne impediva la realizzazione. Enrico mi disse: “Perché?!? Di Amleto non c’è da avere nessuna paura! E’ talmente bello e perfetto che vale comunque la pena di incontrarlo, in una carriera teatrale. Al massimo lo sbagli, ma non muore nessuno! E tu ti sarai comunque arricchito dall’incontro con uno dei più bei testi dell’umanità! Comunque vada, ci avrai guadagnato tu, anche perché Amleto basta dirlo! E’ talmente perfetto, che se lo dici anche solo benino, hai già fatto lo spettacolo!” …Questo discorso di Enrico mi è sempre risuonato nella testa: aveva spaventosamente ragione. Amleto va incontrato! E oggi, 25 anni dopo il mio diploma, lo VOGLIO incontrare.

Amleto è a tutti gli effetti la più famosa tragedia del mondo. E’ il testo che vanta il maggior numero di rivisitazioni della storia del teatro. Un Classico in cui molto spesso, per privilegiare l’evidente matrice letteraria e intellettuale, si sacrifica la bellezza e l’enorme portata della storia, che è e resta una bellissima storia di orgoglio, fragilità, odio e amore. E si perde di vista troppo spesso la straordinaria semplicità con cui Shakespeare ha raccontato il percorso narrativo, umano e psicologico di Amleto, e di tutti gli altri bellissimi personaggi. E si dimentica, anche, troppo spesso che il teatro Elisabettiano, tutto, era incredibilmente popolare: privo di tutte le ricadute intellettuali che nel 900 (e solo nel 900!) hanno appesantito la fruizione di quegli straordinari classici. Il nostro Amleto, sarà un Amleto essenziale, che ritorna al Teatro nella sua semplicità e verità scenica. Uno spettacolo che racconta una storia piena di contraddizioni e che toglie Amleto dall’idea di personaggio eroico che spesso gli viene assegnata, sbagliando. Perché Amleto e tutt’altro, che un eroe. Per tutto il testo, si dimostra semmai un debole, pavido, indeciso, e spesso addirittura vile, quasi codardo e certamente per niente coraggioso. Amleto, affogato nella sua depressione, che non ha alcuna intenzione di scrollarsi di dosso, vaga per il castello di Elsinore in cerca di un coraggio che non trova. Si sfoga solo con i deboli (Polonio, Ofelia e Rosencrantz e Guildestern), perché con i “forti” non ce la fa. E l’unica volta in cui si batte davvero, è per gioco, per agonismo sportivo e solo perché lo hanno “pregato” di farlo. È Mosso da encomiabili intenti, però lascia solo alle parole di vendetta e “giustizia” il succo del suo stato d’animo, vietandosi, di fatto, qualsivoglia azione. Amleto non agisce. Dice di volerlo fare ma non lo fa. Per tutto il testo. La straordinaria edizione che presentiamo con l’Hamlet Project è la “prima versione” del testo, ormai ufficialmente attribuita a Shakespeare dalla totalità della critica mondiale. Una versione “prototipo”, già perfetta, ma cruda, essenziale e priva dei molti abbellimenti apportati dal Bardo nelle 2 edizioni successive, lunghe di più del doppio.

Hamlet Project è un'iniziativa pionieristica di produzione teatrale “a caratura”, pratica già ampiamente collaudata all’estero. Tutto il cast è proprietario del progetto, ed è stato selezionato cercando di premiare solo il talento. E' un progetto pulito, trasparente, forte della irrinunciabile necessità di “fare” teatro, anche con testi così importanti. La straordinaria portata artistica, provocatoria e culturale della “produzione rovesciata”, in cui gli attori tornano ad essere “artigiani” e “produttori” della loro creazione artistica, investendo in solido nella realizzazione dello spettacolo, ha ottenuto fin dalla presentazione (10 agosto 2013) straordinari consensi. Molte personalità del mondo della cultura e del teatro, ci hanno sostenuto, a titolo gratuito, offrendo la loro professionalità o i loro servizi. Il teatro dei Satiri di Roma si è messo a disposizione per i provini, il Comune di Roma, attraverso la Casa dei Teatri (nella persona di Emanuela Giordano), ha ospitato presso il Teatro Stabile di Torbella Monaca i primi tre mesi di prove, il Teatro Vittoria di Roma si è reso disponibile per ospitare altre prove, così come il Parco Aldobrandeschi.
Ma moltissimi altri sono i sostenitori che hanno aiutato (anche con donazioni in denaro) la realizzazione di questo ambiziosissimo progetto. E visto lo stato in cui versa il Sistema Teatro Italiano, siamo orgogliosi di aver inventato il nostro HAMLET PROJECT!

Patrizio Cigliano

PATRIZIO CIGLIANO C.V.

CLASSE 1969.Diplomato nel 1992 presso l’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “SILVIO D’AMICO”
Nel 1986 fonda la Compagnia Arcadinoè che negli anni si specializzerà nella diffusione della drammaturgia contemporanea Italiana portando in scena circa 25 spettacoli. Tutti gli Autori che la Compagnia porta in scena sono vincitori di diversi Premi Nazionali di Drammaturgia.

Come Attore, ha lavorato con: Franco Zeffirelli, Luca Ronconi (stage), Enrico M. Salerno, Orazio Costa Giovangigli, Mario Ferrero, Andrea Camilleri, Sergio Fantoni, Tonino Pierfederici, Adriana Martino, Mario Scaccia, Giancarlo Sepe, Pierpaolo Sepe, Giovanni Lombardo Radice, Maddalena Fallucchi, Luciano Melchionna, Giancarlo Zanetti, Duccio Camerini, Ennio Coltorti, Carlo Fineschi, Arnoldo Foà, Arturo Brachetti, Anna Galiena, Gabriele Lavia, Massimo Venturiello, Francesca Draghetti, Raffaele Castrìa. E’ tra gli attori della Nuova Compagnia dei Giovani del Teatro Eliseo (01/02) per due produzioni, regia di Marco Carniti.Ha lavorato in diverse Fiction TV. Canta in diversi Musicals. Molti i protagonisti in Radio Rai. Nel 2007 pubblica il suo primo POP-CD “In Ordine Sparso”.


Come Autore: Premio I.D.I. 1992 Under 30 con l’opera prima “Alaska” da cui ha realizzato anche una sceneggiatura cinematografica inedita: “Codice d’Amore” (1998). Premio Studio 12 1995 con “Ypokritài – Attori”. 2° Premio Fondi La Pastora – Testi 1999 con “Qui la festa non entra” anche segnalato Enzimi 2000. “Il Sesso di Colpa” (1997), Premio Fondi La Pastora 1998 “miglior spettacolo dell’anno”. “Tempi Moderni” (1994). L’atto unico “Trash” ha vinto il Premio Critica e Premio Attori alla Rassegna “Passo a tre – 2001” con la regia di Ennio Coltorti. “1980” monologo-recital con canzoni. Sia “Alaska” che “Ypokritài” sono state pubblicate sulla rivista teatrale RIDOTTO. “Ypokritài” è stata il primo numero della collana “Gulliver” di Editori Associati dedicata alla drammaturgia contemporanea. E’ citato tra gli autori della nuova generazione nel volume “Storia del Teatro italiano del ‘900” Ed. Studium (‘96). Da diversi anni firma traduzioni e dialoghi italiani per X-Files, Digimon, Ufo Baby, Cleopatra, Star Trek DS9, Philly, Nadja. The O.C. … Lavori inediti: il musical “Phyasko!” (‘90), “Qui la festa non entra” (‘98, 2° Premio Fondi La Pastora ’99); il musical “il Ballo dei Colori” (‘98); il corto-teatrale “Adiéu-Adiéu!” (‘99); i due atti “Tanti Auguri Mamma” (‘01), l’atto unico sulla questione Palestinese “Dritto al cuore” Finalista al Premio Enrico Maria Salerno 2002 e Vincitore del Premio Speciale del Pubblico. Atti unici: “Due Gocce di Sangue” è il 3° Premio Vallecorsi 2003 e “Apollo 2000” ha vinto il Premio Flaiano 2004 Under 35. In rappresentanza dell’Italia, è tra i tre autori invitati allo Stage Internazionale di Drammaturgia Europea, svoltosi a Edimburgo (‘96) sotto l’Alto Patrocinio della Comunità Europea. 21 Autori Emergenti di Scozia, Germania, Olanda, Spagna, Francia e Italia, per creare in un mese 21 atti unici poi allestiti dal Traverse Theatre di Edimburgo. I “corti” realizzati sono “Scottish Rumors” e “Faces”. Da “Faces” è tratto il suo primo cortometraggio (17:30) che vince tre Premi Nazionali entrando nella selezione dei David di Donatello. “Faces” (teatrale) ha partecipato anche a “Teatro Civile – serata sul lavoro” al Teatro Eliseo (04). Il corto teatrale “Sotto la pioggia” è stato presentato per l’ETI al Teatro Vascello in “Autori per Roma” e trasmesso su Rai Radio Tre. E’ “il più premiato teatrante under 45” del teatro italiano (Fonte SIAE, 2009). Il suo atto unico “A Cuore Aperto” è rappresentato a Roma dal 2002: oltre 600 repliche per più di 7000 spettatori in 10 diverse edizioni.

Come Regista: “Cento miliardi piovuti dal cielo” e “Il professore di pianoforte” di Feydeau; “L’ allegra verità” di Coward; “Tragedie in due battute” di Campanile; il suo “Alaska”; “Deus ex machina” di Woody Allen; l’atto unico “Tempi moderni” e i 2 atti “Ypokritài – Attori” da lui stesso scritti, diretti ed interpretati. Il suo “Il sesso di colpa” (Premio Fondi La Pastora 1999 “miglior spettacolo dell’anno”). “Questo Sogno” di Luca De Bei,“Chiusi” di Giulia Ricciardi (Premio Fondi La Pastora 2000 – Regia). “Todo por Pedro!”ancora della Ricciardi (finalista di “provini per una commedia”, Teatro Vittoria di Roma) , i suoi “A Pelle” e “A Cuore Aperto; “Strane Sottane” di Giulia Ricciardi. “Il Piatto Forte” e “Tutta Per Tre” ancora della Ricciardi. “Bisbetica Domata” di Shakespeare per il Teatro Team di Bari (4000 spettatori). Partecipa con l’Arcadinoè a 6 edizioni del TodiFestival, 3 Festival del Teatro Italiano (Terracina/Ponza), 6 edizioni di FontanonEstate, 1 Ed. di Enzimi. Il Teatro Cometa Off inserisce 5 spettacoli a sua firma nella vetrina italiana. Per Cinema e TV: 2 corti: “17:30” (2006) in concorso ai David ’06, Salerno FF (…) e vincitore di 3 Premi, “Adagio” (2007 – 4 Premi). Puntata 0 di sit-com femminile “Guest” (2006).



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